Last letter to Harry
 
Caro Harry
Non so neanche perché ti scrivo dal momento che tu non ci sei più, stento ancora a crederci, e quando ci penso un vuoto all’altezza del cuore mi si crea, come a volerlo strappare. I nostri amici mi dicono che debba andare avanti che devo dimenticare tutto, o almeno provare ad andare avanti, ma come? Come mi possono chiedere di dimenticare tutti i nostri ricordi, che siano belli o brutti? Anche quelli brutti hanno aiutato la nostra storia a crescere non è così? Non so più cosa fare senza di te Har, è come se la mia vita si fosse spenta. Senza la tua presenza che me la illumina ha perso il suo valore. Mi sento come una rosa secca, spenta, denutrita, nera, inodore. Come una bustina di tè già usata, consumata all’osso a marcire in qualche cassonetto. Ti ricordi quando mi dissi che il tuo lavoro è pericoloso, e io stentavo a crederci? Beh ora vorrei ritornare indietro per dirti di non partire, di non andare in Afghanistan per salvare almeno i bambini da quella guerra che nessuno può fermare. Hai vinto medaglie, tante troppe direi, per il tuo impegno. Te le sei meritate, ci mettevi anima e corpo nel tuo lavoro, dicevi che l’unica cosa che ti rendeva felice. Portare pace. Ma tutti e due sappiamo che lì la pace non potrà mai esserci. Ora mi chiedo, era davvero quella la cosa che ti rendeva felice? Sul serio? Non avere una famiglia che ti aspetta a casa, con la paura, l’ansia di non riaverti più il giorno dopo? Ho paura, non so come uscirne e ho bisogno del tuo aiuto. Megan e Josh mi chiedono sempre di te, e cosa posso rispondere? Hanno solo sette anni, eppure sembrano essere più forti di me. Mi vedono piangere, mi abbracciano, mi dicono che andrà tutto bene ma non posso crederci, perché so che ogni volta che andrò a letto non avrò più te al mio fianco. Ogni volta che mi suona la sveglia per alzarmi non mi trovo più i tuoi piedi freddi combaciati con i miei. non sentirò più le tue parole nel sonno, che implorano pietà per il popolo che cerchi di salvare. A volte penso che quella sia la tua unica essenza. Hai sempre vissuto per aiutare la gente, ma sai chi non hai mai aiutato? I tuoi figli. Dov’eri quando a Megan le è caduto il suo primo dentino? In missione. Dov’eri quando ai tuoi figli serviva l’aiuto per imparare ad allacciare le scarpe? O quando hanno preso il loro primo voto negativo? In  missione, sempre e solo in missione. Non c’è momento che il ricordo di quella notte non faccia largo nella mia mente, quando il tuo comandante mi chiamò per dirmi che una bomba aveva colpito il tuo capanno. Sai in quel momento il mondo mi è caduto addosso, era come se in quel momento dovevo raggiungerti per abbracciarti di nuovo. Ma avevo loro, solo 3 anni Har, tre. Sai cosa significava questo? Che avevi lasciato i tuoi figli per salvarne altri di gente che vuole la guerra. Zayn, Perrie, Liam, Sophia (sai Liam anche si è fatto una famiglia, devi vederli come sono felici), Louis, Eleanor, Niall e Ashley (anche lui) mi aiutano ad andare avanti ma io non voglio, perché so che l’unica cosa che mi fa andare avanti adesso sono i tuoi ricordi, i momenti che abbiamo passato felici. Ti ricordi quando mi hai chiesto di sposarti? È stato il giorno più bello della mia vita, forse l’ultimo perché poi non ci siamo più rivisti. Ma vuoi sapere un segreto? A tutti dico che sono sposata con la persona più forte e speciale di tutte, anche se non è vero, io non sono sposata con nessuno. Mi manchi Har, più di qualsiasi altra cosa al mondo, vorrei averti qui. Hai sempre detto che tu eri nato per aiutare le persone, giusto? Beh noi abbiamo bisogno di te quindi perché non torni?
Ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre tua
Sharon
mi asciugai le lacrime calde e solitarie sfuggite al mio controllo e poggiai la lettera sulla lapide dove c’era la sua foto. Vederla mi crea, dopo anni, un dolore che nessuno può immaginare.
─Megan ha voluto scriverti una lettera, mi ha detto di leggertela. È anche da parte di Josh…─ sorrisi, ma era un sorriso amaro, che nascondeva dolore.
