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Autore: Piccina91    14/12/2013    2 recensioni
Un cuore è destinato a legarsi con un altro cuore. Un'anima è destinata a legarsi con un'altra anima.
Nella vita tutti sogniamo un amore unico, che ci consuma, che ci fa piangere, che ci fa ridere, che ci fa VIVERE.
La vita di Elena verrà sconvolta dall'entrata in scena di Roberto, un ragazzo che a tutto pensa tranne che all'amore.
Il cuore della nostra protagonista è ferito dagli ultimi avvenimenti, riuscirà lui a guarirlo o lo calpesterà definitivamente?
Dal testo: Due persone che camminano ognuno per la propria strada che, a volte, si fermano insieme ad un punto. Ma la fermata non può durare per sempre, solo per qualche minuto. Poi ripartiamo verso due direzioni diverse senza sapere quale sarà la prossima volta in cui ci fermeremo insieme.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Era passato un mese da quando mi ero lasciata andare con Davide. Non ero pentita della mia scelta, perché stavo davvero bene con lui. Roberto, anche se faceva di tutto pur di non ammetterlo, era geloso ma la cosa non mi importava. Nelle settimane che erano passate ci eravamo scambiati solo dei saluti veloci e tutto era tornato come prima. Ero davanti allo specchio nella mia camera, intenta a truccarmi per la festa di Halloween. Mi ero vestita da principessa, perché in fondo avevo sempre voluto esserlo. Trovare il principe azzurro e sposarlo: era quello il mio obiettivo. Quando finii di truccarmi, sentii il campanello suonare. Davide doveva essere arrivato. Quella sera lo avrei presentato a mia madre ed ero in agitazione per questo. Scesi le scale, fasciata nel mio abito bianco e rosa, e sorrisi al mio accompagnatore che mi aspettava all’ingresso. Gli aveva aperto Lily, che era in attesa delle sue amiche.

<<  Sei bellissima, Elena  >>
<<  Grazie, anche tu principe  >>
Mia madre fece capolino dalla cucina e ci venne incontro.
<<  Buonasera, signora Turati. Io sono il fidanzato di sua figlia, Davide  >> si presentò
<<  Piacere di conoscerti. Elena mi ha parlato tanto di te. Adesso andate a divertirvi, ci saranno altre occasioni per conoscerci. Mi raccomando, non fate tardi  >> rispose lei

Salii in macchina con Davide, lui ingranò la marcia e partì. La nostra festa si teneva in un capannone lontano dal centro abitato. Una volta veniva utilizzato come deposito del comune ma poi non era stato più usato. L’organizzatore della festa, un amico di Roberto, aveva fatto richiesta per prenderlo in affitto e il sindaco glielo aveva concesso, purché avessimo rispettato delle regole: niente droga e alcool. Sapevo che il secondo punto non sarebbe mai stato rispettato e speravo vivamente che non mandassero qualcuno a controllare. Quando arrivammo, vidi i nostri amici già in fila per entrare. Federica si era vestita da piratessa, assecondando Alessio che voleva essere pirata per una notte; Katia e Emanuele erano Biancaneve e i sette nani; Stefano indossava il costume da elfo. Di Roberto nemmeno l’ombra . Aspettavamo solo lui per entrare, visto che aveva con sé le prevendite. Poi comparve, vestito anche lui da principe. Era bellissimo, come sempre. Ed era accompagnato da Ilenia. Roberto non era mai stato il tipo da ragazza fissa ma da quando mi ero messa insieme a Davide, si era appiccicato a lei. Il motivo era semplice e chiaro: voleva farmi ingelosire frequentando una mia nemica. Solo che si sbagliava di grosso. Si affiancò a noi, mi squadrò da capo a piedi e poi mostrò i biglietti al buttafuori. Il capannone era stato addobbato con zucche intagliate, maschere appese al muro. L’ambiente era quasi tutto al buio, illuminato solo in parte sulla pista.

<<  Andiamo a ballare?  >> mi chiese Davide
<<  Prima vado a bere qualcosa. Vai tu, ti raggiungo  >> gli risposi dandogli un piccolo bacio
Mi appoggiai al bancone e ordinai una gassosa. Ne bevvi un sorso e diedi un’occhiata in giro. Sussultai quando sentii una mano sul mio fianco.
<<  Davide non ti molla mai, è la prima volta che siamo da soli  >>
<<  Roberto, perché mi stai parlando?  >>
<<  Perché siamo amici!  >>
Scoppiai a ridere e poi lo guardai : <<  Non fare finta che ti importi qualcosa di me  >>
<<  Torno da Ilenia, tu resta pure qui a rispondere male a tutti  >>

