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Autore: SynysterIsTheWay    13/12/2013    12 recensioni
E se Brian Haner, combattesse contro sè stesso da quasi quindici anni?
Dal prologo:
"Era da tanto tempo che aspettava questo momento.
Probabilmente, era da una vita.
Un lieve e piccolo sospiro, accompagnato poi dal suo battito cardiaco che non riusciva a calmarsi.
Il cuore batteva come non aveva mai fatto prima d'ora ed i suoi occhi, non aspettavano altro che avere quella splendida
visione davanti a sè.
"Posso farcela" Disse il ragazzo a sè stesso, sembrando il più naturale possibile mentre si alza dal letto per rivolgersi al suo solito
specchio.
Il ragazzo si passa continuamente le mani tra i capelli corvini, completamente spettinati ma perfettamente autobiografici.
Gli occhi, illuminati dalla passione, continuano a brillargli nonostante sia appena iniziata la giornata.
"Cosa aspetti!? Vai!" Gli sussurra la sua coscienza mentre lui stesso si sente morire dentro.
Un battito mancato, vedendo poi una scena che non avrebbe mai voluto vedere. In questo momento, Haner avrebbe senza dubbio preferito esser cieco.
Brian stringe le sue mani in pugni, con rabbia. Avrebbe ucciso chiunque gli si sarebbe avvicinato. E lo avrebbe fatto.
Se non altro, per ora, non fa altro che osservarla mentre bacia quel ragazzo che sarebbe dovuto essere lui."
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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21° Second heartbeat.













BRIAN POV'S



Mi giro e rigiro tra le mie lenzuola senza darmi pace.
E pensare che questo letto è così vuoto senza lei...
Mi alzo velocemente, dandomi una sistemata per poi controllare il cellulare. Nessun messaggio ricevuto a parte quelli dei miei amici
che sembrano esser piuttosto preoccupati.
Faccio una doccia veloce e dopo aver fatto colazione, prendo la mia moto per dirigermi verso l'istituto scolastico.
Da quel che sò, nessuno è a conoscenza di quel che è accaduto nel locale...in effetti,avere conoscenze in quest'ambito dà buoni risultati.
Arrivato dinanzi l'istituto, provo a telefonare Alex ma lei non fa altro che riattaccare.
-Ed eccolo quì il nostro Gates!- Borbotta Zacky, venendomi incontro.
-Hai visto Al?-
-No amico, mi dispiace...-
Un velo di tristezza, passa attraverso i miei occhi.
-Non si è fatta più sentire, vero?-
-Sono rimasto sveglio tutta la notte con il cellulare tra le mani. Le avrò scritto più di cento messaggi ma niente...lei è ostinata e non
sembra volermi rispondere.-
-Forse parlare con Val può aiutarti...mi ha detto Matt che è stata lei a riportarla a casa ieri.-
-Sei un genio Vee!-
-Lo sò!-
Saluto il mio amico, correndo velocemente verso i corridoi dell'"High School".
Mi guardo intorno e finalmente vedo una chioma biona presentarsi dinanzi ai miei occhi.
-Valary, ho un urgente bisogno di parlarti!- Dico con disperazione, vedendo Valary guardarmi con comprensione.
-Mi dispiace Brian ma devo andare...- Valary continua ad avanzare ma io le blocco la strada.
-Ti prego Val, devo sapere dov'è andata Al!-
-Non deve importarti. Credi davvero che lei voglia vederti dopo tutto ciò che le hai detto?-
-Sono stato un'idiota Val ma cazzo se ieri mi sono preso anche una denuncia per lei!-
-Che cosa?-
-Senti...non voglio importunarti ma fin quando non mi dirai dov'è, credo che potrei diventare un vero e proprio maniaco.-
-Sei proprio testardo...non sei il tipo di ragazzo che si arrende facilmente...-
-Sono davvero l'unico da incolpare? Anche tu sei testarda, almeno quanto me!-
-Ahh...e va bene. Mi sembri davvero uno che si vuole suicidare...quindi...-
-Potrei farlo ma ci tengo troppo a me stesso.-
-Okay, torniamo seri! Alex non è venuta a scuola...aveva bisogno di pensare.-
-Sai se è tornata con Liam?-
-In realtà no...-
-Allora corro da lei!-
-No...sarebbe meglio lasciarla da sola per un pò. Non è un periodo tranquillo per lei e credo che desidera restare un pò da sola...vedrai
che si riprenderà e tornerete amici come prima.-
-Dici che non dovrei andare da lei?-
-Esatto. Dalle tempo...-
Annuisco, per poi salutare Val ed entrare nella mia classe in cui oggi il posto accanto al mio sarà vuoto.































