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Autore: pikkola_punk    14/05/2008    2 recensioni
La musica nella macchina nera si spense mentre percorreva la strada del viale.Le ruote si fermarono mentre il silenzio invadeva l'abitacolo. Con la mano graziosa aprì lo sportello,annusò l'aria fresca della notte e tutta la sofferenza l'invase istintivamente e il ricordo della serata già svaniva mentre si facevano largo pensieri spiacevoli. Fece per alzarsi quando sentì la sua voce calda "Granger?" lei si voltò verso il ragazzo,che la fissava sicero e poi si voltava a guardare davanti a lui. "non sei una puttana" poi dopo che ebbe chiuso lo sportello se ne andò lasciandola con un sorriso dipinto sul volto. Vi avverto che questa storia è "Hogwarts_scuola di ballo" l'ho cancellata perchè non mi piaceva e adesso ho trovato l'ispirazione per riscriverla. Spero che vi piaccia,un bacio a tutti!!
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti…u_u scusate se ho cancellato la storia ma aveva preso una piega che non mi era per niente piaciuta,comunque vi ringrazio lo stesso per le recensioni che avete lasciato nella storia precedente.

Ora vi lascio a leggere il primo capitolo senza stressarvi troppo con le mie lamentele.

Leggete e recensite mi raccomando! Baci pikkola_punk!!

 

 

 

Mancavano dieci minuti al suono della campanella ed Hermione Granger non era ancora arrivata.

I suoi amici la stavano aspettando accanto agli altri,da almeno una buona mezz’ora,cercandola tra la moltitudine di ragazzi che si trovava lì;in fondo alle scale passarono un gruppetto di Corvi capeggiati da una ragazza che i due conoscevano  non molto bene.

-ciao ragazzi! Tutto bene?- Luna Lovegood si avvicinò sfoggiando i capelli biondi quasi bianchi,colorati qua e la di ciocche verdi e blu elettrico.

-ciao Luna- risposero con tono annoiato Harry e Ron,seduti sulle loro borse.

-Hermione non è ancora arrivata?- chiese l’altra cercando di instaurare una conversazione,ma quei due non davano segni di volerlo fare. Senza dare loro il tempo di rispondere se ne ritornò nel proprio gruppetto. Luna era diventata amica di Hermione,dopo che questa l’aveva aiutata una volta con la danza.

I Corvi,che erano il gruppo emo della scuola,con gli altri gruppi non andavano molto d’accordo se non con le Serpi. Questi ultimi prediligevano il rock e il metal e vestivano come i Corvi aggiungendo un tocco di aggressività. E poi erano il gruppo più temuto della scuola perché il loro capo,Malfoy,era figlio di un importantissimo uomo d’affari e per di più il ragazzo più fico che ci fosse in quel momento a Londra. In fondo Malfoy era anche uno che cercava i guai mischiandosi con quella strana gente come tutte le persone pensavano dei Punk.

Ma questo era ciò che pensavano suo padre e tutto il resto del mondo che andava dietro a lui.

Invece Malfoy si trovava bene in quel gruppo,nel suo modo di vestire diverso dagli altri e poi uno che si dava arie come lui,sentirsi temuto e rispettato era il suo sogno fin da piccolo.

 

-molto strana quella ragazza vero Harry?- chiese Ron ormai stufo di aspettare,l’amico annuì senza distogliere gli occhi dalla folla davanti a loro.
-uffa ma quando arriva Hermione? Sono stanco di aspettarla ancora,perché non prendiamo i posti? Cos
ì ci raggiungerà non appena arriva- sbuffò Ron spazientito mentre ripassava i passi Hip Hop che aveva inventato quella estate.
Il bambino sopravvissuto invece ascoltava la sua musica preferita e quindi non lo stava neanche ascoltando ma l'altro non fece molto caso,perchè ecco apparire tra la massa di ragazzi,Hermione nella sua tuta larghissima e la maglietta nera attillata. I capelli,ormai lisciati al massimo,ricadevano lisci sulla schiena mentre la frangetta corta era trattenuta dal cappellino della Nike.
Con una mano teneva la borsa con diversi libri e un paio di cd da far ascoltare ai suoi migliori amici. I compagni la salutarono andandole incontro sorridenti.
quell’anno la loro amica era cambiata molto,si era abbronzata e soprattutto si era alzata di ben cinque centimetri,bramati da troppo tempo.
Si scambiarono dei baci sulla guancia -ciao ragazzi scusate per il ritardo ma non trovavo il mio cappello e stavo per diventare pazza- li salut
ò lei.
-non ti preoccupare...ormai ti stavamo dando per dispersa,ammettilo che volevi saltare questo giorno di scuola - rispose il suo amico Harry mentre le stringeva una mano e la faceva accomodare tra loro due. –in effetti avevo una certa idea di farlo ma poi mia madre mi ha minacciato che sono dovuta venire per forza!- sorrise osservando il resto dei Grifoni. Anche tutti gli altri erano molto cambiati,soprattutto Ron che aveva tagliato i capelli e si era dimagrito ed Harry che ora pensava solo a tenere a posto i suoi capelli. Tutti e due si erano alzati di almeno dieci centimetri lasciando a un metro e sessantacinque la povera Hermione. Quando si trovava fra i due si sentiva sempre piccola in confronto ai loro uno e ottanta.