Lo vidi allontanarsi e tirai un sospiro di sollievo. Non mi era stato così vicino da quando mi aveva baciato. Per un attimo la mia mente tornò a quella sera. Il bacio, la scoperta della verità e tutto il resto. Tornai da Davide e iniziai a ballare con lui. Mezzora dopo, Stefano mi propose di prendere una boccata d’aria e gli feci compagnia. Si accese una sigaretta e gli chiesi di darmene una.
<<  Perché sei nervosa?  >> domandò porgendomene una
<<   Nessun motivo in particolare  >> risposi facendo il primo tiro
<<  Non puoi fingere con me. Sei nervosa a causa di Roberto. E’ un mese che vi scambiate sguardi assassini. Tu ti sei messa con Davide e lui, per ripicca, si porta a letto Ilenia ripetutamente  >>
<<  Non capisco dove vuoi arrivare  >>
<<  Elena, voi due vi piacete. Puoi ammetterlo, non fa niente  >>
<<  Mi piaceva. Adesso non più  >> risposi appoggiandomi al muro
<<  Lui risponde esattamente allo stesso modo. Siete due testoni  >>
<<  Ma tu non eri quello che mi diceva di stargli lontana?  >>
<<  Si, è vero ma non posso ostacolare un grande amore!  >>
<<  Ma smettila! Non c’è in corso nessun grande amore. Vado in bagno, ci vediamo al nostro tavolo  >>

Mi recai in bagno per evitare di continuare quella conversazione. Prima erano gli altri a dirmi che Roberto non faceva per me, invece adesso ero io a dirlo. Sciacquai le mani nel lavandino e mi guardai allo specchio. Sistemai una ciocca ribelle che era sfuggita al mio chignon, feci un respiro profondo e uscii. Stavo per dirigermi ai tavoli quando qualcuno mi prese per il polso e mi trascinò fuori. Mi dimenai, strattonando Roberto per lasciarmi andare. Mi portò sul retro del capannone e fece aderire la mia schiena alla parete.
<<  Non posso resisterti  >> disse
Detto questo, mi baciò. Lo spinsi via con tutta la forza che avevo ma lui si avvicinò e posò nuovamente le sue labbra sulle mie. E come una stupida, lo lasciai fare. Le nostre lingue danzarono insieme per un tempo indefinito. In un attimo di lucidità, mi staccai e lo superai, intenzionata a tornare dentro.
<<  Elena, dove vai?  >>
<<  Dal mio ragazzo! Perché mi metti in questa posizione scomoda?  >> gli gridai contro
<<  Io non faccio altro che pensare al nostro bacio a casa tua, io ti voglio  >>
<<  Esatto, tu mi vuoi. E’ solo una cosa fisica. Vai a cercare Ilenia, lei saprà darti quello che cerchi  >>
<<  Tu sei gelosa!  >> esclamò vittorioso
<<  Sei tu quello geloso. Sei tu che mi hai baciato!  >>
<<  Ma tu non ti sei opposta. Ammettilo che ti è piaciuto  >>
<<  Non cambierai mai, Roberto. Dimenticati quello che è successo e soprattutto non farlo mai più o lo dirò a Davide. Non sarà contento del tuo atteggiamento  >>

Rientrai nel capannone alla ricerca dei miei amici. Erano tutti seduti al tavolino in un angolo della sala. Avanzai spedita verso di loro ma una risata alle mie spalle mi costrinse a girarmi. Roberto era di nuovo avvinghiato ad Ilenia. Le disse qualcosa all’orecchio e lei raccolse le sue cose per poter così lasciare la festa. Lei salutò le sue amiche e lui ne approfittò per sorridermi malizioso. Sentii un nodo allo stomaco e la rabbia invadermi. Io l’avevo respinto ancora e lui si consolava con Ilenia, seguendo il mio consiglio. Mi voltai schifata e raggiunsi Davide. Mi sedetti accanto a lui e lo abbracciai.
<<  Portami a casa  >> gli sussurrai
Da bravo gentiluomo, mi aprì lo sportello e salii sull’auto. Fece il giro della macchina e si accomodò anche lui. A pochi passi dal capannone fummo costretti a fermarci a causa di un semaforo rosso. Davide si posizionò nella corsia a sinistra, aspettando il verde per girare. L’occhio mi cadde sulla macchina a fianco a noi, la macchina di Roberto. Guardava dritto, pensieroso. Ad un tratto si girò e mi riconobbe. Abbassai lo sguardo, imbarazzata per avermi sorpreso a fissarlo. Sorrisi pensando che la posizione delle macchine rispecchiava la situazione in cui ci trovavamo io e Roberto. Due persone che camminano ognuno per la propria strada che, a volte, si fermano insieme ad un punto. Ma la fermata non può durare per sempre, solo per qualche minuto. Poi ripartiamo verso due direzioni diverse senza sapere quale sarà la prossima volta in cui ci fermeremo insieme. Rialzai lo sguardo verso di lui e notai che ancora mi stava fissando. In quel momento il semaforo diventò verde e il suo viso fu soltanto un vago ricordo. Davide arrestò la sua auto di fronte al mio vialetto e si girò a guardarmi.

