NOTA DELL'AUTORE.
 Ciao a tutti, sono La figlia di Ade e questa è una delle prime storie e, soprattutto, il primo Fantasy che scrivo. Sono giovane, siate magnanimi. In ogni caso, spero che vi piaccia e per qualucnque critica(buona o cattiva) lasciatemi una recensione. Grazie.


PROLOGO.
 Sbagliate a pensare che la magia non esiste, sbagliate davvero... e io ne sono la prova. Ho solo quindici anni, tanti sogni nel cassetto ma sempre poco tempo per realizzarli. Perché? Beh, semplice, perché sto per morire.
 Sono nata nel posto sbagliato, me l'hanno sempre detto, e fino ai miei sedici anni non sono mai riuscita a capire perché. Occhi neri e capelli rossi in mezzo a sguardi di ghiaccio e capelli argentei. E' così la mia città, la città in cui sono cresciuta ed il suo nome è Moon City. Ma non è esattamente questo quello che io voglio raccontarmi, la mia è una storia diversa. Io porto un dono dentro di me che mi brucia nelle vene. Ho sempre cercato di tenerlo dentro, di non farlo uscire, ma dopo una certa età sono scoppiata.
La prima volta che ho scoperto il mio dopo(o meglio, la mia condanna) avevo dodici anni e mi trovavo nella mia classe a studiare la storia della mia città. La professoressa, rigida e grigia, ci stava spiegando come i nostri antenati abbiano spodestato dal trono il popolo del Re del Sole. "Sono solo leggende" aggiunse, cupa. Poi, mi puntò i suoi occhi gonfi e spenti addosso:  "Mi sai dire chi era il Re del Sole? " Deglutii, irrequieta. Quella storia mi ha sempre creato disagi... "Il Re del Sole era un uomo dalla pelle luminosa e la lingua ingannatrice. Governò il nostro Popolo per secoli, nel tentativo di indebolirci."
 "Cosa faceva questo re, quando il popolo disobbediva?"
 "Ne mangiava i cuori." Il resto dei compagni fecce un verso disgustato e l'insegnate li zittì con un gesto della mano. "Continua" Poi disse.
 "Ma... -mi guardai intorno- fu l'unico re che riuscì a dominare il potere del cielo."
"Menzogne! -Urlò un mio compagno nell'ultima fila- Lo sappiamo tutti che tu sei una Lucenera, stupida sostenitrice dello stupido Re del Sole! La forza sia del supremo e immenso Re "  
 "Io non sostengo un bel niente! Lucenera sarà il piccione pallido che ti porti dietro!"
 "E' una colomba che viene direttamente dalla Terra!"
 "Basta! -tuonò l'insegnate, stressata- Non esiste nessuna Terra e non esistono i Lucenera!" Poi, nervosa, si fece uscire un gridolino acuto, seguito da uno schiaffo che livido si formava nella mia guancia. In preda alla rabbia mi alzai in piedi con le mani che tremavano e lo sguardo che si illuminava di uno strano calore. Come se fosse una cosa normale alzai le braccia al cielo, con i pugni chiusi e di colpo non vidi più niente. Mi svegliai da uno strano sogno bianco, in mezzo alla mia aula. Ero circondata dai miei compagni, che pallidi mi fissavano. I loro occhi gelidi non si muovevano, erano rigidi, quasi morti. Ma poi, uno aprì la bocca per emettere dei piccoli versi, per poi essere scaraventato via da degli uomini armati di tutto punto, che inondarono la stanza come uno tsunami. Non vidi più la mia iinsegnate.
 Ma quel dono ancora non lo conoscevo, ancora non sapevo di cos'ero capece. Ma tutto cambiò con l'arrivo dei miei sedici anni... i miei attuali sedici anni.
 Ah, dimenticavo, il mio nome è Arlena e sono la futura Erede.