 

Non ebbero il tempo di chiacchierare che suonò la campanella dell’inizio scuola e tutti gli studenti iniziavano a spingere per arrivare primi nelle aule e prendere i posti.

Quelli del settimo anno si divisero nelle varie classi,tra quelle di danza e di canto.

E proprio mentre i tre Grifoni entravano nella classe di danza Malfoy e il resto del suo gruppo li sorpassarono spintonandoli come era solito fare loro.

 -è arrivato il trio miracoli,mancavate solo voi- salutò lui sprezzante guardandoli torvo con i capelli dritti dietro e spruzzati di nero,mentre si accingeva a posare la borsa vicino al muro.
-certo che se ci evitavi la tua presenza,la giornata sarebbe passata meglio- rispose Harry mettendosi davanti a lui,alto qualche centimetro di più. Lui si spost
ò indietro alzando le mani -aiuto è arrivato il principino!Potter levati di torno che non sei nessuno con quel cappello ridicolo- scoppiò in una fragorosa risata seguito da tutti gli altri.
Harry avanz
ò ma fu bloccato da Hermione che lo tirò indietro per non farli ricadere in una rissa -lascia perdere non ne vale la pena- e si allontanarono dall’altra parte dell’aula con il resto dei Grifoni.

–certo! Non ne vale la pena di risponderti Granger zannuta!- rispose calcando sulle ultime due parole. Hermione si voltò verso di lui e strinse gli occhi a due fessure pregando che la professoressa entrasse in classe prima che gli mettesse le mani addosso.

***

Finita le lezioni i ragazzi uscirono dalle loro classi e il mormorio si sparse nei corridoi. Gli studenti uscirono dalla scuola,chi ad aspettare l’autobus e chi a prendere la macchina o il motorino.

Il gruppo dei Grifoni uscì e si radunò nel giardino della scuola.

Ron ed Harry discutevano con i loro amici su una tuta dell'Adidas appena uscita e si passavano una sigaretta mentre Hermione chiacchierava con una ragazza del sesto anno sulle loro vacanze estive. Ginny Weasley,che era mal vista dalla Grifona,sparlava più in là con le sue amiche presuntuose tra cui Lavanda Brown e Calì Patil. Ridevano e scherzavano sui commenti di tutti gli altri studenti o sulle ragazze che non vestivano alla moda come loro.

Infatti,il loro gruppo era composto anche dalla sorella di Calì e da Ann Perks,tutte e cinque si consideravano le più fighe della scuola,vestivano sempre in jeans larghi o tute alla moda e sopra magliette aderenti,tutte avevano i capelli neri tinti piastrati e con la frangetta cortissima che stonava con i loro visi carichi di trucco.

Purtroppo però erano le ragazze più invidiate della scuola e quelle che avevano i ragazzi più belli.

I Tassi stavano organizzando il festino di quella sera,naturalmente progettato da loro e invitati anche i Grifondoro,perchè il "capo" del settimo anno voleva fare colpo sulla bella Granger che si sistemava i capelli,mentre rideva con i suoi amici.
-ehi Draco!guarda c'è quel Durrel che sta fissando la Granger- sussurr
ò Blaise a Malfoy -e sti cazzi?- rispose l’altro intanto a sbriciolare una foglia che aveva tra le mani.
- non me la dai vinta cos
ì- lui fece spallucce e si accese una sigaretta e lanciare uno sguardo omicida verso Hermione che a sua volta alzò lo sguardo,ma non si accorse dell’occhiata che quello le aveva rivolto.
e mentre il tempo passava,tra i due gruppi dei Grifoni e dei Tassi si era sparsa la notizia del festino al locale vicino la scuola chiamato la Stanza delle Necessità,molto spazioso per accogliere quei ragazzi troppo movimentati.

