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Autore: Balaclava    15/12/2013    1 recensioni
"E non potevo più nascondermi. Ero nuda, in ogni senso. E non riuscivo a ricordare perché mi fossi coperta per tutto quel tempo. Cole era davanti a me. E io potevo scegliere come volevo che finisse. E scelsi la cosa che per me era la più pericolosa, più stupida e meno appropriata a Isabel Culpaper."
Per chiunque abbia voglia di riscoprire i lupi di Mercy Falls e, in particolare, Isabel e Cole ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It’s moments like this where silence is golden
(And then you speak)
(E' in momenti come questo che il silenzio è d'oro
e poi tu parli)
(Go to hell for heaven's sake, Bring me the horizon)

 

COLE

 

Isabel si incamminò verso il bagno e con lei se ne andò il mio improvviso coraggio. Dio, cosa mi era saltato in mente?

Salii in camera mia e mi cambiai, dopodiché uscii a recuperare la chitarra.

Le mani mi prudevano per la voglia di scrivere i versi che, contro la mia volontà , mi si formavano in mente.

 

 

ISABEL

 

Arrivai in bagno e mi sentii come se fossi finalmente al sicuro. Finalmente da sola.

Mi guardai allo specchio: avevo i capelli incollati alla fronte, il trucco era in parte colato ed ero sudicia. Come aveva fatto Cole a baciarmi in queste condizioni?

Non era da me dare significati metaforici all'acqua che puliva la sporcizia. Odiavo chi sosteneva che l'acqua scorre sul mio corpo e porta via la sporcizia e ogni cosa brutta! L'acqua è acqua, non una sostanza miracolosa che cancella le tragedie della vita.

Uscita dalla doccia mi accorsi che il cellulare squillava. Grace. La richiamai.

-Isabel, mi sono accorta che è autunno-. Dovevo ridere?

-Grace, hai bevuto?-

-Ah-ah-ah. No, voglio sposarmi in autunno. E non durerà ancora molto. Due mesi al massimo.-

-Ok, quindi? Grace, ti prego, dimmi cosa vuoi da me e io lo farò, ma non parlare per sottintesi, per oggi sono a posto.-

-Intendo dire che dobbiamo organizzare il matrimonio entro questo mese e che dobbiamo iniziare oggi.-

-Bene, bastava dirlo. Arrivo.-

 

COLE

 

Quando Isabel uscì dal bagno ero piuttosto di buonumore, ma quando vidi ciò che aveva al collo cambiai subito idea.

La portava ancora. Dopo che le avevo quasi confessato... tutto. Lei la portava ancora.

-...e quindi ci vuole lì oggi stesso.-

-Cosa?- chiesi. Non avevo ascoltato una parola.

-Grace vuole sposarsi in autunno e ha realizzato che sta per finire, quindi dobbiamo iniziare a organizzare il tutto oggi stesso.-

-Magnifico- sbottai e uscii sbattendo la porta.

 

ISABEL

 

Non capivo cosa potesse succedere nella testa di Cole St Clair ogni santo giorno. Ma al momento non era un mio problema, visto che Grace si stava Sam-izzando e era diventata talmente romantica da volere il matrimonio in autunno. Dio solo sapeva perchè, poi.

Passai a prendere anche Rachel, come mi aveva chiesto Grace.

Quella mattina aveva raccolto i capelli in una treccia laterale a spina di pesce e indossava un cardigan a righe sopra un vestito leggero. Non era stravagante come il solito e questo me la rese momentaneamente sopportabile.

-'Giorno Isabel. Come te la passi?- momentaneamente.

-Come una che deve stare in macchina con te.- risposi secca, ma un sorriso mi comparve, leggero, sulle labbra.

Arrivammo alla penisola alle tre del pomeriggio.

Grace ci accolse con un “Meglio che non parliate a Cole.” e non volli sapere il perchè. Non avevo neanche idea del mezzo che aveva usato per arrivare fin lì.

-Cole?- chiese Rachel.

-Oh, è vero, tu non lo conosci, Rachel. Bè, è Cole St Clair e...- ma Rachel la interruppe con un “Cooooosaa?!”.

