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Autore: Marss    16/12/2013    2 recensioni
Sono Martina, ho 17 anni e sono la povera vittima di un noioso ed obbligatorio stage aziendale. Un intero mese di lavoro alla reception di un villaggio turistico in Basilicata. Sì, perché dovevo per forza complicarmi la vita, non potevo certo scegliere un albergo a Milano, magari anche vicino a casa!
Comunque, le cose non andranno poi tanto male. Soprattutto quando incontrerò Davide, animatore romano dagli splendidi occhi neri e dal sorriso mozzafiato...
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo diciassette – Crocifissi, risate e una proposta inaspettata








 

20 Giugno, ore 16.00

Finalmente io e Lisa eravamo in turno con Gabriele, Maurizio e Giulia! Sapere di avere quei tre come responsabili mi faceva quasi venire voglia di andare a lavorare...
-Ragazze domani arriva un gruppo di 100 persone, fanno parte di un'associazione per anziani o qualcosa del genere... voi che avete il turno mattutino dovrete occuparvi dei loro check-in!- ci disse Giulia.
-Ma gli arrivi non sono di domenica di solito?- chiese Lisa, curiosa. Era strano in effetti che un gruppo così numeroso arrivasse di venerdì.
-Generalmente si, ma per loro Annalisa ha fatto un'eccezione...
-Quindi mi raccomando, non fate danni come vostro solito!- intervenne Gabriele, interrompendo il discorso di Giulia.
-Noi non facciamo mai danni caro!- esclamai, stampandomi un finto broncio sul viso.
-Su bionda, non prendertela! Lo sai che ti vogliamo bene in fondo...- si intromise Maurizio.
A quell'ora, la reception era praticamente deserta. Tutti gli ospiti erano in spiaggia o in piscina, a godersi la splendida giornata. Sentivamo la voce di Francesca, l'animatrice che si occupava del fitness, mentre teneva una lezione di acquagym e la musica della console di Tony in sottofondo. Mentre tutti si divertivano, noi morivamo di caldo dietro al bancone. Ovviamente, solo gli uffici del back office erano dotati di climatizzatore, ma noi dovevamo restare davanti, in attesa che qualcuno chiedesse informazioni o che squillasse il telefono.
-Che noia! Le giornate così sono le peggiori!- disse Maurizio, alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a noi. Io e Lisa eravamo, come consuetudine, vicino al centralino e chiacchieravamo del più e del meno.
-Dovremmo trovare qualcosa da fare... qualcosa con cui divertirci...- disse Gabriele, raggiungendo il suo compare.
-Basta che lasciate stare le ragazze!- provò a dire Giulia, ma dallo sguardo complice che si lanciarono i due, capimmo che ci saremmo dovute preoccupare.
Guardai Lisa disperata, pronta a qualsiasi scherzo da parte dei due ragazzi.

-Bionda, sta suonando l'allarme in back office! Vai a spegnerlo per favore, sono occupato!- mi urlò Maurizio dalla sua postazione. Ogni tanto capitava che qualche ospite tirasse la cordicella dell'allarme presente nelle docce delle camere. Quando succedeva, dovevamo capire da che stanza arrivava, spegnerlo e chiamare la camera per capire se andava tutto bene.
Mi alzai e mi diressi verso la porta chiusa del back office. Non feci in tempo ad appoggiare la mano sulla maniglia, perché questa si abbassò da sola e la porta si aprì.
-Oddio...- sussurrai, scioccata. Rimasi ferma sulla soglia, l'ufficio sembrava vuoto e in ordine come al solito. L'allarme, nel frattempo, continuava a suonare.
-Bionda ti dai una mossa per favore? Questo rumore mi sta assordando!
-Mauri... la porta... si è aperta da sola!- balbettai, guardandolo
-E quindi? Sarà stato uno spiffero, che ne so! Forza muoviti!- mi rispose, rimanendo impassibile.
Deglutii rumorosamente ed entrai. Mi avvicinai ai dispositivi per spegnere gli allarmi, guardandomi attorno con aria
furtiva. Notai una figura inquietante in piedi nel buio. Reggeva qualcosa di grande in mano e non si mosse

