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Autore: midnightsummerdreams    16/12/2013    2 recensioni
Robert e Alyssa sono una coppia da quattro anni e da due stanno provando ad avere un bambino ma non è facile come sembra, dopo aver provato di tutto decidono di chiedere aiuto ad una agenzia, e tramite questa agenzia pagano una donna di cui non sanno nulla per portare avanti la gravidanza, ma le cose non vanno mai come dovrebbero..
Per America Wright il significato non c'è mai fine al peggio è assolutamente vero..
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scusate girls ho postato senza scrivervi nulla, allora unfortunately come vedrete ecco il cap dopo 20 anni e come vedrete non è nemmeno un granchè è che con le lunghe pause si fa fatica a scrivere e poi dettaglio ho avuto un pò di crisi con Rob da quando ha fatto lo spot Dior, troppo ricercato bellissimo spot e bello lui, però io lo preferisco super easy e spero di rivederlo nelle vesti del solito Rob super easy. 
Comunque mi scuso per il ritardo e spero non accadrà più anche se confido non accadrà visto che stiamo entrando nel clou della storia :)

 

America Point Of View 


"Non è possibile"urlai quando l'inconfondibile sound di un gruppo che ascoltava Simon e che io invece nemmeno conoscevo si diffuse nella stanza.
Come aveva potuto farmela di nuovo? 
Il mio migliore amico Simon stava iniziando a passare il segno, odiava il ragazzo che stavo frequentando e continuava a combinarmene una dietro l'altra, e praticamente ogni giorno mi impostava una canzone che rendeva il mio risveglio traumatico, in realtà il suo scopo era rovinare il risveglio del mio odiato ragazzo. 
Ok, per lui uscivo con colui che era stato definito dai ogni rivista scandalistica del paese "il bastardo d'America".
 Capivo la sua preoccupazione ma lui non era nulla di tutto quello che veniva raccontato in giro, era soltanto pieno di amici molto vicini che avevano sempre qualcosa di nuovo da raccontare, peccato lui non conoscesse nessuno dei suoi amici molto vicini. 
Comunque l'intento di Simon di rovinare anche il suo risveglio era naturalmente fallito. Robert doveva essere sveglio già da parecchio, e come sempre aveva evitato di svegliarmi, probabilmente temeva che mi avrebbe vista scappare senza nemmeno pensarci un attimo se mi avesse chiesto di aiutarlo a prendermi cura del suo bambino.
 Era stato inutile ripetergli che adoravo il suo bambino e che il pacchetto completo andava più che bene. 
Volevo lui, e lui soltanto, volevo il ragazzo che mi faceva sentire la ragazza alla mano che ero sempre stata, volevo il ragazzo capace di guardare oltre il mio corpo, volevo lui che era in grado di farmi sentire speciale soltando guardandomi un istante. 
"comunque Simon ha una buona cultura musicale"disse Robert quando mi vide raggiungerlo al tavolo della sua cucina. 
"non so nemmeno chi fossero, l'unica cosa che volevo fare era liberarmi di quel tormento"dissi io sbadigliando
"ad occhio quello era un pezzo dei Metallica"disse Robert 
"che figlio di buona donna"dissi io maledicendo Simon. 
"mi odia"disse Robert mentre versava il latte nel biberon per Eric. 
"no, non ti odia"dissi io tranquilla
"primo si vede lontano un miglio che stai mentendo, e secondo mi ha detto chiaramente che se ti faccio soffrire mi uccide"disse Robert tranquillamente 
"che cosa ha detto? ma io lo uccido"dissi io scioccata, Simon era davvero arrivato a questo? Normale che fosse preoccupato per me dopo tutto quello che mi era successo, ma perchè non riusciva a vedere quanto questo ragazzo fosse in grado di farmi sentire meglio, quanto la sua solarità fosse in grado di scacciare quei ricordi con cui mi sarei trovata a convivere sempre per almeno qualche momento. 
"ti sta proteggendo, sono o non sono "il bastardo d'America"?"chiese lui 
"tu sei uno scemo, ecco cosa sei"dissi io sorridendo e portandogli le braccia al collo gli stampai un bacio sulle labbra . 
"tu invece sei esageratamente intelligente per me"disse Robert accarezzandomi il viso e scostandomi i capelli che mi coprivano le guance. 
"non è vero sono un oca bionda, oltre che una specie di prostituta ormai, non so nemmeno il nome dell' ultimo uomo che mi hanno affibiato, in realtà credo di non averci mai parlato"dissi io sollevando le spalle e lasciandogli spazio per terminare di preparare la colazione. 
