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Autore: purplelight    15/12/2013    1 recensioni
Il Dottore si appoggiò al muro - e cosa vuol dire...? essere inconsapevoli è come essere morti-disse.
Rose si mise di fianco a lui , allungando la mano fino al suo viso e accarezzandolo dolcemente , lui la guardò. - Hai paura?- chiese.
Lei abbozzò un sorriso stanco - Si...ma- prese il suo volto con ambe le mani - se ci sei tu , in questo buio ,io non ho paura...-
Si guardarono , senza sorriso , con occhi tristi e lucidi....quello sarebbe stato un addio...
-Io si...- sussurrò il Dottore.
-Cosa? - chiese Rose alzando un sopracciglio , gesto che fece sorridere il Dottore.
-Ho paura- disse lui e i suoi occhi si coprirono di lacrime.
Rose sospirò e avvicinò le labbra alla fronte dell'uomo , dandogli un bacio leggero .
-Non averne....non ne hai bisogno, questo è normale, bisogna andare avanti ognuno per la propria strada-
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Doctor - 10, Doctor - 11, Doctor - 9, Rose Tyler
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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THOMAS 2


- perchè stai piangendo?-


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Si svegliò nel suo letto , stringendo lenzuola umide con gli occhi che le bruciavano come spilli interni  , intorno una tenue luce bluastra entrava dalla finestra illuminando i mobili della sua stanza e delineando i contorni dell' armadio e della scrivania. Scosse la testa dolorante.
Si sentiva al modo di quando si svegliava dopo una grande sbornia solamente...non sapeva come era finita nel suo letto. Cos'era successo? Strinse una ciocca di capelli tra la mano e cercò di alzarsi scoprendo quanto le dolessero le gambe.
Le ginocchia sembravano schiacciarsi al peso del suo corpo e si ritrovò a  barcollare qualche istante, i muscoli sembravano indolenziti...come se avesse dormito per molto tempo  , arrivò lentamente davanti all'interruttore della luce a con un dito schiacciò il pulsante di accensione.
Normale. Tutto era normale , nessuna cosa fuori posto , il tappeto , le tende...i piccoli profumi sopra la scua scrivania.Normali.
Ma com'era arrivata lì?
C'era qualcosa che non tornava ...
Uscì nel corridoio , l'appartamento era buio tranne che per la luce della cucina che si posava calda sulle piastrelle...sua madre doveva essere ancora sveglia.
- Mamma-
Jackie si voltò verso di lei , sorridendole - ciao tesoro , finalmente ti sei svegliata....-
Rose inclinò la testa - quanto ho dormito?-
- Due giorni , sei arrivata qui che sembravi un cadavere ma per fortuna siamo riusciti a salvarti....-
-Siamo? mamma ....-
- Io e il Dottore...-
Matt....adesso si ricordava , Harold Saxon , il ciondolo...i viaggi nel tempo. Una fitta alla tempia, un dolore. Dottore...si appoggiò allo stipite della porta.
-Mamma...con chi ero nel cortile?-
-Tesoro che domande mi fai?...ma con il Dottore-
Le mancava il respiro...a Rose ultimamente mancava spesso il respiro. C'era qualcosa di sbagliato , Matt non avrebbe mai detto a sua madre dei Rotkunus e dei viaggi nel tempo , non poteva...
-Quale Dottore?- chiese Rose avvicinandosi alla madre quanto bastava per vedere che la donna non era seduta su una carrozzina....ma su una sedia.
-Come fai ad essere seduta su una sedia?-
Jackie la guardò con una faccia stupita poi si toccò le gambe - ma cosa dici? che domanda è come fai ad essere seduta su una sedia?-
Rose si passò le mani sul volto , sentiva il cuore battere veloce.
-C'è qualcosa che non va, no no no...mamma, tu dovresti essere su una sedia a rotelle, paralizzata , depressa-
-Ehi! ma che diavolo stai farneticando!- sbottò Jeckie alzandosi poi in piedi per portare una tazzina sul lavabo.
