Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
Segui la storia  |       
Autore: Ranyadel    13/12/2013    3 recensioni
Julia è la classica ragazza che crede di avere tutto dalla vita: amici, soldi, feste, divertimento. Niente amore, per lei, ma le va bene così. Ama la sua vita e non vorrebbe cambiarla per nessuna ragione al mondo.
Ma davvero la magia chiede il permesso prima di agire?
Così, Julia si ritrova nei panni di Giulietta, senza sapere come tornare indietro.
E se in quella vita così lontana dalla sua incontrasse il suo "Romeo"?
Se riuscisse a cambiare la storia?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Premessa: ho provato a toccare l’argomento in modo superficiale, ma sono descritti due omicidi. Per i deboli (ma deboli deboli, perché non penso faccia ribrezzo) di stomaco, contrassegnerò la parte in questione con ▪ ▪ ▪.
 
Romeo camminava in mezzo alla boscaglia, la mano stretta convulsamente sull’elsa della
spada. Di fianco a lui, Mercuzio era nervoso. Si capiva da come la sua mano impugnava l’arco. “Romeo, siamo nella zona dei Capuleti. Se ci trovano non so che cosa possa succedere.”
“Dobbiamo sperare che non ci trovino.”
“E se ci trovassero?”
“Si vedrà.” Rispose Romeo duro. “Dov’eri ieri sera?” domandò di nuovo Mercuzio. “Non. Sono. Affari. Tuoi.” Scandì Romeo. “Va bene, va bene. Dati una calmata.” Esclamò Mercuzio.
Romeo sbuffò. “Scusa. Sono nervoso.”
“Ma no, sul serio?”
“Spiritoso.”
“Ma perché?”
“Lunga storia.” Rispose vago Romeo. Non voleva parlare di Julia. Nonostante si fidasse ciecamente di Mercuzio, Julia era una Capuleti e lui un Montecchi. Non avrebbe capito. La
rivalità fra le due famiglie era troppo radicata. Un fruscio lo disolse dai suoi pensieri. Puntò la spada nella direzione dalla quale proveniva il lieve rumore. Quando chi l’aveva causato si fece vedere, con un flebile “Fermo, sono io!”, si sentì morire.
* * *
Julia era stesa sul letto, con le lacrime incrostate sul viso. Qualcuno bussò. “Non ci sono.”
Tentò con voce rotta lei. Andrea non se ne curò ed entrò. “Sto andando. Volevo dirti questo.” Disse laconico. La guardava con un misto di pietà e timore. Sapeva di aver rovinato tutto con le sue parole. “Dove andresti?”
“Con Tebaldo. Ci procuriamo la cena.” Rispose lui. Aspettò un segno da Julia, ma lei rimase immobile. Così, sospirando, se ne andò.
Julia ripensò a tutto quello che le era stato detto il giorno precedente. Andrea le aveva raccontato tutta la storia. Prima il ballo, poi il balcone, e la battuta di caccia finita in tragedia.
L’esilio, la disperazione e l’equivoco. Infine, la morte. Alt. Rewind. Battuta di caccia finita in
tragedia?? Oh, no. Non poteva permetterlo. In pochi secondi, decise cosa fare. Scattò in piedi e prese dall’armadio uno dei suoi abiti che aveva creato il primo giorno. Un semplice completo, maglietta e pantaloni, comodo e soprattutto utile per correre in mezzo agli alberi senza sembrare una pazza alla “Biancaneve”. Si cambiò in tre secondi e raccolse i capelli in una coda alta per evitare di farsi intralciare. Poi uscì dal balcone e superò la balaustra, calandosi grazie al glicine. Nessun Romeo l’avrebbe presa al volo, stavolta. Quando fu a due metri da terra, si lasciò andare. Le caviglie chiedevano pietà, ma Julia non le ascoltò e si mise a correre verso l’unico bosco nei pressi di Verona. “Ti prego, fa che arrivi in tempo.” Si disse implorante. Era entrata dal bosco da pochi minuti, quando sentì delle voci. Una le era ignota, ma l’altra l’avrebbe riconosciuta fra mille. Si affannò in quella direzione, per ritrovarsi con una lama puntata al centro della fronte. “Fermo, sono io!” disse spaventata.
