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Autore: Z13    15/12/2013    1 recensioni
Luna si trasferisce a Milano insieme a tutto il suo clan,cercando di integrarsi anche in questa nuova città. Perchè è questo che fa il suo clan: cambia città ogni tre o quattro anni per ricominciare tutto da capo,non dare nell'occhio e non essere scoperti dai Cacciatori. Luna è stanca di tutti questi trasferimenti e il suo passato la tormenta.
Ma questa volta la sua vita cambierà: nella sua nuova scuola conosce Melanie,Hilary e Nick,un ragazzo per cui prova subito una forte attrazione.
Viene invitata in montagna da Melanie,in un paesino sperduto dove vive Evanne Souls,la zia della ragazza. Il luogo è inquietante e anche la donna,che nasconde un terribile segreto. Molte persone vanno a trovarla,ma non tornano mai a casa. Ne vengono rinvenuti solo i cadaveri e la polizia non ha la minima idea di come siano morti.
Nel frattempo,il passato di Luna torna a farsi sentire e i Cacciatori stanno alle calcagna del suo clan.
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il viaggio dalla stazione a casa non finisce più. Penso a ciò che potrebbe succedere con Nate,ma le possibilità sono due: o caccia sia me che Cam o ci punisce. Ma,in ogni caso,non permetterei mai che Cam si prenda la colpa. Perchè alla fine è solo colpa mia. Sono stata egoista e non ho pensato alle conseguenze. E ora,chissà cosa succederà.
Cam parcheggia nel vialetto di casa e insieme,mano nella mano,entriamo in casa.
Il modo migliore per non destare sospetti è fare finta di nulla-Ciao!-urliamo insieme-Siamo tornati!-
-Com'è andata la giornata?-dice Nate mentre scende dalle scale. Un sorriso gli illumina il volto. Le cose sono due: o non sospetta nulla oppure fa finta di niente. Non saprei dire,però,quale sia l'alternativa giusta.
Infatti,una parte importante del carattere di Nate è che nasconde sempre bene ciò che pensa,che sa,che prova. E' impenetrabile,cosa che potrebbe rivelarsi un pregio o un difetto a seconda delle situazioni. Al momento lo vedo come un difetto.
-Tutto bene,grazie-rispondiamo di nuovo all'unisono io e Cam,con un tono tra il preoccupato e l'ansioso.
-Ok-è un po' esitante,ma poi continua-Venite,andiamo a mangiare-
Aspetto che Nate si allontani,poi mi rivolgo a Cam-Sembra che non sospetti nulla-
-Sembra-risponde-ma se c'è una cosa che so di Nate,è che è una persona piena di sorprese. Quindi non abbassiamo la guardia-
Annuisco leggermente con la testa. In seguito butto giacca e borsa sul divano.
Con il cuore in gola,mi avvio verso la sala da pranzo,stringendo la mano di Cam.
Ci sono tutti,pronti per mangiare. E ci guardano,seri come non mai,mentre Nate,a capo tavola,comincia a distribuire le sacche di sangue.
Facendo finta di nulla,mi siedo al solito posto,in mezzo ad Ashley e Britney,e Cam fa lo stesso.
-Allora-comincia Nate-come hai passato la giornata,Luna?-la sua voce ha un tono accusatorio.
Un tuffo al cuore:sa tutto. Guardo Cam negli occhi per un secondo,poi mi schiarisco la voce e sorrido,come se nulla fosse-Molto bene, grazie. Ma mi stavo rompendo di stare a scuola-
-Capisco. D'altronde,tu odi la scuola-continua Nate. Si guarda intorno sorridendo-Ragazzi,vorrei condividere con voi la storia di quando Luna è entrata a far parte del clan. Soprattutto la parte del giuramento-
-Penso che non sia necessario. Hanno ascoltato tutti quella storia-cerca di difendermi Cam.
-Insisto-sentenzia infine Nate,guardandolo dritto negli occhi. Prende uno dei suoi diari dalla libreria della sala da pranzo e comincia a leggere.
 
