Di loro ho avuto il racconto d’altri, ma, di tutte le storie che conosco, è forse la più bella ed è per questo che voglio dividerla con voi.
Melitta aveva un nome dolce (1) come la sua carne e occhi belli. Possedeva l’animo gentile dei miti e, al suo cospetto, tutto era degno, persino la polvere del ludus.
Sebbene spirata nella colpa, dunque, nella memoria è stata salvata.
Lyra accarezza il capino del figlio e formula la propria benedizione.
“Onore a Melitta ed Enomao, perché sapevano sbagliare senza macchiarsi e perdonare senza tradire. Che la notte più lunga dell’anno ci conceda la loro luce.”
Nota: (1) Il nome viene dal greco μέλισσα, -ας, ἡ (ape) ed ha la stessa radice di μέλι, μέλιτος, τὸ (miele).