"beh per uscire con un uomo non c'è bisogno che tu ci parli in fondo"disse Robert 
"già, parlare è sopravvalutato"dissi io scoppiando a ridere insieme a lui. 
"nessuno si accorge che tutto questo è assurdo? "dissi io scettica
"specialmente perchè dormi sempre a casa mia"disse Robert 
"ma tu ormai sei considerato totalmente gay"dissi io ridacchiando 
"giusto questa è la settimana in cui sono gay, la prossima sarò ancora il solito puttaniere"disse Robert. 
"comunque Simon dovrà farsene una ragione, perchè io sto benissimo con un bastardo"dissi stringendomi a lui e fregandomene del fatto che fosse alle prese con l'impasto dei pancakes. Avevo bisogno di sentire il suo calore, avevo bisogno di sentirmi protetta, perchè lui emanava una strana energia in grado di scacciare tutto il male che aveva invaso la mia vita, e mai mi era capitato prima d'ora di sentirmi così. 
 Eppure mi aveva raccontato che da ragazzino nessuno lo prendeva sul serio, perchè era alto e magro e decisamente non mi sarei sentita protetta all'epoca, naturalmente io non ero daccordo,  non era soltanto il suo aspetto virile o la barba che adoravo sentire sul viso quando mi baciava, era il suo modo di sfiorarmi continuamente che mi faceva sentire sempre protetta, bastava che mi prendesse per mano o che mi accarezzasse il viso e il mio stomaco si riempiva di quelle dannatissime farfalle. 
La prima volta che a furia di parlarne e di scherzarci continuamente ci eravamo ritrovati finalmente ad amarci mi ero ritrovata a pensare di aver avuto davvero delle pessime esperienze in quel campo, perchè nessuno mi aveva mai amata in quel modo.
Era stato  così premuroso e attento che gli avevo ripetuto che davvero scherzavo quella volta che gli raccontai di essere vergine, certo era passato parecchio tempo dall'ultima volta che mi ero trovata in una situazione simile, ma non era la prima volta.
Lui mi aveva sorriso e tutta la tensione del momento era scivolata via, insieme alla maglietta che si era sfilato togliendomi del tutto le parole, onestamente non immaginavo avesse davvero un fisico così asciutto. 
Basta dovevo smetterla di pensare a queste cose, ok che me ne stavo schiacciata contro il suo fianco, ma doveva occuparsi di Eric e io dovevo tenere a freno i picchi ormonali. 
"comunque la sveglia di Simon non sarebbe stata un problema mi hanno tirato giù dal letto all'alba"disse lui continuando a mescolare l'impasto, impasto naturalmente preconfezionato.  
Ecco, un difetto l'aveva eccome, meglio non dargli in mano farina, burro e uova, in quel caso sarebbe stato in grado di distruggere una cucina. 
"Katherine e Nick?"chiesi io 
"si, ecco giust'appunto"disse lui 
"parti?"chiesi io già conoscendo la risposta, sapevo che si stava preparando per iniziare a lavorare in un film dove avrebbe recitato il ruolo di un marines, ma le date continuavano a cambiare e quindi nel mio totale egoismo avevo sperato che quel giorno arrivasse tardi e che potessi tenerlo ancora un pò con me. 
"dopo domani, iniziamo la pre produzione a Toronto"
"in Canada?"chiesi io scettica 
"si, gireremo lì"
"ma è legale che ti prendano e ti portino in un altra nazione in pochi giorni? Non c'è tipo un comitato che si occupa di stabilire con quanto preavviso un attore debba sapere l'inizio delle riprese ?"chiesi io lasciando il suo corpo per andare a sedermi su uno sgabello. 
"No, siamo prigionieri di Hollywood"disse lui sospirando. 
"Forse non dovevi dirmi che provavi qualcosa per me, forse dovevi aspettare di aver girato questo film, perchè adesso mi ritroverò a sentire la tua mancanza, mentre se avessi continuato a pensare che eri un bastardo che mi evitava e tu a pensare che fossi una troia ora ci odieremmo in pace"dissi io 
"ci odieremmo in pace "disse lui annuendo convinto. 
"comunque è cattiveria, dire ad una donna che la ami e poi andartene a girare un film in Canada"dissi io sospirando
"che vuoi che ti dica, sono o non sono un bastardo"disse Robert 
"il peggiore"dissi baciandolo. 
"vado a svegliare Eric"disse lui 
"finisco di preparare questi pancakes, non sei affidabile in cucina, tanto meno ai fornelli"dissi io prendendo la ciotola dell'impasto e scuotendo la testa. 