-Non è possibile- mormorò Rose.
Credi nei viaggi nel tempo?.... niente è impossibile! Rose...siamo fantasmi che camminano Le ultime parole di Matt le rimbombarono nella testa , ma lontane , quasi come un eco. Chiuse gli occhi.
Quello non era reale , provò a pensare alla prima volta che aveva conosciuto Thomas , alle porte dimensionali ...alle illusioni di quei mostri. Probabilmente era arrivato un Rotknutus ed aveva intrappolato lei e Matt...probabilmente stava morendo ,proprio in quell' istante.
-Rose?-
Quella voce , calda , ruvida...scosse la testa, non era reale.
-Rose?-
Non poteva essere la voce di Thomas...lei era stata con Matt.
-Rose?-
Prese un grande respiro , contò fino a tre ed aprì gli occhi.
Lo sguardo scuro sembrava avvolgerla dolcemente , gli occhi nocciola dentro ai suoi...il naso aquilino e quei capelli...quei capelli sbarazzini incredibilmente attraenti.
-Thomas?-
Lui alzò un sopracciglio , divertito.
- Chi è Thomas?-


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Era uscita fuori sul pianerottolo , il corpo percosso da tremiti e la testa dolorante , quelle fitte sembravano non passare mai , respirava a fatica e per sorreggersi si dovette appoggiare alla ringhiera.
Si passò una mano tremante tra i capelli e fece un profondo respiro. Stava sognando? l'avevano drogata? Stava morendo dentro un mondo parallelo creato dai Rotkunus?....cosa stava succedendo?
Un altra fitta, questa volta più forte vicino alla tempia destra.
Quei dolori stavano peggiorando , nella testa come un mormorio... quel ritmo , quattro battiti.
-Rose?- la sua voce la fece distrarre per qualche secondo dal male , si voltò incontrando i suoi occhi castani nell'ombra della sera.
La somiglianza era impressionante , l'espressione cupa e intrigante di quell'uomo le entrava dentro al cuore facendolo vibrare d'emozione...ma a guardarlo meglio , una strana nota nella sua voce appena percettibile lo faceva sembrare diverso. Alieno.
-Credi nei viaggi nel tempo?- gli domandò la ragazza , e le parole gli uscirono dalle labbra a tradimento come se non fosse lei a parlare ma stesse solamente ripetendo frasi imparate in un tempo remoto. Dimenticate.
Lui sorrise dolcemente e gli occhi si chiusero in una smorfia delicata prima di riaprisi e affondare di nuovo lentamente nei suoi , imprigionandola a lui come sempre .
- Certo Rose...-
Rose lo guardò con occhi secchi , spaventati e lui se ne accorse tanto che avanzò di qualche passo per incontrare le sue mani e stringerle tra le sue.
- Cosa c'è?- domandò lui.
Rose abbassò lo sguardo sentendo una grande paura crescerle nel petto , il suo mondo era stato stravolto , si sentì terribilemte sola , persa ...incapace di distinguere il sogno dalla realtà.
-Tu non sei Thomas?-
-No ...non lo sono-
Lei lo guardò di nuovo negli occhi socchiudendoli a lama , cercando di intravvedere i suoi nel buio scoprendone solamente il leggero brillantio della sua iride scura.
-Sei il Dottore?- la sua voce era sottile , timida.
-Si Rose...- rispose l'uomo accarezzandole la guancia e sorridendo. Rose si strinse nelle spalle e chiuse gli occhi lasciandosi trasportare da quella carezza , sentendosi calda al sicuro tra quelle mani.  Chi era quell' uomo? Thomas? Dottore?....chi era ?
Ma prima di trovare una risposta delle fresche labbra accarezzarono le sue , come un soffio , poi dopo alcuni istanti d'esistazione si posarono regalandole un bacio gentile.
