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Autore: Mirko Gavelli    15/12/2013    0 recensioni
Bella, Edward e gli altri sono stati sfidati dai Volturi dopo che i nostri avevano ucciso Cyris.
Bella e gli altri, però, non possono smettere di vivere, Renesmee avrà le sue incertezze e farà passi da gigante nella sua storia con Jacob.
Ognuno avrà un ruolo preciso in questa storia, il degno finale di questa saga speciale che mi ha catturato tempo fa. L'infinito di Edward, Bella e Renesmee è minacciato, non solo dai malvagi Volturi, ci saranno altre sfide e sorprese, spero vi piaccia e vi auguro una buona lettura e tante emozioni in quest'ultimo viaggio nel mondo di Bella e Edward.
Genere: Horror, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Carlisle/Esme, Jacob/Renesmee
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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14
Per sempre

Edward

Sono passati tre giorni dal nostro scontro con i Volturi e devo dire che mi sento finalmente libero.
E' bello guardare Renesmee così spensierata come non l'avevo mai vista, sento di aver superato ogni fardello possibile, mi sento appagato adesso.
Bella è con me adesso mentre sto suonando il pianoforte, non c'è nessuno in casa.
Renesmee sta passeggiando con Jacob, speriamo non prendano la nostra abitudine di far l'amore
all'aperto. Kate e Garrett ci hanno salutato stamattina insieme a Benjamin e Tia.
Sono tornati alla loro vita infinita come noi. La minaccia dei Volturi è scomparsa per tutti, abbiamo sentito di feste a Londra e Parigi.
Un gran bel servizio al resto dei vampiri nel mondo.
Bella sta, come al solito, ascoltando le note delle mie melodie musicali.
Lei mi sorride mentre suono la sua ninna nanna, si avvicina e si siede affianco a me.
«Fermati Edward…» chiede la mia Bella.
«Dimmi amore, qualcosa non va?»
«Assolutamente no! Finalmente mi sento libera… Va tutto benissimo!» e mi sorride.
«D'accordo Isabella… Che ne dici di farci una doccia liberatoria?»
mi guarda e mi da un colpetto sulla mano e sbaglio la nota. Sorrido insieme a lei.
«Hai fretta di fare sesso?»
«Abbiamo tutto il tempo del mondo…non c'è problema!»
Mi mette le mani nei capelli e mi bacia appassionatamente, è così dolce.
«Ti amo…»
«Pure io, Edward Cullen, pure io!»
«E' stata dura, vero?»
«Oh si! Ne è valsa la pena.»
Mi guarda mentre annuisco e mi alzo dal pianoforte.
«Dove vai?»
«Vieni con me in cucina?»
Bella mi segue e quando arriviamo in cucina e mi
giro verso di me chiedendo:
«Amore? Mi apri lo scudo?»
Lei sorride e lo apre e posso vedere i suoi pensieri.
I suoi ricordi mi avvolgono in un attimo.
Mi ricordo quando la vidi la prima volta nella mensa, tremavo dentro. Avevo voglia del suo sangue ma dovevo resistere, non era giusto. Quando mi presentai durante l'ora di chimica. Com'ero impacciato, ero già innamorato dei suoi modi di fare.
«Ricordi la monofase?» chiede Bella.
«Oh si! Avevamo ragione entrambi.»
«Mi avevi già stregata…»
i suoi occhi rossi mi guardano con la stessa innocenza di quei giorni. La amo con tutto me stesso.
Un altro ricordo le viene in mente, la prima partita di baseball, James e la finta litigata con Charlie. Le sue lacrime nel camioncino. Quante ne abbiamo passate. L'assalto di James e la sua uccisione.
Quando ho dovuto risucchiare il veleno fuori dal suo braccio, l'ho quasi uccisa quella volta.
Ho sempre avuto paura di farlo dall'inizio. Dal primo bacio in camera sua. Che emozione, che ricordo d'amore. Mi sentivo così eccitato e voglioso di andare avanti. Non potevo farlo, non eravamo ancora pronti, ho voluto sempre la mia Bella felice di scegliere cosa fosse meglio per lei.
Ed ecco Jacob nei nostri pensieri, testardo e duro con me, il suo "nemico".
Questo mi fa pensare al periodo più brutto, quando la lasciai dopo il suo compleanno.
«Ho passato un inferno Edward… Ero morta dentro, mi mancava tutto di te! Eri il mio ossigeno, è stato terribile!» mi guarda con estrema serietà adesso.
«Mi dispiace Bella. Dopo tutti questi anni non riesco a perdonarmi di averti fatto così male.»
Lei mi fa cenno di no, e le leggo il pensiero.
Non c'è bisogno di parlare ormai, ricordare il passato per migliorare il futuro.
Ricordo quando andai dai Volturi, li ho portati io nella nostra storia, quanto sono stato idiota.
Pensavo che fosse morta, Jacob mi aveva fatto un brutto scherzo, ancora oggi anche lui non se lo perdona. Io e lui abbiamo passato vari tunnel per arrivare qui. Oggi è il mio migliore amico.