Cucinare invece per me era qualcosa di semplice e di molto naturale, sarà perchè il primo pancakes l'avevo preparato a cinque anni, con mio padre accanto a me che evitava che potessi scottarmi con la pentola o combinare altri danni, e dopo quel primo pancakes cucinare era diventata la mia seconda passione dopo gli animali. 
Quindi era qualcosa che apparteneva molto alla mia storia, e per quanto con molte cose avessi preferito mettere distanza con altre mi era impossibile metterne, qualche giorno dopo la sua morte odiavo perfino i miei occhi troppo simili ai suoi, ogni volta che il mio sguardo incrociava una superficie riflettente rivedevo i suoi occhi e l'angoscia era troppo forte anche per respirare. 
"in pochi mesi hai imparato tante cose di me"disse Robert 
"non così tante, ci sono ancora tante cose che non so"dissi io quando tornò con in braccio Eric mezzo addormentato. 
"no fidati non c'è più niente da scoprire, dopo che mia madre ti ha anche raccontato delle mie prime recite direi che non c'è davvero più niente da dire"disse Robert facendo sedere Eric nel seggiolone. 
"fai fare colazione al piccolo"dissi passandogli il biberon. 
"ma io non devo fare più niente vero ometto? L'ometto adesso fa tutto da solo e mangia anche i biscotti da solo"disse Robert aprendogli la confezione dei biscotti e tirandone fuori un paio. 
"vero ometto?"disse Robert ed Eric scoppiò in un sorriso contagioso. 
"Dio ma ci sono dubbi sul se sia tuo figlio o meno? Ha un sorriso bellissimo"dissi io e quel sorriso era così contagioso che non poteva metterti di buon umore. 
"Io ho un sorriso terribile, lo sai cosa si dice degli inglesi no?"chiese Robert 
"si, che avete dei denti orribili"dissi io scuotendo la testa, naturalmente non era assolutamente vero, o almeno non ci avevo mai fatto caso, era difficile stare a pensare di guardargli i denti per vedere se fossero sani o meno quando ti sorrideva, come quello del figlio anche quello del padre era un sorriso di quelli in grado di farti sorriere a tua volta e di metterti di buon umore. 
Probabilmente era una caratteristica inglese, in fondo perchè mai avevano bisogno di tanto sole quando erano loro stessi a portarlo? 
Ecco uno di questi discorsi avrebbe fatto letteralmente vomitare Simon, e a pensarci nemmeno il mio stomaco avrebbe digerito questo quantitativo di smielatezza, eppure di recente non riuscivo a farne a meno, mi stavo prendendo una rivincita sul passato, e poi non è che passassimo tutto il tempo insieme a fare la coppietta, la maggior parte del tempo era dedicata a ridere, non avevo mai riso così tanto in vita mia. 
"bene ora che hai finito di preparare i pancakes, perchè sai mai e poi mai avrei voluto distoglierti da fare questi capolavori"
"non so se saranno dei capolavori visto che stavi usando l'impasto già pronto di Walmart"dissi io togliendo dalla padella l'ultimo pancake prima che si bruciasse. 
"volevo dirti che avevi un colloquio oggi" disse lui 
"giusto, salgo di grado, posso pubblicizzare borse"dissi io 
"colgo ironia"disse Robert ridendo come sempre di me, poi la mia interpretazione della modella infastidita dal suo lavoro credo fosse proprio il suo ruolo preferito. 
"tu dici?"dissi io lasciandolo in cucina e andando a vestirmi e a darmi una sistemata al viso prima di raggiungere gli uffici della nuova stilista di cui nemmeno ricordavo il nome e che aveva scelto me per la sua campagna.
I suoi collaboratori mi avevano detto che cercava una ragazza con tutte le caratteristiche tipiche statunitensi ma che fosse giovane e alla mano, aveva creato una linea che andasse bene per qualsiasi donna e che fosse anche economicamente accessibile, e secondo lei io avrei rappresentato al meglio la sua linea. 
Non poche delle mie colleghe avevano storto il naso quando era venuto fuori l'argomento, molti erano stati gli stilisti che mi avevano proposto di collaborare alle loro linee e io naturalmente avevo accettato seguendo i consigli della mia assistente, ossia mia madre. 
Avevamo valutato soltanto i progetti migliori e che piacevano prima di tutto a noi e avevo perfino potuto dire la mia sulle foto che avrei scattato, volevo evitare il più possibile foto che fossero di cattivo gusto, Robert mi aveva invidiato un sacco quando gliene avevo parlato, nemmeno lui era stato immune dal dover fare alcuni photoshoot che fossero di cattivo gusto.
