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Autore: Chexemille    17/12/2013    3 recensioni
E mo basta, sono stanca di quei due.
Rubano e fanno scherzi a tutti, al Signor D. non frega un fico secco e Chirone dice che finché non ha prove non può far nulla.
Loro se la ridono e io non li sopporto più, NON VOGLIO SOPPORTARLI PIU'.
Giuro che Travis e Connor Stoll saranno beccati!
MUAHAHAHAUAHUAHUAUAHAUAHHAUAHAUAHAHUAUAHHA
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Apollo, Leo Valdez, Nuovo personaggio, Travis & Connor Stoll
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CIAOOOOOOOOOOO

SONO LEXY SUNSHINE E SONO FIGLIA DI APOLLO,
NON SONO SMORFIOSA, NON HO GLI OCCHI
AZZURRI E NON SEMPRE SONO ACIDA COME IL
PROTOTIPO DEI FIGLI DI APOLLO.
SONO BIONDA SCURO, OCCHI VERDI,
MEDIA STATURA E MOLTO MAGRA,
NON PERCHE' FACCIA DIETE PERENNI O
MANGI POCO TUTT'ALTRO. 
IO SONO CONTRO LE DIETRE,
PENSO CHE CHI AMI MANGIARE NON SI
DEBBA PRIVARE DI CIO' CHE LE PIACE SOLO
PER ESSERE MAGRE, BE' IO MANGIO MOOOLTO
E SONO SEMPRE MAGRA...O HO UN
METABOLISMO MOLTO VELOCE O
C'E' LO ZAMPINO DI BABBO.

-Io avrei qualcosa da ridire- cominciò una voce.
-Avvolte sei acida? Ma se è più facile contare le volte che non lo sei - sbuffò continuando.

-TRAVIS, FA SILENZIO...IO DEVO RACCONTARE LA STORIA-

-Ma tu non la stai raccontando,
ti stai vantando del fatto che mangi come un maiale ma non ingrassi u.u-


-Son pur sempre figlia di mio padre... VANTARSI E' IL SUO MOTTO-

-Se non cominci, racconto io- mi minacciò.

-Se magari non mi avessi interrotta U.U-

AH SI, E COSI' COMINCIO' TUTTO...



“Lexy, LEXYYY LEXYYYY” sento urlare dalla stanza affianco.

“Will chiudi la bocca e fammi dormire” dissi gettandomi il cuscino in faccia.

“Come vuoi tu!” gli sentì borbottare.
__
“LEXY SUNSHINE TI VOGLIO IMMEDIATAMENTE AGLI ALLENAMENTI E POI PARLEREMO
DELLA PUNIZIONE”
disse urlando Chirone e subito mi alzai dal letto.

“M…mi scusi, arrivo subito”

“Bah, la prima figlia di Apollo che si sveglia a mezzo-giorno” disse prima di uscire dalla mia stanza.

Mi vestii e corsi all’Arena. “Tu sei morto!!” avvisai Will correndo da lui, con lui c’erano Travis e Connor Stoll.

“Sorellina, non è colpa mia se non ti alzi dal letto e ti ricordo che io ti ho chiamato” disse tranquillo.

“Non me ne frega un cazzo, mi sono ritrovata un centauro furente nella mia stanza,
e non avevo il pigiama!”
gli urlai contro ma lui mi fisso
e poi scoppiò a ridere insieme agli altri due.

“Ma che cazzo ti ridi ne?” chiesi ma non aspettai risposta
“ma guarda che fratello mi ritrovo” dissi allontanandomi
e andando a prendere l’arco per allenarmi.
“Percy che ci fai qui? Sai non vorrei rischiare” chiesi.

“Chirone ha detto che devo allenarmi ma io e l’arco non andiamo proprio d’accordo,
l’ultima volta che ci ho provato la freccia ha avuto la capacità di andare dalla parte inversa in cui l’avevo
lanciata e aveva infilzato il culo di Chirone”

“HAHAHAHAHAHAHAAHAHHAHAHAHAA poverino”
dissi scoppiando a ridere.

“Ma..ma non è colpa mia se sono negato uffa” disse offeso.

“Ma che carino, ok va via immediatamente da qui. Non voglio morire,
sono troppo giovane”
affermai prima di spingerlo nello spazio dove Clarisse si allenava.

“Ma..”

“Ma che ma, ti copro io. Se me lo chiedono tu ti sei allenato e non mi hai staccato
nessun arto quindi puoi dirti migliorato tantissimo”
dissi facendogli un occhiolino.

