Ino scappa da un pericoloso nemico, e non è uno qualsiasi.
E' lei stessa, con un'insicurezza che si è sempre affannata a nascondere.
One shot, scritta in un momento di crisi.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
... Correre....
Solo questo conta.
Correre più veloce, fino a quando non ti senti
più le gambe.
E allora ti fermi, ti lasci cadere sull'erba e ti rendi conto che ora
non puoi più scappare.
Mi sistemo una ciocca di capelli, guardando verso l'alto: il sole
è così abbagliante da farmi male agli occhi. Che senso ha correre? Che senso ha scappare quando il mio inseguitore
è dentro di me?
Già. Dentro di me. E prima o poi dovrò finalmente
affrontarlo, e decidere che sì, è giusto
combatterlo.
Oppure potrei decidere di posticipare ancora...
No. Non questa volta.
Chi l'avrebbe mai detto? Io, Yamanaka Ino, la più bella del
villaggio, quella che ha come massimo disagio quello di trovare un
giusto abbinamento tra scarpe e borsa...
E' che questa maschera è diventata d'un tratto troppo
difficile da portare, troppo pesante.
E' qualche tempo che vorrei che gli altri mi vedessero per come mi
sento io, e non per come hanno imparato a conoscermi in tutti questi
anni.
In fondo sono carina, non si può negare...
O forse sì? Perchè certe volte ho
difficoltà a guardarmi allo specchio, perchè
certe volte mi sento così brutta e ridicola?
Magari perchè credo che l'essere carina è tutto
quello che ho, e quando mi si insinua il dubbio che non ho nemmeno
questa qualità vado in crisi.
Già.... Almeno così sono una superficiale inutile
ragazza carina. Inutile....
"Ino, sei davvero inutile"
Quella maledetta frase.
Ha risvegliato in me tutti i demoni che tanto faticosamente per anni ho
cercato di cacciare dal mio cuore, nonostante fossero sempre
lì a ricordarmi che quello che mostravo agli altri non era
sempre reale.
E così sono fuggita, perchè no, non
piangerò davanti a te, mai. Non ti mostrerò che
anche io sotto sotto sono debole; che sotto a tutta quella supponenza,
quella superiorità c'è un grande vuoto e una
grande insicurezza.
E' per questo che mi tengo sempre impegnata e faccio sempre tremila
cose. Per non pensare.
Perchè quando penso mi deprimo troppo: ripenso a quanto sono
sola dopotutto.
Certo c'è la mia famiglia, ma non mi capiranno proprio mai
completanente, e in fondo anche loro mi hanno già inquadrata.
Avevo una migliore amica, e non sono riuscita a tenermela stretta, e
tutto per una stupidaggine, per un ragazzo di cui (ora lo capisco) in
fondo non mi è mai importato granchè; anche se
ora abbiamo ripreso a parlare, Sakura, sento che le cose tra noi non
potranno più essere come prima, che quei giorni perduti non
ce li ridarà mai nessuno.
Sospiro, riprendendo a fissare il cielo, ora tinto di un colore
rossastro, mentre le prime timide stelle fanno la loro comparsa.
La Luna. Ho sempre desiderato essere la Luna, protagonista indiscussa e
magnifica, ma non sono riuscita neanche ad essere una stella, forte e
brillante nella sua solitudine infinita
Forse è meglio smetterla e tornare: sì, tornare a
casa, e ricominciare la commedia. In fondo un sorriso è un
broncio capovolto, non è difficile.
E' più facile ridere quando ti fanno notare che pensi solo
alle cretinate, arrabbiarti quando ti si rimprovera per l'ennesimo
acquisto di cui non avevi bisogno, fare spallucce quando ti accusano di
essere solo una Barbie inutile. Che ne capiscono loro...
Non è con un quoziente intellettivo di oltre 200 che si
capisce cosa spinge una ragazza a mostrarsi sempre invincibile e forte.
E poi spesso riesco a prendere in giro anche me stessa, ci credo io per
prima all'immagine che offro agli altri, quando ridiamo insieme, quando
mi sembra di capire che io per te sono speciale, quando commedia o non
commedia, mi sento davvero bene.
Sistemo la gonna e mi alzo in piedi: è uno dei classici
momenti in cui non c'è un solo posto in cui vorrei andare,
una sola persona che vorrei vedere. O forse una c'è.
Ma anche lui è come tutti gli altri, anzi è stato
lui a darmi dell'inutile, con la sua solita aria scocciata, come se gli
fossi d'intralcio.
Perchè la cosa che mi fa più male non
è che gli altri non mi trovino abbastanza attraente, e che
pensino a me come ad una superficiale oca.
E' il terrore che sia tu a pensarle queste cose, Shika.
E' la mia prima fic e spero proprio che a qualcuno piaccia.
Si potrà obiettare che Ino sia un po' OOC, ma trovo che
quasi tutti quelli che si comportano come lei, lo facciano per
nascondere una certa insicurezza di fondo.
Devo dire che scrivere questa fiction mi è servita per
sfogarmi in un momento non bellissimo.
Aspetto le vostre recensioni se vorrete, mi raccomando non siate troppo
critici!