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Autore: Birra fredda    17/12/2013    1 recensioni
“Dimmi Matt” disse.
“Brian Val... Val... oddio...”
Brian si mise a sedere. Matt era emozionato, quindi o Valary gli aveva detto di sì per il matrimonio o era uscita la nuova versione di Call Of Duty.
“Matthew, respira. Calmati, rimetti in ordine le idee, costruisci un discorso sensato nella testa e poi parla” continuò Brian mettendo il vivavoce per far sentire la conversazione anche agli altri che si erano raccolti attorno a lui, curiosi più che mai.
“Avanti Matt non tenerci sulle spine” lo esortò Jimmy. “Cos’è successo?”
“Valary è incinta.”
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'You will always be my heart.'
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Caro Nessuno,
intanto perdonami l’appellativo, ma, ragiona con me, tu sei nessuno. Non sei mai nato, sei rimasto per un po’ nell’utero di tua madre e poi sei semplicemente andato via senza lasciarti conoscere da noi.
Sei nessuno. Solo una minuscola esistenza senza sesso e senza ragione. Un ipotetico bambino che non è mai nato.
Sei nessuno e mi manchi.
Come posso mancarti se non sono mai esistito?, mi chiederai, giustamente.
Non lo so.
Mi manca l’idea di averti. Mi manca il pensiero di te che tiri fuori il tuo primo grido, mi manca l’idea di vederti nella culletta, di prenderti in braccio e di chinarmi per mostrarti ad Alicia.
Sei andato via prima di conoscerci. Sei andato via in silenzio, senza far del male a Val e senza darci il tempo di parlare di te alla tua sorellina.
Sei andato via troppo in fretta e mi manchi.
Sai, Nessuno, la tua mamma è di nuovo incinta.
E oggi sono due anni dalla morte di Jimmy e sembra che lui ci stia facendo un regalo. Non riesco a smettere di sorridere. Ho sorriso persino sulla sua tomba, mentre i singhiozzi mi fracassavano le costole.
Ho sorriso tra i capelli di Valary e ho sorriso specchiandomi negli occhi verdi di Ali.
Ho deciso di scriverti, Nessuno, perché nonostante tutto tu ci sei stato. Sei stato il bambino mancato, sei stato quello che all’improvviso non si è sentito più, sei stato quello che mai abbiamo avuto l’onore di tenere in braccio, ma ci sei stato.
E il dolore per la tua perdita è stato più vivo che mai.
La tua mamma ha sofferto tanto quando ha saputo che tu non c’eri più e ha stretto forte i denti per non crollare. Ci siamo appigliati ad Alicia con anima e corpo per restare in piedi. Ci siamo appigliati a tua sorella, ai suoi progressi, per non crogiolarci nella sofferenza per la tua perdita.
Ed ora tu e Alicia avrete un fratello o una sorella.
Contento?
Io e la tua mamma lo siamo tantissimo. Non vediamo l’ora di diventare genitori di nuovo, non per la terza volta ma per la seconda, ma va bene lo stesso.
Si accettano anche le perdite.
Io ho accettato la tua come ho accettato quella di Jimmy.
E Valary ha fatto lo stesso.
E spero che in futuro non saremo più costretti ad accettare morti premature.
Non meritavi di morire, Nessuno. Non meritavi di andare via prima di vedere il sorriso splendido di tua madre, prima di sentire la risata di tua sorella e di vedere le sue fossette così simili alle mie. Non meritavi di andartene prima di arrivare.
Jimmy diceva che non importa quanto presto si muore se si vive fino all’ultimo respiro. Diceva che sarebbe morto giovane, ma intanto aveva vissuto al massimo.
E tu cosa hai vissuto, Nessuno? Tu sei morto troppo presto, sei andato via prima di avere il tempo di vivere. A te è stata tolta la possibilità di vivere al massimo, è stata tolta la possibilità di morire giovane e di gridare contro il mondo.
La verità è che la vita è ingiusta, ci strappa via le sue meraviglie come se stesse strappando via le pagine rovinate da un quaderno.
La vita è ingiusta, Nessuno, e forse non ti sarebbe neanche piaciuta.
Forse doveva andare semplicemente così. Forse saresti stato un ragazzino depresso o una donna suicida. Forse Dio ha deciso di troncare la tua vita prima che cominciasse per evitarti un’esistenza orribile.
Non lo so.
Spero solo che tu ora stia bene. Ovunque tu sia, spero che stia bene.
Dico solo che mi sarebbe almeno piaciuto sapere il tuo sesso, il colore dei tuoi occhi, sapere se anche tu avevi le mie fossette nelle guance.
Valary dice che sarebbe stato peggio. Dice che è meglio che tu sia morto così che dopo. Dice che già se fossi morto al quinto mese di gravidanza sarebbe stato molto peggio.
Eppure io avrei preferito sapere perlomeno il tuo sesso. Solo quello, solo per poter fantasticare su un qualche nome da affibbiarti o su una improbabile vita che avresti potuto portare avanti.
Ti ho sognato l’altra notte. Per l’esattezza ho sognato te e il Rev. Mi sono visto sul palco cantare il ritornello di Dear God tenendo tra le braccia Alicia e ho visto te in braccio a Jimmy a un lato del palco.
Eri un maschio, un bambino paffuto e dai capelli chiari che se ne stava tranquillo in braccio al batterista. Mi osservavate cantare in silenzio, immobili e assorti completamente dalla mia voce, dal sorriso splendente di Alicia rivolto alla folla e da quelli reciproci lanciati dai due chitarristi.
Magari saresti stato gay, Nessuno. Forse saresti stato gay come tuo zio Brian e come Zack ed io ti avrei detto sin dal primo momento che non m’importava, che eri libero di amare chi ti pareva e ciò che contava era solo che l’amore fosse vero.
Non hai mai conosciuto l’amore vero. Non mi hai mai visto osservare tua madre dormire e gettare giù su un foglio parole e parole come se fossero già state predestinate ad essere scritte. Non scriverò per te come ho scritto per Alicia. Non vedrai mai Zack prendere in braccio Connor e cominciare a tremare per la somiglianza incredibile col padre.
Non conoscerai l’amore.
Non conoscerai la musica.
Non ti è stata data l’opportunità di salire con me sul palco, di intimidirti dinanzi alla folla di Deathbat dinanzi a noi, di portare sulle orecchie le enormi cuffie per proteggerti dal volume troppo elevato, di godere del piacere di sentire la musica infrangere le corazze e farsi spazio nel cuore.
Dio è stato davvero un gran bastardo a non darti neppure l’opportunità di lasciarti sentire una delle mie ninnananne scritte alla nascita di sua sorella. È stato un grandissimo bastardo a non lasciarti vivere neanche un assolo di Synyster Gates.
Se ci penso mi sale una rabbia assurda.
Sì, sono incazzato, Nessuno. Incazzato con Dio che ha deciso di strapparti a me prima ancora di regalarti, incazzato perché oggi dovrei scrivere di quanto sia felice e non della mia ira.
Nonostante tutto sono felice, sì.
Il bambino o la bambina che nascerà sarà una rivincita, per me e per Valary. Sarà la dimostrazione che ce l’abbiamo fatta lo stesso, che non ci siamo lasciati andare, che siamo rimasti forti e abbiamo sorretto il peso della sofferenza.
Siamo dei guerrieri. L’ho capito sin dalla morte di Jimmy. Siamo dei guerrieri, pronti a combattere quando la vita non ci dà alternative migliori.
Crolli o lotti.
A te la scelta.
E noi tutti abbiamo scelto di lottare.
Brian per primo, restando con Michelle nel momento in cui avrebbe solo voluto sprofondare nelle braccia di Zack e affogarci dentro.
Johnny e Zack hanno deciso di lottare. Il nano ci ha messo un po’ di tempo per capirlo, ma poi si è fatto forza. E Zack ha sofferto molto, è crollato spesso, ha quasi compiuto il passo per raggiungere Jimbo, ma ora sta bene anche lui. Cherie è la sua gioia più grande.
Siamo dei guerrieri.
Anche io lo sono. Anche io che ancora mi sento sciogliere dentro quando Alicia mi chiama papà e mi dice che le serve il mio aiuto per fare qualcosa. Sono un guerriero quando Brian e Zack prima dei concerti si chiudono nel bagno del backstage e mi lasciano solo con i bambini e Johnny, e non so chi sia peggio da gestire. Sono un guerriero quando penso a come avrebbe sdrammatizzato Jimmy certe situazioni.
Sono un guerriero adesso, Nessuno.
Ho messo Alicia a letto poco fa, mi sono asciugato gli occhi ancora vagamente lucidi di lacrime dopo la visita alla tomba di James, e mi sono seduto qui a scriverti. Avevo bisogno di parlarti proprio oggi che si ricorda la morte di Jimmy, proprio oggi che Val mi ha comunicato che il test di gravidanza è positivo.
Sono un guerriero.
Sono un guerriero e se penso a te, ad Alicia e al bambino in arrivo non posso che sorridere. Voi siete l’innocenza, bambini, esseri senza pregiudizi né cattiveria. Siete buoni.
Ed io spero solo che Alicia da grande sarà forte come sua madre, sarà una guerriera come noi e una ragazza capace di non crollare al primo spiffero di vento. E farò di tutto affinché né lei né il nuovo arrivato possano essere degli illusi. Voglio che sappiano che la vita è una stronza, che Dio tradisce e che le persone pugnalano alle spalle. Voglio che sappiano la verità senza maschere o abbellimenti, voglio che si rendano conto che la morte c’è, esiste, e non si può evitare. Voglio che crescano con la consapevolezza del dolore, dovranno sapere che nessuno ne è esentato. Tutti soffriamo, prima o poi, ma loro saranno forti.
Come me, come i loro zii, come Valary, come Zack e Johnny, saranno dei guerrieri.
Il tuo papà, Matt
 