“Sei il mio angelo” mi urlo abbracciandomi.

“Si, e tu mi farai diventare sorda. Va VIA!” gli urlai a mia volta e se ne andò ridendo.
Mi allenai con Kayla e Austin e corsi da Chirone nella casa grande.

“Signorinella”

“Ehm… su vada al sodo”



“Allora allora allora” disse sfregandosi il mento.

“Allora?” cercai di arrivare al punto

“Eh allora…” continuò

“Allora???” dissi più ansiosa.

“Allora…”

“Ok torno quando avrete le idee chiare” dissi ma mi fermò.

“Lexy hai visto che ultimamente ci sono un sacco di denunce alla casa 11 e io vorrei
cercar di aiutarvi ma se non ho prove non posso far nulla”
mi spiegò.

“Quindi?” chiesi

“Quindi tu li controllerai finchè non li becchi e avrai le prove”

“Mmmh prospettiva allettante” dissi sogghignando e uscendo.
Andai nella casa 11 e vidi una ventina di persone ammucchiate in una stanza ma facevano
troppo casino e se anche parlavo non mi avrebbero sentito così mi misi a
saltare su un tavolo fino ad avere la loro attenzione.

“Vi avviso, stasera il primo che esci di casa è morto!” ed uscii.
Andammo tutti a mangiare, nel mio tavolo eravamo una decina e a capo tavolo c’era mio fratello Will, il capogruppo.

“Will stasera non ci sono YEEE” dissi saltellando

“Come non ci sei? E il pigiama party?” mi chiese triste.

“Lo farete senza ti me” dissi sorridendo.

“Ma dove vai stanotte?” mi chiese il mio fratellino gelosino Austin.

“Secondo voi dove va? Da Leo no? È sporcaccioni” disse Kayla ridendo.

“Se vabbè” “Ma allora dove?” tutti in coro.

“Top secret” annunciai enigmatica e scappai. Erano tutti nelle cabine e io
ero proprio fuori la cabina di Hermes pronta a beccarli.
Erano le due e non sentivo nessun rumore, ero stanchissima.
“Non la darò vinta ai figli di Hermes!” dissi sicura. Poi sentii dei passi, sempre più vicini.

“Che ci fai qui?” chiesi alla persona che mi trovai davanti.

“Stavo andando…” cominciò Percy
“No aspetta, e tu che ci fai qui fuori?” mi chiese.

“Un giro”

“Un giro armata alle 2 passate davanti alla casa 11?” insistette.

“Qui l’aria è più fresca (?)” dissi.

“O.o” poi disse “Ma perché sei armata?”

“Potrei trovarmi un figlio di Ares e devo difendermi no?” spiegai come se il mio ragionamento fosse logico

“E tu che ci fai di soppiatto con un borsone?” chiesi. Poi vidi una figura venire verso di noi.

“Percy, PERCYY” gridò quell’essere non ancora identificato.

“Annabeth?” chiesi

“E tu che ci fai qui?” mi chiese lei di rimando.

“È quello che mi chiedo io di voi”

“Ok te lo dico basta che non ne parli con Chirone” cominciò Percy

“Non serve, ho capito. Pic Nick sotto le stelle. Non voglio sapere altro, sciò!” Nemmeno a dirlo che già non li vedevo più.
“CAFONI, IMPARATE A SALUTARE. BAH” gli urlai contro. Mi accoccolai alla coperta e mi misi sotto un albero.
Passarono circa 2 ore. “Che sonno” sbadigliai. Mentre chiudevo gli occhi sentii dei passi.
Dopo pochi minuti non sentii più nulla. Stavo chiudendo gli occhi e li risentii.
“Ma lo fate apposta?” sbraitai alterata. Poi più nulla.
Cercai di chiudere gli occhi e bum, di nuovo quei passi.
“Se sento un altro rumore entro dentro e spacco il culo a quanti me ne trovo davanti” urlai verso la casa 11.
Nessun rumore, bene. Poi di nuovo. “Mi prendi per il culo?” Nessun rumore, erano le 5.00 di mattina.
Poi sentii di nuovo quei passi. “E MO BASTA!” dissi incazzata nera. I passi si sentivano sempre più forti.
“Di nuovo tu?” dissi esasperata.

“Si sai, sto tornando nella casa 3” disse Percy con nonchalance.

“Non uscire più!”

“Si padrona” disse sorridendo.

“E Annabeth?” gli chiesi.

