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Autore: Helian    15/12/2013    0 recensioni
Rimembra ogni singolo attimo. I suoi occhi color del cielo, la pelle olivastra e le mani piccole. Sente il suo tocco sul viso ormai coperto di rughe, ne avverte le dita sui pochi capelli grigiastri che gli sono rimasti. Inspira, e il ricordo del suo odore dolce gli invade le narici..
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tutto è fermo, immobile, se non per quel vecchio albero le cui foglie vengono scosse dal vento. Il silenzio avvolge la casa nella quale Harry si trova, rendendo rumorosi persino i suoi respiri lenti e controllati. Si avvicina al camino, accarezzandone la superficie con una delle sue mani ruvide e invecchiate dal tempo; è ricoperto da uno strato di polvere, così come lo è ogni mobile attorno a lui. 
Harry chiude gli occhi, e finalmente smette di sentirsi solo. Il dolore sparisce, i ricordi lo inebriano lasciando che le sue labbra si schiudano in un sorriso, e si sente a casa come mai prima d'allora. Rimembra ogni singolo attimo. I suoi occhi color del cielo, la pelle olivastra e le mani piccole. Sente il suo tocco sul viso ormai coperto di rughe, ne avverte le dita sui pochi capelli grigiastri che gli sono rimasti. Inspira, e il ricordo del suo odore dolce gli invade le narici. 
Louis.
Avevano costruito quella casa insieme, dalle ceneri. L'avevano costruita per loro, e Harry sente ancora le promesse sussurrate nell'orecchio dell'altro nelle fredde serate passate di fronte al camino. Promesse silenziose, frivole, speranze di un futuro prospero di aspettative e felicità. «Louis, te lo ricordi ancora?», mormora, il fantasma della sua risata a rimbombargli nella testa, nel cuore, nell'anima. «Era il 12 Novembre. Posso giurarlo, amore, ricordo ogni momento come se lo stessi vivendo ora. Mi avevi.. mi avevi detto che qualsiasi cosa fosse successa..» percepisce il bruciore agli occhi, le lacrime pronte a scivolare sulle guance asciutte. «Qualsiasi cosa, Louis, non avremmo mai dovuto abbandonare questa casa.. fino a quando non saremmo stati polvere». Le gambe tremano, il cuore smette di battere per un istante e le lacrime prendono il sopravvento. Pressa con forza le dita sul marmo sporco, trema alla visione della loro foto posta di fronte a lui, protetta dal vetro impolverato della cornice. Aveva lasciato quella casa per troppo tempo, impaurito dai ricordi che l'avrebbero travolto in un attimo. «Mi.. mi dispiace, amore mio. Mi dispiace tanto. Non sono.. non sono stato abbastanza coraggioso, non ho m-mantenuto la nostra p-promessa». Stringe le dita in un pugno, incapace di tenere lontano il ricordo del suo funerale. «Scusami. Scusami..» La voce di Harry si affievolisce, e con essa anche il suo respiro. Vorrebbe tornare indietro, vorrebbe donargli la propria vita, vorrebbe dirgli ancora una volta che lo ama così tanto da far male. Louis è morto, è morto da 23 anni, l'ha lasciato, l'ha abbandonato, ma lui non se ne capacita. Non ancora. «Torna con me, Louis, torna con me..» Le lacrime diventano singhiozzi, la tristezza diventa disperazione, la paura diventa percepibile al tatto. «Perché, perché..» Fa qualche passo indietro, tentando di calmare i singhiozzi che lo scuotono violentemente. «Vengo a raggiungerti, Boo. È ora di lasciare tutto e diventare polvere.» Lo sussurra così piano che fatica un po' ad udire le sue stesse parole, perché non ha più fiato, non ha più forza, non ha più coraggio. Infondo, Harry è sempre stato un codardo. Harry non ha mai vissuto senza Louis, non è mai stato capace di farlo. Harry sopravvive, e non ce la fa più. 
Si china sulle ginocchia, si sdraia per terra, e poi aspetta. Aspetta che arrivi. Aspetta che qualcuno lo salvi. Allarga le braccia, chiude gli occhi, immagina lui. Immagina l'albero che avevano piantato insieme qualche anno prima della sua morte. Immagina Louis che si arrampica sul tronco, lo immagina mentre ride e guarda Harry, facendo una delle smorfie che era tipico fare. «Ora sei più alto di me, amore» ripete le esatte parole di quella giornata, tenendo gli occhi serrati, terrorizzato al pensiero di riaprirli. Non vuole vederlo svanire. Si aggrappa forte a quel ricordo, forte come Louis si aggrappava a Harry ogni giorno. Il respiro si fa sempre più pesante, ogni cellula del suo corpo si lascia pervadere dal dolore della resa. «Fino a quando non saremmo stati polvere..» sono le ultime parole che mormora, prima di lasciarsi andare; prima di abbracciare Louis un'altra volta ancora.. e d'improvviso il paradiso non sembra poi così irraggiungibile
 


Angolo della scrittrice

Se siete arrivati fin qui, siete le persone più coraggiose del mondo. 
Che dire, è una os abbastanza breve, scritta con l'unico scopo di sfogarmi, ma alla fine quello che ne è uscito fuori mi piaceva, e.. eccomi qua!
È il secondo racconto che pubblico qui, per cui spero di non aver deluso le vostre aspettative. M
i farebbe davvero molto piacere sapere cosa ne pensate, accetto anche le critiche se costruttive e vi prego di non recensire solo per invitarmi a leggere le vostre fanfictions. 
Il titolo è ispirato dalla canzone 'Dust to dust' dei 'The Civil Wars' che vi consiglio di ascoltare, perché è fantastica e loro sono fantastici e ighporjgpr. Okay, la smetto di blaterare..

Vi ringrazio tanto per aver letto, alla prossima. 

Helian. x. 
  
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