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Autore: AlexVause    15/12/2013    5 recensioni
For You (per Te)
Cosa non farei per te, Amore Mio...
Ogni giorno che passa sei nel mio cuore.
Ogni attimo in cui non ci sei, sento la tua mancanza.
Ogni mio passo lo farò verso te, ogni mia azione sarà per te.
Always (sempre)
Ogni cosa te la dedicherò, fosse anche solo un sorriso. Finchè vivrò e per sempre.
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Swan Queen
Seguito di Trust.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amarsi e perdersi per poi ritrovarsi. Destino.'
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Eccoci arrivati all’avventura vera e propria.
Questo capitolo è dedicato a _Trixie_
Mi è stato ispirato tanto tempo fa da una sua recensione
a proposito dell’amicizia fra Malefica e Regina.
Una sua frase, ha dato vita a una serie di idee
che hanno aiutato a sviluppare il seguito di Trust.
Grazie davvero :D
 
 
 
Capitolo 13
 
- Ha l’occorrente per un contro-incantesimo Gold?
Chiese Regina preoccupata.
La sua magia, per quando forte, non sarebbe bastata e lei lo sapeva.
Nonostante il suo orgoglio dimostrasse il contrario, la donna era a conoscenza delle sue capacità e in quell’isola ricca di insidie esse erano limitate e insufficienti.
- Certamente, mia Cara. Non sono uno sprovveduto.
Per preparare la pozione, impiegherò due giorni. Alcuni degli ingredienti necessari li troveremo su quest’Isola. Ciò che mi preoccupa è che Pan ne era certamente a conoscenza.
Rispose Tremotino con rabbia.
- Crede che qualcuno lo stia aiutando?
Domandò Emma.
- Sicuramente. Pan non è mai stato dedito a magia, o almeno non a questo tipo di incantesimi.
Qualsiasi cosa abbia in mente, la metterà in atto proprio in queste 48 ore.
Gold si voltò verso Regina visibilmente sovrappensiero.
- Mia Cara, se fossi in te starei doppiamente all’erta. Ho idea che tu, sarai il loro prossimo bersaglio.
Rumple mise in guardia la Evil Queen.
- Lo farò.
Rispose sorridendo. L’avrebbe fatta pagare a tutti i responsabili del rapimento del figlio.
Quel pensiero fu però improvvisamente interrotto da Hook, passatole accanto proprio in quell’istante, facendola tornare con i piedi per terra.
- Che ci fai qui Hook?
Chiese Emma incuriosita dalla presenza del pirata in quel posto sperduto. L’ultima volta che l’aveva visto era nell’Enchanted Forest, quando era caduta nel portale assieme a Mary Margaret.
Quella domanda in forma così personale attirò l’attenzione di Regina.
- Come lo conosci?
Chiese alla compagna.
- Beh…abbiamo avuto uno splendido tête-à-tête, nella Foresta Incantata.
Rispose Hook con un sorriso alquanto malizioso.
Regina afferrò il Pirata dal colletto del soprabito in pelle, attirandolo a se con forza.
Se uno sguardo avesse potuto uccidere, quell’uomo avrebbe preso fuoco in un istante.
- Beh, cerca di non averne altri.
Ringhiò la Evil Queen. Oltre a Neal ci mancava pure quell’uomo opportunista.
Lui in risposta le calpestò con forza il piede, facendole lasciare la presa per chinarsi a massaggiarsi, gemendo dal dolore.
- Oh, oh, oh. E perché mai non dovrei? Mia non molto dolce Sovrana, ormai hai fatto il tuo tempo. Via i vecchi e largo ai giovani. E poi…è una ragazza assai appetibile.
Rise Hook prendendosi gioco del Sindaco che, su tutte le furie, scattò in avanti per colpirlo.
James prontamente, si mise in mezzo ai due, facendo si che Regina si scontrasse con il suo petto piuttosto che con il Pirata.
Il Principe la strinse forte a se, impedendole di muoversi. Uomo grande e robusto, per lui era un gioco da ragazzi tenere a bada la suocera, paura a parte di qualche incantesimo con cui poteva colpirlo.