Bella sta pensando al ritorno a casa e la promessa ai Volturi, doveva essere una di noi entro un anno.
Le chiesi di sposarmi poco dopo che ci riconciliammo, solo così avrei acconsentito.
«Sei proprio all'antica sai?»
«Eh si…» sorrido baciandole la mano, lei è contenta.
«Per questo ti amo!»
Ora ricordiamo di Victoria, del bacio dato a Jacob e del nostro tempo in discussione.
Avrei lasciato andare Bella se l'avesse voluto, la sua è stata una scelta voluta. Non avrei mai obbligato lei ad amarmi. Non è giusto.
Mi ricordo quando uccidemmo Victoria, lei era l'esca, lo fece per me, mi salvo la vita.
Un gesto d'amore che mi fa stringere di più a lei, e lei lo capisce adesso. Mi sorride con fierezza.
«Sei bellissimo quando ti emozioni…» commenta lei.
«Sei bellissima quando ti apri a me...»
Ed ecco uno dei ricordi più belli, lei cammina verso di me, con suo padre che la tiene per il braccio.
Il suo vestito bianco è bellissimo, cammina verso di me per sposarmi.
Mi guarda impaurita e indifesa, ha così paura di cadere, ancora oggi rido a quella visione.
E' l'amore della mia vita. Il mio tutto.
Ci sposammo e facemmo la luna di miele prima a Rio e poi sulla nostra isola, l'isola D'Esme.
Ricordo benissimo quella notte, si stava benissimo.
Andai a farmi un bagno al chiaro di luna, lei arrivo poco dopo, la guardai ed ero così emozionato.
Era nuda e bellissima di fronte a me, mi abbraccio e la baciai, la volevo con tutto me stesso.
Avevo paura, però, di farle del male e quando ci appoggiamo sul letto, fu la notte più bella della mia esistenza.
La nostra prima volta fu bellissima ma le feci del male e le lasciai dei lividi sul corpo.
Non volevo più toccarla in quel modo, non potevo rischiare di ucciderla. Lei soffriva di questo e cercava di provocarmi in tutti i modi.
Fu dura resisterle ma ebbi la meglio per un po’.
In compenso abbiamo giocato tantissimo a scacchi e fatto tante escursioni. Che giornate felici e spensierate, un po’ come facciamo quando siamo liberi da minacce vampiresche e quant'altro di soprannaturale. Una sera lei era girata di spalle ed io la sentii piangere. Si girò verso di me e lei mi chiese di fare l'amore, era così tanto dolce e mi baciò, fu la seconda notte più bella della mia vita, una delle innumerevoli volte che il nostro destino ci ha regalato.
Il giorno dopo ci accorgemmo che aveva qualcosa che non andava con lei. Ricordo della notizia della sua gravidanza, io la presi davvero male.
L'ennesima volta che fui stupido.
«Non eri stupido amore!» mi dice Bella.
«Invece si! Come ho potuto abbandonarti la seconda volta, proprio in quel momento!»
Ricordiamo quando litigammo dopo aver saputo che non c'era niente da fare per lei, il parto la stava uccidendo. Mi disse di amarlo, ancora non sapevamo il sesso di Renesmee, una sua parte sarebbe stata con me. Non avevo scelto questo, non avrei potuto amare, la mia idiozia era così grande, la paura di perderla mi fece pensare cose assurde.
«Ti sei ripreso amore, questo è quello che conta!» mi riprende Bella e mi tiene le mani. Ricordo la gravidanza e i lupi che volevano farci fuori. La tregua per loro era saltata, quanti ricordi!
Iniettai il veleno nel cuore di Bella, poco dopo morì per poi tornare…
Quando nacque Renesmee, avevo capito ogni cosa, la mia famiglia era riunita sul letto.
Ricordo la paura che ebbi quando Bella passò nello stato transigente tra l'umano e il vampiro.
Poi tornò da me e i lupi si fermarono quando videro che Jacob aveva subito l'imprinting.
Renesmee era il destino del lupo, e tutto formò un equilibrio. Un equilibrio d'amore.
«Quei maledetti non hanno mai capito. Noi siamo una famiglia che si ama…» commenta Bella.
«Non hanno mai amato come noi. Mi fanno pena come Cyris, sono solo un ricordo ormai.»
Ricordo i Volturi che tornarono all'attacco credendo che Renesmee fosse una di quei bambini immortali, quando provammo le nostre ragioni uccisero Irina così barbaramente. Passarono gli anni ed eravamo felici, Cyris arrivò nelle nostre vite.
E ora pensiamo ai giorni nostri, allo scontro con i Volturi, alla nostra vittoria, al nostro per sempre.
Bella ricorda ancora quando abbiamo fatto l'amore l'altro giorno, poteva essere l'ultima. Chiude lo scudo e rimango a bocca aperta.
«Lo chiudi sempre quando pensi di fare l'amore…»
Sorridiamo e ci baciamo innamorati come allora.
Il nostro amore è vero e perdurerà nel tempo.

