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Autore: Ofeliet    17/12/2013    1 recensioni
Una relazione che di normale non ha niente. Ma che cerca di farla sembrare tale.
Almeno, questo è ciò che spera Furihata Kouki.

| A ~ Apnea |
Per Kouki il loro primo bacio fu come andare in apnea; aveva trattenuto il fiato prima, dopo e durante tutto il tempo.
Insomma, non se l'aspettava. O, almeno, se lo aspettava dopo ciò che aveva appreso ma non così in fretta, non così aspettatamente inaspettato, non da un Seijuro Akashi piuttosto spazientito.

| L ~ Lezione |
Di lezioni nella sua vita Kouki ne aveva avute. [...]
Ma niente si paragonava alle lezioni che gli dava Seijuro. Sia che si trattasse di scuola, o di basket, Akashi-kun gliele aveva sempre suonate sonoramente.

| V ~ Vischio |
- I-insomma, Akashi! - esclamò Kouki. - Siamo in Giappone, e poi non è che tu sia questo... ammiratore delle usanze occidentali! - dannazione. Perché a lui? [...]
- Le tradizioni vanno rispettate. - gli disse Seijuro di rimando, facendo avvampare Kouki. - E poi sei tu che ci sei passato sotto per primo. - sottolineò con divertimento.

{AkaFuri}
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kouki Furihata, Seijuro Akashi
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Leoni e chihuahua'
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Part Two {H~P}
Di leoni forbicemuniti e chihuahua terrorizzati.

{Part Two: H~P}



H ~ Habitat

Ogni volta che Furi andava a guardare una partita del Rakuzan  ringraziava che ci fosse la Seirin al completo, o sarebbe stato imbarazzante. O forse no, si diceva guardando i suoi compagni di squadra. Dopo aver parlato con Kuroko, però, Furihata non riusciva a smettere di arrossire per ciò che aveva appreso.
Kouki amava vedere le partite di basket di quel-ragazzo-che-sembrava-interessato-a-lui. 
Comunque, gli piacevano le partite del Rakuzan in particolare. Non che disprezzasse altre squadre, affatto, ma la presenza di Akashi rendeva il tutto più interessante, non riusciva a trovare una parola che rendesse un significato migliore.
L'Imperatore sembrava proprio un animale maestoso nel suo habitat naturale, lo capiva da come si muoveva e comandava.
Sì, il campo da basket era il posto che più si addiceva ad Akashi a parere suo.

I Insieme

Non importava il luogo o il tempo.
Aveva smesso di importagli il come, il quando e il perché.
Kouki smetteva di riflettere quando aveva Seijuro accanto a sè, che semplicemente lo stringeva a sé come se fosse fragile, o era lui ad affondare tra le sue braccia. In quei momenti non aveva nessun pensiero, nessuna preoccupazione.
L'unico desiderio era il voler stare insieme, senza problemi, continuare a essere così per l'eternità. Dimenticarsi di tutte le cattiverie, tutti i tentativi di separarli, dimenticarsi che - in realtà - la loro era una relazione che agli occhi pubblici non era accettabile.
Gli bastava stare insieme, per ora. Avrebbero resistito, anche se sarebbe significato scappare da tutto ciò che li perseguitava.

L ~ Lezione

Di lezioni nella sua vita Kouki ne aveva avute.
A quelle dai suoi maestri, passando a quelle supplementari che era costretto a seguire durante le medie, e terminando a quelle ricevute nel basket. Furi aveva fatto tesoro di ognuna di queste, trattandole con cura perché convinto che un giorno gli sarebbero state utili.
Ma niente si paragonava alle lezioni che gli dava Seijuro. Sia che si trattasse di scuola, o di basket, Akashi-kun gliele aveva sempre suonate sonoramente.
D'altronde Kouki sapeva bene che contro Seijuro non aveva la misera speranza, ma dentro di sé continuava a coltivare il pensiero che almeno in qualcosa sarebbe riuscito a superarlo.
Senza sapere che Seijuro desiderava dargli tutto un altro tipo di lezione.
Ignorando che, tempo dopo, quel genere di lezioni le avrebbe decisamente apprezzate.

M ~ Mediocrità (spoiler Q240)

Seijuro era sempre abituato ad avere l'eccellenza e a richiederla da tutto ciò che gli stava intorno.
Già il suo aspetto contribuiva al pensiero che sì, lui era una persona che di ordinario non aveva niente - ma, dal loro primo incontro, Kagami aveva ben presto iniziato a sbottare un "niente di normale".
Per questo la sua curiosità accesa per quel playmaker era strana. Furihata Kouki - se non ricordava male - era una delle matricole dei Seirin. Nessuna abilità speciale, nessuna forza particolare, niente di niente.
Era crollato solo dopo due minuti dopo aver giocato contro di lui. Niente di particolarmente emozionante da affrontare, insomma. Seijuro direbbe volentieri che si è annoiato, se solo Furihata non avesse segnato. Anche quello dava prova dell'ordinarietà di Furihata.
Akashi gli diede un'ultima rapida occhiata, prima di concentrarsi nuovamente sulla partita.
Beh, forse un po' di compagnia mediocre non gli avrebbe fatto male.

