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Autore: Piccina91    18/12/2013    2 recensioni
Un cuore è destinato a legarsi con un altro cuore. Un'anima è destinata a legarsi con un'altra anima.
Nella vita tutti sogniamo un amore unico, che ci consuma, che ci fa piangere, che ci fa ridere, che ci fa VIVERE.
La vita di Elena verrà sconvolta dall'entrata in scena di Roberto, un ragazzo che a tutto pensa tranne che all'amore.
Il cuore della nostra protagonista è ferito dagli ultimi avvenimenti, riuscirà lui a guarirlo o lo calpesterà definitivamente?
Dal testo: Due persone che camminano ognuno per la propria strada che, a volte, si fermano insieme ad un punto. Ma la fermata non può durare per sempre, solo per qualche minuto. Poi ripartiamo verso due direzioni diverse senza sapere quale sarà la prossima volta in cui ci fermeremo insieme.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Si dice che quando ami qualcuno, lo capisci e basta. Ma io non mi ero mai innamorata realmente di un ragazzo e quindi ero molto confusa riguardo i miei sentimenti. Sapevo che ogni volta che vedevo Roberto il cuore mi martellava nel petto e le mani tremavano; sapevo che quando mi era vicino avevo sempre l’istinto di baciarlo; sapevo che lui era l’unica persona in grado di farmi arrabbiare ogni due minuti. Questo dimostrava che lo amavo? E Davide? Con lui stavo bene, potevo semplicemente essere me stessa. Mi riempiva di attenzioni, mi faceva sentire importante. Fra le sue braccia mi sentivo al sicuro, ad ogni abbraccio il mondo attorno a noi scompariva. Ero davvero nei casini. Il giovedì seguente, dopo due giorni di riposo, tornai a scuola un po’ zoppicante. La prima cosa che dovevo fare era parlare con Roberto. Volevo sapere perché mi aveva mandato quel messaggio e che cosa significasse davvero. Aspettai fino all’ora di pranzo e poi, quando lo vidi uscire dalla porta di servizio, lo seguii senza farmi vedere da nessuno.

<<  Roberto, adesso questa me la spieghi  >>
<<  Di cosa stai parlando?  >> domandò sorpreso
<<  Lunedì sera mi hai mandato un messaggio  >>
<<  Dici sul serio?Vedi, quella sera sono uscito con dei miei amici e ho perso il conto delle birre. Ero talmente ubriaco! Non mi ricordo nemmeno di averti inviato un messaggio, quindi non so a cosa ti riferisci. Puoi rinfrescarmi la memoria?  >>
<<  Ehm, no niente. Ti sei scusato da parte del tuo compagno per l’incidente  >>
Dissi la prima cosa che mi venne in mente. Non ero arrabbiata, ero delusa. Mi ero fatta mille castelli in aria, ero stata sul punto di lasciare Davide e lui non ricordava nemmeno cosa mi aveva scritto. Mi voltai per evitare che lui vedesse che stavo piangendo e mi diressi in bagno. Asciugai le lacrime e mi lavai il viso. Quando uscii, vidi Davide appoggiato alla parete accanto alla porta.
<<  Ti ho cercato dappertutto  >> disse scocciato
<<  Scusami, sono dovuta scappare in bagno  >>
<<  Oggi sei strana. C’è qualcosa che non va?  >>
<<  No, è tutto a posto. Oggi pomeriggio vieni a studiare a casa mia?  >>
<<  E come potrei rifiutare?  >> rispose lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra

