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Autore: nuvole_e_popcorn    14/12/2013    0 recensioni
«Giuro non ti capisco!» esclamò Katherine prendendolo per un polso e costringendolo a voltarsi. Odiava essere fissata in quel modo, con quegli occhi che sapevano essere freddi come il ghiaccio. Lui inarcò un sopracciglio quasi a questionarla.
«Un momento sei la persona più dolce del mondo, l'altro sei l'essere più freddo e calcolatore che io abbia mai conosciuto, Louis Weasley!» lui sospirò e le si avvicinò, bastò un passo e le sfiorò la guancia con la mano.
«Non posso, Ri -disse -non posso farlo»
«Cosa non puoi fare? -lui fece per allontanarsi, ma Katherine lo trattene prendendogli una mano -me ne puoi parlare, Louis»
«No, non posso Ri! perché tu sei l'Incantatrice!»
*
«Quindi lei non è...»
«L'incantatrice? Certo che lo è ragazzo. Ma non confondere, le leggi, mio giovane amico, non sono state fatte per durare in eterno. E comunque, non è un'Incantatrice completa, credo che questo ti possa dare una scappatoia dalla legge, sempre che tu ancora lo voglia.» Detto questo l'uomo sparì nella nebbia così come era venuto.
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Parte prima: L'Incantatrice
Dicono che quelle come te... dicono che loro sono in grado di incantarti con un solo sguardo
              Ed è vero?
Sì. ~ Louis e Katherine

 
Capitolo primo
Invisibili

Katherine Gillies aprì la porta con un colpo del fianco, reggeva in mano una gabbietta nella quale un enorme micione persiano agitava la coda irritato e soffiava. Era strano, nonostante non fosse un gatto particolarmente amichevole, non era mai stato così scontroso entrando nella casa del suo padrone; l'anziano Signor Newton. 
«Signor Newton? -chiamò Katherine, nella penombra della casa -Signor Newton..?» domandò ancora, raramente l'anziano vicino lasciava la porta aperta, e lo faceva solo quando era in casa e sapeva che lei sarebbe venuta. Appoggiò la gabbietta a terra aprendola, ma il gatto non ne volle sapere di uscire. Ancora più strano. C'era qualcosa di diverso nella casa, qualcosa di estremamente diverso... qualcosa di sbagliato.
Si diresse verso la camera da letto dell'uomo, legandosi i capelli, convinta che l'anziano vicino si fosse semplicemente addormentato leggendo ancora una volta quel suo strano libro.
«Signor Newton..? Oh mio Dio!» esclamò portandosi una mano alla bocca, preoccupatissima. Il Signor Newton giaceva sul suo letto supino, le coperte erano una pozza di sangue scuro e gli occhi del vecchio erano diretti verso di lei, vitrei e vuoti. C'erano altre due figure nella stanza. Alte, ammantate. Katherine spostò il suo sguardo su di loro.
Una era una ragazza, più o meno della sua età, i cui lunghi capelli scarlatti ricadevano morbidi e lisci come la seta sul mantello nero, gli occhi castani la fissavano con uno sguardo fisso e calcolatore. Lentiggini le imporporavano le guance pallide.
L'altra era un giovane uomo, forse qualche anno più grande di lei, con capelli biondi che ricadevano sulla nuca in morbidi boccoli e occhi quasi verdi, quasi intensi quanto le fronde degli alberi, lui la fissava con gli occhi sgranati, le labbra semiaperte.
«Chi... Chi siete? Cos'è successo al Signor Newton..?» il ragazzo rimase in silenzio così dopo un po' la ragazza lo superò sgomitandolo e le si avvicinò:
«Mi dispiace per il Signor Newton -disse con voce estremamente dolce e materna  -Ma non abbiamo potuto fare niente. Sono arrivati prima di noi» Chi, chi era arrivato prima di loro? Avrebbe voluto chiedere Katherine, ma i suoi occhi si erano rimepiti di lacrime.
«Oh finiscila Lily -disse l'uomo con voce estremamente vellutata -Falle scordare di averci visto e sarà tutto apposto» e detto questo ignorò l'occhiataccia che gli riservò Katherine e si mise a curiosare tra i libri del vecchio. 
«Mi dispiace... Ma devo davvero farlo... -estrasse dal mantello una stecca di legno e sospirò - Obliv-» lui stava guardando il libro che era terra, il libro segreto del Signor Newton.
«No ferma Lily! Ferma!» le intimò, la luce che veniva proiettata dalla stecca di legno (perché poi?) la ragazza lasciò andare un sospirò frustato e si voltò verso di lui. In tutta risposta lui girò il libro cosicché anche loro potessero vederlo.
«Ma quella sono io!» esclamò Katherine raggiungendolo e prendendo il libro in mano. Era un disegno, estremamente realistico, di lei, con dei fiori nei capelli. Accanto c'erano scritte delle cose strane con degli strani disegni.
«Che succede, Louis?»domandò Lily portandosi le mani sui fianchi.
«Non la puoi obliviare -le disse, poi spostò il suo sguardo su quello della ragazza -è un'Incantatrice.»