Conclusa anche questa noiosissima lezione di algebra, mi dirigo verso il corridoio scolastico dove mi staranno
aspettando i miei amici per poter andar a lavorare al negozio.
Ma qualcosa, mi ferma.
Una mano calda e piena d'amore, mi tocca il petto, facendomi indietreggiare.
Corinne, una matricola arrivata da poco all'High School, mi spinge contro la porta del bagno femminile per poi baciarmi con foga.
Ricambio il suo bacio, per poi lasciarmi trasportare dalla passione che riesce ancora una volta a travolgermi.
Con velocità, mi chiudo dietro la porta del bagno per poi sbottonargli i jeans e vederla quasi morire dalla voglia di assaggiarmi.
Pf, le solite puttane che mi scopo per divertimento. 
Una scopata in più, una in meno...fa qualche differenza?
Vedendo la ragazza gemere al contatto con le mie mani, mi sbrigo a portarla sul pavimento per poi posizionarmici sopra.
Lei mi incita a baciarla ancora ed io lo faccio scorrendo le mie labbra lungo il suo collo. 
Ed eccola, che continua a gemere per poi allargare le gambe per darmi la possibilità di posizionarvici nel mezzo.
Uno, due, tre volte...
Le sue urla, riempiono l'aria nella stanza ed io porto una mia mano contro la sua bocca per zittirla.
Una bella sospensione, nessuno me l'avrebbe tolta se scoprissero che continuo a dare piacere a ragazzine di questo stesso istituto, nei bagni.
Così "piccole" ma così vogliose. 
-Ancora, ti prego Haner, ancora!- Implode la ragazza, facendomi quasi pena.
Esaudisco ogni richiesta di Corinne, per poi infilare le dita tra i suoi capelli dorati. Gli occhi cerulei, continuano a scrutarmi, quasi piangenti
mentre continuo a penetrarla con più forza.
Con il respiro affannato ed il battito del cuore che comincia ad esplodere, mi lascio cadere anche io a terra posizionandomi di fianco della ragazza.
Lei stessa, con gli occhi umidi, mi si avvicina spalmandosi sul mio petto.
Non la abbraccio e non la degno neanche di uno sguardo. Per un momento, ho davvero creduto di aver visto Alex al posto della ragazza che ho accanto.
Dovrei smetterla con tutte queste visioni o credo che farebbero meglio a portarmi in un ospedale psichiatrico.
-Allora...è vero quello che dicono sul tuo conto. Ci sai fare.- Sorride Corinne, che da una settimana, non riusciva più a togliermi gli occhi
di dosso. 
Non mi degno di rispondere ed alzandomi, riprendo la mia maglietta con scollo a "V" per indossarla.
-Per me questo non è stato solo sesso...-
-Perchè me lo stai dicendo?-
-Volevo che lo sapessi. E' da una settimana che ti corro dietro...chiedo sempre di te a lezione ,per non parlare poi di tutte quelle volte
che ho provato a parlarti. Ma quando ho deciso di rubarti un bacio, il mio corpo non è riuscito a restare impassibile. Sò cosa starai pensando adesso e ahimè,
sò che per te sarà sempre una grande scopata e sarò semplicemente un nuovo premio da aggiungere alla tua collezione ma...se dovessi ripensarci,
io ti aspetterò.- 
Sorrido a quelle parole, inginocchiandomi accanto a questa ragazza che in qualche modo, sta cercando di esprimere i suoi sentimenti.
-Io non sono il ragazzo giusto per te Corinne. Tu, meriti di meglio, non un coglione come me che non fa altro che usare le ragazze come se fossero
vecchi giocattoli.-

