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Autore: dragon_queen    15/12/2013    2 recensioni
Dal cap.II:
"Eileen, come se niente fosse successo, si chinò a raccogliere il pacchetto, estraendo il suo dalla tasca e lasciandolo sul divano. Dopodichè fissò intensamente Melany, il cui sguardo pareva adesso dispiaciuto e colpevole, mentre delle involontarie parole le salivano in gola:
-Vorrei che gli gnomi ti portassero via, all'istante-"
Dal cap.III:
" -Sai ragazzina, non pensavo fossi realmente così patetica- disse una voce che la fece sussultare.
Era maschile, ma non apparteneva a Tom, tantomeno a Mel. Era carezzevole, ma allo stesso tempo pungente, rassicurante, ma anche derisoria"
Dal cap.VIII:
"-Maledetto me e il giorno in cui ti vidi. Dannata la mia anima nel momento in cui ti scelsi. Tu mi porterai alla rovina- e detto questo le voltò le spalle e fece per andarsene.
-E' un destino che ti sei scelto da solo, principe- rispose di rimando Eileen, per poi allontanarsi dalla parte opposta"
Dal cap.IX:
"-Io ti vedo, ti sento, sempre ti troverò. Il mio marchio sempre mi dirà dove sei. Nessuno potrà fuggire, perchè io sono il Labirinto-"
***
Bene, una next generation.
Una ragazza più testarda di Sara si scontra con il figlio del Re di Goblin.
Curiosi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jareth, Nuovo personaggio, Sarah
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO IX

 

“Del sole noi siamo valenti,

siam forza, fierezza, coraggio ed onore,

siam quelli da sempre presenti

alla vita e alla morte doniamo valore.

Maestosi voliamo

l'aere solchiamo

nel tempo tesori avidamente celiamo”

Non appena la voce di Loli finì di pronunciare le parole del terzo indovinello, Eileen chiuse gli occhi, trovandosi nuovamente nell'ormai familiare universo oscuro e solitario. C'era però qualcosa di diverso quella volta, la sensazione di una chiara presenza assieme a lei, qualcuno che la opprimeva con uno strano potere.

Si voltò a destra e a sinistra, ma pareva essere sola. Poi il suono di un respiro, un fruscìo di vesti, un rumore di passi.

Spaventata la ragazza distolse lo sguardo dalle tre statue che erano ormai apparse dinnanzi a lei, cominciando a guardarsi nervosamente attorno.

-Chi c'è?- chiese, ricevendo in risposta solo il suo eco.

-Ràl, sei tu?-

Sperava si trattasse del principe, in parte l'avrebbe tranquillizzata. Ma nessuno parlò.

-Stai osando troppo, mia cara-

Una voce carezzevole, ma allo stesso inquietante, le fece tremare ogni parte del corpo, rese il suo respiro affannoso e giurò che sembrava essersi fatto all'improvviso più freddo.

-Chi sei? Cosa vuoi da me?- chiese, la voce che, nonostante si sforzasse, le uscì quasi un sussurro.

-Io sono l'Unico, io sono il Principio e sono la Fine- parlò di nuovo la voce.

Eileen si voltò di nuovo e le parve allora di vedere una sagoma dai contorni sfuocati che la osservava. Solo un paio di occhi assomiglianti a pezzi di ghiaccio e una smorfia sul viso simile ad un ghigno.

-Io sono il Tutto, io sono il Guardiano- continuò con voce carezzevole, mentre gli occhi di Eileen si spalancavano sempre di più, lasciando posto ad una profonda inquietudine.

A poco a poco la figura prese ad avanzare, un ammasso di fumo e oscurità, i contorni sfuocati. Lei arretrò di un passo, ma sentì d'improvviso il corpo farsi pesante e affaticato. Lo sconosciuto si stava avvicinato e Eileen non aveva modo di scappare.

Quando le fu abbastanza vicino, quasi da respirarle sulla pelle del viso, lo vide cominciare a girarle attorno, curioso.

