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Autore: RadioPotter    15/12/2013    0 recensioni
Una passeggiata tra gli alberi, un ritrovamento inaspettato, e una stanza che può aiutare chi vuole portare aiuto...
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Incontri nella Foresta Proibita
di maicr

 

Era una giornata autunnale, fredda e piovosa, la nebbia copriva il parco attorno al castello e dalle finestre della sala comune Tassorosso non si riusciva a scorgere le Serre della professoressa di Erbologia, nonostante queste si trovassero piuttosto vicine. 
Nonostante quel tempo in cui tutti avrebbero di gran lunga preferito rimanersene davanti al fuoco scoppiettante nel camino, maicr si trovò costretto a uscire fuori alla ricerca di materiali per il compito assegnatogli dalla professoressa PattyLu; doveva fare una ricerca su come i babbani scolpiscono il legno e la pietra per ricavare manufatti di varia entità ed era così incuriosito dall’argomento che voleva provare a utilizzare gli attrezzi che usano e cimentarsi nella scultura di piccole composizioni in legno. Per fare ciò aveva però bisogno di legni della forma adatta, per questo aveva abbandonato il tepore del suo dormitorio per avventurarsi nel parco e quindi nella Foresta Proibita sperando vivamente di non fare brutti incontri.
Mentre vagava ai margini della foresta cercando quello che gli serviva fu attratto da un qualcosa di strano, una macchia di colore a terra, che spiccava per la sua luminosità in mezzo al colore delle foglie secche che si erano accumulate ai piedi degli alberi; seppur con un certo timore si avvicinò a quella creatura e vide che si trattava di un uccello dal piumaggio di un arancio molto vivace! Non era sicuramente un animale tipico di quelle latitudini, era ferito e tremava per il freddo eccessivo; lo raccolse pensando al da farsi: non poteva portarlo dal guardiacaccia del castello in quanto avrebbe dovuto spiegargli cosa ci faceva nella foresta proibita cosa assolutamente proibita agli studenti; per lo stesso motivo non poteva rivolgersi alla professoressa di Cura delle Creature Magiche, sarebbe finito in punizione prima di poter dire “Ippogrifo”; pensò di chiedere aiuto a qualche promettente studente del settimo anno che avesse buoni voti in cura delle Creature Magiche ma non sapeva nemmeno di che uccello si trattasse né tantomeno se fosse lecito tenerlo nel castello. No… non voleva mettere in difficoltà qualche suo compagno, avrebbe dovuto arrangiarsi da solo! 
Senza chiedersi se fosse pericoloso o meno, il giovane tassorosso raccolse il volatile, lo nascose all’interno della sua giacca e si diresse verso il castello pensando a dove avrebbe potuto portare quella creatura. A un tratto gli venne l’illuminazione! Un po’ di tempo prima aveva sentito alcuni serpeverde che parlavano di una misteriosa stanza del settimo piano che compariva solo quando gli si presentava davanti qualcuno che ne avesse davvero necessità! Tale stanza, questo era quello che era riuscito a sentire prima che i serpeverde si accorgessero di lui e cambiassero velocemente discorso, compariva ogni volta sotto forme differenti e al suo interno si poteva trovare tutto quello di cui si aveva bisogno; deciso a trovare quella stanza maicr salì fino al settimo piano e cominciò a perlustrare ogni angolo del corridoio, battendo contro i muri alla ricerca di passaggi segreti, sollevando arazzi e spostando quadri nonostante le sonore proteste dei loro occupanti; arrivò davanti all’Arazzo che raffigurava Barnaba il Babbeo ,bastonato dai Troll e sollevò anche quello con grande disappunto del suo “abitante” che prese a insultarlo chiedendosi se non bastasse essere bastonato dai Troll. Il giovane tassorosso evidentemente contrariato da quella inutile discussione si scusò velocemente e si allontanò borbottando qualcosa sul fatto che cercava una stanza; Barnaba riprese a scappare dai troll urlando “ma perché tutti i pazzi devono passare in questo corridoio? Ieri quegli studenti che andavano su e giù, oggi un tassorosso svitato che picchia sui muri... ma non bastavano i Troll??”
Maicr udita quella frase si fermo di scatto e decise di imitare gli studenti descritti da Barnaba, si mise a passeggiare avanti e indietro davanti all’arazzo e magicamente, al suo terzo passaggio, vide una porta comparire sul muro di fronte all’arazzo; visibilmente stupito la aprì e si trovò dentro una grande stanza molto calda, con un camino contenente un bel fuoco scoppiettante, una libreria carica di libri sulle Creature Magiche, un grande tavolo con sopra una gabbia per uccelli e tutto l’occorrente per la cura degli animali. Visibilmente stupito estrasse il povero uccello dalla giacca e lo mise nella gabbia che spostò vicino al fuoco in modo che si scaldasse; quindi prese dalla libreria il libro “Gli animali fantastici: dove trovarli” di Newt Scamandro e cominciò a sfogliarlo alla ricerca di un volatile corrispondente a quello che aveva trovato e lo trovò:

Fwooper
Classificazione M.D.M XXX
Il Fwooper è un uccello africano dal piumaggio molto vivace; può essere arancio, rosa, verde acido o giallo. È stato a lungo un fornitore di stravaganti piume per scrivere e depone anche uova dai disegni coloratissimi. Benchè all’inizio risulti piacevole, il canto del Fwooper alla fine condurrà l’ascoltatore alla follia e il Fwooper di conseguenza viene venduto corredato di un incantesimo silenziatore, che dovrà essere rinforzato una volta al mese. I proprietari di Fwooper hanno bisogno di una patente, perché queste creature devono essere maneggiate in maniera responsabile.



Finita la lettura maicr era tanto sorpreso quanto turbato, che cosa ci faceva un uccello africano ad Hogwarts? Come c’era arrivato? Con queste domande che gli giravano in testa si mise a medicare il Fwooper, sembrava avere un’ala rotta ma per il resto ora che si era scaldato era in ottima forma, aveva pure ricominciato a cantare; il tassorosso dovette convenire che era un suono veramente particolare ed affascinante, sarebbe rimasto ad ascoltarlo per ore e parve quasi cadere in trance ma si ridestò velocemente quando si ricordò di quello che aveva appena letto: “condurrà l’ascoltatore alla follia”.
Con grande dispiacere impose quindi un incantesimo Silenziatore all’uccello e si mise a pensare al da farsi, quella creatura gli piaceva troppo, non voleva abbandonarla; la stanza parve rispondere ai suoi pensieri e sul tavolo comparì una serie di libri sull’allevamento e la cura dello Fwooper; maicr era finalmente deciso, avrebbe studiato e conseguito la patente in modo da poterlo tenere sempre con se! E se qualcuno gli avesse chiesto dove lo aveva trovato avrebbe risposto che gli era stato regalato da alcuni amici africani con i quali si teneva in contatto.
   
 
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