Per quanto mi riguardava ero già fin troppo nuda in giro e se potevo evitarli lo facevo  volentieri, inoltre non avevo mai capito il senso di mettersi in una posa sexy per sponsorizzare accessori o vestiti. 
"ok, ci sentiamo stasera allora?"chiesi a Robert raggiungendolo in salotto pronta per uscire. 
"si e ci vediamo da tua madre per colazione domani?"chiese lui 
"esatto, non vede l'ora di conoscere Eric in realtà, di te sanno già tutto"dissi io 
"non è giusto i miei genitori non erano molto informati, io parto già svantaggiato"disse lui portandosi una mano tra i capelli e scompigliandoli ulteriormente, presto anche i suoi capelli se ne sarebbero andati, perchè poi queste trasformazioni radicali per interpretare un Marines? 
"figuriamoci, mia madre adora i film in cui hai recitato, ma in maniera normale, non è una maniaca fissata con te, ti trova solo bravo e di bell'aspetto"dissi io tranquillizzandolo. 
"bene, qualcuno della tua famiglia non mi odia allora"disse lui 
"no,  non ancora, ecco starei attento al mio fratellino"dissi io 
"i ragazzini mi odiano sempre, specialmente se le madri li hanno trascinati a premiere di film vari, in quel caso mi odiano a morte"disse lui 
"piacerei a tutti, piaci a me e a me non piacciono molte persone"dissi io 
"tu però piaci a tutti"disse lui 
"siamo esageratamente smielati, sarà perchè sono solo due mesi che usciamo insieme vero? Insomma finirà questa fase prima o poi? perchè se i tuoi denti fanno pena presto anche i miei inizieranno ad essere tutti cariati"dissi io 
"il problema dei denti in Inghilterra è dovuto al poco fluoro nell'acqua delle tubature"disse lui serio 
"e chi beve l'acqua dal rubinetto? comunque stiamo straparlando come sempre e io finirò per fare tardi" 
"giusto buona giornata"disse dandomi un bacio sulla guancia. 
"buona giornata a te, ciao Eric"dissi salutando con la mano il piccolo del mio ragazzo, si mi piace ripeterlo continuamente, il mio ragazzo, il mio ragazzo. 
Ok, questa fase della luna di miele doveva finire al più presto. 
Mentre raggiungevo gli uffici dove mi attendeva il team dell'emergente stilista di cui non ricordavo il nome non pensavo certo che la fase luna di miele sarebbe finita nell'esatto momento in cui avrei varcato quelle porte. 
"America aspettavo proprio te"disse una delle persone che meno mi aspettavo di incontrare lì, che cosa ci faceva Alyssa. 
"come mai?"chiesi io strananemente agitata, forse era stato il tono con il quale lei si era rivolta a me, o forse era il fatto che uscivo con il suo ex compagno, difficile capire da dove nascesse quell'agitazione, ma nell'esatto istante in cui la vidi sapevo già che sarebbe successo qualcosa di spiacevole. 
"Immagino che sarai troppo impegnata a giocare alla famiglia felice per dare un'occhiata ai giornali che escono, e poi tutti sappiamo di quanto tu viva nel tuo mondo" 
"quindi?"chiesi io non capendo dove volesse arrivare. 
"Io so una cosa che molte persone non sanno, sono stata anch'io alla clinica Hampton, io e Robert ci abbiamo passato davvero tanto tempo, quando abbiamo tentato di avere un bambino insieme, e quando abbiamo deciso che l'unica via possibile era cercare un utero in affitto"
"Io, io non capisco che cosa stai dicendo, e poi sono in ritardo per il servizio fotografico, quindi devo proprio lasciarti"dissi io 
"No, tranquilla non ci sarà nessun servizio fotografico, Portia è una mia grande amica e quando le ho detto che in realtà c'era del marcio nella tua vita e che non eri quella ragazza acqua e sapone che fai credere in giro, beh non ci ha pensato due volte a sostituirti. 
Ho molto potere America, non faccio la modella da qualche mese, sono nel giro da quando avevo 11 anni, nessuno mi ha scoperto per caso, ho lavorato duramente per essere dove sono, e non credere di poter prendere il mio posto, perchè non fa per te questo mondo. 
Quindi come potrai immaginare non mi è stato nemmeno difficile venire a sapere che cosa hai fatto in quella clinica, una ragazzina giovane e disperata che ha venduto il suo corpo, i giornali adorerebbero questa storia, e Robert? 
Robert lo sa? perchè se lo sapesse non so se ti guarderebbe ancora con gli stessi occhi"disse Alyssa. 
"E' violazione della privacy, tu non puoi, non puoi diffondere notizie che non ti riguardano. 