-Chi sei?- gli chiese stavolta l'essere, fermandolesi alle spalle.

-Sono Eileen- rispose lei con voce tremante.

-Eileen? E dimmi: da dove vieni?-

-Da molto lontano-

Ma perchè le risultava così facile rispondere alle sue domande? Dove era andato a finire il detto “mai fidarsi degli sconosciuti”?

-Lontano quanto?- chiese ancora, sospirandole tra i capelli biondi.

-Molto- rispose lei, allontanandosi dalla presenza e voltandosi in modo da poterla guardare in faccia.

Giurò di aver visto il ghigno allargarsi sempre più.

-Sei interessante, creatura. Chissà, in fondo potresti anche piacermi- concluse e in uno spiro sparì.

La ragazza sentì il cuore ricominciare a batterle in maniera regolare, mentre la sensazione opprimente presente sino a quel momento andava a poco a poco scemando. Con passo malfermo, cercando di orientarsi in quell'ambiente completamente oscuro e privo di punti di riferimento, si voltò nuovamente, individuando le tre statue ancora al loro posto.

Un tenue chiarore circondava quella che ritraeva un maestoso drago dalle fauci spalancate.

Come risucchiata da una strana forza, Eileen si ritrovò nuovamente catapultata nella realtà. Aveva di nuovo perso i sensi, affiancata anche stavolta da Loli e Ser Cusan.

-Ben svegliata- le sorrise la pixie.

Quando però la bionda tentò di mettersi seduta una fitta allo sterno la fece gemere. La marionetta e la fatina si affrettarono a prestarle soccorso.

-Sto bene- disse lei, sorridendo forzatamente.

Poi, mantenendo difficilmente l'equilibrio, si avvicinò alle statue che era spuntato dal pelo dell'acqua del piccolo lago sul quale erano giunti quasi un'ora prima.

-Sei tenace, ragazzina, te lo concedo. Non è da tutti provare quel dolore e non desiderare di farlo cessare- disse una voce proveniente da un punto più in alto di loro.

Ràl se ne stava là, in piedi sul grosso ramo di un albero, una spalla poggiata al tronco, un sorrisetto strafottente sul viso, ma nello sguardo una scintilla di sofferenza. Eileen lo notò, fissandolo solo con la coda dell'occhio.

-Per la centesima volta ti chiederei cosa ci fai qui, ma sinceramente stavolta passo- rispose la ragazza, continuando ad avvicinarsi alla statua e distogliendo quindi lo sguardo da lui.

-Non preoccuparti, sono qui solo come spettatore. Ho già provato a fermarti, ma dato che non ci sono riuscito, starò semplicemente a vedere come va a finire-

Planò leggero a qualche passo dal gruppo, rimanendo in silenzio. Eileen non potè fare a meno di sorridere. Non sapeva perchè, ma nonostante la sua visione l'avesse profondamente sconvolta, la presenza di Ràl, seppure anche lui rappresentasse il nemico, la rassicurava in qualche modo.

-Beh, non pensare che la tua presenza mi spaventi, principe-

-Non mi offendo, non temere-

Eileen tornò ad avanzare, la voce di Ràl che le arrivò di nuovo alle orecchie.

-Sai, ci ho pensato. Credo che tu mi debba un po' più di rispetto quando ti rivolgi a me. Sono pur sempre un principe-

Eileen allora si voltò a guardarlo, sorridendo divertita.

-Si, forse dovrei. Ma si da il caso che io non sia un abitante di Goblin e ciò non fa di te il mio principe. E poi avrai appena un paio d'anni più di me-

Stranamente lo vide sorridere e stavolta pareva un gesto di puro divertimento.

-Si, forse hai ragione- rispose allora il sidhe, stringendosi nelle spalle.

Mentre i due parlavano, sia Loli che Ser Cusan li fissavano entrambi, spaesati e senza capire questo improvviso e diverso scambio di battute. Parevano quasi due vecchi amici che si stuzzicavano a vicenda.