Così dopo aver finito la sigaretta e deciso a che ora si sarebbero visti,i ragazzi si diressero a casa.

La festa sarebbe iniziata verso le otto e finita a mezzanotte,così Hermione ebbe tutto il tempo per rilassarsi e prepararsi al meglio.
Apr
ì l'armadio in cerca di un vestitino carino da mettere,e optò per un paio di jeans col cavallo basso,stretti alle caviglie,e una magliettina bianca con le spalline. I capelli li annodò in due trecce e si truccò con tanta matita nera. S’infilò un giacchetto e aspettò che arrivasse Harry con la macchina e l’avrebbe accompagnata alla discoteca.

 

Una volta arrivati al locale,entrarono dando sfogo alla voglia di ballare,mentre la musica House invadeva la stanza rimbombando insistentemente.

Dentro c'era già Ron nei suoi jeans larghi e maglietta attillata. Hermione voltò lo sguardo alla fauna maschile e sorrise sperando in qualche conquista.
Poi cominciarono a scatenarsi come matti,tra fiumi di alcool e la musica tonante da spaccare i timpani.

In mezzo alla pista Hermione ballava come una sfrenata,ancheggiando i fianchi e muovendosi a ritmo. Poi ogni tanto compieva qualche passo house per competere con le altre ragazze che la sfidavano.

Dietro di lei,una lunga fila di ragazzi cercava di avvicinarsi ad Hermione per cercare di trescare con lei e invece davanti a lei le si presentò Durrel con la camicia aperta mettendo in mostra i suoi pettorali,Hermione si avvicinò muovendo i fianchi a ritmo di musica mentre lui la mangiava con gli occhi. Alla fine,si ritrovarono su un divanetto a pomiciare. Invece il Bambino sopravvissuto aveva adocchiato una moretta del sesto anno dopo che la Weasley non l'aveva guardato per niente e si era appartata con Finnigan. Ron invece,stava con Lavanda dopo essersi scolati una serie di bottiglie di whisky incendiario.
Purtroppo per
ò la festa fu interrotta da un gruppo di Serpi(tra cui Malfoy)che volevano partecipare anche loro solo per ubriacarsi e passare qualche canna.

Durrel si alzò scusandosi con la ragazza e andò verso di loro -ehi!Questo festino è per gli amanti dell'House e non siete stati invitati!- ma Malfoy lo guardò sprezzante -tu piccolo moccioso col ciuccio,ti conviene stare zitto perchè nessuno ti ha interpellato- Harry Potter si mise in mezzo -tu piuttosto Malfoy chi ha chiesto il tuo parere...non mi sembra che voi ballate la NOSTRA musica quindi alzate le palle e sgombrate!- lui lo guardò torvo –perché…la Stanza delle Necessità è di tutti e noi vogliamo stare qui- rispose il biondo per cercare di convincerlo ma il moro non ne voleva sapere –forse non hai capito Malfoy che se adesso tu e i tuoi amichetti non ve ne andate ti rispedisco io stesso a calci seguito a ruota da quegli idioti dei tuoi amici,che non siete altro!- e dopo la sfuriata furono costretti ad andarsene perché avrebbero rischiato una rissa.

Una volta che se ne furono andati la musica ripartì tra la gioia degli studenti.

Intanto Malfoy se ne ritornava cupo per strada seguito dai suoi amici pianificando il momento in cui avrebbe riempito di cazzotti quella bella faccetta che si ritrovava Harry-sono-un lurido-verme-Potter.

Calciò un secchione d’immondizia livido di rabbia immaginando quali torture avrebbe imposto anche al pezzente e alla zannuta. Però in fondo di zannuto non aveva niente…non più,doveva ammetterlo quella ragazza era cambiata tantissimo e di certo non era una che passava inosservata. E poi che ci trovava di bello in quel Durrel,certo poteva essere pure figo con quell’aria da coatto e i capelli biondi con la frangia corta.

Si accese una sigaretta per calmare i suoi nervi. Gli doleva la testa quando era nervoso.

E prima di andarsene da un’altra parte pensò che lui fosse mille volte meglio di quel Durrel.

Almeno non doveva fare il coglione per rimorchiare qualche ragazza.

  
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