-Chi c'è?- chiesi spaventata. Non ottenni nessuna risposta, così mi avvicinai.
All'improvviso la figura si mosse e... mi trovai davanti Gabriele con in mano un gigantesco crocifisso di legno!
Lanciai un grido, spaventata, ma subito dopo cominciai a ridere a crepapelle. La scena era veramente comica, non c'era che dire!
Gabriele se ne stava fermo sotto la luce della lampada, lo sguardo serissimo mentre stringeva al petto l'enorme crocifisso. Continuai a ridere come una matta, mentre Lisa, Maurizio e Giulia ci raggiunsero in back office.
Tutti si misero a ridere, Maurizio si avvicinò all'amico e gli tirò una pacca sulla spalla
-Sei stato grande! Bello scherzo fratello!- commentò, continuando a ridere come un bambino.
-Mi hai fatto prendere un colpo scemo!- dissi rivolta al mio responsabile, asciugandomi gli occhi.
-Beh, almeno la giornata è stata un po' meno noiosa!- disse Lisa
Tornammo dietro al bancone con ancora le lacrime agli occhi per le risate e accogliemmo i successivi clienti con un
grande sorriso.

-Marti, c'è una signora che ha smarrito la chiave della camera. La accompagneresti tu per favore?- mi chiese Giulia, tornando seria.
Accettai volentieri, presi la chiave universale e uscii dalla reception con la donna che non la smetteva più di parlarmi del marito. Ovviamente, alloggiava nell'ultima stanza del villaggio, decisamente lontana dalla reception. Dopo averla accompagnata, decisi di allungare un pochino la strada e di passare per il bar della piscina.
Gli animatori si erano spostati in quella zona e stavano facendo dei giochi con alcune famiglie. Vidi Davide correre da una parte all'altra del porticato, cercando di organizzare un torneo di carte o cose simili. Percorsi il vialetto che passava accanto al bar e mi fermai un istante ad osservarlo. In quel momento, alzò gli occhi e i nostri sguardi si incrociarono. Abbozzai un timido sorriso, spostandomi i capelli dietro un orecchio e cominciando a mordicchiarmi il labbro inferiore. Davide sorrise a sua volta e, come sempre, smisi di respirare. Non credo di aver mai visto un sorriso più bello di quello, un sorriso capace di togliermi il fiato ogni volta. Mi salutò con la mano, ma poi tornò al suo lavoro, richiamato all'ordine da Mirko, il responsabile, che mi dedicò un'occhiata tutt'altro che amichevole.
Abbassai lo sguardo e tornai velocemente in reception, sperando di non essermi cacciata nei guai.

Ore 18.40

-Finalmente si mangia!- esclamai felice entrando in mensa. Io e Lisa eravamo in pausa insieme a Maurizio, che superò la fila e si fiondò sul cibo. Dentro, già seduti al tavolo, trovammo tutti gli altri.
La cena era l'unico pasto che riuscivamo a consumare quasi tutti insieme e ci divertivamo ogni volta di più!
-Come sta andando la giornata?- mi chiese Laura quando mi sedetti accanto a lei
-Bene! All'inizio un po' noiosa, ma Gabriele ha trovato il modo per renderla un po' più movimentata!- dissi. Raccontai dell'episodio del crocifisso e tutti si misero a ridere, deridendomi anche un pochino per essermi lasciata spaventare
facilmente.

-Non è giusto però, avete sempre voi due i responsabili migliori!- commentò Sara. Lei e Laura erano quasi sempre in turno con Francesca che, nell'ultimo periodo, aveva deciso di prendere un po' il posto di Patrizia. Era infatti diventata antipatica e sgarbata, rispondeva sempre male e ci trattava come fossimo l'ultima ruota del carro. Lo eravamo, in effetti, ma questo non la autorizzava certo a trattarci come zerbini!
-Tranquille, domani Maurizio tocca a voi!- le tranquillizzai, con una punta di amarezza nella voce. Se loro avevano Maurizio, significava che io e Lisa saremmo state con Francesca. Non si poteva mai stare tranquilli in questo
villaggio!

-Ragazzi noi andiamo, dobbiamo cominciare il nostro turno! Ci vediamo come al solito in anfiteatro?- chiese Giada, alzandosi, seguita a ruota da Valeria, Leonardo e Alberto.
-Certo! Vi aspettiamo sulle ultime sedie in fondo!- rispose Lisa, addentando una mela.