-Ma io voglio te...ti voglio dal primo momento in cui ti ho visto. Non rifiutarmi così, ti prego.-
-Non voglio rifiutarti. Sei una ragazza stupenda, hai un sorriso che potrebbe far sciogliere qualsiasi stronzo sulla faccia della terra ma...
io amo un'altra. Un'altra che purtroppo non sei tu.-

Corinne mi guarda delusa e affranta. Vorrebbe piangere, ma probabilmente non riesce a farlo. 
-Sono proprio una stupida...mi sono buttata su di te come una...-
-Non fartene alcuna colpa. Probabilmente, sono io ad esser troppo bastardo da non capire quanto tu sia perfetta. Mi dispiace...-
-Chi è lei?-
Non rispondo, per poi alzarmi ancora e questa volta, la saluto con un cenno di mano.
Lei mi guarda, per poi irrigidirsi e sorridermi con afflizione. Ma che bravo che sono...un altro cuore infranto.
Apro la porta per poi abbandonare Corinne che probabilmente, sarà pronta per lasciarsi andare in un pianto isterico...domani dimenticherà tutto
e mi sputtanerà dinanzi a tutte le sue amiche.
Mi aggiusto i capelli già scombinati, per poi ricompormi.
Jimmy e gli altri, mi stanno aspettando da minuti interminabili, accanto agli armadietti.
-Finalmente Gates, non mi dirai che ti sei scopato la professoressa di algebra!- Ridacchia Zacky con la schiena contro al suo stesso armadietto.
-Professoressa di algebra!? Oh cazzo Gates, mi deludi...- Continua Johnny, facendomi ghignare.
-Ehm, amico, faresti meglio ad alzarti la zip dei jeans...- 
Alle parole di Jimmy sobbalzo per poi salire la cerniera dei jeans che avevo lasciato aperta.
-Ora si spiega tutto...-
Tutti ridono per poi lasciar sorridere anche a me.


























DURANTE LE PROVE...


-Non si può continuare così!- Urla Johnny all'improvviso, togliendomi ogni sintomo di sopravvivenza.
Anche un cadavere suonerebbe meglio di me oggi.
-Gates, sarà la decima volta che ricominciamo con I won't see you tonight...è la nostra nuova canzone e se abbiamo fortuna forse
un giorno riusciremo a promuoverla ma...se continui a suonare con poca voglia di vivere non abbiamo alcuna speranza.-
Matt ha ragione. Non riesco a suonare... non riesco a concentrarmi e sento di potermi rinchiudere in una camera da solo pensando a qualcosa
che abbia a che fare con Alex.
-Scusatemi ragazzi.- Rispondo con calma, tastando le corde della mia chitarra ma non riuscendo a percepirle.
-Non c'è bisogno di scusarsi, lo sai, ma siamo arrivati anche noi al limite.- Sbotta Zacky, sorridendomi per metà, quasi per darmi coraggio.
Abbasso la testa, continuando a scrutare le corde della mia chitarra. Neanche essa, riesce più a darmi vitalità.
-All'inizio credevo che ti facesse semplicemente male suonare i won't see you tonight ma poi...poi abbiamo provato "chapter four" e le cose
non andavano lo stesso come dovrebbero.- Continua invece Matt, continuando a fissarmi come il resto del gruppo.
-E' sempre la stessa storia no?- Ribatte questa volta Jimmy, tamburellando qualcosa sulla sua stessa batteria.
Alzo i miei occhi contro quelli del mio migliore amico per poi vederlo venirmi incontro.
-Avanti, dimmi che faccio schifo solo perchè mi sono innamorato.- Dico a Rev, vedendolo sorridermi con debolezza.
Gli altri restano in silenzio guardando la scena con cautela...quella cautela che in questo momento credo di aver perso.
-Ma che cosa ci posso fare io se...se quando la vedo mi batte forte il cuore quasi da farlo esplodere? Cosa posso farci io se sento di poter
appartenere sempre e solo a lei? Domanda base...cosa sono io senza Alex? Chi sono...?
- Borbotto sospirando e sentendo il mio cervello quasi impazzire.
Sono stanco di tutte queste situazioni...perchè cazzo non mi restituisce i cocci di cuore che mi ha rubato? Sarebbe tutto più facile
in questo modo.
-La situazione non fa che peggiorare Brian...ma tu devi esser forte cazzo...devi andare oltre...- Mi sussurra Matt, avvicinandosi a me e Rev.
-Non ce la faccio! Posso scoparmi tutte le ragazze che voglio ma ne vorrò sempre e solo una!-
-Nessuna è come Alex...questo lo sappiamo, ma ti chiediamo semplicemente ti abbandonare per un attimo la tua questione amorosa
e concentrarti su cose che un giorno riterrai utili.- Mi suggerisce poi Johnny ed ecco Jimmy, dire la sua.
-Strano ma vero, per una volta sono d'accordo con il nanetto! Non ti stiamo chiedendo di sotterrare tutto ma...di andare avanti amico mio.
Questo mondo è spietato, non tutto và come vorremmo ma se ci impegniamo tutti insieme...be', qualcosa riusciremo a farla. Adesso concentrati
solo sulla musica; soave, ricca e delicata...c'è qualcosa di meglio?-
Sorrido alle parole di James per poi sentire la sua mano sulle spalle.
-Io confido in te Haner. Devi capire dove stai andando e cosa stai cercando...- 
-Avete ragione...è arrivato il momento di vivere.-
-Ben detto Haner! Stasera,birre per tutti!- Urla Jimmy con esuberanza.
-Ma adesso, riprendiamo a ritmo di rock!- Esclama infine Matt, riuscendo a strapparmi anche lui più di un sorriso.


































