Ciao a tutti…u_u scusate se ho cancellato la storia ma
aveva preso una piega che non mi era per niente piaciuta,comunque vi ringrazio
lo stesso per le recensioni che avete lasciato nella storia precedente.
Ora vi lascio a leggere il primo capitolo senza
stressarvi troppo con le mie lamentele.
Leggete e recensite mi raccomando! Baci pikkola_punk!!
Mancavano
dieci minuti al suono della campanella ed Hermione Granger non era ancora
arrivata.
I suoi amici
la stavano aspettando accanto agli altri,da almeno una buona mezz’ora,cercandola
tra la moltitudine di ragazzi che si trovava lì;in fondo alle scale passarono un
gruppetto di Corvi capeggiati da una ragazza che i due conoscevano non molto bene.
-ciao ragazzi!
Tutto bene?- Luna Lovegood si avvicinò sfoggiando i capelli biondi quasi bianchi,colorati qua e
la di ciocche verdi e blu elettrico.
-ciao Luna-
risposero con tono annoiato Harry e Ron,seduti sulle loro borse.
-Hermione non
è ancora arrivata?- chiese l’altra cercando di instaurare una conversazione,ma
quei due non davano segni di volerlo fare. Senza dare loro il tempo di
rispondere se ne ritornò nel proprio gruppetto. Luna era diventata amica di
Hermione,dopo che questa l’aveva aiutata una volta con la danza.
I Corvi,che
erano il gruppo emo della scuola,con gli altri gruppi non andavano molto
d’accordo se non con le Serpi. Questi ultimi prediligevano il rock e il metal e
vestivano come i Corvi aggiungendo un tocco di aggressività. E poi erano il
gruppo più temuto della scuola perché il loro capo,Malfoy,era figlio di un
importantissimo uomo d’affari e per di più il ragazzo più fico che ci fosse in
quel momento a Londra. In fondo Malfoy era anche uno che cercava i guai
mischiandosi con quella strana gente come tutte le persone pensavano dei Punk.
Ma questo era
ciò che pensavano suo padre e tutto il
resto del mondo che andava dietro a lui.
Invece Malfoy
si trovava bene in quel gruppo,nel suo modo di vestire diverso dagli altri e
poi uno che si dava arie come lui,sentirsi temuto e rispettato era il suo sogno
fin da piccolo.
-molto strana
quella ragazza vero Harry?- chiese Ron ormai stufo di aspettare,l’amico annuì senza distogliere gli occhi dalla
folla davanti a loro.
-uffa ma quando arriva Hermione? Sono stanco di aspettarla ancora,perché non
prendiamo i posti? Così ci raggiungerà non appena arriva- sbuffò Ron spazientito mentre ripassava i
passi Hip Hop che aveva inventato quella estate.
Il bambino sopravvissuto invece ascoltava la sua musica preferita e quindi non
lo stava neanche ascoltando ma l'altro non fece molto caso,perchè ecco apparire
tra la massa di ragazzi,Hermione nella sua tuta larghissima e la maglietta nera
attillata. I capelli,ormai lisciati al massimo,ricadevano lisci sulla schiena
mentre la frangetta corta era trattenuta dal cappellino della Nike.
Con una mano teneva la borsa con diversi libri e un paio di cd da far ascoltare
ai suoi migliori amici. I compagni la salutarono andandole incontro sorridenti.
quell’anno la loro amica era cambiata molto,si era abbronzata e soprattutto si
era alzata di ben cinque centimetri,bramati da troppo tempo.
Si scambiarono dei baci sulla guancia -ciao ragazzi scusate per il ritardo ma
non trovavo il mio cappello e stavo per diventare pazza- li salutò lei.
