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Autore: xJadeslove    15/12/2013    4 recensioni
Volete ridere con i Larry? Leggete questa storia.
Tratto dalla storia:
«Harry, mi vuoi dire cosa succede?» disse inseguendo il riccio che andava spolverando ovunque.
«Sta venendo mia zia Concetta Assunta Crocifissa Adelaide Addolorata Pasquala» disse Harry di corsa, puntò lo spolverino verso di Louis.
«Eh?» chiese confuso Louis, Harry diede un colpo di spolverino in testa e la polvere schizzò ovunque.
«Mia zia Concetta Assunta Crocefissa Adelaide Addolorata Pasquala» ripeté Harry velocemente, Louis era ancora perplesso.
«Concetta Assunta... scusa di cognome?» chiese Louis, Harry posò lo spolverino e fece lo straccio limitando Louis in un angolino.
«Mi Piace La Maionese» disse scandendo tutti i cognomi, Louis alzò un sopracciglio.
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Leggete e non ve ne pentirete :)
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry’s uncle

«Louis! Svegliati, cazzo» gridò Harry, Louis si svegliò e vide Harry con una retina e un grembiulino.
Va bene che erano gay, ma un po’ di mascolinità ci voleva.
«Harry, sii un po’...» non finì che urlò peggio di una ragazzina invasa da ormoni perché aveva toccato una cosa molliccia.
«Che dicevi, Lou?» disse spazzando via la calza che Louis aveva appena calpestato.
«Ehm...sì...» venne di nuovo interrotto questa volta da Harry che cominciò a gridare "Maria Assunta del Carmelo, aiutaci tu!".
«Harry, mi vuoi dire cosa succede?» disse inseguendo il riccio che andava spolverando ovunque.
«Sta venendo mia zia Concetta Assunta Crocifissa Adelaide Addolorata Pasquala» disse Harry di corsa, puntò lo spolverino verso di Louis.
«Eh?» chiese confuso Louis, Harry diede un colpo di spolverino in testa e la polvere schizzò ovunque.
«Mia zia Concetta Assunta Crocefissa Adelaide Addolorata Pasquala» ripeté Harry velocemente, Louis era ancora perplesso.
«Concetta Assunta... scusa di cognome?» chiese Louis, Harry posò lo spolverino e fece lo straccio limitando Louis in un angolino.
«Mi Piace La Maionese» disse scandendo tutti i cognomi, Louis alzò un sopracciglio.
«Mi Piace La Maionese?» chiese riferendosi ai cognomi, Harry pattinò davanti a lui facendo due capriole mentre passava il mocio.
«Caro se non lo sai tu! Beh, io penso che sia molto grassa...» cominciò Harry ma Louis lo zittì.
«Intendo, ha così tanti cognomi?» richiese Louis, Harry fece un doppio avvitamento mortale tanto bello che i giudici gli diedero dieci sempre mentre passava il mocio.
«È stata sempre una che amava i gatti» ammise Harry, posando il mocio e mandando via i giudici a calci in culo mentre Louis annuiva.
«Louis, muoviti e vai a fare la doccia!» gridò Harry, Louis fece un passo avanti e scivolò come un pinguino fino al bagno.
«Harry, un piccione ha cagato in bagno!» gridò Louis, Harry spuntò dietro il piccione afferrandolo per il collo.
«Farò a meno di compare il pollo» disse scomparendo nel nulla.
Louis rimase un poco turbato.
Harry aveva infilato nel culo del piccione una carota sana, lo aveva messo in forno quando sentì Louis cantare.
«Io ti dirò le cose dette mai
Di quest’amore noi saremo gli angeli
Il mio petto da cuscino
Per la vita ti farà... ATTACCA GIGI!» gridò Louis sotto la doccia con Gigi.
Harry si precipitò in bagno e guardò prima Louis, poi Gigi.
Louis guardava prima Harry, poi Gigi.
Gigi si guardava allo specchio.
«Tu chi cazzo sei?» chiese Harry.
«Gigi» rispose Gigi felice.
«Gigi il topolino?
Gigi il cretino?
Gigi odorami il biscottino?
Gigi il cane del vicino?
Quale cazzo di Gigi sei?» sbottò Harry, Gigi sorrise.
«Gigi» rispose Gigi chiaramente.
Harry lo prese e lo mandò anche a lui a calci in culo.
