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Autore: ToraStrife    16/12/2013    0 recensioni
Strampalate storie varie.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zen 2
Cadere

Lei era una ragazza forte, più forte di molte altre. Arrestava criminali, combatteva ingiustizie e difendeva i deboli.
Eppure, anche lei, come tutti, aveva i suoi momenti di debolezza.
Oh, beh, in confronto, come forza di carattere, lei era una quercia e io ero un giunco.
E a dispetto di quel vecchio proverbio cinese, che professa che di fronte alla forza di un uragano le quercie si spezzano e muoiono, mentre i giunchi si piegano e sopravvivono intatti, lei non si piegava mai. O perlomeno, si guardava sempre dal farlo.
Ma anche il più robusto e incassatore dei pugili, se sballottato da una combinazione uno-due-dieci colpi in consecuzione, può avere dei momenti di barcollamento, giramento di testa, confusione mentale, e anche cadere al tappeto.
E allora, prima che sia troppo tardi, deve aggrapparsi anche a una corda del ring, non tanto robusta, un giunco debole come me.
Come quella notte che mi ha telefonato, con quella fatidica domanda.

- Come fai a essere così forte?

La domanda era troppo paradossale. Pensai a uno scherzo.
Ma lei mi spiegò cos'era accaduto.
Sciocchezze, prese una ad una. In tante contemporaneamente potevano sfiancarti, anche perdere fiducia nell'umanità. Anche chiuderti a riccio e isolarti dal resto del mondo.
Ero forse l'ultima porta che aveva deciso di varcare.
Non sapevo tuttavia come risponderle. Come se un topo insegnasse a un leone a tirare fuori i denti.

- Per quanto mi rialzi. - Mi confessò. - Sento che ogni caduta è sempre più profonda. Per quanto mi sforzi per tornare su, ogni spinta è sufficiente a ributtarmi più giu. E' come... - Fece una pausa. - Se la mia vita fosse in continua discesa.

Feci una pausa, riflettendo sulla mia, di vita, e su come avevo sempre imparato a rialzarmi. Alla mia maniera.

- Sai come fanno i gatti? - Esordii. Senza aspetter risposta, continuai. - Mentre cadono, si voltano sempre per cadere in piedi.

- Non capisco. - Mi fece lei, dubbiosa.

- Certe volte la vita, inutile negarlo, è davvero una continua discesa. Ma come gestire la discesa, dipende solo da te. Come quando precipiti da una grande altezza: se diventi dura e rigida come un riccio, finisci spiaccicata sul terreno. Se invece ti mantieni malleabile ed elastica come una palla, hai la possibilità di rimbalzare di nuovo verso la cima.

Non l'ho più sentita personalmente dopo quella telefonata notturna.
Ma ho sentito il suo ruggito, un ruggito di vittoria: segno che non solo la palla ha colto il rimbalzo, ma è volata direttamente a canestro.
  
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