Quando riaprì gli occhi si ritrovò a fissare quei meravigliosi occhi scuri.
-Chi sei?- chiese.
-Io sono il Dottore Rose...-
Rose sospirò e corrugò la fronte in un espressione dubbiosa , mordendosi le labbra e lui rise divertito , il suo sorriso , un sole puro in mezzo al buio.
-Il tuo Dottore , Rose Tyler- disse poi e le prese il viso ritornado sulla sua bocca e baciandola ancora e ancora, fino a far sì che la disperazione trapelasse come un velo posatosi sopra i suoi movimenti che da dolci e delicati diventarono ad un tratto ansiosi quasi violenti.
E Rose non si oppose a quelle mani , alla loro forza nello stringerle i  fianchi , alle sue labbra avide , Rose ne rimase travolta e sconfitta  appoggiando la schiena alla colonna della ringhiera senza paura sapendo che le mani di quell'uomo l'avrebbero salvata da qualsiasi sorte.
-Sono stato così tanto in pensiero per te Rose! ho avuto paura di perderti- le confessò lui staccandosi con sofferenza dalle sue labbra - ho avuto paura che tu ti fossi dimenticata di me-
Lei lo strinse spontaneamente , come se lo avesse fatto mille altre volte sebbene lei non ricordasse nessuna di quelle volte , e sentì il bisogno di consolarlo anche se non conosceva il perchè dovesse farlo.
-Non ti dimenticherei mai , Dottore...sai molte volte accade che due anime si riescano a sentire sempre , anche se sono lontante , lontanissime...persino in un altro mondo. Perfino nel vuoto...il nulla lascia qualcosa, un indizio...e accade che sia un nome-
Lui alzò lo sguardo e la fissò , stupito.
Rose sorrise - Dottore-

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- Quindi , secondo il tuo sogno ....io non sarei mai esistito e...-
-No , tu esisti, ma ti chiami Thomas e mia madre è paralizzata in carrozzella-
Il Dottore la guardò con un sopracciglio alzato , visibilmente stupito dal racconto - Wow-
-Sì ...wow!- ripetè Rose portando alla bocca un altra patatina.
Fuori dal locale le persone camminavano coperte da delle giacche pesanti sotto ad una leggera neve che si ostinava a cadere da ore , imbiancando le strade di pietra scura della città.
- E' strano , perchè io non ti ho vista entrare completamente da quella porta dimensionale - il Dottore mostrò la mano destra , aperta - ti ho presa con questa mano , ti ho stretta forte a me e poi sei svenuta-
Rose sospirò inclinando la testa di lato per toccarsi la tempia.
-Stai male?- chiese il Dottore notando il suo movimento.
-No no...niente...è che... ecco , sia nel sogno che da quando mi sono risvegliata ho un dolore alla testa seguito da uno strano battito- Rose sorrise ironicamente - strano , ma sento sempre quattro colpi , come dei tamburi-
Il Dottore la guardava attento , gli occhi spalancati e il viso serio - il battito di un Signore del Tempo...-
-Come?-
-Il battito di un Signore del Tempo , quattro colpi , simile ad una marcia di guerra- continuò lui , mangiando un altra patatina.
-E quindi?-
Lui sospirò guardando per un attimo il soffittò con espressione vaga - tu sei caduta in uno stato di coma....è possibile che il tuo cervello abbia captato il mio battito cardiaco e lo abbia trasformato in una sorta di...sogno , o costante -
Rose innarcò un sopracciglio - costante?-
-Una costante reale nello status di coscienza superficiale nel tuo cervello...capita a volte , come una lucina nella camera buia di un bambino , dà sicurezza fà sì che i processi primari si svolgano senza particolari traumi, il nostro cervello è fantastico in questo-
-Quindi quel male ha fatto sì che io mi risvegliassi?-
-Sì...- stette a pensarci qualche secondo - Sì si...probabile-
-Wow- sospirò Rose.
