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Autore: dragon_queen    17/12/2013    1 recensioni
"Feci viaggiare lo sguardo per il cielo scuro, sul quale spiccavano tante e infinite stelle. Conoscevo l'astronomia, il vecchio Einar me l'aveva insegnata. Fissando quindi la posizione degli astri, riuscivo ad intuire il nome del pianeta sul quale in quel momento mi trovavo, a quel punto più che sicura che non fosse il mio: Midgard.
D'improvviso delle luci in lontananza, segno che gli abitanti di quel mondo non avevano tardato ad accorgersi del mio arrivo. Che avrei dovuto fare?
Combattere e proteggermi o arrendermi e aspettare di scoprire il mio destino?"
* * * * * * *
Rebekka è una ragazza combattiva, ma che, coinvolta in un'avventura più grande di lei, incontrerà qualcuno che la farà capitolare. Non ha ricordi del suo passato, ma sa che nasconde qualcosa di importante. E se poi infiliamo anche una strana convivenza con alcuni dei nostri Vendicatori e il dio degli inganni, allora sarà tutta da ridere. E Loki troverà finalmente qualcuno che saprà guardare al di là delle sue malefatte?
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La prima parte della storia sarà attinente al film, mentre la seconda tutta di mia invenzione.
Spero di vedere qualche recensione, positiva o negativa :3 :3
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aprii gli occhi, lentamente, avvertendo proprio sotto il mio orecchio il battito di un cuore calmo, cadenzato, rilassato. Feci una lieve pressione sulla mano che ancora tenevo poggiata sul petto asciutto del mio asgardiano, alzando un poco la testa per poterlo guardare. Aveva gli occhi chiusi, mentre un accenno di occhiaie li contornava. Le labbra fini erano semichiuse, lasciando uscire a malapena il respiro leggero. Alcuni ciuffi mori gli ricadevano sul volto, appiccicati alla fronte leggermente sudata a causa della nostra vicinanza in un ambiente così piccolo.

Con un movimento lento glieli spostai, sorridendo appena. Lo vidi muoversi nel sonno, lamentandosi come se lo avessi infastidito.

Lanciandogli un'ultima occhiata gli detti le spalle, alzandomi poi dal letto e camminando verso il piccolo bagno. Una volta davanti allo specchio, rimasi ad osservarmi: i miei capelli erano quasi completamente diventati color della neve, così simili a quelli di mio padre e al vecchio Einar; le orecchie erano leggermente più appuntite, mentre lo sguardo che la mia immagine rimandava era ghiaccio. Mi stupii di me stessa, in quanto non ne rimasi per niente spaventata, anzi. Pareva che tutto il terrore provato in quei giorni fosse sparito, come se qualcuno me lo avesse letteralmente strappato via dall'anima.

Infilai le dita tra i miei capelli candidi, carezzandoli. Poi passai alla mia pelle, la quale pareva essere divenuta d'improvviso più liscia e pallida. Sorrisi quando notai la presenza di Loki alle mie spalle, un braccio alzato sopra la testa e poggiato al lato della porta, mentre non potei fare a meno di notare che indosso aveva solamente i pantaloni.

-Dunque la tua mutazione è completa, Becky- mi disse, avvicinandosi e circondandomi le spalle con le braccia, mentre mi lasciava un lascivo bacio al lobo dell'orecchio.

Io piegai la testa di lato, chiudendo per un attimo gli occhi.

-Ieri sera hai detto la verità? Mi trovi bella anche così?- chiesi.

-Se ti spaventa tanto il tuo aspetto, allora non ti mostrerò il mio- rispose lui, fissandomi intensamente attraverso lo specchio.

-Ti credo sulla parola- risi, voltandomi all'interno del suo abbraccio e trovandomi il suo volto a pochi centimetri dal mio.

Gli passai le braccia attorno al torace, stringendomi ancora di più a lui.

-Devo sentirmi offeso?- mi chiese, accennando un ghigno e premendomi ancora di più contro di sé.

-Mmm...forse- dissi.