-non ti preoccupare...ormai ti stavamo dando per dispersa,ammettilo che volevi
saltare questo giorno di scuola - rispose il suo amico Harry mentre le
stringeva una mano e la faceva accomodare tra loro due. –in effetti avevo una
certa idea di farlo ma poi mia madre mi ha minacciato che sono dovuta venire per
forza!- sorrise osservando il resto dei Grifoni. Anche tutti gli altri erano
molto cambiati,soprattutto Ron che aveva tagliato i capelli e si era dimagrito
ed Harry che ora pensava solo a tenere a posto i suoi capelli. Tutti e due si
erano alzati di almeno dieci centimetri lasciando a un metro e sessantacinque
la povera Hermione. Quando si trovava fra i due si sentiva sempre piccola in
confronto ai loro uno e ottanta.
Non ebbero il
tempo di chiacchierare che suonò la campanella dell’inizio scuola e tutti gli studenti
iniziavano a spingere per arrivare primi nelle aule e prendere i posti.
Quelli del
settimo anno si divisero nelle varie classi,tra quelle di danza e di canto.
E proprio
mentre i tre Grifoni entravano nella classe di danza Malfoy e il resto del suo gruppo
li sorpassarono spintonandoli come era solito fare loro.
-è arrivato il trio miracoli,mancavate solo
voi- salutò lui
sprezzante guardandoli torvo con i capelli dritti dietro e spruzzati di
nero,mentre si accingeva a posare la borsa vicino al muro.
-certo che se ci evitavi la tua presenza,la giornata sarebbe passata meglio-
rispose Harry mettendosi davanti a lui,alto qualche centimetro di più. Lui si
spostò indietro
alzando le mani -aiuto è arrivato il principino!Potter levati di torno che non
sei nessuno con quel cappello ridicolo- scoppiò in una fragorosa risata seguito da
tutti gli altri.
Harry avanzò ma
fu bloccato da Hermione che lo tirò
indietro per non farli ricadere in una rissa -lascia perdere non ne vale la
pena- e si allontanarono dall’altra parte dell’aula con il resto dei Grifoni.
–certo! Non ne
vale la pena di risponderti Granger zannuta!- rispose calcando sulle
ultime due parole. Hermione si voltò
verso di lui e strinse gli occhi a due fessure pregando che la professoressa
entrasse in classe prima che gli mettesse le mani addosso.
***
Finita le
lezioni i ragazzi uscirono dalle loro classi e il mormorio si sparse nei
corridoi. Gli studenti uscirono dalla scuola,chi ad aspettare l’autobus e chi a
prendere la macchina o il motorino.
Il gruppo dei
Grifoni uscì e si radunò nel
giardino della scuola.
Ron ed Harry
discutevano con i loro amici su una tuta dell'Adidas appena uscita e si
passavano una sigaretta mentre Hermione chiacchierava con una ragazza del sesto
anno sulle loro vacanze estive. Ginny Weasley,che era mal vista dalla Grifona,sparlava
più in là con le sue amiche presuntuose tra cui Lavanda Brown e Calì Patil. Ridevano e scherzavano sui
commenti di tutti gli altri studenti o sulle ragazze che non vestivano alla
moda come loro.
Infatti,il
loro gruppo era composto anche dalla sorella di Calì e da Ann Perks,tutte e cinque si
consideravano le più fighe della scuola,vestivano sempre in jeans larghi o tute
alla moda e sopra magliette aderenti,tutte avevano i capelli neri tinti
piastrati e con la frangetta cortissima che stonava con i loro visi carichi di
trucco.
Purtroppo però erano le ragazze più invidiate della
scuola e quelle che avevano i ragazzi più belli.
I Tassi stavano
organizzando il festino di quella sera,naturalmente progettato da loro e
invitati anche i Grifondoro,perchè il "capo" del settimo anno voleva
fare colpo sulla bella Granger che si sistemava i capelli,mentre rideva con i
suoi amici.
-ehi Draco!guarda c'è quel Durrel che sta fissando
- non me la dai vinta così- lui fece spallucce e si accese una sigaretta e lanciare
uno sguardo omicida verso Hermione che a sua volta alzò lo sguardo,ma non si accorse dell’occhiata
che quello le aveva rivolto.
e mentre il tempo passava,tra i due gruppi dei Grifoni e dei Tassi si era
sparsa la notizia del festino al locale vicino la scuola chiamato la Stanza
delle Necessità,molto spazioso per accogliere quei ragazzi troppo movimentati.
