Libri > La ragazza drago
Segui la storia  |       
Autore: Nephilim13    15/12/2013    3 recensioni
Cosa succederebbe se i draghi non fossero cinque, ma sei?
Rebel si è incarnata tramite l'occhio della mente in un'umana per dare una mano ai suoi amici Guardiani nell'ultima battaglia contro Nidhoggr, il fratello di Thuban. Come la prenderanno i Draconiani e il professore?
Dal quarto libro, I gemelli di Kuma.
Dal testo:
Sofia aprì le palpebre e non riuscì a credere a ciò che i propri occhi stavano guardando. La ragazza emanava luce da tutti i pori. Le ali che le spuntavano dalla schiena erano semplicemente uno spettacolo unico. Erano bianche, grandi e maestose. E non erano squamose, come tutte le loro ali, bensì erano ricoperte di piume, come quelle degli angeli. All'improvviso una parola esplose nella mente di Sofia: Rebel!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Fabio prese il posto di Sofia come apri fila e guidò il gruppo fino in cima alle scale.
- Lidja, controlla la prima porta. - ordinò alla ragazza, che obbedì controvoglia.
Lidja passò in testa al gruppo mentre Fabio si avvicinò alla porta di fronte a quella di Lidja.
I ragazzi furono i primi a trasformarsi, seguiti a ruota da Karl e Sofia, i quali superarono Tristan, il professore e Gillian e si posizionarono a fianco dei propri compagni.
- Al mio tre. - disse Fabio. Karl, che era al suo fianco, ripiegò le ali e creò una palla di ghiaccio, pronto a scagliarla contro il nemico. Ewan osservava la scena con una punta di invidia negli occhi.
- Uno. Due. Tre!
Scattarono tutti come una sola persona: spalancarono la porta e piombarono all'interno della rispettiva stanza. Fabio sbuffò, irritato mentre la palla di ghiaccio di Karl si sciolse come se fosse appena stata messa sotto il sole di Agosto. Sofia e Lidja comparvero dietro di loro, e annunciarono che anche l'altra stanza era completamente vuota.
- Resta solo un'altra stanza. - disse Gillian, padella nella mano.
- Ma chi credete che ci sia? E come avrebbe fatto ad entrare? Le finestre sono tutte chiuse! Le ho controllate personalmente stamattina. - proruppe Ewan.
- Non rispondo a domande così stupide. - rispose Fabio mentre usciva dalla stanza e si dirigeva verso l'unica stanza rimasta. Sentì Sofia spiegargli tutta la situazione e gli si rivoltò lo stomaco per la gelosia. Si guardò indietro e notò che Schlafen osservava la scena corrucciato e con occhi inquisitori, proprio come aveva guardato Sofia quando aveva li aveva sorpesi a baciarsi sul tetto di quell'albergo.