Giugno 1735,Londra,Inghilterra
Diario di Nathaniel Harris
Camminavo per le strade buie di Londra. In giro non c'era quasi più gente,ormai.
Avevo fame. Cercavo disperatamente qualcuno di cui nutrirmi,non tanto da ucciderlo,ma solo per saziare la fame. Poi gli avrei cancellato la memoria.
Mi dispiaceva fare del male alla gente innocente,ma d'altronde che altro potevo fare?
La strada era in discesa e abbastanza pericolosa da percorrere di notte. Ma non mi preoccupavo di ciò. Il mio problema primario era di trovare del cibo.
Invece ho trovato qualcos'altro. Sentivo singhiozzi leggeri,che venivano da lontano. Mi misi a correre giù per la discesa,inseguendo quei singhiozzi che ad ogni passo diventavano più forti.
Arrivato vicino al suono,mi fermai,cercando di capire da dove venisse. Individuata la direzione,mi misi di nuovo a correre e la vidi.
Era una fanciulla di forse sedici anni,i capelli neri,lunghi e sporchi;gli occhi verdi,spenti dalla tristezza che li annebbiava. L'abito,ormai non più bianco,era strappato in vari punti. Era magra,forse troppo,e pallida in volto. Era evidente che non mangiasse da tanto. 
Ma la cosa ancora più evidente era che sapevo cosa fosse. Un vampiro,come me.
-Signorina,state bene?-le chiesi,avvicinandomi a lei.
Le toccai un braccio,ma lei lo ritrasse-Lasciatemi!-urlò e cominciò a grattarsi il petto,all'altezza del cuore.
-Cosa volete fare?!-dissi,cercando di fermarla.
-Sono un mostro! Voglio morire! Non ce la faccio più con questa vita! Ho ucciso così tante persone!-le lacrime rosse crollavano a fiotti ormai,e io non sapevo che dire per fermarle. Per fermare la ragazza da ciò che stava facendo-Ecco! Prendetelo! E uccidetemi!- urlò,lanciandomi un paletto di legno.
-Non siete un mostro e non vi aiuterò mai a morire-dissi,lentamente-Noi due siamo uguali. Posso aiutarvi a controllare la sete di sangue,se volete-
Una luce nei suoi occhi mi disse che credeva alle mie parole,che c'era ancora speranza nel suo cuore.
-E come?-chiese,tra i singhiozzi.
-Ci vorrà un po' di tempo e tanta fatica. Ma vi aiuterò. Vi starò accanto per tutto il percorso-le dissi con dolcezza. Le asciugai le lacrime scarlatte e sorrisi. Lei fece lo stesso e a quel punto l'aiutai ad alzarsi.
 
-Luna Loveless,vuoi tu entrare a far parte del clan?-le chiesi.
Ci trovavamo in mezzo ad un cerchio infuocato; intorno a noi c'erano gli altri ragazzi del clan: la dolce Zoe,con i suoi lunghi capelli biondi; Matt,il più vanitoso; Britney e Steve,la cui attrazione era palese già da tempo,nonostante non si sopportassero; e infine Roxy,che ama il divertimento.
Luna era emozionata,non sapeva cosa fare-Sì,lo voglio-rispose alla fine,con la voce tremante.
-Bene -sorrisi- ora ti elencherò le regole del nostro clan. Regola numero uno: non uccide nessun vampiro appartenente al tuo clan- annuì leggermente- regola numero due: non uccidere umani; regola numero tre: niente segreti con il resto del clan; regola numero quattro: non mettere mai a rischio la vita dei tuoi fratelli; regola numero cinque: non svelare la tua identità,o quella dei tuoi fratelli,a un umano- la guardai dritta negli occhi,dove aleggiava ancora un po' di paura- Giuri di mantenere queste cinque regole?-
-Lo giuro- rispose in un sussurro.
Le passai un pugnale e le dissi di tagliarsi il palmo della mano. Io feci lo stesso e gliela strinsi Le fiamme intorno a noi si spensero,segno che il rituale era finito.
-Da questo momento in poi,Luna Loveless fa parte del clan. Come portate rispetto a me,il vostro capo,porterete rispetto anche a lei,la vostra nuova sorella- conclusi serio -Benvenuta- dissi sorridendole.
Anche lei rispose al sorriso,finalmente con lo sguardo sereno,senza un briciolo di paura.
Mi domando da quanto tempo non si sentisse in famiglia,da quanto tempo non sorridesse in quel modo. Da quanto tempo non fosse veramente felice.
 
