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Autore: _Daenerys Targaryen93_    14/12/2013    8 recensioni
Londra.
E' il 1459.
L'ambientazione è medievale, Scott e Duncan sono due giovani garzoni che si guadagnano da vivere truffando il prossimo e compiendo malefatte, divertendosi talvolta a creare scompiglio in città.
Conosciuti e ricercati, riescono sempre grazie all'astuzia di Scott a sfuggire alle grinfie delle guardie del re.
Dal Prologo:
- Mi passai una mano tra i capelli rossi guardando il mio compare, nonché cugino, Duncan.
Da lì a poco avremmo fatto un altro colpo sicuramente, dopotutto dovevamo pur mangiare.
Soli al mondo come cani, ce la cavavamo come meglio potevamo.
Esistevano vari lavori onesti per guadagnare della grana.
Ma se non si vive la vita con un po’ di brivido e divertimento, cosa si vive a fare?
E poi, non avevamo alcuna voglia di lavorare.-
Spero che vi piaccia è la prima volta che scrivo una storia di questo genere.
Buona lettura ^_^
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Courtney, Dawn, Duncan, Scott, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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9
Courtney pov.

Finalmente le guardie del re ed Heather erano giunte in nostro soccorso.
Avevano catturato i due furfanti ed insieme ad essi ci avevano riportate a palazzo.
Dawn, la mia gentile sorellina aveva convinto due delle guardie a prendersi cura, durante il tragitto, di quel Duncan affinché non morisse.
‘Non volevano farci del male, vi prego aiutatelo!’ aveva affermato.
Come poteva essere così gentile con quei due bruti?
Quell’idiota non meritava tante attenzioni dopo tutto ciò che aveva combinato col suo compare, a mio parere.
Ma Dawn, a quanto sembrava, non era dello stesso parere.
Aveva letto della bontà nelle loro auree, e diceva che i due non meritavano di morire.