N ~ Nome

Lo scoglio iniziale più difficile da superare era quello del nome.
Non tanto per Akashi, abituato a chiamare le persone che lo circondavano con il loro nome proprio, bensì per Kouki, a cui proprio non usciva di bocca il nome dell'amante.
Spesso, per educazione - così si giustificava Furi - il ragazzo continuava a rivolgersi a lui usando il cognome. Sempre, e ciò gli faceva poco piacere soprattutto nei momenti di intimità - e fino a quel momento non intendeva nessuna implicazione maliziosa.
Comportandosi così gli ricordava tanto Tetsuya, anche il sesto giocatore fantasma era un dispensatore di cortesia e suffissi onorifici.
Per quel motivo aveva quasi sequestrato Kagami, ignorando completamente le sue proteste e l'astio che il ragazzo ancora provava nei suoi confronti dall'incidente delle forbici.
- Come hai fatto a farti chiamare per nome da Tetsuya. - disse, senza nemmeno domandare. Aveva previsto che Kagami arrossisse fino alle orecchie e che cominciasse ad agitarsi. Non si aspettava, però, che il semi americano se la desse a gambe senza dargli una risposta soddisfacente.
Con ciò concluse che Tetsuya aveva cominciato ben presto a chiamarlo per nome senza farsi troppi problemi e che il problema di quei due era inverso.
Seijuro sospirò, ben deciso a cavare il suo nome dalla bella bocca di Kouki. Sì, non gli ci sarebbe voluto molto.

O ~ Occhi

A Seijuro i suoi occhi non piacevano.
Per carità, non si detestava per questo, ma svegliarsi ogni mattina e vedere quella differenza cromatica così evidente non mancava di farlo sentire ...inadatto. Solo per un momento.
- Sai, secondo me hai dei occhi bellissimi. - Seijuro si trova a guardare il compagno con aria sorpresa. Kouki lo guarda di rimando, quasi preoccupato.
- H-ho detto qualcosa di sbagliato? - il rosso scuote la testa, sorridendo e appoggiandosi a lui. Furihata non avrebbe mai smesso di stupirlo.
- No. Anzi. - si meraviglia anche lui di quanto poco bastasse per sciogliersi e sorridere. Sorridere davvero, non come al solito.
- Hai detto qualcosa di così meraviglioso che devi essere ricompensato a dovere. - gli dice, passandogli un braccio intorno alle spalle, avvicinandolo a sé e sorridendo - in maniera inquietante, a parere di Furi. 

P ~ Problema

Finite le superiori Kouki sapeva che si sarebbe presentato un grosso problema.
- Allora? - e se Akashi voleva una cosa, la pretendeva e la otteneva. - Quando mi fai conoscere i tuoi genitori?
Furi non capiva affatto perché Akashi-kun fosse così ostinato a voler conoscere la sua famiglia - tra l'altro ordinaria come lui. Soprattutto perché era ancora convinto che la loro relazione non sarebbe durata - la chiacchierata con Akashi-sama continuava a ripresentarsi nella sua mente.
- B-beh, non saprei... Mi hanno fatto sostenere l'esame di ammissione nell'università qui vicino, perciò devo rimanere qui a Tokyo ancora per parecchio. - disse, con un sorriso che comprese era troppo tirato. Infatti Akashi era tutto tranne che soddisfatto dalla sua risposta.
- Dì la verità, semplicemente non vuoi che i tuoi parenti mi conoscano. - la sua voce gli sembrava offesa, ma Kouki aveva imparato che Akashi era un gran attore. - Cos'è ti vergogni delle tue inclinazioni? O di me? - chiese dopo una pausa ad effetto.
Furi sbottò, arrossendo.
- D'accordo, la settimana prossima vado a trovarli e verrai con me! - esclamò, il volto rosso per l'imbarazzo. - A patto che anche tu mi presenterai ai tuoi!
Anche se tuo padre lo conosco già, aggiunse mentalmente. Akashi sorrise, prendendogli la mano e stringendola leggermente.
- Va bene. - disse con un sorriso, facendo disperare Kouki. Ora sì che era un problema!


Il Giardino di Tartine:

Né!
Oh, non sono particolarmente in ritardo. *^* Non sapete la gioia, visto che sono stata a riposo per ben quattro - e dico quattro - pomeriggi di seguito!
Ho avuto occasione di mettere le mani qui e a postarvela!
...La mia curiosità è per il fatto che non sono stata condannata al rogo per questa raccolta, anzi, è stata tranquillamente accettata. *^* Viva lo shippaggio libero (e prometto che arrivata al Teiko art capirò la AkaKuro e mi metterò a shipparli allegramente)!
Non trovo nient'altro di interessante da dire - tranne la mia impressione che queste flash siano un po' corte.
Ringrazio mughetto nella neve e Hanacchi per aver recensito lo scorso capitolo, mi ha fatto un gran piacere ricevere le vostre opinioni.
E... alla prossima! - salvo altre imprese cantieristiche qui sul PC
   
 
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