Harry.

E’ incredibile come il tempo passa, pensare che quando si è giovani si ha tutto ciò che si desidera.
La mia storia non è come le altre, è diversa.
Penso colpirà molti di voi.

12 aprile del 2012 salii su una nave straordinaria, c’era di tutto e di più.
Io ero insieme a mio padre, dovevamo andare a New York e quella nave andava giusto lì.
Non appena la vidi rimasi a bocca aperta. Era enorme e cosa più importante era fornita di ogni singola cosa.
La cosa negativa era una sola: le differenze.
Sfortunatamente quella nave accoglieva bene solo i nobili, mentre i ‘poveri’ venivano trattati quasi con indifferenza.
Io ero uno di questi ma poco importava perché proprio su quella nave incontrai la persona che mi ha cambiato la vita.
Il suo nome? Louis Tomlinson, un ragazzo non molto alto dai capelli castano chiaro e gli occhi azzurro cielo.
Descrivere cosa provai la prima volta che lo vidi è quasi impossibile. Lui stava lì, affacciato che si guardava intorno ed io ero lì… Seduto, che disegnavo, e quando i miei occhi videro quello spettacolo non poterono fare a meno di ammirarlo in tutto il suo splendore.
Io ero solamente un poveraccio capitato su quella nave per caso. Se non avessi vinto quei soldi giocando a carte con due tipi non sarei e poi mai salito su quella nave.
Da una parte ringrazio il cielo di esserci salito, dall’altra vorrei non averci mai messo piede.

Stavo appunto parlando di Louis, sì.
Mi ricordo la prima volta che i suoi occhi s’incontrarono con i miei.
Era sera e, come al solito, non avevo molto sonno.
Stavo sdraiato su una panchina, a fumare, mentre guardavo il cielo stellato quando ad un tratto sentii qualcuno correre… Mi alzai e sorpresa! Il ragazzo che tanto mi aveva attirato era lì, pronto a buttarsi giù dalla nave.
Sul momento non capii cosa stesse succedendo ma dopo qualche secondo divenne tutto più chiaro: voleva suicidarsi per chissà quale misterioso motivo.
Non potevo permetterlo e così mi feci coraggio e cercai di farlo ragionare!
‘Non farlo…’ Dissi con voce sicura e convinta.
Lui si girò, i suoi bellissimi occhi erano pieni di lacrime, all’inizio non disse nulla ma poi…’I-io…Io mi butto…’
‘No, non lo farai…’ Ribattei subito.
Fu dura convincerlo a lasciar perdere ed alla fine il motivo della sua disperazione fu ovvio.
Quel giovane ragazzo era costretto a sposarsi con Eleanor, una donna molto ricca la quale poteva aiutare la sua famiglia.
La madre lo aveva tormentato non ostante sapesse che suo figlio avesse delle tendenze gay.
Il giorno seguente mi trovavo come al solito seduto su una panchina a disegnare, stavo osservando un signore che aveva in braccio il proprio bambino e gli stava tenendo la mano…Una scena molto dolce la quale non poteva non essere ritratta!
Incontrai un’altra volta quel ragazzo, parlammo per un bel po’ e per concludere in bellezza quel pomeriggio quest’ultimo m’invitò ad una serata di gala. Tutti i ricconi ed i pezzi grossi erano lì ed io, un povero ragazzino il quale non possedeva nessun bene, ero stato invitato ed una cena galante… Allucinante!
Quella sera mi vestii molto, ma molto elegante ed era tutto merito di Mrs. Hamilton, una riccona che mi aveva preso in simpatia e che aveva deciso di aiutarmi a conquistare Louis.
Se devo essere sincero pensavo già di piacergli ma volevo stupirlo e così fu!
Non appena mi vide sorrise ed io feci lo stesso. Ci guardammo per quale secondo come due bambini innamorati ma ad interrompere quel momento magico fu proprio Eleanor.
La cena andò bene, cercai di essere il più simpatico e garbato possibile e, in tutta onestà, quella fu la prima sera più bella di tutta la mia vita.