La ragazza era ormai giunta dinnanzi alla statua del drago e aveva sfiorato la sua superficie con le dita. Mentre ancora la pietra si stava sgretolando, accadde però qualcosa, molto simile alla volta precedente: le pupille di Eileen si ribaltarono in modo innaturale e lei cadde all'indietro, recuperata però da una stretta, calda e rigida al tempo stesso. Qualcuno la adagiò a terra, mantenendole però la testa in alto.

-Ehi ragazzina, niente scherzi- disse la voce che riconobbe come quella del principe, il tono che mostrava un dolore mal celato.

-Brucia...terribilmente!!- disse lei, portandosi una mano al petto.

Senza troppi complimenti, Ràl strappò letteralmente i primi due bottoni della camicia che la bionda indossava, mostrando la pelle candida, marchiata da qualcosa di incandescente: un simbolo circolare, composto da intricati ghirigori che lo facevano assomigliare letteralmente ad un labirinto in miniatura.

Quando il moro lo sfiorò appena con le dita, il corpo di Eileen si irrigidì in modo quasi innaturale.

-Che le succede?- chiese Loli, preoccupata, mentre stringeva la mano all'amica.

-Fatina, se lo sapessi pensi avrei questa faccia?- rispose il principe di Goblin, non fissando neanche la creatura.

-E' colpa tua!! Sei tu che l'hai convolta in questa assurda prova!!-

-Non doveva certo andare così. Sai successa di una cosa simile alla Campionessa durante il suo viaggio attraverso il labirinto?-

-Brucia!! Brucia!!- gridò in quel momento Eileen, inarcando la schiena e portando indietro la testa.

-Che cosa le sta succedendo?- calcò Ser Cusan.

-L'ha marchiata- disse una voce alle loro spalle.

-Cosa ci fai qui?- chiese Ràl con voce dura, senza neanche voltarsi.

-Sono venuto per aiutarti. Questa cosa si sta rivelando peggio di quanto mi aspettassi-

-Pensavo che questa fosse la mia prova e che tu non avresti interferito-

-Tua madre è testarda quasi quanto te. Diciamo che è una delle poche cose che temo-

Con passo cadenzato la figura si avvicinò alla ragazza, ancora a terra, una mano stretta in quella del principe e l'altra in quella di Loli. La mascella rigida, il volto sofferente.

-Cosa vuol dire che l'ha marchiata?- chiese allora il moro.

-Tutto a tempo debito. Adesso dobbiamo lenirle un po' il dolore-

Il sovrano di Goblin si chinò sulla figura della ragazza, facendo apparire nel suo palmo inguantato una piccola sfera. Dopodichè la strinse in pugno, tramutandola in polvere. Poi, con un soffio leggero, la sparse sulla ferita di lei, la quale mostrò un quasi immediato sollievo.

-Brucia...brucia...-

Stavolta le parole uscirono affievolite, quasi seguissero il declinio del dolore.

Istintivamente Ràl portò una mano tra i capelli biondi di Eileen, carezzandoli lentamente. Il disegno del suo petto si stava facendo più scuro e le ustione stavano sparendo, mentre il respiro di lei si era fatto più lento.

Fu allora che il principe la prese tra le braccia e, capendo la muta richiesta del padre, lo seguì sino ad inoltrarsi nella selva, dietro Loli e Ser Cusan. Prima di andarsene la pixie recuperò la terza chiave, anche se in quel momento era più preoccupata per l'amica che per altro.

 

-Io ti vedo, ti sento, sempre ti troverò. Il mio marchio sempre mi dirà dove sei. Nessuno potrà fuggire, perchè io sono il Labirinto





NDA
Per farmi perdonare, una copertina per questa storiella, anche se non ha avuto molto successo :P
Ràl è Ben Barnes, il bel principe Caspian o il tenebroso Dorian Gray, mentre Eileen è interpretata dalla modella Skye Stracke.
Tra qualche capitolo anche il cattivone :) 
Alla prossima e grazie a tutti quelli che mi seguono.
Bye bye

  
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