Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Nihal07    18/12/2013    3 recensioni
Guardò fuori dalla finestra: iniziava a piovere.
Appoggiò una mano su quella dell’ uomo: “Ma ti prometto che non ti lascio da solo, potesse arrivare il diluvio, o l’apocalisse o la fine del mondo."
Kakashi ha bisogno di Sakura ora, ma è pronto ad ammetterlo? Forse no, ma Sakura sarà lì per aiutarlo a guarire dalle sue ferite, ma anche da quella maledetta cosa chiamata orgoglio. KAKASAKU
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Capitolo VIII
 
 
La mattina seguente Kakashi si alzò davvero tardi. Optò per non fare colazione, in quanto uno strano senso di nausea l’aveva colpito fin dal primo momento in cui si era svegliato.
Non si meravigliò di non vedere Sakura. Neppure lui si sarebbe ripresentato se fosse stato in lei.
Passò quasi tutta la giornata a mettere a posto casa sua, cercando oggetti che Sakura aveva semplicemente ordinato, ma che a un uomo come lui passavano continuamente sotto il naso senza mai essere visti.
Trovò uno dei film che lei aveva preso in prestito dalla biblioteca e dentro di sé sorrise.
Era sempre stato una frana con le donne. Lui era un uomo troppo diretto quando si trattava di parlare di cose importanti, e per quanto odiasse ammetterlo, con Sakura si era comportato male.
L’avrò spaventata, si disse.
Però ne era quasi sicuro: lei doveva per forza provare qualcosa per lui.
Lo sentiva nel profondo.
Ma gli importava davvero?
Voleva correre il rischio di intraprendere qualcosa di serio con la sua allieva?
Pensò che probabilmente stava iniziando a diventare pazzo. Che diamine di ragionamenti stava facendo?
Poco prima di cena si immerse nella lettura.
Si sentiva uno schifo, in tutti i sensi.
Era stanco e non era nemmeno andato da Sakura per chiederle scusa.
Si spiaccicò una mano in faccia quando si ricordò di non essere andato da Tsunade.
Che scusa avrebbe potuto tirare fuori?
Avevo la testa fra le nuvole perché i miei ormoni erano tutti indirizzati verso Anko e per questo non ti stavo ascoltando?
Sakura l’avrebbe ucciso.
Dopo aver cenato, dentro di lui iniziarono a formarsi tanti buoni propositi, che poi però andarono a farsi fottere.
Credo che domani andrò da Tsunade, si disse.
Sì, perché doveva proprio stare male.
Si sedette, incrociò le braccia sul tavolo e ci appoggiò la testa sopra.
Era stanco di pensare, soprattutto a Sakura.
Per un attimo la nausea si accentuò, pensando per la 100esima volta a quel nome.
Perché doveva farsi perdonare?
Lui non aveva fatto nulla!
Non era colpa sua se le donne si innamoravano di lui.
L’unica colpa che aveva era quella di non sceglierne mai una.
Sentì qualcuno bussare alla porta e sperò quasi fosse Asuma.
Alcool + Asuma = perfetto svaccamento.
A quel pensiero, il fianco iniziò a fargli male e si disse che la scelta “Alcool” non era una delle migliori.
Si alzò e camminò fino alla porta, pregando di trovarsi davanti Asuma, Iruka, Genma, ma non…
“Sakura.”
La ragazza si mostrò nera in volto.
L’avrebbe ucciso e forse a Kakashi sarebbe anche andato bene.
Si portò una mano al viso. “Sakura, che cosa c’è?”
Uno schiaffo arrivò dritto in viso a Kakashi.
“Sei un idiota!”
L’uomo pensò che andava bene.
Era stato avventato, si.
Aveva lasciato che Anko si comportasse male con lei, si.
Le aveva regalato dei fiori che puzzavano, si.
Ma che cosa voleva da lui?!
L’idiota, poteva anche starci, ma non quella manata dritta sul muso.
“Qual è il tuo problema?”
“Avevi detto che tra voi non c’era più nulla!”
Kakashi sorrise amaro e in quei pochi secondi perse molta della sua compostezza.
“Oh, quindi è questo il problema? Devo rendere conto di qualsiasi mia azione alla mia allieva? Scusa, la prossima volta ti chiamerò quando mi servirà un consiglio su quale donna scegliermi, Sakura.”
La ragazza rimase in silenzio.
“Non è un mio problema se ti da fastidio Sakura. Non sei la mia ragazza, e nemmeno mia moglie, quindi sono libero di farmela con chi mi pare e piace.”
Sakura strinse i pugni.
“Sei solo un’idiota, strafottente che pensa di sapere tutto di tutti! Il solito ninja noioso e borioso che non ha tempo per nessuno, tranne che per i suoi stupidi libri!”
In quel momento nella mente di Kakashi, tutto si fermò.
All’immagine della ragazza che aveva davanti iniziò a sovrapporsi quella di Anko, che gli ripeteva le stesse identiche parole. E lui continuava a ripeterle che non voleva una donna che cercasse di cambiarlo, perché non ne aveva bisogno.
Fu in quel momento che decise che quella conversazione era finita.
Con lo sguardo assente fece un passo indietro. “Sakura, per favore, torna a casa.”
“Io non ho finito di parlare con te Kakashi!”
La voce della ragazza sembrava arrivargli da lontano, sempre più flebile. “Sakura, ti prego…”
“Io… Tu… Hai ragione, su tutto, ma la verità è che io ti ho creduto e…”
Non sapeva nemmeno lei dove voleva andare a parare. Voleva soltanto sistemare le cose, ma non sapeva come. Dirgli che gli mancava da morire e che veramente provava qualcosa per lui, e l’idea di mollare tutto proprio ora, non le piaceva per niente.
“Per quanto possa contare, io credo, anzi, sono sicura di…”
Una fitta improvvisa al fianco, più forte delle precedenti, sorprese Kakashi, il quale cadde sulle ginocchia tossendo.
“Kakashi!”
“Aspetta…”
La ragazza si avvicinò subito. “Ma cos’hai in quella testa?! Potevi dirmi che…”
“Non sono andato da Tsunade?”
Sakura si bloccò. “Vuoi sapere una cosa? Noi due ora, andiamo subito in ospedale.”
 
