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Autore: ZiaVoldy    18/12/2013    3 recensioni
Breve storia senza pretese in cui, l'unico vero protagonista, è un felice matrimonio.
"La musica continuava e noi iniziammo ad entrare nell'immenso salone. O meglio, nell'immensa sala grande.
Eravamo ad Hogwarts, era stata una richiesta inaspettata ma accettata con fervore da tutti.
Dopotutto era la mia seconda casa, era la nostra seconda casa.
Entrammo e vidi tutti i volti che riempivano quel salone immenso che si voltarono verso di noi.
Cercai i sorrisi famigliari dei Weasley, dei miei amici, dei miei ex insegnanti."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il grande portone di legno si apri dinnanzi a me e sentii la musica rimbombarmi nelle orecchie.
L'organo suonava lento, soave, maestoso, quasi impalpabile.
Feci un passo cadenzato, preceduta da una chioma rossa. La proprietaria di quei capelli color del sole di volto e mi sorrise. Un sorriso radioso, felice, incredibilmente entusiasta. I suoi occhi chiari mi trasmettevano tutto l'affetto che, sapevo, provava per me.
Tremai.
Tremai perché stavo per cambiare la mia vita, completamente, radicalmente.
La presenza al mio fianco mi strinse il braccio e la mano. Le nostre dita si intrecciarono, come se non avessero fatto altro in tutta la loro vita.
Mi voltai e sorrisi. Timida, dolce, felice, come non mai. E lui contraccambiò. I suoi occhi azzurri, profondi e intensi, studiarono ogni tratto del mio viso, beandosi di essere li, al mio fianco.
La musica continuava e noi iniziammo ad entrare nell'immenso salone. O meglio, nell'immensa Sala Grande. Eravamo ad Hogwarts, era stata una richiesta inaspettata ma accettata con fervore da tutti. Dopotutto era la mia seconda casa, era la nostra seconda casa. Entrammo e vidi tutti i volti che riempivano quel salone immenso che si voltarono verso di noi.
Cercai i sorrisi famigliari dei Weasley, dei miei amici, dei miei ex insegnanti. Erano tutti lì, li per festeggiare noi. Li per confermare la loro presenza al nostro fianco.
L'organo continuava nel suo tripudio di note, in maniera incantevole, mentre io alzai gli occhi e li piantai davanti a me. Al di la della figura di Ginevra Wealsey vidi quella di lui.
Lui che amavo incondizionatamente, lui che mi amava incondizionatamente. L'unica persona che avrei voluto vedere in quel luogo, in quel ruolo.
I suoi occhi verdi mi sorrisero, pieni di affetto, di aspettativa e di emozione. Splendido nel suo completo nero, e i capelli scompigliati come sempre. Mi voltai di nuovo verso il mio accompagnatore e lui strinse la mia mano.
"Noi siamo qui tesoro. Sempre. E se hai voglia di scappare, sai che ti daremo una mano" disse in un sussurro la voce di Ronald Weasley. Lui... Quell'uomo che avevo, per diverso tempo, pensato fosse quello della mia vita.
Eppure... Eppure ora era li ad accompagnarmi verso l'unica persona perfetta per me.
L'unico vero amore che mi faceva pensare al per sempre. Mi lascia a pochi metri dall'altare, andando a posizionarsi poco a sinistra, seguendo la sorella che, nel suo abito color salmone, l'aveva preceduto.
I miei testimoni.
Due dei miei migliori amici, l'altro era poco più avanti, in centro. I nostri occhi si incontrano ancora un istante prima che mi decida a compiere gli ultimi passi.
Il mio lungo abito avorio striscia leggero sul pavimento della sala per poi risalire il mio corpo e chiudersi in un bustino ricamato con fili d'argento. Unico tocco di colore è una fascia, subito sotto il seno, di un verde brillante, che si abbina perfettamente alla Sua cravatta.
Solo allora mi volto verso l'uomo che mi aspetta. L'uomo che ha rubato il mio cuore un paio d'anni dopo la guerra, anche se, forse, in realtà, me l'aveva rubato tanti secoli prima, quando ancora l'odio era il nostro unico legame.
Lui, perfetto nel suo completo antracite, la camicia inamidata poco più chiara e la cravatta abbinata, mi sorride. Uno di quei rari sorrisi che tiene solo per me, uno di quelli che gli cambia il volto, che lo rende ancora più bello di quanto possa essere.
Io gli rispondo e il suo sguardo mi incendia.
Non mi sono mai considerata una grande bellezza, invece lui mi ha sempre fatto sentire stupenda, nonostante la mia non eccessiva altezza, le mie manigliette dell'amore...
Ma lui mi ama.. Come lo amo io. Alla follia.
Faccio gli ultimi metri e gli sono di fianco, lui mi prende la mano e mi fa un baciamano galante mentre non lascia mai i miei occhi. Le sue iridi grigie screziate d'azzurro e le mie marroni con tocchi dorati, non hanno neanche lontanamente la forza di allontanarsi.
La voce potente del moro di fronte a noi ci riscuote. "Signori possiamo inziare". Harry Potter, il bambino sopravvissuto, l'eroe del mondo magico, il mio migliore amico, ha chiesto il permesso ufficiale al Ministro della Magia, per poter celebrare le mie nozze. Un regalo di matrimonio decisamente fuori dal comune, decisamente da lui.
La cerimonia è veloce, intensa e sentita. Ogni persona presente in questa sala enorme è felice di vederci così, innamorati ed entusiasti: io, l'eroina del mondo magico, la so-tutto-io Grifondoro, la strega più brillante della sua età; lui, il ragazzo che è stato costretto al Marchio Nero per ideali famigliari sbagliati, il figlio di una donna straordinaria, l'uomo che è riuscito a ripristinare il suo cognome diventato ambasciatore nel mondo magico e babbano, lui, mio marito.
"Signori e signore" esclama la voce solenne di Harry "ho l'onore di presentarvi... Il signore e la signora Malfoy".
Applausi scroscianti e lacrime di commozione, nonché urli di giubilo, accompagnano il nostro primo bacio da coniugi.
Il primo bacio della nostra nuova vita.
Ci stacchiamo e ci fissiamo con tutto l'amore di cui disponiamo.
"Ti amo mezzosangue" mi sussurra con quel tono che mi fa tremare le ginocchia, impazzire il cuore, mandare in pappa il a cervello.
"Ti amo furetto" gli dico vedendolo vacillare leggermente, come sempre quando glielo dico.

Perché siamo così. Non cambieremo mai, continueremo a punzecchiarci, litigare e fare pace per tutta la vita. L'importante, però, è farlo insieme.








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Spazio Autrice:

Fermi, niente pomodori, cachi, patate, finocchi e ceste di legno, vi prego!
Lo so che non è una grande beltà, ma abbiate pazienza. Capita di scrivere qualche boiata!:)

A parte tutto. 
Questa cosa iper mega super smielata, non so bene come e dove sia uscita, ma ieri pomeriggio, mentre mi congelavo aspettando la fine della proiezione di un film al Festival, ho deciso di buttare giù qualche riga.

Ora, voi che siete clementi e buoni buonini... già che siete arrivati fino qui... me lo lasciate un parere?! 
Preferite i pomodori?! I know...-.-'

Chiedo perdono...:)

Un bacio grandissimo!!!
ZiaVoldy
   
 
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