 
*
«Hey lasciami andare! Mollami!» esclamò Katherine, cercando invano di liberarsi della sua presa. La stava trascinando di nuoov in salotto, ma lui sembrava ben deciso ad ignorarla.
«Smettila di lagnarti, ragazzina! -esclamò lui voltandosi a fronteggiarla -Non ho intenzione di lasciarti andare» erano più vicini di quando entrambi non pensassero e per un momento gli occhi castanodorati di Katherine si persero in quelli verdi del ragazzo. Il soffio di un gatto li riscosse, Romeo, il persiano del Signor Newton era uscito dalla sua gabbietta e ora soffiava nella loro direzione.
«Oh fantastico! -esclamò Louis -Ha anche un dannatissimo Controllore!» Romeo soffiò di nuovo. Lily riapparve dalla camera da letto e incrociò lo sguardo del ragazzo.
«Che ne facciamo di lei? -domandò -non sarebbe saggio portarla con noi, Louis»
«Lily, è un'Incantatrice non possiamo lasciarla al suo destino! -la rimbeccò l'altro -è nostro dovere portara al Concilio, e loro ne decideranno il destino»
«Oh certo, come se tu non ti opponessi alle loro decisioni, ogni volta, figurati questa volta!» esclamò Lily inarcando un sopracciglio.
«Ma di cosa state parlando? -domandò Katherine stufa -Sapete sono qui! E inoltre vorrei sapere cosa è successo al Signor Newton!»Louis la costrinse di nuovo a voltarsi verso di lui.
«Non ti posso dire esattamente cosa è successo, ma ti devi fidare di noi»
«Ah! Questa è bella! Fidarmi delle due persone che ho trovato davanti ad un cadavere, ma per chi mi hai presa, per una sprovveduta?»
«Per una persona abbastanza furba da sapere quando tenere la bocca chiusa!»
«Ah ma davvero? Beh va all'Inferno!» rispose lei, Lily intanto se la sghignazzava osservando la scena, Louis le lanciò un'occhiataccia e la ragazza si ricompose. 
«Torneranno. -disse -non erano venuti per lui, ma per te. Non possiamo lasciarti prendere abbiamo già perso una Membro Anziano» le disse. Questi due erano pazzi, pazzi da legare. 
«Ascoltami bene -disse Louis prendendole il viso tra le mani -fidati di me. Sarai più al sicuro sotto la nostra protezione» fidarsi di lui? Ancora con questa storia? Ma c'era qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che urlava che era buono, che poteva davvero fidarsi di lui.
«Voglio sapere che cosa è successo al Signor Newton» disse.
«Non qui» fece lui. «E' troppo pericoloso. Ma ti giuro che ti spiegherò tutto.»
«Tu giuri a me? Ma se non ci conosciamo neanche, che valore ha il tuo giuramento per me...?» gli fece presente lei.
«Il mio nome è Louis Weasley -si presentò -e ti giuro che non ti pentirai di essere venuta con noi» Katherine annuì lentamente, la presa sul suo polso si fece più gentile e Romeo smise di soffiare, piuttosto fissando guardingo il giovane uomo. 
Louis le prese la mano e la condusse fuori, solo dopo aver preso in braccio il gatto e avergli sussurrato: «E' solo per questa volta, gattaccio -il gatto ricambiò lo sguardo -ma stiamo dalla stessa parte» Lily si chiuse la porta dell'ingresso alle spalle.
«Il mio nome è Katherine, comunque» lo informò lei, Louis, nonostante lei non potesse vederlo, ghignò: «Lo so».
Noi siamo gli Invisibili. Non potete vederci o toccarci. Ma potete avvertire la nostra presenza. Noi siamo gli Invisibili e potete fidarvi di noi. Per ora.

Note d'Autrice
Ciao bella gente!!! :-) Ho provato a scrivere questa storia migliaia di volte, ma non ne ero mai soddisfatta, quindi mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni e se il caso i vostri consigli! Vi prego vi prego, recensite, anche solo per dirmi che non vi piace, come posso migliorare se non mi dite cosa c'è che non va? Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Un bacio -Giulia


 

 
  
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