 
 
Sakura sbucò da dietro la porta. “Come stai?”
Kakashi si tirò su. “Meglio di ieri sera.”
La ragazza sorrise. “Mi hai fatto fare un colpo.” Si sedette sul bordo del letto.
“Come mai sei qui?”
“Volevo… Vedere come stavi. Che domande assurde fai?!” Arrossì.

L'uomo si prese un attimo per pensare. "Non volevo essere sgarbato con te, mi dispiace."
La ragazza negò con la testa. "Non devi scusarti. Hai ragione, non sono nessuno per dirti quello che devi fare. Se vuoi stare con una come Anko, va bene."
Kakashi alzò un sopracciglio. "Io sto con chi?"
"Ecco... Avevo lasciato le chiavi a casa tua e quando sono tornata indietro ti ho visto con lei e..." In un attimo, a Sakura tornò in mente il discorso fatto con Anko il giorno prima, davanti casa sua. "Ma lascia stare. Non ha importanza."

Il jonin decise di lasciar perdere e di iniziare un nuovo discorso. "E così, io ti piaccio."
Sakura rimase spiazzata dalla mancanza di tatto del jonin. "Io non ho mai detto nulla di simile!"
"Peccato..."
La ragazza si morse il labbro inferiore. "Sei scorretto, non riesco mai ad immaginare a cosa pensi."
"Penso che sarei contento se parlassi con Tsunade e la convincessi a farmi tornare a casa." Il jonin lo disse abbassando il tono della voce.
La rosa stette al gioco. "Sono già stata costretta a trovare una scusa per quanto riguarda il fatto di averti portato qui a notte inoltrata. Non rischierò ancora la vita per farti uscire prima da questo ospedale."
"Nemmeno se..."
La porta si aprì. "Kakashi, spero tu ti senta meglio." Tsunade lo fulminò con lo sguardo.
Il jonin annuì. "Penso di poter uscire anche oggi stesso."
L'Hokage prese in mano la sua cartella e Kakashi si sporse verso la rosa. "Nemmeno se stasera ti invitassi a cena a casa mia? Se resto qui dentro, tu ci perdi un sacco."
L'Haruno lo guardò schifata. "Mi stai comprando?"
Kakashi sospirò. "E se ti supplicassi?"
"Iniziamo già a ragionare." Sakura si concentrò su Tsunade. "lady Tsunade, tutti i parametri sono stabili e Kakashi sembra davvero stare meglio."
L'Hokage chiuse la cartella, la appoggiò sul tavolo e si avviò verso la porta. "Sakura, mia cara, Kakashi non si muoverà da quel letto, almeno fino a quando non si pentirà di sfruttarti ogni volta che ne ha la possibilità, per uscire da questo ospedale. Ci vediamo domani." E se ne andò.
L'uomo sospirò per la seconda volta. "Tutta colpa tua. Di solito sei più convincente."
Sakura sorrise. "Però la cena puoi offrirmela lo stesso. Ho sentito che oggi la mensa dell'ospedale presenta una delle sue specialità."
"Se è come quello che si mangia di solito, passo. Non vorrei mai rimanere in ospedale una settimana in più per indigestione."
Sakura si alzò. "Vada per la specialità del giorno."
Kakashi sorrise. "Specialità del giorno."



 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Nihal07