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Autore: Dedpul    15/12/2013    2 recensioni
Mi chiamo Icarus 10497, e sono uno degli ultimi assassini del 40° secolo d.C., i templari hanno conquistato il mondo e ora lo governano con una malata idea di perfezione; parlando con mia madre vengo a conoscenza di un frutto dell'Eden chiamato "Vaso di Pandora", questo FDE permette di viaggiare nel tempo. Scalero' la base dei Templari chiamata Olimpo fino a impossesarmi del Frutto e a usarlo per cambiare la storia.
-Viaggia insieme a Icarus intorno al mondo del passato dove incontrerai i più grandi assassini della storia !
-Scopri come i templari hanno dominato il mondo !
-Goditi e scopri le citazioni di Prometeus !
Distruggi, vola, corri, uccidi, e trasforma. RISCRIVI LA STORIA.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Aveline de Grandpré, Connor Kenway, Desmond Miles , Ezio Auditore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La famiglia è la patria del cuore. - Giuseppe Mazzini

http://www.youtube.com/watch?v=co4YpHTqmfQ

Icarus e Lucas stettero davanti alle ceneri della casa per molto tempo, come se fossero ipnotizzati da quel macabro spettacolo. Lucas inginocchiatosi ai piedi delle macerie si malediva per aver abbandonato sua moglie e sua figlia ad una fine così tremenda, Icarus in parte si sentiva colpevole di non aver fatto nulla, di non aver agito, di non aver saputo nonostante la sua tecnologia avanzata. -So chi è stato...- disse Lucas con la voce spezzata dal dolore. -Chi ?- chiese Icarus. -Il Maestro Templare della Francia, colui che tiene tutto il paese sotto il suo controllo, il Re Sole... Luigi XVI.- Icarus guardò l'assassino francese alzarsi, e in circostanze normali avrebbe anche osato proporre un'altra tesi, ma quando vide il volto di Lucas, quando scorse quella rabbia nei suoi occhi, a quel punto si sentì pervadere la schiena da una sensazione di freddo istantaneo. -E ora... che sua maestà capisca cosa succede se si provoca un'assassino.- disse Lucas girandosi e mettendosi in cammino verso la città, con in mente solo la maestosa reggia in preda alle fiamme, il suo passo era deciso e pieno di odio, sembrava che sotto i suoi stivali ci fossero orrendi scarafaggi da calpestare senza pietà. Icarus raggiunse Lucas e li posò una mano sulla spalla chiedendogli -Come fai a esserne così sicuro ?- lo sguardo che Lucas gli rifilò era in grado di uccidere se fosse stato concreto. -Perché sono l'ultimo, sono la sua macchia sull'abito da sera, non avrà pace finchè non saremo tutti morti. Io sono l'ultimo assassino, e avevo accettato la resa e non volevo più combattere mi ero ritirato e lui è venuto e mi ha tolto quel poco che avevo. Questa notte sarà ricordata nei secoli dei secoli, questa notte forse sarà la mia ultima notte, questa notte scatenerò la rivoluzione. Sei con me o sei contro ?- Icarus sorrise e si mise in cammino con Lucas verso Versailles. La reggia era un qualcosa di indescrivibilmente bello, sembrava che un pezzo del paradiso fosse caduto sulla terra. La villa era immensa, e di un colore bianco immacolato, le finestre e le porte erano in legno laccato e le maniglie erano in oro purissimo.Il giardino era curatissimo, ovunque ti girassi potevi ammirare bellissime sculture verdi ricavate dalle piante, e al centro di esso vi era una fontana magnifica, da cui sgorgava acqua più che cristallina. Arrivati al cancello della reggia i due assassini vennero fermati da due guardie una molto giovane, e l'altra più matura. Quella giovane si mise di fronte a Icarus e lo guardò in cagnesco -Cosa ci fai davanti alla reggia di sua maestà a quest'ora della notte ?- proruppe la guardia giovane. Lucas si fece avanti e con una teatralità innata rispose alla domanda - Siamo semplici messagieri giunti fin qui da Nizza, la duchessa Sophie De Carnet si scusa per la sua impossibillità nel recarsi alla festa di sua maestà. Di certo voi buon uomini non impedirete alla duchessa di scusarsi con il Re, sarebbe un'affronto inaccettabile considerata la relazione che c'è tra i due, chissà come sarà emozionato il boia di fare la vostra conoscenza.- La guardia giovane e quella anziana rimasero di sasso davanti all'interpretazione di Lucas e incapaci di protestare davanti all'idea di una pena di morte lasciarono entrare i due assassini. Persino Icarus per un'attimo credette di essere davvero un messaggero. I due assassini passarono per il giardino, di fianco alla fontana e poi salirono le scale dove trovarono il portone spalancato verso l'interno. Il palazzo era il massimo del lusso a cui la mente umana poteva raggiungere, al centro della stanza vi erano nobili giunti da ogni parte della Francia, vestiti in abiti ricamati in oro e argento, discutevano di pettegolezzi e di ricchezze mangiando caviale e bevendo vino. Quando lo sguardo di Lucas si posò su di loro la sua rabbia crebbe ancor di più, vederli ridere e scherzare, mentre il popolo all'esterno moriva di fame, combatteva solo per sopravvivere. Sopra le loro teste vi era un lampadario di cristallo che luccicava sotto il caldo tepore delle candele, e i tavoli erano colmi di ogni ben di dio, dalle carni più succose alle