- Ti ringraziano tutti per averci aiutati con il mio patrigno. Quali sono le tue intenzioni Pirata?
Chiese James seriamente.
La Evil Queen smise di divincolarsi per poter ascoltare la risposta dell’uomo.
Il viso immerso nel giaccone di James.
- Se vostra maestà mi lascia tranquillo e non mi trasforma in opossum, vorrei aiutare il mio dolce raggio di sole…
Con l’uncino accarezzò una ciocca di capelli di Emma.
- …e voi, nella ricerca del piccolo Henry.
- Perché?
Domandò Emma sospettosa.
- Vorrei farmi perdonare, per come mi sono comportato nell’Echanted Forest.
I presenti guardarono Hook. Sapevano che non aveva detto tutto.
- In più ho un conto aperto con Pan che vorrei chiudere.
Concluse l’uomo.
Si sentì un borbottio ovattato da parte di Regina.
- Dice che è felice della tua collaborazione.
La Evil Queen riuscì finalmente a liberarsi dalla presa del Principe, che aveva parlato da parte della stessa donna, spingendolo via.
- Oh, ma per favore James!
Esclamò furente il Sindaco che fu afferrata al polso da Gold, avvicinatosi a lei.
- Ascolta. Ora come ora, più siamo meglio è. Seppellisci la tua gelosia e qualsiasi altra cosa ti passi per la testa contro quest’uomo e andiamo avanti.
Le bisbigliò Rumple.
- Ne ho di cose da dimenticare, per andare avanti.
Borbottò fra se la Evil Queen.
- E allora fallo!
Le ordinò Gold, a cui rispose con una smorfia.
Emma aveva comunque udito la frase detta sottovoce dalla compagna.
- E’ meglio accamparci.
Propose Baelfire togliendosi lo zaino dalle spalle.
 
- Non mi sembri felice con Regina.
Chiese Snow alla figlia, pur sapendo di toccare un tasto dolente e privato, ma non sopportava di vedere Emma triste.
Era il loro turno di guardia, mentre gli altri riposavano o almeno ci provavano.
- A dire la verità è lei che sembra non essere felice con me.
Ciò che rispose la bionda al suo fianco la stupì.
Era così facile, seppur sbagliato, vedere in Regina la causa di ogni male.
Questo fatto la spiazzò.
- Che vuoi dire Emma?
La figlia sembrò lottare con le proprie parole che non volevano uscire.
Ammettere a voce qualcosa, rendeva reale il problema.
Ancor più grave il fatto che ne Emma, ne Regina avevano parlato di ciò.
La paura nell’approfondire quel discorso, che sembrava pesare ogni giorno di più, faceva si che si allontanassero in silenzio senza possibilità di chiarimento.
- Una serie di cose, credo stiano incrinando il nostro rapporto.
Emma lo disse tutto d’un fiato. Le si strinse un nodo alla gola che cercò di reprimere.
- Che genere di cose?
Chiese la madre. Seppur non al settimo cielo per la relazione che la figlia teneva con Regina, sapeva benissimo che quella donna era riuscita a renderla davvero felice.
- Neal.
Ammise la bionda. Fu difficile quanto scagliare un pesante macigno, ma parlarne l’aveva alleggerita un po’.
Qualcosa attirò l’attenzione delle due donne sedute accanto al fuoco, che si voltarono verso Regina e James.
I due stavano dormendo su delle coperte stese al suolo. Il vuoto tra loro lasciato da madre e figlia, li separavano, fino a che il Principe nel sonno si avvicinò alla mora poco distante da lui.
Regina d’altro canto, credendo fosse la compagna, si accoccolò al calore di James alle sue spalle, che le cinse la vita con un braccio.
- Hai visto quei due? Ultimamente hanno legato un po’.
Disse Snow guardando la scena.
- Già.
Rispose Emma con un lieve sorriso che svanì velocemente dal suo volto.
- Sei ancora innamorata di Neal? Sincera.