15 Aprile 2013,Milano
-Interessante storia- dice Nate,chiudendo il diario con un colpo secco- soprattutto la parte delle regole. Non trovi,Luna?-
Guardo il tavolo,come in trance. Il cuore è un macigno che pesa nel petto. Non so che pensare. Sono un'egoista. Ho pensato solo a me stessa e non agli altri,al rischio che avrebbero potuto correre.
-Sono stato fin troppo indulgente con te,nonostante il tuo passato- Mi guarda negli occhi,serio come non mai- Ho deciso comunque di darti un'ultima possibilità,perchè posso capire il motivo per cui hai reagito così. Abbiamo votato e gli altri sono d'accordo. Spreca questa possibilità e sei fuori dal clan- non trasmette alcuna emozione in queste ultime frasi. Nè dal visto,nè dalla voce.
Annuisco leggermente- Mi dispiace- dico continuando a guardare il tavolo- non ho pensato alle conseguenze-
-Come sempre- sentenzia Steve,con un certo disprezzo nella voce.
-Steve- lo ammonisce Nate,guardandolo con sguardo severo.
Cam lo incenerisce con lo sguardo- Parte della colpa è mia- ammette- dovevo dirle di non farlo. Che avrebbe messo a rischio di tutti noi...-
-Non autocommiserarti,Cam-parla Nate,rassicurandolo- Gli ultimi giorni sono stati difficili per lei e lo stesso vale per te,che le sei stato accanto. Ho deciso che non vi punirò,ma al prossimo passo falso,Luna- alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi,grigi come il mare in tempesta- sei fuori dal clan- conclude.
Annuisco,mi scuso di nuovo e infine comunico a tutti di non aver fame e mi ritiro in camera.
Salgo le scale lentamente,trascinando le gambe che all'improvviso sembrano pesare un quintale. Una volta entrata in camera,comincio a sentire un po' di nausea e i conati di vomito salirmi dallo stomaco. Mi precipito in bagno e butto fuori tutto il mio dolore. E,sì,anche il panino di oggi.
Mi appoggio al muro,scombussolata,e respiro lentamente,cercando di calmarmi. Ogni tanto lo faccio,nonostante non mi serva. Mi aiuta a ritrovare la calma.
Appoggio i gomiti sulle ginocchia,metto le mani sulla fronte e mi tiro indietro i capelli. Chiudo gli occhi,continuando a respirare.
Li riapro qualche minuto dopo. Nate è davanti a me e mi guarda con aria preoccupata.
-Che ti succede,Luna? Prima eri un libro aperto per me,ti capivo sempre. Sapevo cosa provavi- mi accarezza la guancia,scostandomi i capelli dal viso- Ora sei diventata un enigma. Ti rifugi in camera,ascolti sempre la musica a palla. Non parli e mangi appena. Inoltre continui a mettere il clan in difficoltà... Ti prego,dimmi cos'hai. E' dura vederti così. Per tutti-
Prendo la sua mano e la stringo nella mia,per rassicurarlo- Non è niente,sul serio-
Mi alzo da terra e vado in camera. 
-No,non è niente- mi prende per un braccio e mi fa girare verso di lui- Ti conosco,Luna. Anche meglio di quanto ti conosca Cam. Io ti ho aiutato quando non credevi di avere altre speranze. Posso farlo ancora,se vuoi. Io posso aiutarti!- stringe il braccio.
Gli occhi diventano lucidi e una lacrima scarlatta gli riga il viso. Passo la mano libera sulla sua guancia,per asciugarla. Lui si mette in ginocchio e mi abbraccia,all'altezza della vita.
-Ehi-dico,accennando un sorriso- quella a piangere dovrei essere io- accarezzo i suoi lunghi capelli neri. Mi chino anche io e lo guardo negli occhi,prendendo il suo viso tra le mani- Mi dispiace. Non voglio darti così tante preoccupazioni,credimi. Ma va tutto bene...-
-Luna-mi ammonisce.
Mi alzo in piedi e mi allontano un po'. Sospiro e poi parlo-Ogni giorno... Ogni giorno da quando sono diventata un vampiro- faccio una pausa e cerco di reprimere le lacrime che pungono i miei occhi,che cercano di uscire- Vedo sempre le stesse immagini,vedo sempre lo stesso volto... Le sue mani... Mi toccano ovunque-cedo alle lacrime e alla mia disperazione-Le sue labbra...- Mi copro il volto con le mani e sento le braccia forti di Nate stringermi le spalle- Io voglio dimenticare,Nate.-
-Io ti giuro,Luna-comincia serio Nate-ti giuro che gliela farò pagare. E' una promessa-
 
ANGOLO SCRITTRICE
Ciao a tutti!
Scusate l'attesa ma non ho avuto molto tempo per scrivere.
Beh? Che ve ne pare? 
Luna sta sempre peggio. Ha represso le sue emozioni per troppo tempo e ora vengono a galla,malgrado faccia sempre più male.
E questo è già successo secoli fa,quando Luna voleva togliersi la vita. E' stata aiutata da Nate in quell'occasione,ma sarà lo stesso anche stavolta?
Ditemi che ne pensate,mi farebbe molto piacere.
A presto.
Z13
  
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