Dopo tutto il pomeriggio a spolverare, lavare, scopare in ogni senso, avevano finito.
Il campanello suonò e la zia si fece spazio fra i corpi dei giudici e di Gigi.
«Zia!» gridò Harry abbracciandola, Louis la saluto con un cenno della mano ed ecco che gli arrivò una borsettata in testa.
«Ma...» ribatté Louis, la zia gli diede una borsettata.
«Ma...» gli diede un altra borsettata.
«Silenzio» disse la vecchia.
«Ma...» questa volta si spostò e la borsettata andò a vuoto, ma gliene diede una nelle palle.
«Grazie, caro» disse e cominciò a dare dei pizzichi alle guance di Harry.
«Zia, vieni ti mostriamo la casa...» disse Harry, la prese sotto braccio e cominciò a illustrargliela mentre Louis li seguiva.
«Questo è il bagno» avvisò Harry, la zia spalancò gli occhi perché soltanto così poteva vedere.
«Uh, che bella doccia» osservò la zia contenta, Harry la accompagnò più vicina.
«Peccato che non sia vergine» disse Louis ridacchiando, Harry lo guardò male.
«In che senso?» chiese la zia guardando curiosa Louis.
«Nel senso che è nata Capricorno!» si affrettò a dire Harry, la zia annuì.
Proseguirono mostrandole la stanza da letto.
«Zia, questa è la nostra stanza» disse Harry fiero, la zia la osservò bene.
«E Louisa dove dorme?» gli chiese guardando bene Louis tramite gli occhiali che portava alla punta del naso.
«Io sono...» tentò Louis, ma Harry lo bloccò.
«Stato cattivo, esatto è stata cattiva!» disse Harry cercando di convincere più se stesso.
«Allora dorme nel divano» continuò il riccio applaudendosi mentalmente.
«Non ti fare sottomettere così» scherzò la zia dandogli un colpo nei paesi bassi che fece piegare in due Louis.
«Ouch» riuscì a dire.
Harry prese la zia e la portò in cucina.
«Questo è il tavolo...» disse Harry, ma Louis lo interruppe.
«Harry, il tavolo...è rotto» gli sussurrò, fece dei movimenti per rendere meglio il concetto, ma Harry non capì.
«Sai, quando oggi... tu ed io...» fece allusioni, Harry capì e levò la sedia da sotto il culo flaccido della zia che si stava sedendo.
La zia cadde e rotolò fino all'altra stanza.
«Zia tutto bene?» chiese il riccio, lei annuì e si alzò.
«Mangiamo!» annunciò Louis, prese il piccione dal forno e, dato che era troppo caldo, lo lanciò.
Il piccione sbatté prima sulla testa di Harry, il pavimento, una mensola, nel frattempo tutta la carota era entrata, il soffitto e poi finì in testa alla zia.
«Louis che hai fatto!» gridò Harry, cercò di togliere il piccione dalla testa della zia, ma il risultato fu scarso.
«Vado a prendere il lubrificante!» corse nella loro stanza e rovistò tra i boxer di Harry, appena lo trovò corse giù.
Misero il lubrificante della Durex e il piccione venne via subito.
«Uh, del succo di prugna» disse la zia bevendo il lubrificante, Louis e Harry fecero delle faccie disgustate.
«Vedo che va giù che è una meraviglia» disse ridacchiando, corse in bagno.
«Harry, si sono fatte le 23!» lo avvisò Louis, Harry sgranò gli occhi.
«Zietta! È tardi!» disse Harry da dietro la porta, la zia aprì la porta e ne venne insieme ad una nube verde.
«Oh caro, non mi trattengo» disse dando un bacio a Harry svenuto a terra per la puzza, Louis le sorrise per rispetto.
«Ciao Louisa» disse strappandogli la guancia a poco.
«Sono maschio e suo nipote è gay» disse Louis, la zia andò verso la porta.
«Si, anche a me piace ballare la disco-dance, yei yei» disse, Louis le sbatté la porta in faccia.
«La sua eredità la darà a noi» disse Harry riprendendosi, Louis sorrise.
«Vogliamo rompere anche l'altro tavolo?» chiese facendo ballare le sopracciglia, Harry si fiondò sulle sue labbra e cominciarono a spogliarsi.
 

 
 
 
 
 
 
  
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