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Autore: Euridice_    13/05/2008    5 recensioni
E se Bella non volesse diventare un vampiro? E se Edward un giorno cedesse alla tentazione del suo sangue?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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E se Bella non volesse diventare un vampiro?

E se Edward un giorno cedesse alla tentazione del suo sangue?

Finchè le stelle brilleranno

 

Le stelle li guardavano da lassù, intrappolate in quella tela di cielo nero. Alcune di esse cadevano giù per poi sparire nel nulla, finire chissà dove in una desolata eternità. Eternità. Nulla di più monotono e noioso dell’eternità.

La ragazza guardò il cielo, tutte quelle brillanti briciole che la fissavano. Si domandò come sarebbe stato osservare ogni cosa da lontano, con quell’aria muta e distaccata. Non le invidiò neanche per un attimo.

Ferma, incollata ad un cielo così distante da tutto. Forse, se fosse stata una stella, sarebbe stata eterna. Non sarebbe morta così, come invece stava per morire. Avrebbe brillato, non avrebbe mai versato una goccia di sangue.

La ragazza sfiorò la ferita che le deturpava l’incavo della spalla. Il sangue era colato, scintillante, sino a macchiare la sua veste, a intridere i suoi capelli dello stesso colore delle cortecce degli alberi. La pelle candida, resa ancor più chiara dal pallore della morte, era stata straziata da un morso violento, affamato, convulso.

Smise di contemplare le stelle e posò gli occhi sulla creatura che aveva davanti.

Dimostrava diciotto anni. La pelle era grigia, liscia come quella di una statua di marmo. Un giovane. Almeno, all’apparenza.
I capelli castani gli ricadevano davanti agli occhi, arruffati, gli sfioravano le spalle immobili. Il viso affilato, di una bellezza inquietante, oscura, malvagia, era contratto in un’espressione vacua. Le labbra pallide e sottili erano inondate di sangue, che gli gocciolava dal mento e lungo il collo.

Si sarebbe detto che fosse tranquillo, se non fosse stato per il vuoto e per il dolore nei suoi occhi torbidi. Uno strazio che non si poteva esprimere con parole umane.

-Bella… io…- sussurrò, muovendo un passo avanti, -cosa ho fatto…

La ragazza cercò di sorridere. I denti bianchi balenarono per un istante, immediatamente coperti dalle labbra in un’espressione addolorata.

-Se è questo l’unico modo di appartenerti per sempre, Edward, che così sia- mormorò.

-Puoi diventare come me- la supplicò il ragazzo, -ti prego, Bella...

Lei scosse il capo. -Per vivere in eterno? Come le stelle- mormorò tra sé.

-Bella, presto. Ti prego, vieni qui, bevi il mio sangue- il giovane estrasse un piccolo pugnale dalla cintura e si inflisse un taglio sull’incavo della spalla, che iniziò a versare sangue. -Bella, bevi, diventa come me!- c’era una nota di disperazione nella tua voce.

-Per essere prigioniera della sete, schiava del sangue e dell’istinto- bisbigliò, quasi parlando rivolta a sé stessa, e tornò a fissare le stelle. -Come intrappolata in un cielo eterno.

-Bella, prima che tu muoia, ti prego- la implorò il ragazzo.

-La natura vampiresca non fa per me- disse lei con voce flebile.

-Per favore. Non ce la farei a trascorrere l’eternità senza di te. Ti prego.

-Vieni con me- mormorò Bella.

Edward  la guardò come se lei l avesse pugnalato.
-Io ho paura della morte- dichiarò lui.

Lei fece spallucce.
-Allora temo che non ci rivedremo mai più- sentiva le forze abbandonarla.

-No, Bella- il vampiro aveva gli occhi lucidi.

-Cosa farsene di un’eternità nella quale un amore diverrebbe monotono e forzato, infinito e prolungato fino alla nausea- guardò le stelle. - un’eternità nella quale non potrò avere vita se non morirà qualcuno, un’eternità che non basterebbe ad abituarmi al silenzio del mio cuore, alla sua assenza di battiti.

Edward  la guardò.

Lei gli tese la mano tremante. Lui la guardò esitando, poi la prese tra le sue.

-Diventa brezza con me, trasformiamoci in aria per volare liberi per sempre.

-Ti amo- sussurrò Edward, avvicinando il volto a quello di Bella. Schiuse le labbra per sfiorare quelle di lei, ma tutto ciò che sentì fu una lieve folata di vento caldo che gli carezzo il viso. Lei se n’era andata. Senza più catene o vincoli, senza più obblighi o regole.
Libera. Chissà se il suo amore sarebbe stato eterno.

La risposta gli fu data da un soffio gentile che gli alitò sul collo, facendolo rabbrividire di piacere.

Sì. L’avrebbe amato per sempre.
E per sempre lui avrebbe amato lei. Finché le stelle avrebbero brillato nel cielo e il sole sarebbe sorto al mattino. Finché il vento avrebbe soffiato.


  
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