<<  Eri la più bella di tutte, stasera.  Sono contento che tu ti sia lasciata andare con me. All’inizio eri distaccata, mi facevi penare. Ricordo ancora quando sei mancata quei due giorni da scuola, ti ho cercato come un disperato. E’ stato bello sentirti dire che ti ero mancato. Per me quelle parole sono bastate a rimettere tutto a posto. Non ho mai creduto a quelle storie, tu non sei come le altre. Tu sei speciale!  >>
Quelle parole spezzarono il mio cuore in due. Solo mezzora prima avevo baciato Roberto e adesso il mio ragazzo mi diceva che ero speciale. Non potevo sentirmi più in colpa di così. Stare con lui, mi faceva sentire al sicuro. Mi faceva ridere, mi riempiva di attenzioni. Ma lui non era Roberto. Anche se non volevo ammetterlo a me stessa, lui era ancora dentro di me in qualche modo. Non a caso il mio cuore batteva all’impazzata ogni volta che i miei occhi incrociavano i suoi. Dovevo dire  a Davide del bacio? Dovevo mettere a repentaglio la mia storia per una debolezza di un momento? No, me lo sarei tenuto per me.
<<  Anche tu sei speciale. Nessun ragazzo mi ha mai fatto sentire così importante  >>

Mi fissò con intensità e io feci altrettanto. Si avvicinò con cautela e mi baciò. Le sua labbra si unirono alle mie delicatamente e senza pretese. Schiusi la bocca per lasciare libero accesso alla sua lingua. Quel bacio divenne sempre più esigente, Davide scese a baciarmi il collo e poi di nuovo la bocca. La situazione si stava surriscaldando. Con uno scatto repentino, appoggiò la sua mano sinistra sul mio seno. Lo tastò più volte per poi infilare la mano sotto la mia gonna. Quando le sue dita sfiorarono la mia coscia, trasalii. Che cazzo stavo facendo? Separai le nostre labbra scuotendo la testa.
<<  Scusami Elena. Quando sarai pronta, me lo dirai  >> disse sistemandosi la giacca
<<  Va bene  >> riuscii a dire
<<  Adesso vai, prima che tua mamma chiami la polizia  >> scherzò lui per farmi sorridere
<<  Hai ragione. Buonanotte principe  >> gli dissi
<<  Buonanotte piccola principessa  >> rispose accarezzandomi la guancia e baciandomi ancora

Attraversai il vialetto con la testa affollata da mille pensieri. Mi tolsi le scarpe davanti alla porta e cercai le chiavi nella borsa. Quando le trovai, mi scivolarono dalle mani. Mi chinai a raccoglierle e mi accorsi che c’era qualcuno seduto sulla panca sotto il portico.
<<  Elena, dobbiamo fare un discorsetto  >>
<<  Mamma, mi hai fatto prendere un colpo  >> affermai sedendomi accanto  a lei
<<  Ormai hai diciotto anni e non posso dirti come vivere la tua vita. Ma stavi dando un brutto spettacolo di te stasera in quella macchina. Un’auto nera si è fermata dall’altro lato della strada e vi stava osservando  >>
Il mio pensiero andò subito a Roberto. Perché mi stava seguendo? Cosa voleva ancora? E che fine aveva fatto Ilenia? Ero stanca di farmi delle domande che non avrebbero ricevuto risposte.
<<  Sei arrabbiata?  >>
<<  Un po’. Non ti dico di restare vergine fino al matrimonio, perché sarei ipocrita. Ma almeno cerca un posto più appartato. E poi chi è l’altro ragazzo che vi fissava?  >>
E così decisi di raccontarle tutto. Avevo bisogno di un consiglio obiettivo, che i miei amici non erano in grado di darmi.

Come avrei dovuto comportarmi adesso?




Ciao ragazzi! Oggi ho voluto postare subito il seguito ma non per bontà, per lasciarvi di più sulle spine ahahahahaha no scherzo! Vediamo la festa di Halloween e tutti gli intrecci che si vengono a creare. Roberto sta impazzendo nel vedere Elena e Davide assieme, Elena non sa più che fare e chiede consiglio alla madre. Cosa succederà adesso? Ringrazio come sempre chi mi segue, chi ha messo la storia tra le preferite, chi legge silenziosamente e chi lascia sempre una recensione, la dolce Lu :* Spero che il capitolo vi sia piaciuto, per il prossimo dovrete attendere un pò. Alla prossima, Piccina
  
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