Così dopo aver finito la sigaretta e deciso
a che ora si sarebbero visti,i ragazzi si diressero a casa.
La festa
sarebbe iniziata verso le otto e finita a mezzanotte,così Hermione ebbe tutto il tempo per
rilassarsi e prepararsi al meglio.
Aprì l'armadio
in cerca di un vestitino carino da mettere,e optò per un paio di jeans col cavallo basso,stretti
alle caviglie,e una magliettina bianca con le spalline. I capelli li annodò in due trecce e si truccò con tanta matita nera. S’infilò un giacchetto e aspettò che arrivasse Harry con la macchina e
l’avrebbe accompagnata alla discoteca.
Una volta
arrivati al locale,entrarono dando sfogo alla voglia di ballare,mentre la
musica House invadeva la stanza rimbombando insistentemente.
Dentro c'era già
Ron nei suoi jeans larghi e maglietta attillata. Hermione voltò lo sguardo alla fauna maschile e
sorrise sperando in qualche conquista.
Poi cominciarono a scatenarsi come matti,tra fiumi di alcool e la musica
tonante da spaccare i timpani.
In mezzo alla
pista Hermione ballava come una sfrenata,ancheggiando i fianchi e muovendosi a
ritmo. Poi ogni tanto compieva qualche passo house per competere con le altre
ragazze che la sfidavano.
Dietro di
lei,una lunga fila di ragazzi cercava di avvicinarsi ad Hermione per cercare di
trescare con lei e invece davanti a lei le si presentò Durrel con la camicia aperta mettendo
in mostra i suoi pettorali,Hermione si avvicinò muovendo i fianchi a ritmo di musica
mentre lui la mangiava con gli occhi. Alla fine,si ritrovarono su un divanetto
a pomiciare. Invece il Bambino sopravvissuto aveva adocchiato una moretta del
sesto anno dopo che la Weasley non l'aveva guardato per niente e si era
appartata con Finnigan. Ron invece,stava con Lavanda dopo essersi scolati una
serie di bottiglie di whisky incendiario.
Purtroppo però la
festa fu interrotta da un gruppo di Serpi(tra cui Malfoy)che volevano
partecipare anche loro solo per ubriacarsi e passare qualche canna.
Durrel si alzò scusandosi con la ragazza e andò verso di loro -ehi!Questo festino è
per gli amanti dell'House e non siete stati invitati!- ma Malfoy lo guardò sprezzante -tu piccolo moccioso col
ciuccio,ti conviene stare zitto perchè nessuno ti ha interpellato- Harry Potter
si mise in mezzo -tu piuttosto Malfoy chi ha chiesto il tuo parere...non mi
sembra che voi ballate
Una volta che
se ne furono andati la musica ripartì tra la gioia degli studenti.
Intanto Malfoy
se ne ritornava cupo per strada seguito dai suoi amici pianificando il momento
in cui avrebbe riempito di cazzotti quella bella faccetta che si ritrovava
Harry-sono-un lurido-verme-Potter.
Calciò un secchione d’immondizia livido di
rabbia immaginando quali torture avrebbe imposto anche al pezzente e alla
zannuta. Però in
fondo di zannuto non aveva niente…non più,doveva ammetterlo quella ragazza era
cambiata tantissimo e di certo non era una che passava inosservata. E poi che
ci trovava di bello in quel Durrel,certo poteva essere pure figo con quell’aria
da coatto e i capelli biondi con la frangia corta.
Si accese una
sigaretta per calmare i suoi nervi. Gli doleva la testa quando era nervoso.
E prima di
andarsene da un’altra parte pensò che lui
fosse mille volte meglio di quel Durrel.
Almeno non
doveva fare il coglione per rimorchiare qualche ragazza.