verdure più fresche, stranamente in fondo alla stanza non c'era una porta che conduceva ad altre stanze della reggia, ma solo un muro. Il muro era decorato con dei fronzoli, e al centro di esso vi era rappresentato un'occhio che al posto dell'iride aveva un giglio (simbolo della Francia) con in cima incastonata una strana sfera, la sfera presentava linee scure ma era completamente dorata. Icarus la riconobbe subito. La Mela dell'Eden. Doveva prenderla e impedire a Luigi XVI di restare ancora come monarca, scatenando così la rivoluzione. Lucas prese per il braccio Icarus e lo trascinò con se in mezzo alla folla di snob, dopo qualche momento Lucas salì sopra il tavolo dell buffet, e a gran voce urlò -Nobili signori e genitilissime signore, sua maestà il Re Sole dalla sua magnificenza ha preparato per voi un gioco, da qualche parte nella sua infinita reggia ha nascosto una cassa piena d'oro, il primo che la trova se la potrà tenere assieme ad una stanza fissa nella casa del nostro Re!- ancora prima che egli ebbe finito quella multitudine di persone iniziò a spingersi disperdendosi alla ricerca dell'inesistente promessa di ricchezza. Icarus aiutando Lucas a scendere dal tavolo gli chiese -Sono ricchi fino alle viscere, come mai si sono messi a cercare altro denaro ?- Lucas sorrise e rispose -Non esiste un limite alla ricchezza. E non esiste nessuno in grado di rifiutare del denaro, ne ora ne tra mille secoli.- e insieme si spinsero verso la cima delle scale che dava verso le stanze del re, in mezzo a quel caos Icarus ci mise poco a capire che Lucas era già stato a Versailles, e che quindi non aveva bisogno del suo aiuto, e quindi si fermò, Lucas si voltò sorpreso che l'amico si fosse arrestato di colpo ma quando i loro sguardi si incrociarono, si capirono a vicenda. Niente avrebbe fermato Lucas nella sua vendetta e a Icarus stava l'onore di staccare dal muro la Mela e liberare il popolo francese. Sorrisero a vicenda senza dire una parola, era passato solo un giorno da quando quei due si conobberi ma è come se fossero passati anni, e ora anche lui come il giovane piccolo Altair se ne stava andando per la sua strada. Icarus fece ritorno alla sala da ballo ormai deserta e si avvicinò al muro, lentamente allungò la mano verso la mela, quando sentì quel tipo sferraglio di due elementi metallici che si incrociano, era il rumore di un spada quando viene sfoderata,e se Icarus non fosse stato così veloce nel riconoscerla a questo punto la sua testa ora rotolerebbe per terra, la lama superò di pochi centimetri la testa accovacciata di Icarus, che si voltò appena in tempo per guardare lo spadaccino che lo aveva attaccato, era lo stesso individuo che aveva tentato di uccidere Altair due giorni fa. La reazione di Icarus fu veloce,dalla sua posiozione tirò un pugno tremendo dritto allo stomaco dell'avversario facendogli perdere l'equilibrio e cadendo all'indietro. Liberatosi per pochi secondi dell'avversario allungò subito la mano cercando di sbrigarsi prima che arrivasse il prossimo attacco, e questa volta la sfiorò prima che gli arrivasse un proiettile di baionetta poco distante dalla propria mano, che per istinto ritrasse subito ma voltandosi non vide nessuna arma da fuoco e l'uomo alle sue spalle si stava ancora alzando privo di un'arma in grado di sparare, chi aveva sparato ? Non c'era tempo per le domande allungò per l'ennesima volta la mano e strappò la sfera dal muro, la guardò con un misto di orgoglio e di paura, quella era il Frutto dell'Eden che era passato fra le mani dei più grandi assassini e templari della storia. Intanto l'uomo misterioso alle spalle di Icarus si era già rialzato, e prontamente l'assassino del futuro gli puntò contro la mela, ma a quanto sembrava non aveva effetto su di lui. Chi era costui ? L'uomo fece un sorriso forzato e disse -Il mio tempo qui è scaduto, ma ci vedremo ancora Icarus.- detto questo egli svani nella polvere. Quando ogni granello di quell'uomo fu trasportato via dal vento, Icarus si mise in cammino guardando la mela. Quell'oggetto era stato creato da Quelli Che Vennero Prima come il Vaso di Pandora ma a differenza di quello, la Mela era stata toccata da molte personaggi che Icarus aveva studiato nella sua infanzia all'interno del Minotauro. Da Aquilus, da Connor, Edward e Haythiam Kenway, da Altair e persino dal suo idolo, Ezio Auditore da Firenze. Senza accorgersene aveva già raggiunto la sua destinazione, con un po' di rammarico lasciò cadere la Mela nella Senna affinchè il popolo francese non fosse più sotto il controllo di nessuno. Liberatosi della Mela tirò fuori da dietro il mantello il Vaso di Pandora, e in quel momento Prometeus disse -Credo che funzioni tipo l'Xbox One, tu le urli dietro e lei ubbidisce.- Icarus era abituato alle farneticazioni della sua armatura, però provo lo stesso, prima pensò al posto in cui avrebbe voluto andare e non ci mise molto a scegliere, poi lo urlò a gran voce -FIRENZE !- fu subito avvoloto da una luce accecante che lo costrinse a chiudere li occhi, quando li riaprì si ritrovò in un bosco circondato da fiori di ciliegio tipici... del Giappone.
   
 
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