Lui mi fissò, per poi piegarsi nuovamente su di me e poggiare le sue labbra sulle mie. Mi abbandonai di nuovo a quel suo bacio, ma stavolta percepii qualcosa di diverso: c'era disperazione in quel gesto, come un celato saluto. Quella sensazione mi investì come un fiume in piena, portandomi a stringere ancora di più il corpo di Loki contro il mio, mentre sentivo le sue mani tra i miei capelli e sulla mia schiena.

Nonostante avessi la sensazione di parlare, di domandare, di chiarire, rimasi in silenzio, facendomi cullare da quel nostro bacio, da quel calore che ci stava invadendo, da quell'unione tra due anime che a lungo si erano cercato.

L'avevo odiato, si, intensamente, ma quel sentimento a poco a poco era mutato, era divenuto qualcos'altro, qualcosa che pareva avessi provato quasi in un'altra vita, anche se in fondo così era stato.

Finalmente ci allontanammo, entrambi con gli occhi fissi sull'altro.

-Loki, io...- cominciai a dire, ma fummo interrotti da una comunicazione interna.

-Dunque, seguite il mio ragionamento per un attimo: il piccolo asgardiano bussa alla porta, una brutta e cattiva porta che tiene imprigionata un povera principessa depressa e con crisi di identità. Lei lo fa entrare e il piccolo e caro asgardiano non fa più ritorno. Quindi o Rebekka è diventata una mangiatrice di uomini o deduco che il piccolo cervo abbia fatto centro e abbia sistemato le cose-

Vidi Loki irrigidirsi:

-Giuro che lo strozzo- ringhiò, facendomi ridere.

-Allora, se la mia ultima ipotesi è corretta, potreste gentilmente raggiungere me e il dottor Banner dato che, mi duole dirlo, ma il tempo scade tra meno di dodici ore-

Un terrore improvviso si impossessò di me e velocemente recuperai i miei vestiti, indossandoli e dirigendomi verso la porta della mia stanza. Fui però bloccata da Loki, il quale mi chiese:

-Becky, cosa volevi dirmi?-

Gli sorrisi, ma decisi che le mie confessioni avrebbero aspettato ancora un po'.

-Niente di importante- e schioccandogli un bacio, me ne andai, lasciandolo solo.

 

-Tony, avresti anche potuto risparmiartelo- dissi quando entrai nella stanza del Tesseract.

-Ragazzina, nuova tinta?-

-Già, fa molto underground, vero?- sorrisi, prendendo posizione accanto al piedistallo.

Il cubo emise un bagliore blu, come se mi stesse salutando.

-Oh, guarda, è arrivato anche il piccolo cervo...ahio!!-

-Che succede?-

-Ragazzina, tieni il tuo fidanzato a cuccia, accidenti-

-Loki...-

-Il signor Stark è accidentalmente caduto sulla mia mano, non è colpa mia-

-D'accordo, ma adesso silenzio e ammirate la magia-

Chiusi gli occhi, mentre avvertivo l'illuminazione della stanza affievolirsi. Percepivo la presenza del cubo accanto a me, vivida come non lo era mai stata. Nei giorni in cui ero rimasta chiusa nella mia stanza a pensare, riflettere e autocommiserarmi, sentivo che qualcosa dentro di me era cambiata, come se in quel momento avessi saputo esattamente cosa fare e come fare.

Sentivo l'energia scorrere in me, irrorarmi come la linfa per una pianta, partire dal petto e scorrere in ogni parte del mio corpo.

Delle parole mi salirono alle labbra, parole in una lingua che non conoscevo, ma che mi veniva facile da pronunciare. Era come un formula di accensione, un qualcosa che avrebbe dato il via a tutto che sarebbe venuto dopo.

In quel momento riaprii gli occhi, vedendo fluttuare attorno a me informazioni e schemi, lettere e numeri, memorie ed eventi. Tutto il sapere del Tesseract, tutta la sua energia, adesso scorreva dentro di me.

-Rebekka, ce l'hai fatta. Sincronia al 100%- mi disse la voce di Banner da uno degli altoparlanti.

Tirando un profondo respiro, chiusi di nuovo gli occhi, calmando il battito e sentendo l'energia fluire di nuovo verso il cubo.

C'era però qualcosa che non andava, lo sentivo. Mi alzai in piedi, barcollando per un attimo, mentre mi risaliva in gola un coniato di vomito.