* * *
“Julia! Cosa ci fai qui?” chiese Romeo, sgranando gli occhi. “Potresti farmi il sacrosanto favore di togliermi la lama dal viso?” chiese lei tremante. Romeo si accorse solo in quel momento che aveva continuato a tenerla sotto tiro. Buttò subito la spada dietro di sé e Julia si fiondò fra le sue braccia. “Ehm, devi dirmi qualcosa, Romeo?” chiese Mercuzio, ironico. “Dopo. Adesso dovete venire via da qui, vi prego. È pericoloso.” Disse Julia affannata. Mercuzio non l’aveva presa seriamente, ma Romeo sì. “Cosa succede?” chiese. “So… so cosa succederà adesso. Sono venuta qui per avvertirvi. Dovete andare via subito, ti spiegherò più tardi.” Disse lei frenetica. Le sembrava che nessuno dei due capisse il concetto. Cosa volevano, un’insegna lampeggiante? Pericolo. State per essere aggrediti da mio cugino che in realtà non è mio cugino che siccome è una testa calda vuole fare fuori qualcuno. Pericolo, allontanarsi. Suonava alquanto bizzarro. Julia non fece in tempo a ripetere il concetto, che sentì la voce di Andrea. “Julia…” diceva. Lei si voltò. Si sentì morire: davanti a loro, c’erano Andrea e Tebaldo. “Cosa ci fai con mia cugina?” chiese quest’ultimo rabbioso, rigirandosi l’elsa fra le mani. “No, no, Tebaldo, stai fermo. Non fare qualcosa di cui potresti pentirti!” Provò a convincerlo Andrea. “Ripeto. Cosa. Ci fai. Con mia. Cugina?” chiese Tebaldo, alzando la voce e ignorando arrogantemente Andrea. “Sono stata io a venire qui.” Disse lei, frapponendosi fra i due schieramenti. “Fai attenzione.” Le sussurrò Mercuzio alle sue spalle. “Ma che razza di codardo sei, si può sapere?!? Farsi fare da scudo da una ragazza?!? Devi proprio capire come va il mondo.” Si disse Julia. Fortunatamente, Romeo non era come Mercuzio. Infatti, la scostò con fare gentile ma deciso, portandola dietro di sé. “Non voglio arrivare a questo.” Avvertì poi, alzando la spada. “Io non vedo altro modo per sistemare la faccenda.” Sibilò Tebaldo. “No, no!” urlò Julia. Lui la ignorò. Romeo, invece, si voltò verso di lei. “Vai via. Ci pensiamo noi.” Stava dicendo. Proprio mentre Tebaldo caricava alle sue spalle con la spada a mo’ di lancia. “Attento!” urlò Julia atterrita. Romeo si voltò lentamente e vide la morte in faccia.
▪ ▪ ▪
La spada stava per colpirlo, quando Mercuzio si mise fra i due. La lama gli trafisse il petto, uscendo di una spanna dalla schiena. Tutti rimasero col fiato sospeso dall’orrore. Mercuzio era immobile, con sguardo incredulo. Non sembrava volersi accasciare. La sua persistenza rendeva il tutto ancora più straziante. Poi, lui tossì, sputando gocce di sangue sul viso di Tebaldo, per poi cadere a terra. La spada si sfilò dal suo petto e un alto zampillo di sangue sgorgò dalla ferita come da una fontana. Julia urlò dall’orrore. Romeo, invece, dal dolore. Senza pensarci, prese la spada e la abbatté in diagonale su Tebaldo, tagliando come burro la morbida pelle del collo per poi scontrarsi con la clavicola. Il contraccolpo diramò nei suoi polsi una violenta fitta di dolore. Altro sguardo incredulo, altro zampillo alto e orribile. Altra vittima di un una faida insensata. Romeo si accorse di quello che aveva fatto solo quando sentì Julia cadere in ginocchio. Era paralizzata. Sembrava non riuscire a respirare. E, peggio di tutto, lo guardava come se fosse un estraneo. Con la stessa paura di un cervo davanti al cacciatore. “Oddio.” Disse solo lei. Finalmente, il nodo alla gola sembrò sciogliersi e Julia scoppiò a piangere.
▪ ▪ ▪
Andrea si precipitò da lei. Romeo era incapace di fare qualsiasi cosa. “Vai via. Scappa, subito. Ci penso io a Julia.” Disse Andrea cingendola con le braccia e cercando di tirarla in piedi. “No, non me ne vado.” Si impuntò Romeo ancora imbambolato. “Non lo capisci? Lei era venuta per avvertirvi di cosa sarebbe successo adesso. Non le avete dato ascolto ed eccovi qui. Anzi, eccoti. Adesso te lo dico io: vai via, se ci tieni a rivederla.” Lo ammonì duro Andrea. Romeo avrebbe voluto sapere cosa intendeva Andrea, ma sentì delle voci. “Eccoli lì!” urlò qualcuno da lontano. Lui fece l’unica cosa che gli venne in mente: si mise a correre. Udì solo una voce sconosciuta dire il suo nome, poi più niente. Quando arrivò a casa, si accasciò sul letto. Per la prima volta dopo tanti anni, scoppiò in un pianto a dirotto.
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo / Vai alla pagina dell'autore: Ranyadel