Finite le prove, torno a casa per cenare.
-Dove vai tesoro?- Mi domanda mia madre, preoccupatissima mentre mi vede indossare di nuovo il giubbino.
-Esco.-
-Non fare tardi!- 
-'Sta tranquilla.-
Detto questo, esco di nuovo di casa, sentendo il bisogno di fare due passi a piedi.
E' una bella serata, non ci sono nuvoloni in vista e non si prevede alcun acquazzone.
Mi sento allo sbando, osservando le persone che mi camminano accanto. Delle coppie felici, stanno pomiciando, tenendosi per mano
mostrando al mondo il loro amore.
"Io sono solo" Ripeto a me stesso,limitandomi a mettere le mani nelle tasche dei jeans nella speranza di poter ritrovare quei famosi cocci di cuore.
Sono solo senza amore. Nessuna ragazza in realtà ha mai provato ad amarmi...tutte erano già pronte a togliersi i vestiti ad un mio solo sorrisetto
malizioso.Okay, la cosa non è poi così tragica, ma sarà forse per questo che non riesco proprio a piacere ad Al?
Non sò dove andare, nè cosa fare per sopravvivere...il battito lento e deprimente del mio cuore non fa altro che danneggiarmi.
E' lei l'amore? La musica può essere una soluzione a tutto questo?
E se Alex avesse scelto ancora una volta Liam? No, non può essere...dopo tutto ciò che le ha fatto non credo possa essere tanto stupida da dargli un'altra
possibilità.
Questi pensieri avvelenano ancora una volta il mio cuore, dandomi ormai poca libertà di respiro. 
Scruto ancora con curiosità queste coppiette felici. Ed io? Io sono davvero destinato a morire da solo? 
Preso dal tormento, alzo i miei occhi al cielo, incontrando una casa che mi sembra familiare.
Senza neanche rendermene conto, sono finito proprio quì...dove non sarei dovuto essere.
Un istinto di follia, mi porta ad arrampicarmi su di un albero che ormai conosco alla perfezione. 
Non credevo di aver bisogno di qualcuno a tal punto.
Mi aggrappo all'ultimo ramo, riuscendo finalmente a scavalcare il balcone adiacente alla cameretta di Al.
Mi avvicino alla porta in vetro, tentando di aprirla ma niente, è chiusa a chiave.
Utilizzo le nocche delle mie mani per poter far sentire ad Alex che ci sono...che non me ne sono mai andato e che non me ne andrò mai.
Dopotutto...chi mi dice che avrà perdonato Liam?
Continuo a bussare sulla porta in vetro, sentendo i miei occhi quasi lacrimare per il freddo pungente...per non parlare poi del mio naso,completamente
ghiacciato.
Non mi sento più le dita dei piedi e credo di poter diventare un ghiacciolo.
Ed ecco che finalmente, i miei occhi sembrano rinascere.
Alex è dinanzi a me, questa volta per davvero. 
Ha il volto sconvolto, completamente struccato ed indossa una semplicissima maglietta in cotone che non le copre definitivamente le mutandine in pizzo.
Arrossisco, vedendola in questoo stato e prego un qualsiasi Dio esistente nell'alto nei cieli, di poter trattenere ogni mio istinto poco consono alla
