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Autore: V@le    13/05/2008    5 recensioni
Respiri affannosi, braccia ferite, facce sporche. I ninja della Foglia avevano tutti tali contrassegni in quella notte di nervosa tregua.
La guerra durava da più di due mesi ed aveva appesantito gli abitanti di Konoha dell'entusiasmo delle vittorie e della sofferenza delle perdite.
Tanti avevano combattuto valorosamente quanti erano venuti a mancare con altrettanto merito.
[3^ classificata al concorso sui Team indetto da Lady Vampire]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Shino Aburame
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Concorso Team
GRAZIE, AMICIZIA



Per l'Epicureismo,

un equilibrio interiore può essere acquisito soltanto scegliendo di soddisfare bisogni naturali e necessari,
i quali vanno a costitituire il piacere positivo.
Fra questi, Epicuro colloca l'amicizia.

Respiri affannosi, braccia ferite, facce sporche. I ninja della Foglia avevano tutti tali contrassegni in quella notte di nervosa tregua.
La guerra durava da più di due mesi ed aveva appesantito gli abitanti di Konoha dell'entusiasmo delle vittorie e della sofferenza delle perdite.
Tanti avevano combattuto valorosamente quanti erano venuti a mancare con altrettanto merito.
I sopravvissuti, ancora afflitti da dolore fisico e non solo, aspettavano ansiosi e preoccupati lo scontro decisivo che avrebbe avuto luogo l'indomani e di cui non si riusciva neanche ad immaginare l'esito.
La grande vittoria o la temibile disfatta?
L'una o l'altra, tutti sapevano che sarebbe stata una battaglia dura ed aspra, con troppe vittime sacrificate per qualcosa di futile.
Lo sapevano anche quei tre ragazzi che, in uno spazio un po' isolato dell'accampamento, sedevano intorno ad un piccolo fuoco.
Kiba aveva lasciato Akamaru nella tenda con gli altri feriti.
Shino si era separato dai suoi amati insetti e dai suoi occhiali scuri.
Hinata aveva messo da parte tutto ciò che turbava il suo quotidiano in tempi di pace, dall'insoddisfazione di suo padre all'indifferenza di Naruto.
Erano lì, soli, senza maschere e bugie. Neanche quelle solite piccole finzioni che non rendevano certo il rapporto fra loro meno stretto e sincero.
I volti vestiti dei nudi sentimenti, gli occhi invasi dalla stessa paura.
Paura della parola e del concetto di fine. Paura della sua realizzazione.
Fortunatamente condividevano anche qualcos'altro: la consapevolezza di esserci l'uno per l'altro, com'era sempre stato.
Perché oltre tutte le fissazioni, i segreti e gli obiettivi diversi, i tre erano come una piccola famiglia. Per la maggior parte del tempo, senza rendersene conto.
C'era un silenzio talmente denso che riuscivano addirittura a sentire distintamente i loro respiri.
Dopo aver indugiato un po', Kiba ruppe il ghiaccio.
"E così domani è il grande giorno."
Gli altri gli lanciarono uno sguardo indecifrabile.
"E' solo un altro giorno di guerra, in fondo" fece poi Shino col suo solito tono tranquillo.
Gli occhi di Hinata trepidarono e si fissarono sul fuoco. Nonostante le parole dei suoi amici, la battaglia ventura le sembrava assolutamente definitiva.
"Sempre guerra è" disse piano, contorcendosi le mani "e in quanto tale, un attimo ci sei e l'attimo dopo..." lasciò cadere la frase.
"Lo sappiamo" rispose Kiba "ma purtroppo non possiamo evitarlo. O la va, o la spacca."
L'altro annuì.
"Ma la cosa più brutta che può succedere" continuò la ragazza "è voltarsi durante la battaglia e vedere un tuo amico a terra, che non si rialza... che sai non si rialzerà mai più" gli occhi perlacei s'inumidirono "se dovesse capitare ad uno di voi, io non credo che potrei trovare la forza di continuare a combattere..."
Benché cercasse di trattenersi, cominciò a piangere.
I due, dopo essersi scambiati un'occhiata, si alzarono per sedersi affianco a lei.
Quando l'uno la prese per mano e l'altro le posò la sua sulla spalla, Hinata si sentì il cuore più leggero, anche se non riusciva a fermare lo scorrere delle lacrime.
Passò un lungo minuto di altro silenzio, poi Shino parlò, dicendo forse le parole più significative e sentite di tutta la sua vita.
"E' stato un onore combattere al vostro fianco...e molto più che un onore essere vostro amico."
Si stupirono di una frase simile, ma poi si resero conto di pensarla allo stesso modo: l'amicizia fra loro era stato un vero e proprio regalo.
E la consapevolezza che l'indomani potesse improvvisamente svanire tutto provocava un'infinita tristezza.
Quando però i tre strinsero le loro mani nel suggellare la promessa di sostenersi fino alla fine, seppero che non avevano nulla da temere: sarebbero rimasti sempre insieme. In un modo o nell'altro.
In un mondo o nell'altro.

L'alba, pallida alba che assisteva triste allo schieramento di due eserciti.
I cuori tremavano, le mani sudavano.
I ninja del Team 8 erano ancora fianco a fianco, pronti e non pronti ad affrontare il destino.
Un richiamo in lontananza annunciò l'imminente principio dello scontro.
Così Hinata abbracciò entrambi i ragazzi e Kiba e Shino si strinsero calorosamente gli avambracci. Dopo i saluti, la presa di posizione.
In quegli ultimi istanti che rimanevano, si ringraziarono con lo sguardo dell'amicizia che avevano condiviso e pregarono che, anche nella peggiore delle ipotesi, si potessero ritrovare ancora insieme, a costituire la loro piccola famiglia.

Perchè la medesima persuasione che ci incoraggiò a credere che nessun male è eterno o lungamente duraturo ci fa anche ritenere che la sicurezza più grande che si attui nelle cose finite è quella dell'amicizia.
 
Fine


N.d.A. Ecco qua la ff presentata al concorso sui Team! Quasi non ci cerdo di essere arrivata 3^!
Ringrazio tanto Lady Vampire per l'occasione!
Posto il suo giudizio:

La storia è molto bella, commuovente e rispecchia le paure per una guerra imminente. La grammatica è perfetta, senza errori e ho apprezzato il modo in cui hai ampliato il concetto da cui, credo, tu abbia preso spunto per la fiction, ovvero la citazione dall'epicureismo. Ho penalizzato un po' la parte riguardante l'I.C. perchè, anche se giustificato, il loro carattere è stato un po' modificato. L'idea della guerra è originale, ma non abbastanza da meritare un voto più alto.

La citazione a inizio e a fine storia è di Epicuro.
Spero vi piaccia!
Baci, V@le

  
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