- No. Ma lui lo è di me. Regina ci ha visti mentre lui mi baciava.
Snow sgranò gli occhi.
- Ti ha baciata? E lei come ha reagito?
Chiese la madre preoccupata. La Evil Queen furiosa era assai preoccupante.
- Non l’ha fatto, è questo il punto. Mi aspettavo una sfuriata di proporzioni  epiche…e invece niente.
E’ sempre pensierosa, di poche parole. Si sta allontanando da me e lo sento. E’ così fredda a volte.
Il suo sguardo…quello sguardo che era solo per me…non lo vedo più.
Una lacrima scivolò sul viso di Emma. Non seppe trattenerla. La madre prontamente l’abbracciò stringendola a se.
- Uhm…Regina ti ha prestato il suo profumo?
Biascicò nella dormiveglia James, annusando la Evil Queen che, semi destata dalla voce dell’uomo prese ad accarezzargli il braccio che le cingeva la vita.
- Ho sempre avuto questo profumo. Lo sai.
Rispose la donna senza aver compreso totalmente ciò che l’uovo aveva chiesto.
La carezza da parte di Regina a James, si trasformò in una presa di coscienza che il braccio non appartenesse ad Emma.
Si voltò lentamente, quasi con timore di vedere realmente chi la stava abbracciando.
Il Principe finalmente aprì gli occhi capendo che la voce non era della sua amata.
I presenti vennero svegliati da un urlo unanime dei due che si scostarono velocemente l’uno dall’altra.
Emma e Snow non poterono fare a meno di ridere, dopo essersi gustate tutta la scena.
- Ha. Ha. Divertente!
Esclamò Regina alzandosi per andare a sedersi lontano da loro.
La compagna la raggiunse, accomodandosi accanto a lei.
Il Sindaco guardandola si fece seria.
- Hai pianto Emma?
Dannazione, non le si poteva nascondere nulla.
- No…sarà la stanchezza.
La Evil Queen alzò un sopracciglio.
- No bugie.
Disse Regina.
Emma chinò il capo.
- Regina…che ci sta succedendo?
Le chiese infine la bionda al suo fianco, trovando il coraggio necessario per porle la domanda.
- Spiegati.
- Ti stai allontanando da me. E’ a causa di ciò che è accaduto con Neal?
Emma voleva sapere. Era inutile continuare così. Voleva capire.
- In parte per quello e un po’ anche perché vi ho visti discutere al Granny’s.
Rispose Regina sospirando.
- Ero andata a prendermi un caffè. Seduto al bancone c’era lui. Ho voluto mettere in chiaro le cose, una volta per tutte. Ti Amo Regina e non voglio farti del male. Voglio te e voglio la nostra famiglia. Io, tu ed Henry. Stop.
- No.io.se!
Una voce familiare cantilenò quella parola, attirando su di se gli sguardi di tutti.
Ciò che videro li lasciò sorpresi.
- Malefica? Cosa…
Iniziò a parlare la Evil Queen.
- Ci faccio qui?
Terminò la Strega.
Regina non credeva ai suoi occhi. Rimase spiazzata, non sapendo se essere felice della presenza di Malefica in quel luogo oppure se temere che qualcosa non andasse.
L’amica le fece un sorriso sghembo.
- Scommetto che non ti saresti mai aspettata un tradimento da parte mia.
Ammise la Strega.
- Ne che lei fosse mia complice per tutto questo tempo.
Qualcun altro comparve alle spalle della donna.
Gli sguardi dei presenti, ormai in piedi e sull’attenti, erano tutti su di loro.
- Pan!
Esclamò Gold con odio.
Emma serrò la mascella.
Regina si sentì ferita. Era la sua unica amica, l’unica di cui si era sempre fidata.
- Come hai potuto.
Dalla rabbia che cresceva dentro lei, sentì la magia ribollirle nel sangue, come fuoco alimentato da benzina.
- E’ sempre stata una questione di affari fra noi, Regina. Cosa ti aspettavi?
Malefica rise di cuore.
Gli occhi della Evil Queen si velarono di viola. Era pronta ad esplodere come una bomba a tempo.