Ciao papà
Mamma mi ha detto che sono passati esattamente sette anni da quando tu non ci sei più, la stessa età mia e di Josh. Vorrei essere arrabbiata con te, mi hai lasciata da sola a vivere questa vita che è un inferno. Mamma piange, io anche. Vederla ogni giorno triste, senza più un qualcuno per cui vivere, o almeno un qualcuno che la rendesse completa. Ha noi, ma non ha te. Mi manchi tanto, anzi ci manchi tanto. Josh vuole dimostrarsi forte. Zia Gemma dice sempre che adesso è lui l’uomo di casa, ma in fondo so che lui sta male. La notte piange, lo sento. Ieri ho preso nove alla verifica di italiano. La maestra dice che sono la più brava, e che devo essere forte. Ma vuoi sapere una cosa? Non mi piace studiare ma lo faccio per te, mamma mi ha detto che volevi che i tuoi figli diventassero importanti in un futuro. Beh io ho deciso di diventare un medico chirurgo. Non ho amici, ma mamma dice che arriveranno. A me non importa più di tanto, mi basta avere te che mi guardi da là su per farmi andare avanti. Ho voglia di abbracciarti, e mi fa male non ricordarmi niente di te. A scuola vedo le bambine della mia classe che danno un bacio al papà prima di andare a scuola. E tu? Sei con me? Perché io non riesco a vederti. Josh ha detto che ti ha visto. Era un giorno di pioggia e lo avevano appena preso in giro perché non sapeva giocare a pallone e che se avesse avuto un padre avrebbe di sicuro saputo giocare. Allora li sei apparso tu, dicendo che il calcio non è l’unico scopo per cui si vive, poi gli hai detto che lui rimarrà per te il più bravo campione del mondo, andandotene sorridendogli. Vorrei credergli sai? Ma io no, non ti ho mai visto! Perché? Non mi vuoi bene? Mamma dice che è perché io non ho bisogno di te, perché sono forte. Eppure piango, piango sempre. Questo non vuol dire che sono forte. Comunque vada papà ti amerò sempre, perché ho capito che tu sei e saraì sempre la mia vera forza
Ti voglio bene
Megan
Chiusi il foglio e lo rimisi in borsa. Cambiai i fiori ormai secchi e accarezzai la foto. Avevo bisogno di lui, come del resto fino alla mia morte.
─Josh ha insistito a portarti una foto che ritrae noi, quando Megan e Josh erano ancora piccoli. È l’unica foto che abbiamo insieme e vorremmo che la tenessi tu. Te la lascio qua nella speranza che ti faccia passare la nostra mancanza.─ poggiai la foto sulla lapide fissandola con la scoch. Diedi un ultimo bacio alla foto prima di andare via dal cimitero, sapendo che l’indomani sarei stata di nuovo lì a piangere. Era già tardi, e il lavoro mi aspettava. Ero anche passata da casa a rifarmi il trucco perché non potevo andare in giro in quelle condizioni. Aveva anche cominciato a piovere, non era una novità. Era verde così passai. Sentì una forte botta al mio fianco, poi nero. Vidi solo due persone avvicinarsi e poi dire ‘è passato con il rosso, la signora non c’è l’ha fatta’. Ero felice però, perché finalmente potevo riabbracciare lui, e insieme vegliare sulle nostre perle più belle Josh e Megan. Era tutto bianco, come zucchero filato. Ma adesso c’era lui, il mio tutto.

MA  CIAOOOOOOOOO SONO DI NUOVO QUI.
allora innnazi tutto mi scuso per l'orrendità (?) di questa os. non so neanche da dove è venuta fuori, ho solo sentito il bisogno di scrivere qualcosa di commovente percè in questo periodo è un pò questo il mio stato d'animo. giuro che le altre due ff non le ho scordate, è che al secondo superiore di un linguistico non è facile ritagliare un pò di tempo. anyway credo che le posterò al più presto e che comuque adoro le vostre recensioni. spero che questa os vi piaccia almeno un pochino. e accetto recensioni tipo 'mi fa schifo, da te non me lo aspettavo' o 'e tu saresti una scrittrice di efp?' perchè comunque è vero e non me la prendo.
vi amo
_ehjhazza_
p.s= ora rispondo ai messaggi <3