----------------

I due furono condotti al cospetto del re, e costretti ad inginocchiarsi.
Il moro aveva il volto piegato in un’espressione di dolore.
Il rosso ebbe l’impertinenza di guardare il re dritto negli occhi e rudemente.
Che faccia tosta!
Dawn mi strinse il braccio, guardando i due impietosita.
Aveva insistito per assistere all’udienza, non aveva voluto sentire ragioni.
Re Enrico guardò i due briganti con disprezzo, definendoli ‘marciume del paese’, la ‘piaga dell’intero regno’.
Il rosso aveva digrignato i denti e sputato:
<< Siete voi il male di questo paese. Cosa ne potete sapere voi di cosa vuol dire ‘avere fame’? Avete un trippone così grande e pieno che se un moscerino vi girasse intorno, morirebbe di vecchiaia prima di completare il giro! >>,
una delle guardie lo mise a tacere con un pugno, il rosso emise un mugolio di rabbia.
Il re sorrise:
<< Divertente.. sareste un buon giullare. Ma la vostra sorte, per vostra sfortuna non sarà tanto rosea. Furti, contraffazione e rapimento. Reati punibili con la morte. Verrete impiccati alle prossime luci dell’alba. E’ tutto portateli via! >>.
<< Mio signore! >> urlò Dawn tra lo stupore di tutti, << Mio signore, perdonatemi. >>,
i due furfanti la guardarono stupiti e curiosi.
Il re sollevò un sopracciglio, scettico, e si accarezzò le labbra con l’indice:
<< Lady Moon, quale piacevole sorpresa. Cosa desiderate? >> << Mio signore, permettetemi di dire due parole. >>
<< Ma lo state già facendo, milady. >> sorrise,
Dawn ricambiò il sorriso con poca convinzione:
<< Intendevo, sull’udienza. Permettetemi di parlare. >>
<< E come potrebbero le parole di una donna cambiare la mia udienza?? >>
<< Vi prego. >>
<< E sia.. >> sospirò il re.
Dawn fece qualche passo avanti, fino a trovarsi accanto al brigante dai capelli rossi.
Fece una riverenza ed iniziò a parlare:
<< In questo giorno di sole, che Dio ci ha gentilmente donato. Io vi chiedo clemenza per queste povere anime. Non volevano farci del male, hanno solo agito di impulso per scappare. Ve lo giuro, sire, non ci hanno fatto alcun male. Non ci hanno toccate nemmeno con un dito quando avrebbero potuto farlo. Cosa c’è di più facile che disonorare due vergini indifese? Non sono delle cattive persone, ne sono certa. Vi prego, non giustiziateli. Visto che sono abili con la spada e scaltri potrebbero esservi molto utili … >>
<< Le vostre sono nobili parole, ma la mia decisione non cambia. >>
<< Vi prego! Risparmiateli! Come ho detto potrebbero tornarvi utili! >>
<< Lady Moon, provo molto affetto per voi. Ed è per questo che vi ho consentito di parlare, e ignoro la vostra insistenza. Siate ragionevole! i cavalieri della guardia, poi, devono essere di nobili origini. E i natali di questi due non sono più nobili di quelli di un garzone di un macellaio. >>.
Dawn, cadde in ginocchio in lacrime.
Decisa a non arrendersi.
Congiunse le mani, e pregò il re:
<< Vi scongiuro. Se davvero provate affetto per me, risparmiate questi poveri ragazzi. La loro morte mi provocherebbe un enorme dolore, non voglio che si spengano queste due giovani vite. Vi supplico! Non macchiatevi del loro sangue. >>.
Tremai, cosa avrebbe fatto il re?
Avrebbe cambiato idea solo perché glielo aveva chiesto mia sorella?
Il re sembrò impietosirsi, poi esclamò:
<< Se li risparmiassi, apparirei debole agli occhi di tutti. E chiunque potrebbe pensare di poter fare ciò che gli pare senza pagarne le conseguenze. Capirete che è meglio così, non c’è posto per la pietà in questi casi. >>
<< Almeno permettete al medico di guarire la ferita di questo ragazzo! >>, Dawn indicò quel Duncan, la voce rotta dal pianto.
<< Perché curarlo, se il suo collo già è appeso ad una forca? >>,
<< Senza appropriate cure, morirà dissanguato prima della sentenza. E’ questo che volete? Farlo morire peggio di un animale? Vi scongiuro. >>.
Il re sospirò.
Sembrò riflettere un attimo poi annuì.
<< Lo faccio solo per voi, lady Moon. E sia, portatelo dal medico di corte. Gli darò un paio di giorni per mettersi in sesto così avrà una fine dignitosa assieme al suo compare. >>.

Nota dell’autrice: Sono di nuovo qui!! Questo capitolo è un pochino –ino- ino più lungo. XD di sicuro verrò presa a calci di brutto. Vi ho fatto aspettare anche troppo, e vi chiedo scusa. Mi mancava tempo e ispirazione.

Nd.Scott e Duncan: RAZZA DI STUPIDA SENZA CERVELLO!! LUPO TRAVESTITO DA AGNELLO! VUOI FARCI IMPICCARE!!!
Nd.Jade: Ehi! O.O ve la siete cercata.
Nd.Scott: Sei una bastarda!
Nd.Duncan: Concordo!
Nd.Jade: ehi! Sono l’autrice, portatemi rispetto o veramente ve la faccio pagare! :D
Nd.Duncan e Scott: FAREMO I BRAVI!!! FAREMO TUTTO CIO’ CHE CI CHIEDERAI, MA PER FAVORE SALVACIII!!!
Nd.Scott: Prendi Duncan al mio posto!
Nd.Duncan: Prendi Scott al mio posto!
Nd.Jade: Ci penserò su, se risparmiarvi o meno XD.

Scusate, sono impossibili.
Alla prossima!
Baciii
Jade
  
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