Grace si voltò di nuovo verso di lei e così feci io. Possibile che conoscesse i NARKOTIKA?

-Quel Cole?-

-Quale Cole, Rachel?-

-Ex front man dei NARKOTIKA?- chiese cauta.

-Come li conosci?- chiesi, allarmata.

-Erano la band preferita di Olivia...- disse a voce molto bassa, ancora lo sguardo su Grace. Quest'ultima si portò lentamente una mano alla bocca e mormorò qualcosa del tipo “Ecco perchè conoscevo Break my face.”.

Entrambe avevano gli occhi lucidi e io non avevo idea di cosa fare, così aspettai che una delle due parlasse, ma non lo fecero. Sam entrò in salotto.

-Ehi, che succede?- disse raggiungendo Grace. Ancora silenzio.

Alzai lo sguardo verso i presenti e incrociai lo sguardo di Cole, appoggiato allo stipite della porta che dava sulla cucina. Gli lanciai uno sguardo interrogativo ma lui non diede spiegazioni sulla sua improvvisa scenata di poco prima. Si limitò a spostare lo sguardo da me a Rachel, cosa che mi irritò non poco.

Intanto, Sam aveva distolto Grace e Rachel dal loro pensieri e le due stavano lentamente ritrovando i consueti sorrisi.

-Bè, Rach, questo è Cole.- disse Sam, indicandolo. Lui la raggiunse e le strinse la mano, scambiando con lei qualche battuta, che non ascoltai. Era il sorriso di Cole che guardavo; la sua mano ancora stretta in quella di Rachel, lo sguardo interessato che le rivolgeva. Del tutto estraneo a quello che rivolse a me poco dopo. Quello fu freddo come il piano di marmo della cucina, a cui mi ero appoggiata. Duro e distaccato.

Ma insomma, che gli prendeva?!

Decisi di andare dritta in camera mia, senza più degnare di uno sguardo la nuova coppietta.

La sera stessa, mentre mi preparavo alla notte, notai che avevo ancora indosso la collana di Devon. Probabilmente l'avevo infilata per abitudine, e poi non era così brutta, così la posai davanti allo specchio.

Una volta a letto, pensai e ripensai al comportamento di Cole, ma non trovai nessuna azione da parte mia che potesse spingerlo a flirtare conRachel.

Non riuscivo a prendere sonno, così mi alzai dal letto e sentendo dei passi in corridoio, uscii per vedere chi era. Cole stava per entrare in camera.

-Rachel, davvero? Sei caduto così in basso?- Cole si voltò, per niente stupito di vedermi a quanto pareva.

-Neanche tu ti sei risparmiata, vero?-

-Che diavolo stai blaterando, Cole?-

-Non hai perso tempo a trovarne un altro.-

-Un altro?-

-Non credere di fare il doppio gioco con me.- disse, e un po' di rabbia si mischiò alla sua voce.

-Cos...- ma prima che potessi finire la frase, Cole mi era addosso. -Cosa stavi per dirmi oggi? Perchè mi hai baciato? Volevi decretare chi baciasse meglio tra me e lui? Credi che mi lascerò prendere in giro da te? Hai questa bassa considerazione di me?-

-Io...- ero spaventata da questo Cole.

-Non mi interessa la tua opinione!- mi urlò ad un centimetro dal viso.

-Bè, sei tu che me l'hai chiesta!- ribattei.

-In questo caso, ritiro ogni domanda!-

-Vaffanculo, Cole!- rientrai nella mia stanza sbattendo la porta, più confusa di prima.

Ma feci in tempo a sentirlo e fu il peggiore insulto che mi avessero mai rivolto, perchè non era dettato dalla rabbia ed era la pura e semplice verità, quella che non volevo ammettere a me stessa. Cole lo disse chiaramente e quasi sottovoce.

-Sei solo una viziatella. Scappi dalle cose da cui non ti puoi difendere. Bella stronza che sei!-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buongiono!!

Vi piace?? Sto perdendo un po' la bussola quindi ditemi cosa va e cosa non va, se vi va...(??) :D

Bene, alla prossima!!!!

  
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