-Ma che diamine mi sta succedendo?- pensai, mentre poggiavo una mano alla parete.

D'improvviso, come se tutte le mie forze fossero state risucchiate, sentii le ginocchia cedermi, la vista annebbiarsi e il fiato diventare corto. Prima che cadessi nell'incoscienza, notai l'ombra di qualcuno spalancare la porta e piombare su di me.

Dopodichè fu il buio.

 

Mi svegliarono i bip insistenti dei macchinari per le misurazioni vitali. Socchiusi le palpebre, notando finalmente l'ambiente in cui mi trovavo. Non appena però me ne resi conto, mi venne di nuovo da vomitare. Sporsi la testa dal letto e lo feci, cominciando poi a tossire.

-Becky-

Mi voltai, trovando Nat sulla soglia della porta.

-Sto male- le dissi, ripiombando con la testa sul cuscino.

-L'ho appena saputo. Tutti pensano sia il risultato della sincronia-

-Credo anch'io. Non mi ha portato solo la nausea se puoi ben notare-

-A parte quella, come te la passi?-

-Potrei dire bene. Anzi, aiutami ad alzarmi- dissi, porgendole una mano e mettendomi seduta sul letto.

-Sei sicura?-

-Certo. Inoltre da quanto sono qui?-

-Quasi quattro ore a dire il vero. Ci stavamo preoccupando-

-Quattro ore? Tra poco sarà il momento- dissi.

Notai solo in quel momento di indossare un semplice camice, ma per fortuna i miei vestiti erano stati posti su una sedia poco lontano.

Quando però misi piede a terra, un altro capogiro mi colse. Per fortuna Nat mi sostenne.

-Questa cosa non è normale- dissi, ma non ci pensai a lungo, dato che l'allarme dell'Eliveivolo si mise a suonare.

Mentre indossavo il secondo anfibio, Banner fece il suo ingresso.

-Rebekka, cosa ci fai in piedi?-

Lo fissai, senza capire.

-Sto bene. Cos'è, perchè tutti oggi si preoccupano?-

Non gli detti il tempo di rispondere che già stavo correndo sul ponte principale. Là, ad accogliermi, c'erano già tutti i Vendicatori al completo, più Loki naturalmente. Thor e Rogers, assieme a Barton, gli unici ancora a non aver visto il mio nuovo aspetto, mi fissarono per un attimo, interdetti.

-Ehi ragazzoni, sono ancora io. Comunque a dopo le spiegazioni. Che succede?-

-La rete del dottor Banner ha identificato la scia d'energia lasciata dal Titano. Tra meno di due ore sarà qui-

-Bene. Vado a prepararmi- dissi.

Mi sentivo carica di energia, pronta a qualunque cosa. Mentre uscivo dalla stanza però fui bloccata da Nat e Banner.

-Che succede?- chiesi.

-Becky, come ti senti?- mi chiese la rossa.

-Bene, perchè? Non mi pare questo il momento, comunque-

-Sarebbe meglio tu tornassi in infermeria- mi disse il dottore.

-E perchè mai? Sto bene vi ho detto-

-Invece secondo noi dovresti farti fare qualche altro esame-

-Ma insomma, cos'è tutta questa improvvisa preoccupazione. Ho passato cose molto peggiori da quando sono in questo programma. Un po' di nausea non ha mai ucciso nessuno-

-Pensi davvero sia solo nausea, Becky?-

Quelle parole accesero come un allarme nella mia testa. Fissai intensamente Nat, mentre la consapevolezza si stava facendo spazio dentro di me.

-Che vuoi dire? Cosa mi sta succedendo? Il Tesseract quanto ha influenzato il mio corpo?-

Avevo paura, terrore per così dire. Stavo per caso morendo? Poi vidi un sorriso sulle labbra di Nat, la quale lanciò uno sguardo a Banner.

-Becky, tu sei incinta-




NDA 
Colpo di scena!!!!
Esatto, tempo fa mi fu suggerito da una lettrice e ho deciso davvero di inserirlo.
Secondo voi come la prenderà il nostro Loki? Si sentirà pronto per diventare papà'
Scusate comunque per la brevità del capitolo, ma è una sorta di capitolo transitorio.
Fatemi sapere lo stesso cosa ne pensate XD

  
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