Non ho nessuna intenzione di prendere il tuo posto, il vero motivo per cui ho accettato questo lavoro è per poter aiutare la mia famiglia, non mi interessa minimamente prendere il tuo posto. 
Non ti interessa? Eppure è quello che stai facendo, ti sei perfino presa il mio uomo"disse Alyssa.
"Non è il tuo uomo, tu l'hai lasciato con un bambino piccolo e lui, lui non ha detto nulla ai giornali, si è fatto passare come uno stronzo che tradisce la sua compagna, eppure sei stata tu quella che l'ha tradito e si è ricreata una vita"dissi io. 
"Lui non ti amerà mai come ha amato me, e non cambia che tu sia la madre di suo figlio"disse Alyssa, e quelle parole mi bloccarono l'aria nei polmoni di che cosa stava parlando? Non riuscivo a concentrarmi esattamente sulle sue parole, le avevo sentite, mi stavano impedendo di respirare ma era come se la mia mente si rifiutasse di registrarle davvero. 
"Non fingere di non saperlo, so anche che sei stata male dopo la separazione dal bambino, tu sapevi chi era Robert prima di incontrarlo, stai solo cercando di riavere indietro tuo figlio, ma  non ti interessa nulla di lui"disse Alyssa.
"non è vero, Eric non è mio figlio, io non ho nessun figlio"dissi io con la voce tremolante, le parole di Alyssa non potevano essere vere, doveva esserci per forza qualcosa che non andava, non era possibile che quel bambino fosse lo stesso bambino che avevo sentito crescere dentro di me, quel bambino era lontano e io non l'avrei mai incontrato ed era meglio così, perchè non sarei mai riuscita a guardare in faccia il bambino che avevo praticamente abbandonato in cambio di soldi. 
"Eric è stato l'unico bambino nato il giorno in cui hai partorito, quindi non c'è margine d'errore, sei sua madre, e Robert naturalmente non sa nulla, ma stanne certa che lo saprà presto"disse Alyssa. 
"tu non puoi"dissi io 
"giusto la tutela della privacy ecc ecc, troveremo un modo, potrei andare proprio ora da Robert e raccontargli tutto, oppure potrei lasciar perdere, potresti decidere tu che cosa fare e intanto dimetterti dalla compagnia e tornare dal buco da cui sei venuta, chissà magari Robert ti capirà e per il bene del bambino deciderà di fartelo vedere ogni tanto. Ma sai cosa odia Robert? Lui odia le persone che mentono e non so quanto sarà felice di sapere quello che gli hai nascosto. Ti dò pochi giorni per ritirarti da tutto oppure sulla prossima copertina di Vogue racconterò di come tu abbia adescato l'uomo che amavo"disse Alyssa andandosene e lasciandomi sola nella hall dell'edificio con troppe domande e troppo dolore per riuscire anche solo a immaginare di muovermi da quel posto. 
Credevo che non avrei più sentito parlare del bambino che avevo abbandonato, in qualche modo ero riuscita a superare la cosa, in qualche modo avevo trovato un modo per andare avanti, mi ripetevo che il mio compito era stato solo darlo alla luce e che non era mai stato mio figlio, mi ripetevo che era in buone mani, la famiglia che mi aveva dato tutti quei soldi perchè lui venisse al mondo doveva desiderarlo molto e invece quel bambino era sempre stato sotto i miei occhi negli ultimi mesi, l'avevo tenuto in braccio e l'avevo fatto addormentare cantandogli le ninne nanne che ci cantava mio padre. 
Quando riuscì a fermare le lacrime capì che non c'era davvero più nessun luogo in quella città in grado di non farmi soffrire, e così presi la decisione migliore per iniziare davvero a guardare avanti. 
Lasciare quella città mi costava molto, lasciare la mia famiglia, i miei amici, ma dovevo allontanarmi dall'uomo che amavo e dal suo bambino, o non sarei mai più stata in grado di guardare avanti e lasciarmi tutto quel dolore alle spalle, probabilmente Robert scoperta la verità avrebbe comunque chiuso la nostra relazione visto il modo in cui parlava delle donne che si prestavano a portare avanti una gravidanza in cambio di migliaia di dollari, e mi avrebbe di sicuro impedito di vedere Eric e io non potevo affrontare anche questo, non potevo pensare di essere sufficientemente forte per riuscire ad affrontare l'odio che avrebbe provato nei miei confronti. 
Sarei sparita senza dare spiegazioni  e avrei riniziato la mia vita in un posto nuovo, la mia famiglia al momento aveva sufficientemente denaro per vivere tranquillamente per diverso tempo, era ora che pensassi a me e che mi dessi una seconda opportunità. 






   
 
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