situazione.
Le labbra arrossate, così belle da poterle baciare per ore ed i suoi occhi...indescrivibili.
Sentendo crescere dentro di me la voglia di starle accanto, mi avvicino ancor di più alla vetrata poggiandovi sopra una mano.
Anche Alex, prima sopresa, sta posizionando la sua mano proprio sulla mia. Non sò cosa sarebbe accaduto se non ci fosse stata questa stupida
porta in vetro a dividerci.
Caccio del fumo dalla bocca per colpa del freddo, vedendo poi Alex abbassare lo sguardo con tristezza.
Le sorrido, anche se non mi sta osservando.
Ero in pezzi...ma lei mi ha completato di nuovo.
Anche solo leggerle gli occhi, può farmi affrontare ogni paura ed arrivare a fine giornata.
Sussulto all'improvviso però, vedendola ri-incollare i suoi occhi grigi ai miei. Qualcosa non và...
Proprio mentre sto per incitarla ad aprire la porta, vedo un ragazzo cingere la vita di Al.
Sgrano gli occhi, convincendomi che tutto questo non è assolutamente reale. Non ho mai desiderato così tanto di esser ubriaco.
Il mio battito sta rallentando,la morte mi sta circondando...
E' così' che ci si sente quando si è rotti o feriti?
Vedo Liam a torso nudo,posizionarsi accanto ad Alex, guardandomi con aria di sfida.
Alex continua a penetrarmi con lo sguardo ed io non faccio altro che provare nausea per ciò a cui sono costretto ad assistere.
Liam le sta baciando il collo per poi passare alle sue guancie piccole e tonde. 
L'ultima cosa che credo di aver sentito è il mio stesso respiro che tenta di regolarizzarsi. Mi sento come incatenato
in un posto che non mi appartiene.
Annuisco con delusione quasi socchiudendo gli occhi, per poi scendere giù dal balcone aiutandomi
con il solito albero.
Un ultimo sguardo alla finestra e poi...via.


















































NOTE DELL'AUTRICE.



Capitolo triste lo sò!
Buongiorno a tutti miei amatissimi lettori! Wow, siamo arrivati già al 21esimo capitolo
ed ancora non mi sembra vero.
Sono felice che la storia vi stia appassionando...credetemi, siete voi a darmi un motivo in più per
continuarla. 
Si sà no? Siete vita.
Bene, oltre questo, sarò felice di leggere tutte le nuove recensioni così da sapere cosa ne pensate
di questo nuovo capitolo.
Scusate ancora per gli errori di ortografia e non e vi annuncio che a breve riuscirò a postarvi il trailer 
della storia!
Grazie a tutti per la vostra attenzione e se volete, ci sentiamo al prossimo capitolo!


Ah, aspetto le vostre recensioni eh <3 P.S Sono anche io in contrasto con il personaggio idiota e contorto che ho creato, ma presto ne scoprirete il motivo...promesso! Oltre questo, è innamorata di quel coglione di Liam.



Un bacio enorme dalla vostra "Gates" ovvero...

-SynysterIsTheWay



 
   
 
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