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Autore: AlexV_    15/12/2013    2 recensioni
Questa è una storia tratta dalla 10x09 e quindi contiene Spoiler, non legga chi non l' ha ancora vista..
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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POV: Arizona

Gli ultimi mesi di gravidanza passarono in fretta, tra coccole , compere e voglie.
Ormai , quasi al nono mese non ce la facevo più, morivo dalla voglia di stringere il mio bambino tra le braccia.
Ero stanca di immaginare i suo lineamenti, volevo vedere il colore dei suoi occhi, accarezzare i suoi capelli e tenere le mie dita strette nelle sue manine delicate.
Non dimenticherò mai il giorno in cui mi si ruppero le acque: 
Eravamo in un grosso centro commerciale per comprare le ultime cose per il piccolo, Callie che era sempre stata " il poliziotto cattivo" con la piccola Sofia, adesso col piccolo Tim non badava a spese. 
Stavamo comprando una bellissima culla di legno chiaro, con un cuore intagliato sul fianco, quando avvertii un forte stimolo di andare al bagno.
"Callie, tieni un attimo Sofia? Devo andare al bagno.." Chiesi a mia moglie.
" Ma Arizona, di nuovo? Siamo appena uscite dal bagno! Dai, aspetta un attimo, paghiamo la culla per il piccolo e poi ti accompagno io" mi disse lei.
Non ebbi nemmeno il tempo di replicare che avvertii un senso di liberazione e poi una sensazione di calore lungo le gambe.
Guardai verso i miei piedi incredula, poi guardai Callie.
"C-Callie.." Balbettai. " Credo che mi si siano rotte le acque"
Vidi mia moglie pietrificarsi per un istante, poi si riattivò e decise di non chiamare l' ambulanza, ma di precipitarci nel parcheggio, per raggiungere in auto l' ospedale.
Callie non si perse d' animo e mentre guidava chiamò Addison per informarla delle mie condizioni, che ormai mi disperavo per il dolore delle contrazioni, e Cristina, affinchè si prendesse cura di Sofia.
Arrivammo al SGMH e Trovammo Alex e Addie ad attenderci all' ingresso del pronto soccorso.
Mi aiutarono a salire sulla barella e mi portarono in una stanza per prepararmi al parto. Callie mi teneva la mano, e mi aiutava con gli esercizi di respirazione, ma le doglie erano troppo forti e non riuscivo nè a seguirla nè a trattenermi dall' urlare.
Prima che mi portassero in sala operatoria strinsi la mano di mia moglie e la guardai: " ti prego Calliope, vieni con me, ho paura, ho bisogno che tu mi tenga la mano" la implorai tra un respiro profondo ed un altro.
Lei annuì serenamente e mi accarezzò la fronte. Il suo sorriso mi servì da anestesia, come sempre, Calliope era la mia felicità.
"Sono sempre con te" mi disse.
-Due ore dopo..-
È proprio vero che i dolori del parto sono atroci, le contrazioni, continue e sempre più frequenti sembrano lacerarti il grembo, e la voglia di spingere  anche quando non puoi è frustrante. Ma è anche vero che tutto il dolore, le pene e la paura spariscono quando senti il pianto acuto del tuo bambino, quando te lo poggiano tra le braccia e sparisce tutto quello che c' è intorno a te.
È incredibile, ma in quel momento tuo figlio occupa i tuoi sensi.
 Tutto quello che vedi è la sua pelle rosea.
Tutto quello che senti sono i suoi mugolii affamati.
 Il suo odore si impossessa del tuo olfatto e non vorresti mai staccarti dalla sua pelle vellutata.
L' infermiera prese il piccolo Timothy per le procedure di routine e io fui portata nella camera che avevano preparato per me.
Devo essere crollata subito per gli sforzi del parto, perchè non ricordò più altro, tranne la scena che mi ritrovai davanti al mio risveglio: Callie era seduta sulla poltroncina al lato del mio letto con il piccolo Tim tra le braccia.
Lo cullava dolcemente e potevo leggere l' amore nei suoi occhi. In piedi, accanto a lei c'era la piccola Sofia che cantàva per lui la ninna nanna che Mark cantava sempre per lei :
"Chiudi gli occhi dolce orsetto
posa il capo sul mio petto
canterò fino al mattino
qui' poggiata sul cuscino.
Canterò una melodia
sin che il buio non va via,
sarò accanto col sorriso
finchè il sole vedrà il tuo viso"
Decisi di non interromperle, e di fingere di dormire un'altro po' per potermi gustare la splendida visione che avevo davanti. Potevo desiderare altro dalla vita?
   
 
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