“Boh” rispose tranquillo.

“Come boh? Ma se era con te”

“Appunto, era” continuò.

"Fai poco lo spiritoso” dissi esasperata.

“Sei nervosa è?”

“Sai quando tu cerchi di dormire e una persona continua a romperti le scatole capita che ti innervosisci”

“Stai cercando di dormire per terra davanti alla casa 11? Che senso ha, una scommessa con Travis?
Sai che lui imbroglia che senso ha continuar a scommettere?” chiese angosciato.

“E tu mi spieghi che senso ha avvicinare la mano al fuoco? Sai che puoi bruciarti?” chiesi incazzata.

“Si avvolte capita” Presi la spada e visto che non se lo aspettava riuscii a ferirlo al braccio,
cadde e gli puntai la spada al petto ma mi ritrovai un pugnale alle costole.

“Ecco dove era finita” disse Percy Lasciai cadere la spada in segno di arresa e Annabeth posò il pugnale.

“Che senso aveva fare tutto sto casino ne?” chiesi rivolta a quei due.

“Farti arrabbiare” disse sorridendo Percy e scapparono.
-Cose da segnarmi:
1 farla pagare a quegli esseri
2 hanno la capacità di dissolversi nel nulla
3 mai sfidare Percy se non so che Annabeth è a distanza di sicurezza.
Oddei erano già le 7.30, uffa finchè non escono non posso andar a dormire.
Poi sentii un macello, la casa tremava. C’erano circa 25 persone che saltavano avanti e indietro.

“Sei ancora qui? Non sei andata a dormire? Hai visto, niente rapine!” mi disse sorridendo Travis venendo verso di me.

“Così sembra. Ok vado a nanna, a dopo.” Dissi correndo verso la casa 7.

“Dove vai?” Oddei ci mancava solo lui.

“Chirone sono stanca, vado a dormire”

“No, è mattina. Vatti a allenare” mi disse.

“Ma cosa? NOOOOOOOOO” Chirone mi guardò storta.

“Ok” dissi andando all’arena dove vidi Drew (sorella della mia miglior amica Piper, capogruppo della casa 10)

“Hey cos’è quella faccia?” le chiesi.

“I figli di Hermes hanno saccheggiato quasi tutte le case!” mi disse rabbuiata.

“Ma cosa? Impossibile, sono stata fino ad ora li e nessuno è uscito!” dissi certa.

“Non so che dirti, fatto sta che non trovo più il mio specchio” stava sul punto di piangere, povera.

“Mi dispia….” Ma non finii di parlare che Percy mi venne a chiamare.

“Chirone ti vuole” mi spiegò.

“E che altro vuole, uffa” bifonchiai mentre andavo alla casa Grande.

“Sei stata lì tutta la sera?” mi chiese appena entrai.

“Si e non è uscito nessuno” dissi sicura di me.

“Non hai visto proprio nessuno?” insistette.

“Oltre a Percy e Annabeth con uno zaino nessun altro” spiegai.

“Non siamo stati noi, come farebbero ad entrare tutte quelle cose in uno zaino” cercò di giustificarsi Percy sbucando all’improvviso nella stanza.
Probabilmente stava origliando -.-‘

“Per non parlare del fatto che Percy è imbranatissimo e se anche ci avessimo
provato tutto il campo ci avrebbe sentito”
continuò Annabeth.

“Ehi” disse offeso Percy.

“Ha ragione, non sono stati loro” dissi seria.

“Ora anche tu” continuò Percy.

“Ma smettila di fare il bambino” dissi e lui usci dalla stanza offeso.

“Chirone se scopre qualcosa fatemi sapere, vado a farmi perdonare da quel bambino” dissi uscendo.

“Percy, PERCYY” urlai facendolo fermare, lo raggiunsi e ripresi fiato.

“Scu…” provai a dire ma mi bloccò con un abbraccio

“Stupida” disse ridendo.

“Ma va a fanculo” e me ne andai sentendo le risate di Percy.
Poi vidi Travis e Connor sogghignare e mi ricordai che i figli di Hermes avevano delle scarpe alate.
Così erano scappati senza farsi ne vedere ne sentire.

“Che stronzi…ma stronzi astuti” sussurrai e corsi da Piper per raccontarle tutto e pianificare
qualcosa per vendicarci.
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SALVE PIPOL,
oggi ho pensato a questa storia così ho cominciato a scriverla :D
Fatemi sapere se vi piace.
_Mich xx


 
  
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