Prologo
Cammina
lentamente. La schiena scoperta dove i
capelli le ricadono in morbidi ricci, il corpo
accarezzato dalla candida seta del vestito e lo sguardo
basso celato dal
lungo velo.
Attraversa
il giardino addobbato con rose bianche e rosse cercando di controllare
il
respiro ormai affrettato ed i battiti troppo veloci.
Poco.
Pochissimo. Ancora pochi passi e la sua nuova vita avrebbe avuto inizio.
Ed
ecco che nel suo incedere sul tappeto rosso sangue, alzato lo sguardo,
i suoi
occhi incontrano quelli di lui ed il suo cuore manca un battito.
Lui
indossa un vestito blu notte che risalta i suoi stupendi occhi neri,
è fermo
vicino ad una bassa colonna su cui è posato un antico testo
e la guarda con
espressione confusa e rapita rubandole un sorriso.
Allora,
mentre i suoi occhi ipnotizzano quelli di lui, i suoi passi si fanno
più svelti
bramosa di raggiungerlo al più presto.
In
pochi attimi gli è affianco, le mani che amorevolmente
accarezzano il viso del
suo compagno, le labbra curvate in una risata carica di aspettative e
lo
sguardo che mai abbandona quello del suo uomo.
Lui,
magnetizzato dalla sua presenza, le alza il velo scoprendole il viso di
porcellana e si accosta alle labbra vermiglie per un lungo bacio.
Così
stregato dalle labbra di lei non si accorge del piccolo coltello che
lei
nascondeva nella manica del vestito finché non sente un
bruciore alla guancia
appena graffiata dalla lama.
Stupito,
ma ancora soggiogato dall’incantesimo di lei, si lascia
leccare la ferita
appena infertagli mentre beve il sangue scaturente da un taglio che lei
si è
appena inferta sul polso.
Incapace
di opporre resistenza se non con lo sguardo si lascia prendere per mano
e la
osserva mentre apre il libro che era posato lì vicino alla
ricerca di qualcosa.
Lei
sfoglia il testo con mani tremanti finché non trova
l’immagine di un otto posto
in orizzontale, il simbolo dell’infinito.
Allora
comincia a leggere. Dopo aver pronunciato poche parole dinanzi a loro
prende
forma un nastro rosso che si muove nell’aria come mosso dal
vento. Così, con
voce ora più sicura, lei prosegue la lettura ed il nastro,
come sotto comando,
si avvicina ai loro polsi fino ad annodarsi a questi incatenando
così l’uomo
alla donna.
Non
appena la voce di lei si ferma il nastro scompare e l’uomo fa
un passo indietro
ormai libero dal sortilegio che l’aveva imprigionato.
Lei
si volta a guardarlo aspettando le sue domande che non tardano ad
arrivare.
“Cosa
– Chi – Che diamine è
successo?”
“Sei
diventato il mio sposo, amore mio, nonché il mio compagno
per l’eternità.”
Ed
il ghigno che accompagna le sue parole mostra i canini ben
più lunghi ed
appuntiti della norma.