-Ma raccontami meglio....io che ruolo avevo nel tuo sogno?- chiese ancora il Dottore , questa volta dipinto sul viso un sorriso malizioso. Rose alzò lo sguardo , staccando i suoi occhi dall'improvvisa perversione sul volto del Dottore sentendosi bruciare le guance.
-Niente...eri quasi uno sconosciuto, ecco...in realtà ti ho visto solamente quattro volte-
-Così poco? è questo il peso che dai alla mia persona nel tuo subconscio? grazie , grazie mille-
Rose rise di gusto per la prima volta in due giorni ...da quando si era svegliata.
-No , solo....sai che ho sognato anche l'altro te?-
-Chi?-
-Quando ti ho conosciuto....-
-Ti piacciono le orecchie a sventola e il naso bitorzoluto?-
-Assolutamente...-
Il Dottore la guardò con espressione interrogativa.
-Mi piaci in tutte le tue varianti...anche se...devo dire che tu sei particolarmente intrigante-
-Dici?- chiese lui retorico sistemandosi la cravatta , narciso.
-Si....anche se ti dirò hai anche del fascino nella tua versione giovane -
-Beh...questo è il corpo più giovane che abbia mai avuto...-
-Davvero?- Rose si sfregò le mani....Matt. Quell' uomo....lui era un Dottore.
-Mi era sembrato di aver incontrato un altro Dottore...-
-Impossibile , solamente due versioni di me...-
Rose strinse gli occhi pensierosa....eppure , ci aveva parlato. Le era sembrato così reale.... niente è impossibile! Rose...siamo fantasmi che camminano le ritornarono in mente le ultime parole di Matt, la sua camminata lenta e stanca da vecchio , quel vecchio con una maschera da ragazzo.
-Rose?-
Il Dottore le stava sorridendo.
-Si?-
-Probabilmente era uno spettro-
-Un fantasma?-
-No...uno spettro della mente , capita che il nostro cervello sotto ad un forte stress moltiplichi le difese , così il mito dell' amico immaginario eccettera...lo hai fatto con me e il mio passato , puoi farlo anche con un me immaginario-
Rose lo guardò e sorrise a fatica, d'improvviso aveva i brividi.
-E' stato così strano Dottore....una vita intera immaginata-
Il Dottore la guardava dolcemente , allungò una mano verso la sua e gliela strinse.
-Il tempo dentro alla mente può essere distorto ...ricordi il T.A.R.D.I.S? più grande all'interno?-
Rose annuì- è più reale di quanto sembri-
-Molte cose appaiono reali , Rose, il problema sta nell' riuscire a trovare la verità-
-Sì....hai ragione-rispose  la ragazza poi , senza accorgersene infilò una mano dentro alla tasca dei pantaloni....sbattendo le dita contro qualcosa di metallico. Aveva qualcosa nella tasca e non se n'era neanche accorta.
La tirò fuori scoprendo di avere un orologio...dove l'aveva preso? non si ricordava di aver mai avuto orologi ...chi glielo aveva dato?
-Che cos'è?-
-Un orologio....- disse Rose ....Harold Saxon...il sogno...aveva messo qualcosa nella sua mano prima di andarsene via E tu , la prossima volta che vedi Thomas...dagli questo!- e mise nella mano di Rose un oggetto di metallo... le parole di Harold Saxon.
-Fammelo vedere- disse il Dottore.
Rose glielo porse notando delle strane iscrizioni sul metallo...dei cerchi.
Gli occhi del Dottore si spalancarono , il volto teso bianco sembrò improvvisamente sudato.
-Chi te l'ha dato Rose?-
-Io...io l'ho sognato?-
-Rose , veramente....dove l'hai trovato?-
-Io l'ho sognato ....che cos'è?-
-Un circuito camaleonte....qui dentro c'è o c'è stato un Signore del Tempo, serve per riscrivere la biologia -



to be continued...............






  
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