Bella
2 anni dopo la morte dei Volturi

La mia piccola Renesmee è diventata la signora Black due settimane fa ed è tornata dal suo viaggio di nozze a San Francisco.
E' una donna ormai, il suo corpo si è fermato e non crescerà più. Adesso potrà vivere il suo infinito con Jacob che è felice con lei.
Hanno fatto un bel viaggio, si sono divertiti e Jacob domani tornerà al lavoro. Renesmee, invece, vuole fare la scrittrice. Magari scriverà di noi un giorno.
Siamo tutti seduti sul divano di casa nostra e il mio regalo più grande mi guarda con gli occhi sorridenti.
«Grazie mamma. Grazie del regalo!»
Io, Edward, Emmett e gli altri avevamo costruito casa sua di nascosto, adesso potrà vivere con Jacob per sempre.
E' dura lasciarla andare ma fa parte della vita, mia madre lo fece con me, ora tocca a lei.
Sorrido a Renesmee mentre aspettiamo i nostri mariti, sono andati a caccia insieme a Emmett e Jasper. Renesmee mi sta raccontando del suo viaggio, della festa che hanno visto insieme al chiaro di luna, le passeggiate.
Ecco arrivare i quattro che suonano il clacson.
«Ecco i nostri uomini!» commenta Renesmee.
Usciamo di casa e vediamo i due con Emmett che trasportano un alce grandissimo.
«Vi serve una mano?» chiedo a mio marito.
Lui fa cenno di no ed entriamo tutti e quattro in casa lasciando i due sposini da soli.
«Come sono carini vero?» dico agli altri che sorridono. Sono estremamente contenta di vedere la mia piccola figlia essere una donna ormai.
E' così fine e dolce da vedere. 
«Ragazzi portiamo l'alce nel garage, lo scuoiamo
dopo ok?»
Gli altri ascoltano le parole di Edward mentre lo seguono fuori con l'alce per lasciare la preda nel garage.
Renesmee e Jacob entrano in casa mano nella mano, che carini che sono!
«Hey suocera!» mi chiama Jacob scherzando.
«Si, genero?» inarco il sopracciglio destro.
«Volevamo farvi una proposta» afferma Renesmee.
«Che proposta?»
«Volete venire a casa nostra stasera per la cena?»
«Cucina Renesmee…» Jacob è imbarazzato e sorridente, sembra un bambino con la più bella sorpresa ricevuta. Mia figlia, la donna del suo destino.
«Cucini tu? Che cosa farai?»
«Sorpresa…»
I tre entrano e Edward esclama:
«Vitello tonnato e insalata francese!»
Renesmee si gira verso Edward indispettita.
«Papà! Ancora?» e lui sorride.
Che belli questi momenti tra di noi, i dispetti tra loro due, le coccole tra me e mio marito, i sorrisi e gli scherzi della nostra famiglia.
Questo è quello che sognavamo da sempre, il nostro infinito continua a sorprenderci ogni giorno.
«Che c'è mamma?»
«Niente piccola. Tutto bene.»
Sono felice, ecco cos'è. Felice di aver combattuto fino alla fine per un traguardo speciale. La nostra felicità, la nostra vittoria più grande, la nostra libertà.
Edward si avvicina e mi mette le mani sulle spalle, tengo una delle due mani e lo guardo.
Lui capisce tutto, è il nostro segnale. Lo amo da sempre proprio per questo, lui capisce sempre i miei stati d'animo. Ora sono finalmente contenta senza timori e paure. Sono libera d'amarlo per sempre.

