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Autore: Dorietta14    14/12/2013    2 recensioni
Sono Nihall, ho 17 anni e sono amica di Ambra, Charlotte e Lì. Sono riservata, timida ed è difficile che io mi fido di qualcuno. Per molte ragazze sono definita una "ragazza triste", forse perché non sorrido spesso. Il fatto che il mio comportamento a scuola, è diverso da come mi comporto a casa. Non capisco il perché, forse perché sono troppo timida e quando sono fuori casa non sorrido spesso. La mia passione è la musica, fin da quando ero bambina mi piaceva cantare e suonare la chitarra. Non sono una gran chiacchierona, sono molto brava a scuola e ho ottimi voti
***Dal testo***
Intanto sono le 4.28, fra 3 ore suonerà la sveglia. Non riesco a dormire, ma non per il fatto che domani sarà il primo giorno di scuola, a quello ci sono già abituata, insomma è il quarto anno, ormai ci ho fatto l'abitudine. Non riesco a dormire per il semplice fatto che anche quest'anno vedrò quel sorriso che manda il mio stomaco in subbuglio e che appena chiuderò gli occhi vedrò il SUO sorriso. Pazienza.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ambra, Armin, Dolcetta, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voglio che questo momento non finisca mai.
Capitolo 3. 'Se io non fossi nata
'

 

Avvampai violentemente. lui lo sa, lo sa. LO SA.
Sono rimasta col capo abbassato per tre ore di fila e a pensare come diavolo ha fatto a capirlo.
Cerco di convincermi che forse mi ha sentito parlare in inglese. Ma allora perché cazzo mi ha detto quella frase con quel tono divertito
come se lui sapesse che l'ho pedinato. Nell'ora di ricrezione, trascino Ambra nel cortile in un posto dove solo io e lei conosciamo.
Le racconto tutto e lei sbianca d'improvviso.
«C-cosa? N-non ci credo, tutti diranno che siamo delle pedinatrici..»
«Beh, devi ammettere che siamo state veramente delle pedinatrici.»  Preciso io.
«Io ti consiglio di far finta di niente.» Mi consiglia Ambra. Le accenno un sorriso e andiamo in mensa, cosa che io odio, troppa confusione per i miei gusti.   
Ci sediamo accanto ad Armin, Alexy, Lys e Castiel. Armin fa una delle sue battutine.
«Ehi Nihall, le tue All Star mi ricordano qualcosa! ..»Esclama Armin divertito. Io mi sto per strozzare e -ri-divento rossa in viso.
Bevo un bel sorsone di acqua e rispondo
«B-beh, queste sono le mie scarpe preferite, n-non è la prima volta che le indosso.» Dico balbettando.
«Eh già, mi sembra di averle viste ieri a una ragazza.» 
Cazzo, questo qui vuole farmi prendere un bel infarto. Non rispondo perché non trovo la voce per rispondere, perché sto già esplodendo dall'imbarazzo. 
Ritorno a casa e ovviamente io faccio il mio solito pisolino nel mio caldo lettone. 
«E se non fossi mai nata? .» Parlo col 'nulla'. Non capisco cosa sta succedendo, ma dico cose senza senso col NULLA.
«Vuoi vedere cosa fosse successo se tu non fosti nata? Eccoti accontentata.»
Di fronte a me il bianco, che poi si trasforma nel buio e infine vedo i miei genitori: Mia madre e mio padre, stanno comprando una nuova e bellissima casa.
«Ti spiego, loro sono i tuoi genitori, sono molto ricchi, più di ora. Stanno comprando una casa. Tu ovviamente non sei nata, i tuoi genitori sono felici, non voglio avere neanche un /a figlio/a.»
Poi spunta un'altra immagine: Ambra con Charlotte e Lì che importunano Iris e Violet, in quella scena io ci godo, finché arriva Armin e grida:
«Lasciate in pace la mia ragazza!.»
L-la sua ragazza? Se io non fossi nata, Armin e Iris si sarebbero fidanzati. Ma arriva Castiel, che sembra essere il fidanzato di Ambra, e Armin e Castiel litigano. Poi di nuovo i miei genitori. Fanno un sacco di viaggi, mia madre vestita per bene e truccata, mio padre indossa sempre dei vestiti formali, hanno pure il pigiama formale. 
«Oh Christian, amore mio, credo che se avevamo una figlia o un figlio ora non saremmo qui, vero amore?.» Con quella frase piansi. Se io non fossi nata, tutti sarebbero stati felici, ognuno avrebbe avuto ciò che vuole ottenere. Io invece sono la rovina di tutti. Ma io sono nata e sono la 'disgrazia'. Solo a questo penso, nel frattempo scorrono altre immagini di persone che io conosco (in particolare: I miei genitori, Ambra, Armin ecc..) che gioiscono. 
Mi sveglio dal mio 'incubo'. Sono sudata, una lacrima ha rigato il mio volto. Quel sogno senza senso mi ha letteralmente 'sconfitta', sono devastata e triste. Scendo giù in cucina e mia madre vedendomi triste si preoccupa
«Che hai tesoro?.»
«Niente, mi sono appena svegliata.» Non voglio dirle del sogno, sono sicura che lei negherebbe tutto, quindi lascio stare. Anche a scuola è così. Forse quel sogno è tutto falso o forse è del tutto vero. Troppi pensieri mi circolano nella mia testa, tanto da farmi venire il mal di testa. 

L'autrice parla: Scusate il ritardonementone(?), non ho avuto tempo di scrivere:( ... Comunque questo capitolo fa veramente pena, cercherò di rifarmi col prossimo capitolo. Grazie a chi legge e recensisce. Un'enorme bacio;)

  
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