Flashback
Fabio si mise seduto sul letto e si infilò le sue amate scarpe da ginnastica. Indossò la sua giacchetta leggera, stravaccata sulla punta del letto, e prese il suo MP3 dal comodino. Si mise in piedi e uscì silenziosamente dalla stanza, anche se immaginava che avrebbe anche potuto indossare un paio di tacchi e mettersi a saltellare e a cantare per la stanza: Karl era addormentato così profondamente che sembrava avesse ingoiato una motosega, tanto russava forte.
Raggiunse il tetto e l'aria fredda della notte lo investì come un secchio d'acqua ghiacchiata.
Si avvicinò al parapetto e fece partire a palla la musica, desiderando solo di immergersi in quelle note lente e malinconiche e di dimenticare tutto e tutti. Sentì la porta aprirsi e richiudersi alle sue spalle, e subito capì chi era la persona che l'aveva seguito. Sofia gli chiese se andasse tutto bene; no, niente andava bene. Tutto era sbagliato, nulla era come sarebbe dovuto essere. Invece di dirle ciò che pensava, Fabio le porse un auricolare, e lei lo infilò nell'orecchio e ascoltò per qualche secondo.
- Triste, come canzone. Come si chiama?
- Unintended, dei Muse. - rispose lui – Ti piace?
- Si. Mi piacciono le cose tristi. Io lo so che ti succede. E' per quel che è accaduto.
- Sciocchezze.
Sofia cominciò a parlargli della sua vita in orfanotrofio, di come le ribolisse il sangue a doversi tenere tutto dentro e a non poter mai parlare con nessuno dei propri dubbi, fin quando non era arrivata Lidja. Fabio l'ascoltava, ma continuava a guardare la città che si stendeva sotto i loro occhi.
- Io non ho problemi. - mentì. Come se Sofia gli avesse letto nel pensiero, gli chiese di Ratatoskr.
- E' una guerra. Che mi sia piaciuto o no ucciderlo, sarebbe dovuto accadere ad ogni modo. Se non lo avessi ucciso io lo avrebbe fatto qualcun altro.
- Ma questo ti sta uccidendo dentro. - disse dolce Sofia. Gli mise una mano sulla spalla.
- Ci penso anche io, sai? Spesso. Penso che prima o poi dovrò uccidere Nidhoggr, e che sia o no il mio dovere, e non so se ne sarò capace.
Sembrava davvero triste mentre ne parlava. Un'improvviso impulso di abbracciarla lo dominò, ma lui lo respinse.
- Devi sapere che quando ho ucciso Ratatoskr, non ho provato il minimo rimorso, la minima compassione per lui. L'unica cosa che provavo era soddisfazione per aver fatto fuori colui che ti aveva fatto del male.
- A me non importa, sai. Per me conta soltanto tutto quello che hai fatto per me, Fabio. E poi è normale che tu ti sia sentito soddisfatto: è la foga della battaglia.
- Non voglio più essere la persona che ero prima di conoscervi, Sofia.
- E non lo sarai, lo so che non lo sarai mai più.
Fabio afferrò le mani di Sofia e gliele strinse, forte.
- Ho paura per quando verrà il mio turno, ho paura di non riuscire a fare ciò che devo, di non riuscire a portare a termine ciò per cui sono nata. - confessò Sofia.
- Fa schifo, tutto questo.
- Non lo so. So solo che averti riconosciuto mi ripaga di tutto.
Quell'improvvisa rivelazione fece diventare Sofia di tutti i colori, e lo divenne ancor di più quando Fabio disse che era carina quando arrossiva. Ciò che lei non sapeva era che per lui era lo stesso.
- A me piacevi da quando stavi con Nidhoggr. Ho sempre percepito il buono che c'era in te.
Fabio rimase di stucco, sorpreso per un momento. Poi sorrise. Le mise una mano dietro la nuca e,  quasi bruscamente l'attirò a sé. Le labbra di Sofia erano morbide, morbide e calde sulle sue. Ora capiva cosa significava avere le farfalle allo stomaco, il cuore in subbuglio, il respiro affannato. Sofia sembrava stupita da quell'improvviso gesto, e del resto lo era anche Fabio. Esistevano solo loro due, adesso. Un universo tutto loro, dove non esistevano guerre, draghi e sangue, dove esisteva solo l'amore che provavano l'uno per l'altro.
- Sofia! Fabio!

Fine Flashback

- Allora, ragazzina, che ne pensi? - chiese Nida fissandola con uno sguardo freddo e calcolatore.  Nemmeno il tempo di rispondere, che la porta si spalancò e Tristan e gli altri Draconiani fecero irruzione nella stanza, con artigli sguainati e Occhi della Mente illuminati.
- Che ci fai qui, Nida? - chiese Fabio, teso come una molla e pronto a scattare al minimo movimento del nemico.
- Fattelo spiegare dalla ragazzina che tanto odi, il perchè della mia visita.
Nida guardò Beth con sguardo trionfante: sapeva di aver colto nel punto debole della ragazza, la sua timidezza, e ne godeva immensamente. Beth non le avrebbe dato questa soddisfazione: prese coraggio e, mentre tutti gli occhi dei presenti le si puntavano addosso, parlò.
- Ci dirà dove si trova Chloe in cambio di protezione da Nidhoggr.
- E' uno scambio equo. - intervenne Nida. - Non trovate?
- Neanche per sogno! - gridò Fabio. - Chi ci garantisce che manterrai la parola?
- Stà zitto, Fabio! - gli rispose per le rime la ragazza mora, Lidja.
- How is my child?! Tell me! - Gillian avanzò con la padella alzata, ma il professore la bloccò giusto in tempo prima che potesse combinare qualche guaio.
Tristan si avvicinò a Beth e le si affiancò, infondendole coraggio con una semplice stretta di mano.
- Te lo dirò non appena avrete accettato l'offerta. - disse Nida. Schioccò le dita e in mano le comparve dal nulla una specie di mini-doll, che porse a Sofia.
- Sei tu il capo no, Thuban? Quando avrete deciso, vi basta premere il pulsante dentro la mano della bambola, e la mezzanotte di quello stesso giorno ci incontreremo stesso qui alla villa. Mi farò viva io.
Detto questo, una nuvola di fumo nero l'avvolse e Nida scomparve. 

Author's corner.
E rieccomi!
Scusate l'immensissimo ritardo, ma con la scuola e i migliaia di corsi PON che devo fare sono piena fino alla gola.
Ho un pò rimodellato il primo bacio dei miei cucciolini adorati. Ho pensato sarebbe stato carino legegrlo dal punto di vista di Fabio,
così mi ci sono messa e l'ho costruito secondo quello della Troisi.
Spero vi piaccia il capitolo, e ringrazio tutti i lettori, silenziosi e non.
Alla prossima, e vi invito a seguire le altre storie sulla ragazza drago.
A breve ne aggiungerò un'altra, quindi se vi interessa tenetevi informati!
Bacioni!
N13

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > La ragazza drago / Vai alla pagina dell'autore: Nephilim13