Renesmee
22 anni dopo la morte dei Volturi

Oggi è stato un giorno tristissimo, nonno Charlie ci ha lasciato. E' morto due giorni fa.
Un infarto lo ha portato via da noi, la sua famiglia che lo ha amato fino all'ultimo e continuerà a farlo anche dopo la sua morte. Sono passati ventidue anni dallo scontro con i Volturi e le cose non sono cambiate, è sempre stato tutto uguale. La nostra felicità continuava a camminare con noi. 
Questa notizia ci ha colpiti all'improvviso, anche se nonno Charlie era destinato a questo triste momento. La vita è fatta di fasi, una di queste è la morte. Mamma è molto triste adesso, ha perso i suoi cari ed io penso a quanto sono fortunata, non potrò mai perderli. Per chi come mamma che ha vissuto con nonno Charlie, però, dev'essere terribile.
Non si supera un momento così, era suo padre.
Papà tiene mamma tra le braccia e cerca di consolarla, vorrebbe piangere ma non può. Un'altra imposizione della nostra natura.
Oltre a vedere morire i nostri amici e parenti umani, non possiamo piangere e apparire, quindi, senza emozioni.
Jacob sta piangendo e cerco di consolarlo, il mio lupo è rimasto sempre lo stesso, sono passati vent'anni e per non invecchiare continua a trasformarsi la mattina per andare a caccia per me. Siamo una bella squadra, lui caccia ed io cucino.
Penso a questo cose anche in questi momenti, sono stupida, lo so.
Papà si avvicina con mamma e gli accompagniamo fuori di casa di nonno Charlie, lasciamo Sue da sola a piangere la morte del marito.
«E' terribile… non riesco a togliermi dalla testa le sue ultime parole…ti voglio bene Bells…me le ha dette tre giorni fa…»
Mamma guarda a terra mentre arriviamo alla macchina, papà apre la porta e la fa entrare a destra.
Entriamo dentro e papà si avvicina a mamma.
«Lo so amore. Mi dispiace tanto.»
La bacia dolcemente cercando ancora di consolarla, lei si gira verso di lui.
«Voglio andare a Phoenix…»
«A Phoenix? Vuoi andare a trovare tua madre?»
«Si Edward. Possiamo farlo?»
papà sospira e annuisce.
«C'è il ricevimento stasera…»
«Al diavolo! Papà non l'avrebbe neanche voluto. Voglio andare a salutare mia madre!»
la mamma è arrabbiata adesso. Papà le prende la mano e cerca di calmarla, lei sospira.
«Ok. Portiamo Jacob e Renesmee a casa loro, poi partiremo per Phoenix. Prenoteremo il volo e saremo lì per domani, va bene?»
Mamma annuisce e papà gli bacia la mano e parte verso casa, non parliamo per il tragitto di ritorno ma sappiamo che la tristezza per noi vampiri è inevitabile, essere immortali non è tutto rose e fiori.
Dovremmo vivere la vita al meglio delle nostre facoltà ma sapendo di abbandonare i cari che non sono come noi, molti di noi non hanno scelto questo, mamma l'ha fatto e sa che la sua scelta ha portato delle conseguenze in questa famiglia.
«Scusate ragazzi…» dice mamma all'improvviso.
«Figurati mamma! E' normale!»
«Si Bella, che scherzi? Non ti preoccupare!»
esclama Jacob tirando su il naso.
Arriviamo a casa e usciamo dalla macchina, una Volvo rossa comprata d'istinto da mamma due anni fa. La Jeep l'abbiamo regalata a Kate e Garrett. Edward ci aiuta a uscire e mamma ci abbraccia.
«Vi voglio bene! Ciao ragazzi! Ci vediamo tra un paio di giorni…»
«Va bene mamma…salutaci nonna ok?»
«Lo farò amore mio.» Mi bacia la fronte e salutiamo mamma e papà entrando in casa.
Il nostro piccolo nido, così spazioso per noi due che stiamo bene ovunque. Jacob mi apre la porta ed io gli sorrido.
Mi tolgo la giacchetta e l'appoggio sulla sedia in soggiorno, guardo il mio Jacob e capisco di essere fortunata, posso amarlo per sempre.
E' bello vivere questa vita, anche se a tratti lascia delle piccole ferite lungo il cammino, so che è dura ma ho il mio Jacob con me, questo mi rende felice.

 

   
 
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