Finimmo di mangiare e, avendo ancora a disposizione qualche minuto, decisi di passare in camera a rinfrescarmi. Laura mi accompagnò e, come al solito, in corridoio incrociammo qualche animatore in pausa.
-Ciao stagiste!- ci salutò Tony, affacciandosi dalla sua camera.
Gli fece subito eco Alessandro, seguito da Stefano e Francesco, che passeggiavano tranquillamente in accappatoio.
-Vi vedremo stasera in anfiteatro?- mi chiese Alessandro, avvicinandosi.
-Certo, come sempre!- risposi, sorridendo. Mi avvicinai alla mia camera ed entrai, lasciando la porta aperta visto che Laura si era fermata a chiacchierare con Tony.
Andai in bagno e mi sciacquai il viso. Quando alzai lo sguardo vidi nello specchio Alessandro, in piedi dietro di me. Sussultai e mi voltai
-Che ci fai qui?- chiesi, riponendo l'asciugamano e uscendo dal bagno. Mi venne dietro, avvicinandosi pericolosamente
-Quindi esci con Davide?- mi chiese a bruciapelo
-Non sono affari tuoi...- risposi, un po' spiazzata da quella domanda. Come diavolo faceva a saperlo?
Si avvicinò ancora e mi afferrò delicatamente per l'orlo dei pantaloni della divisa, attirandomi a se -Beh, sarebbe un vero peccato. Perché speravo potessimo divertirci un po' stasera...- mi sussurrò all'orecchio, accarezzandomi i capelli. Mi vennero i brividi e rimasi immobile per qualche secondo. Poi sentii la sua mano percorrere il mio profilo da sopra la camicia e posarsi sul seno. Mi ritrassi immediatamente, guardandolo in cagnesco
-Ma cosa stai facendo, me lo spieghi?- chiesi furiosa. Lui abbozzò un mezzo sorriso, piegando la testa di lato e osservandomi. Ok, era bello da impazzire ma... insomma, uscivo con Davide!
-Senti, non si può fare. Assolutamente. E sono anche in ritardo, devo tornare al lavoro, quindi adesso mi fai il santo favore di andartene.- dissi, spingendolo fuori dalla stanza. La fortuna sembrava essere dalla mia parte, il corridoio era deserto.
-Come vuoi, non sai che ti perdi!- disse lui, alzando le mani in segno di resa. Chiusi la porta e uscii a cercare Laura, mentre il ragazzo tornava nella sua stanza in silenzio.
-Laura sono in ritardissimo, dopo ti devo raccontare una cosa!- dissi d'un fiato appena la vidi.
-Marti che è successo?
-Niente, tranquilla. Vado, ci vediamo dopo!- detto questo, corsi giù dalle scale e mi fiondai in reception.

Ore 21.30

Finito il turno, io e Lisa corremmo, ancora in divisa, in anfiteatro. Lo spettacolo d'animazione era appena iniziato, potevamo sentire la sigla già dal vialetto. Percorremmo la scalinata in pietra velocemente e raggiungemmo Laura e gli altri.
Dopo la sigla, iniziò lo spettacolo musicale, sulla base delle canzoni di Michael Jackson. Rimasi incantata a guardare il coreografo, Fabio, ballare alla perfezione quelle splendide canzoni, con una grazia e un'eleganza veramente commovente.
Alla fine, tutti applaudirono forte, alzandosi in piedi e intonando cori verso il ballerino. Quando tutto finì ci alzammo e ci dirigemmo verso il bar della piscina, avvisando Valeria e gli altri che ancora stavano lavorando del nostro spostamento.
-Marti, mi devi per caso raccontare qualcosa?- mi chiese Laura, prendendomi da parte mentre camminavamo sul vialetto.
-Non sai cos'è successo Laura! Mentre tu ti sei fermata a chiacchierare con Tony io sono tornata in camera e Alessandro mi ha seguita! Ha provato a toccarmi, ma mi sono allontanata. Mi ha proposto di “divertirci insieme”, ti rendi conto?
-Beh, da lui me lo sarei aspettata... e tu cosa gli hai risposto?
-Di no ovviamente! Sto uscendo con Davide, non mi va proprio di mettermi in altri casini!
-C'è da dire che Alessandro è proprio carino però...
-Certo che è carino! Ma mi vedo con Davide e mi piace veramente tanto, quindi il problema non si pone!
Continuando a chiacchierare, raggiungemmo gli altri al bar e trascorremmo tranquillamente il resto della serata. 

  
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