- Regina, non fare il suo gioco abbassandoti al suo stesso livello.
Gold afferrò Emma, allontanandola dalle due.
- E’ stata quella Strega ad aiutare Pan. Mia cara, fatti da parte e lascia che Regina ci liberi di lei, così la sua magia non ci sarà più d’intralcio.
Disse Rumple trattenendo la ragazza.
- Se non sconfigge Malefica, quella strega ci potrebbe distruggere.
Aggiunse Hook eccitato per il combattimento che stava per avvenire.
- Non posso rischiare che Malefica le faccia del male.
Emma era preoccupata, ma c’era anche in gioco la vita del loro figlio…ciò che avevano detto Gold e Hook era la verità. Malefica era potente e la sua compagna era l’unica in grado di contrastarla.
- Con tutto l’odio che ha in corpo Regina, è un caso se Malefica sopravvive.
Rispose Gold guardando i presenti che si erano raggruppati attorno a lui.
Una palla di fuoco lanciata dalla Evil Queen, colpì in pieno il petto della Strega, facendola andare contro il tronco di un albero, poco distante da lei.
Sul viso di Pan, si dipinse un ghigno. Il ragazzo si scostò per gustarsi meglio il combattimento.
- Ti distruggerò con le mie mani.
Ringhiò Regina, con tutto l’odio che aveva dentro.
- Non contarci troppo, amica mia.
Malefica alzò lo sguardo verso il Sindaco. I suoi occhi divennero azzurro ghiaccio e Regina volò all’indietro di qualche metro, cadendo poi al suolo.
Regina si alzò immediatamente da terra. Allungò le mani in direzione della foresta.
Dei fruscii si udirono provenire dagli alberi. La Strega si voltò e in un attimo fu circondata da rami che si avvicinarono per catturarla.
Malefica, facendo comparire una spada riuscì a distruggerne alcuni, ma l’avanzamento della vegetazione verso di lei era troppo veloce.
Venne intrappolata in un attimo. La presa dei rami su di lei si fece stretta, tanto da toglierle il respiro.
La strega rise, facendo riversare su di se un’ondata di fuoco bluastro da parte della Evil Queen, che la investì.
Appena le fiamme si dissolsero, rimasero solamente le piante ridotte in cenere.
Malefica era scomparsa.
Il Sindaco si guardò intorno. Sembrava svanita nel nulla. Sapeva che non era finita…non si sarebbe mai arresa così facilmente.
La Strega comparve alle sue spalle. Spada in mano, lanciò un fendente atto a colpire la Evil Queen.
- Dietro di te!
Gridò prontamente Emma, richiamando l’attenzione della mora che si scostò velocemente.
Il colpo inferto da Malefica, non andò totalmente a vuoto.
Regina gemette di dolore, toccandosi poi la ferita al braccio che sanguinava.
- Devo ammettere, amica mia, che i tuoi trucchi sono divertenti.
Malefica si avvicinò sorridendo al Sindaco per poi tentare più volte di colpirla con la spada.
Regina era velocissima. Svaniva e riappariva di continuo in posti diversi, schivando un fendente dopo l’altro.
Si fermarono faccia a faccia, a pochi metri l’una dall’altra.
Fu un’attesa interminabile.
La Strega afferrò il suo bastone e si mise a lanciare contro l’amica piccole sfere di energia.
Ogni cosa che veniva colpita, esplodeva.
La Evil Queen corse in mezzo alla foresta. Voleva allontanarsi per proteggere i suoi compagni di viaggio.
Quando fu abbastanza lontana si fermò dietro ad un grosso masso, rispondendo a quella magia nello stesso medesimo modo.
Approfittando dell’allontanamento delle due maghe, i Lost Boys attaccarono il resto del gruppo, costretto a difendersi con le spade e le frecce.
Snow riusciva a tenere a bada i più lontani, grazie alla sua precisione con l’arco.
- Attenzione alle frecce, sono avvelenate!
Avvertì Hook i suoi compagni.
