Draco giaceva sul letto supino, profondamente addormentato, con una mano sul torace e l’altra sotto il cuscino. Il suo petto si alzava e si abbassava ritmicamente, il suo respiro era regolare e silenzioso. I capelli, di quel singolare colore lunare, ricadevano scompostamente sul guanciale, facendo apparire l’intera figura, se possibile, ancor più angelica.
Dopo averlo osservato rapito per qualche minuto, Harry si avvicinò al letto e vi si sedette lentamente. Carezzò dolcemente il viso di Draco e sussurrò piano al suo orecchio: “Sono tornato.”
L’altro, a quelle parole, aprì gli occhi e sbatté le palpebre più volte. Quando finalmente riuscì a mettere a fuoco la scena e rendersi conto della presenza di Harry accanto a lui, un sorriso sereno fiorì sul suo volto.
“Sapevo che saresti arrivato in tempo.” Disse per poi baciarlo delicatamente, un bacio a fior di labbra, appena accennato, con cui però riuscì a trasmettere all’altro tutto l’amore che provava nei suoi confronti. Attese che Harry si spogliasse e si stendesse al suo fianco, per poi accoccolarsi su di lui come un gatto.
Qualche istante più tardi, Harry gli posò un bacio sulla fronte e, notando che dormiva già beatamente, mormorò: “Buon Natale amore mio.” Sorrise intenerito e lasciò che il sonno cogliesse anche lui.
Non si sarebbe perso il quinto Natale assieme a Draco per nessuna missione Auror al mondo.