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Autore: Rouse    12/05/2008    1 recensioni
Kate è una ragazza di 17 anni...e come molte altre liceali della sua età detesta la tranquillità della propria vita...il monotono scorrere degli avvenimenti giorno dopo giorno.. Fino a quando qualcosa intacca quella solida rete di abitudini.. spezzandola per sempre.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Emerald... capitolo 1

"La spada ancora bagnata dal verdognolo sangue lasciava dietro di sè chiazze scure sul terreno arido. Il giovane la trascinava a fatica, non gli era mai sembrata così pesante; zoppicava a causa della profonda ferita al fianco, il suo sangue purpureo si mescolava a quello demoniaco, ricoprendolo interamente.
La dama sollevò lo sguardo, gli occhi arrossati erano ricolmi di lacrime che le rigavano il bel viso, non riuscì a distinguere la figura che si stava avvicinando, il suo pianto irrefrenabile le appannava la vista...poi capì.
Le lacrime di disperazione si trasformarono in lacrime di gioia, corse verso l'amato e lo baciò come mai aveva fatto prima."
Kate richiuse il libro appena terminato in modo tale che il professore non la vedesse, lo nascose sotto al proprio banco... sorrise immaginandosi la scena letta.
L'insegnante leggeva ad alta voce, quella sua tanto detestata voce, senza ritmo, senza passione, senza nulla che invogliasse ad ascoltarlo.
La campanella risuonò nel corridoio, l'aula si svuotò in modo incredibilmente rapido, l'edificio venne avvolto da un rombo assordante, poi il silenzio. La ragazza si trovava nel solitario ingresso, camminava lentamente, la corta gonna dell'uniforme scolastica le sfiorava le gambe sottili ad ogni passo, la sua mente era un tumulto di immagini ed emozioni.
Avrebbe voluto che la sua vita non fosse quell'instancabile ripetersi di azioni giorno dopo giorno, giudicata per essere diversa dagli altri... o almeno per sentirsi diversa.
'Kate?' si voltò nella direzione da cui proveniva la voce, riconobbe nel viso che le stava sorridendo Anne: aveva un anno in più di lei, ma mentalmente avrebbe potuto averne cinque di meno...o forse di più..
Erano ormai fuori dall'istituto, il cielo grigio le sovrastava schiacciandole con le sue pesanti nuvole. 'Oh ciao...' rispose al suo enigmatico sorriso Kate, anche se avrebbe voluto far finta di non averla sentita e allontanarsi il più rapidamente possibile.
'Allora ci senti! E' da mezz'ora che ti chiamo!!' riprese lei, le si avvicinò e la prese sotto braccio, aggrappandosi come se non riuscisse più a camminare con le proprie gambe. Iniziò a parlare, un fiume di parole straripanti, ma Kate non la stava già più ascoltando...


Il tempo che il treno impiegò per arrivare sul binario le parve interminabile.. La stazione era affollata: un numero straordinario di persone camminava rapidamente su e giù per le larghe scale di marmo... sarebbe stato bello sapere perchè dovevano partire, per dove, quando...
Kate fece appena in tempo a sedersi che il treno si mosse, Anne stava facendo le sue considerazioni sull'abbigliamento (a suo parere orrendo) di una ragazza che aveva visto, sembrava che neppure la confusione che faceva da sottofondo potesse fermare la sua lingua.
Sospirò infilandosi la musica nelle orecchie, era nauseata da quella pressante presenza... anche se tutto quel giorno sembrava nausearla.
Guardando fuori dal finestrino il paesaggio che scorreva rapido, la sua mente si svuotò, la musica (forse a volume troppo alto) riusciva ad isolarla da tutto e da tutti. I suoi occhi verdi ruotarono rapido in direzione di un ragazzo che aveva preso posto davanti a lei... Aveva i capelli neri, tagliati corti e molto spettinati, era vestito interamente di nero, un cappotto grigio lo copriva fino alle ginocchia. La ragazza si riscosse dai propri pensieri accorgendosi di essersi incantata a fissarlo; gli occhi di lui, sebbene scuri, erano gelidi e penetranti, la mettevano a disagio.
Kate ritornò a guardare il paesaggio senza alcun entusiasmo, ma si rese conto che qualcosa nel riflesso del ragazzo era strano...
Fissandolo con più attenzione si accorse che nel vetro si rifletteva un'immagine deformata: la pelle era insolitamente pallida,il volto era sfregiato da una lunga cicatrice sopra l'occhio destro, i denti appuntiti, un ghigno inquietante.. Quando la ragazza si stropicciò gli occhi e li riaprì vide che al posto del mostruoso essere un sottile strato di ghiaccio aveva appannato il finestrino....
Probabilmente era stata la stanchezza... Kate non riusciva proprio a spiegarselo.
Il giovane sorrise, sembrava divertito dall'espressione incredula comparsa sul volto della ragazza.. Anne salutò l'amica con un sorriso e scese dal treno...Kate rimase qualche secondo a fissarla mentre si allontanava, solo quando il treno riprese la sua corsa si rese conto di essere rimasta sola.. con lui. Lo scompartimento era deserto, tranne per un uomo che doveva essersi addormentato...non poteva certo aiutarla.
Quelle che prima le apparivano come stupide fantasie ora la terrorizzavano... avrebbe voluto alzarsi, ma le gambe sembravano non riuscire a staccarsi da terra..
Il buio avvolse l'intero scompartimento: erano appena entrati in una galleria.. Un tonfo...poi la luce filtrò nuovamente all'interno del treno, accecando la ragazza.
Nel sedile davanti a lei non c'era più nessuno, il giovane era come svanito nel nulla.
"Tutto questo non ha senso..." sospirò avvilita. Il treno frenò di colpo, lei scese frettolosamente gli scalini di ferro, il vento le scompigliava i lunghi capelli castani costringendola a scansarli dal pallido viso.
Diede una rapida occhiata alla carrozza, anche l'uomo che stava dormendo sembrava scomparso... decise di non pensare più a quelle sciocchezze e di non farsi troppi viaggi mentali... come era suo solito fare.

  
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