“Tesoro che fai?”
Matt si voltò di scatto. Valary gli stava dietro, a pochi metri di distanza, e lo osservava con un sopracciglio inarcato e una camomilla bollente tra le mani.
“Scrivo.”
Lei abbozzò un sorrisetto colpevole. “Ti lascio lavorare.”
Matt sorrise a sua volta alzandosi in piedi e raggiungendola con un paio di ampie falcate. “Come stai?” le chiese in un bisbiglio, avvolgendole i fianchi con le braccia.
“Ho sonno...”
Lui la prese in braccio. Delicatamente, senza quasi far smuovere il liquido nella tazza della donna, la prese tra le braccia possenti e la portò al piano superiore in silenzio. La fece sedere sul letto e rimase al suo fianco a coccolarla fino a che lei non si addormentò con la testa sul suo petto.
“Dio Valary quanto ti amo” borbottò giocherellando con una ciocca dei suoi capelli.











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Ecco a voi la dolcezza di M. Shadows :3 dopo aver visto le sue fossette dal vivo mi sembra più reale figurarmelo durante la vita di tutti i giorni con la sua Val.

Vi lascio il link della mia ultima OS, una roba un po' particolare che non saprei come definirvi 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2336687&i=1
Spero che il capitolo vi piaccia, grazie a tutti voi,
Echelon_Sun

 
  
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