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Autore: Warrior Midna    16/12/2013    3 recensioni
Non che non fosse una brava cuoca, ma la sua specialità erano i piatti del suo paese [...] Si era cimentata anche con la cucina locale… Ma mai un dolce.
Per l'iniziativa 'Nine days were gifted to the race of Black Flies' del forum The Black Parade
Genere: Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Non che non fosse una brava cuoca, ma la sua specialità erano i piatti del suo paese: piatti da servire principalmente freddi o comunque tiepidi, pieni di spezie ed ingredienti che a Konoha erano reperibili solo in strane confezioni che davano al prodotto un sapore più simile alla plastica che all’originale. Si era cimentata anche con la cucina locale e per fortuna lo sgombro gli veniva piuttosto bene*… Ma mai un dolce. Quelli di Suna erano molto più semplici e comunque preferiva comprarli già confezionati – il piacere intenso arriva all’improvviso, senza troppi preparativi. Quello però era il loro primo Natale nella nuova casa, a Konoha appunto, e Shikamaru le aveva espressamente chiesto la Christmas Cake che sua madre non avrebbe fatto «perché tanto non vivi più qui e non ho intenzione di preparare un dolce che poi non posso mangiare», diceva la cara Yoshino. Dannazione.
Temari controllò che gli ingredienti della ricetta di suddetta madre scritti sul foglietto ingiallito (una vecchia ricetta di famiglia?) fossero gli stessi da lei procurati, ora tutti sparpagliati sul tavolo. Pan di spagna: 3 uova, 100g di zucchero, 90g di farina per dolci, 15g di burro, 1 cucchiaio di latte. Sciroppo: 2 cucchiai di zucchero, 3 cucchiai di acqua calda, 1 cucchiaio di Kirsch – che, non avendolo trovato, era stato sostituito dal succo di fragola. Copertura e farcitura: 400ml di panna da montare, 3 cucchiai di zucchero, 450g di fragole, zucchero a velo. Non mancava niente.  Ormai non poteva più scappare. Accese il forno a 160° e mise la pentola d’acqua sul fuoco, quindi cominciò la vera e propria preparazione – avrebbe pensato alla tortiera in seguito –:  mettete le uova in una ciotola capiente e mixatele con uno sbattitore elettrico a bassa velocità. Infilò la spina nella presa della corrente e le fruste nella ciotola con le uova. Osservò la levetta sopra il manico dello sbattitore, già posizionata al centro. «Strano, dovrebbe partire…». E così fu quando, spostando la levetta sulla velocità massima,  le uova decisero di rompersi in infinite goccioline che schizzarono tutte direttamente sul suo maglione. Un ottimo inizio, seriamente. Dannazione.
Dopo una serie di procedimenti riusciti piuttosto a stento e di cui non capiva l’utilità, come quello di dover sbattere uova e zucchero con la ciotola immersa nella pentola di acqua calda – che ovviamente aveva dovuto cambiare perché troppo piccola –, e dopo aver constatato che il piatto della bilancia non era adatto a versare lo zucchero finito quasi tutto sul tavolo, decise di utilizzare un metodo tutto suo per la farina. Prese il setaccio, lo posizionò sopra la ciotola e vi ci versò dentro la farina. Iniziò a farla cadere sul composto, spargendola uniformemente con precisione maniacale più per noia che per reale utilità del gesto, creando uno strato piuttosto sottile. Solo a quel punto decise di pesare il pacco di farina. Essendo la quantità originaria 500g e dovendone usare solo 90, la bilancia avrebbe dovuto indicare 410g. Temari spostò lo sguardo dalla misura sperata a quella indicata… 340g. La punizione di qualche Kami. O ancora più plausibilmente la punizione di Yoshino per averle portato via il suo pargolo. Lei, Temari della Sabbia, potentissima e attentissima kunoichi, invidiata da tutte non solo per la sua bellezza ma anche per la sua tenacia, la sua intelligenza e i suoi riflessi. Lei, sconfitta da sessanta grammi di farina. Dannazione.
 
 
La sera successiva, il 24 dicembre, la torta era nel frigorifero, pronta per essere mangiata. Il continuo della preparazione era stato altrettanto disastroso, come lo sciroppo estremamente dolce, la panna troppo montata e troppo poca. Shikamaru sbucciava un mandarino guardandolo distrattamente, come assorto dai suoi pensieri. La ragazza di fronte a lui faceva lo stesso, dimostrando finta indifferenza mentre sentiva di star impazzendo dall’ansia. Guardava il suo “uomo” con la coda dell’occhio, aspettando il momento fatidico. Sbucciava e mangiava quel mandarino con una lentezza impressionante, facendole venire voglia di prenderlo e infilarglielo tutto in bocca in una sola volta, ma si contenne e aspettò. Decise anzi di fare finta di niente e cominciò a sparecchiare la tavola mettendo nel lavandino tutto ciò che andava lavato e il resto al suo posto, sperando che Shikamaru non si fosse dimenticato del dolce e che quindi l’avrebbe chiesto. Temari sobbalzò leggermente nel sentire la sua voce all’improvviso: «Quindi non hai più fatto la torta». Finalmente.
«Ah già, la torta. Scusami, ero sovrappensiero» finse, pur di non dargliela vinta. Mentre Shikamaru la guardava con uno sguardo indecifrabile, prese la torta dal frigo e la poggiò sul tavolo con la scritta “Buon Natale” rivolta verso di lui. Apparecchiò con i piatti e posate puliti, tagliò la torta con il coltello per dolci e ne servì una fetta al ragazzo, il tutto con la nonchalance che di solito dimostrava nel mandare a quel paese le persone di cui non le importava veramente niente. Servì una fetta anche a se stessa e si sedette nuovamente trattenendo il respiro, mentre Shikamaru portava alla bocca il primo cucchiaino. Lo vide masticare lentamente guardando fisso un punto imprecisato, fino a quando esclamò: «Temari è… terribile.»
Non sapeva se tornare a respirare e anche volendo non ci riusciva per l’enorme peso che sentiva sulle spalle. Temari della Sabbia, l’imbattibile e terrificante kunoichi, invidiata, temuta e rispettata da tutti, sconfitta dalla torta di Natale. Dannazione.
«Sai che sei davvero fortunata», continuò Shikamaru non rendendosi conto delle sue parole, evidentemente brillo per il sakè bevuto durante la cena, «che sia io il pover’uomo a stare con te? Arrivata a quest’età e con quest’abilità culinaria, nessuno ti avrebbe mai voluto.»**
«Tu sei un pover’uomo morto, Nara.»
 
 
 








N.d.A.
*: piatto preferito di Shikamaru
**: il termine "Christmas Cake" viene anche usato talvolta in senso dispregiativo verso le ragazze con più di 25 anni, con il senso che, passato il 25°compleanno, proprio come le torte di Natale dopo il 25 dicembre, nessuno avrebbe più avuto interesse verso di loro. [cit.]
Ooooooooooohhh che bello ce l'ho fatta! Mi dispiace di aver innaugurato in questo modo pietoso la novena, ma non mi veniva proprio meglio.
Con un po' di anticipo, vi faccio tutti i miei immensi auguri di buon Natale e buon anno nuovo! Tanta felicità a voi <3
E mi raccomando, nei prossimi giorni continuate a seguire il forum, ne vedrete delle belle :D
Giù <3
PS. La ricetta è presa da qui u.u

 
   
 
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