Si può dire che il nostro fu ‘amore a prima vista’. In pochissimi giorni ci siamo innamorati, abbiamo condiviso i momenti più belli, stare con lui era tutto per me, semplicemente Louis era il mio mondo.
Ma la felicità non dura per sempre, qualcosa deve sempre andare male.
14 aprile 2012, questa è una data che non dimenticherò mai per due motivi.
Quel giorno io e Louis ci recammo nel luogo in cui i nobili tenevano le loro auto di lusso, Lou mi portò nella sua macchina e lì… Beh lì successe la cosa che avevo sempre voluto: facemmo l’amore per ore ed ore e, nonostante il freddo, avevamo comunque trovato un modo per riscaldarci.
Eleanor mi odiava, sin dal primo giorno che mi vide provò una forte antipatia nei miei confronti.
Cercò di farmi odiare da Louis dicendo che io avevo rubato il bracciale che lei gli aveva regalato ed…effettivamente il bracciale era nella mia tasca!
Sicuramente lo aveva messo lei la dentro, ma come potevo provarlo?
Un agente mi portò nel suo studio e mi legò con le manette ad un palo…Dopo qualche secondo si sentì un impatto fortissimo e la nave tremò…Quello non era sicuramente un buon segno!
L’agente schizzò fuori dallo studio mentre io rimasi legato al palo, all’inizio non m’importava più di tanto ma dopo un po’ lo studio iniziò ad allagarsi…
‘Aiuto….Aiuto…Qualcuno mi sento? C’è nessuno?’ Le mie urla le sentivano solamente i muri.
Cercai in tutti i modi di liberarmi ma ogni tentativo fu inutile.
Ho sempre detto che Louis è il mio eroe, quella sera venne a ‘salvarmi’.
Mi liberò ed insieme cercammo di scappare. La nave aveva sbattuto contro un iceberg e stava affondando…
Il problema era uno solo… Non c’erano abbastanza scialuppe per tutti i passeggeri..
Ovviamente fecero passare prima le donne ed i bambini, nobili e non.
‘Harry.. Non riusciremo a cavarcela…’ Queste furono le parole di Louis.
‘Amore..Non dire così, noi ce la faremo! Ricorda che solo uniti possiamo superare tutto!’ sorrisi cercando di rincuorarlo.

Sapete forse Louis aveva ragione, forse lui prevedeva che qualcosa sarebbe andato storto..
Ed aveva ragione… Quella notte potevamo salvarci e così fu ma lui…Lui non riuscì a superare le acque gelide del pacifico e morì… Ma qualche minuto prima di morire mi disse ‘Promettimi che, qualunque cosa accada tu andrai avanti sempre e comunque… Io sono stato solo un capitolo della tua vita, troverai quel qualcuno che saprà amarti come devi e che ti renderà felice..’ e i suoi occhi si chiusero, smise di respirare….
Così lo lasciai ‘nuotare’ in quelle acque e prima di lasciargli le mani mormorai ‘Lo prometto…’
Lo guardai per qualche istante, in primo momento volevo morire, volevo lasciarmi andare ma quando mi accorsi che una sola scialuppa tornò indietro presi il fischietto di un signore, ormai morto, che avevo accanto e fischiai…

Oggi mi trovo qui, davanti a tutti, per raccontare la mia storia… Adesso sono anziano, ho sposato una donna bellissima la quale mi ha dato due figli..
Sicuramente tutti starete pensando che io mi sia dimenticato di lui ma non è così.
Louis vivrà sempre nel mio cuore e nei miei ricordi.
Io volevo salvarlo ma non ci riuscii, ottenni tutto il contrario di ciò che volevo e mi sento in colpa per questo.
Non ho lottato abbastanza e ne ho pagato le conseguenze.
Ma se lui mi sente e mi vede spero sia fiero di me. Ho cercato di andare avanti nonostante pensassi ogni secondo a lui, ho mantenuto la nostra promessa.
Ma anche se io sono andato avanti.. lui è stato, è e sarà per sempre il mio primo ed unico vero amore..