Erano troppi, non sarebbero riusciti a contrastarli tutti.
Varie esplosioni si udivano dal bosco davanti a loro.
- Puoi mettermi in difficoltà Regina, ma non potrai mai avere la meglio.
La voce di Malefica proveniva da dietro uno degli alberi, poco distanti da Regina.
La mora venne distratta da rumori di battaglia. Spade. Gli altri erano in pericolo!
La Evil Queen si rimise a correre, questa volta in direzione del suo accampamento. Avrebbe sfruttato gli incantesimi della Strega che le dava la caccia per abbattere i Bimbi Sperduti.
Come previsto Malefica continuava a lanciare sfere esplosive. Il Sindaco ad ogni colpo, ormai vicina ai ragazzi, si abbassava lasciando che colpissero loro al suo posto.
I Lost Boys, capitanati da Pan, tornarono da dove erano venuti. La situazione si era complicata.
Dopo aver notato i suoi compagni di viaggio tutti sani e salvi, si fermò per affrontare nuovamente la Strega.
Fine dei giochi.
Regina sorrise lanciandosi contro Malefica e facendola cadere a terra.
Malefica aveva capito le sue intenzioni. La mora sopra di essa, con la mano destra era pronta a strapparle il cuore dal petto, ma la Strega di poco più potente di Regina, la scaraventò a terra lontana da se con una magia.
Malefica si alzò in piedi.
-Tempo fa, nel mio castello, fosti tu a sconfiggermi. A chi tocca ridere adesso?
La Evil Queen si alzò in piedi a fronteggiare la Strega, notando dietro essa la spada che la donna aveva fatto materializzare.
- Credo che tocchi a me.
Regina tese un braccio in avanti e l’arma volò contro la schiena di Malefica che si scostò dirottando la direzione della spada sulla spalla del Sindaco.
La Evil Queen fermò l’arma a mezz’aria , ma una forza invisibile la stava premendo sempre più contro di lei.
Indietreggiando Regina cadde a terra.
La Strega le si avvicinò. Mise entrambe le mani sull’elsa e fece forza contro la spalla dell’amica.
La punta tondeggiante e poco affilata della lama, premeva contro il suo corpo, causandole un dolore sempre più acuto.
Il respiro iniziò a venirle meno e la vista le si appannò fino a che non perse i sensi.
- Pan, hai avuto quello che volevi. Ora restituiscimi ciò che è mio.
Disse Malefica riprendendosi la spada.
Una sonora risata da adolescente invase l’aria intorno a loro.
- I patti sono patti.
Rispose il ragazzo. Un oggetto venne consegnato nelle mani della Strega che ne verificò il contenuto.
- Ora uccidila.
Ordinò Pan dall’alto della sua postazione.
Un grido da parte di Emma si levò nel cielo. Gold la trattenne. Non potevano mettersi contro quella maga.
Malefica impugnò di nuovo l’arma pronta ad uccidere quella che un tempo era la sua unica amica.
- Eh si…i patti sono patti amica mia.
Sussurrò la Strega.
Regina aprì gli occhi afferrando la lama diretta al suo cuore, con entrambe le mani.
Il sangue fluiva gocciolando sul terreno.
Sul viso della mora una smorfia di dolore.
Il Sindaco approfittò dello stupore della donna davanti a lei per sferrarle un calcio, facendola finire a terra.
La Evil Queen svanì assieme all’arma.
Malefica si rialzò velocemente, pronta a qualsiasi attacco, ma Regina la colse di sorpresa colpendola con un fendente allo stomaco.
La Strega si inginocchiò a terra e prima di accasciarsi al suolo esanime svanì.
- Se non ci ridai nostro figlio, il prossimo sarai tu…Pan.
Il ragazzo se ne andò velocemente.
Il gruppo di viaggiatori raggiunse la Evil Queen, visibilmente stanca.
- Sapevo che non mi avresti deluso Regina.
Si complimentò compiaciuto Gold.
 
 
 
 
 
 
Note di Alex: Ciao a tutti :)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Fatemi sapere che ne pensate…alla prox :D
  
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