Dopo la scuola, tornai a casa insieme a Davide. Sul frigo c’era un biglietto di mia sorella Lily che mi informava della sua assenza per via di un’uscita tra amiche. Non riuscivo a dirlo con certezza, ma Davide era diventato stranamente allegro quando aveva saputo che eravamo soli in casa. Lo lasciai in salotto e andai in camera mia a cambiarmi. Sfilai i jeans e indossai dei pantaloncini. Tolsi anche la maglietta a maniche corte e aprii l’armadio alla ricerca di una canotta. Mi irrigidii quando sentii le mani di Davide sui miei fianchi. Chiuse l’armadio, fece aderire la mia schiena contro un’anta e mi baciò. Le sua labbra indugiarono sulle mie per qualche secondo prima di far incontrare le nostre lingue. Prese poi a baciarmi il collo e l’incavo dei seni. Avvampai in viso mentre sentivo una strana sensazione addosso, un piacere nuovo. Con un salto, attorcigliai le mie gambe alla sua vita e lui mi trascinò sul letto.
<<  Elena, se non vuoi..  >>
<<  Continua  >> gli sussurrai famelica
I suoi baci divennero sempre più esigenti. Mi spogliò dei miei pantaloncini e rimasi in intimo di fronte a lui. Ero in imbarazzo, nessuno mi aveva mai visto così. Sorrise malizioso e mi prese il viso tra le mani.
<<  Sei bellissima  >> disse sorridendo
E quella rassicurazione mi bastò. Gli tolsi la maglietta e iniziai a baciargli il petto muscoloso. Poi toccò ai jeans e arrossii violentemente vedendo la protuberanza dei suoi boxer. Si sdraiò sopra di me e mi guardò intensamente negli occhi per avere la mia approvazione. Annuii e lui mi baciò ancora e ancora.

<<  Elena, ma perché non mi risp..  >> esclamò mia madre aprendo la porta
Davide scattò in piedi mentre mia madre si coprì la bocca con le mani. Cazzo, l’avevo fatta grossa.
<<  Signora Turati, io..  >> cercò di giustificarsi lui
<<  Oh mio Dio  >> rispose lei dandoci le spalle <<  Rivestitevi e ci vediamo di sotto  >>
Mia madre mi avrebbe sicuramente sgridato. Ma ufficialmente mi aveva dato il permesso di.. Ma chi volevo prendere in giro! Non mi aveva detto che potevo fare sesso, almeno non in casa. Mi vestii velocemente e fece lo stesso anche Davide. Non aveva spiccicato neanche una parola, era rimasto sconvolto.
<<  Mamma, posso spiegarti  >> le dissi quando entrammo in salotto
<<  E cosa c’è da spiegare? Non stavate forse facendo sesso nella tua camera? E se fosse entrata Lily?  >>
<<  Veramente non ci eravamo ancora arrivati … ma questo non è importante. Mi dispiace mamma, ma tu hai detto che non volevi fare l’ipocrita, che sapevi che sarebbe successo  >>
<<  Un conto è saperlo, un altro è vederlo con i propri occhi  >> rispose disgustata
<<  Mi scusi signora Turati per quello che ha visto. Adesso vado  >> affermò Davide andandosene
Mi sedetti sul divano accanto a lei e le presi una mano. Lei respirò profondamente per qualche minuto e poi si girò a guardarmi con le lacrime agli occhi.
<<  Lo so che non sei più una bambina. Ormai sei grande e vaccinata e sai prendere le tue decisioni da sola. Ma vedi, fare l’amore per la prima volta è importante. Devi pensarci bene, devi essere sicura. Ad esempio, io l’ho fatto per la prima volta con tuo padre e ne ero innamorata. Tu sei innamorata di Davide?  >>
<<  Non lo so, mamma. Come capisci se ami una persona?  >>
<<  In realtà non c’è un metodo. Il tuo cuore ti da dei segnali e tu devi solo coglierli  >>

La abbracciai e le promisi che sarei stata più attenta. Non raccontò niente a mia sorella ovviamente, sarebbe stato il nostro segreto. Davide mi riempì di messaggi di scuse per tutto il pomeriggio. Si sentiva in colpa per quello che era successo, quando in realtà la colpa era di entrambi. Non mi aveva puntato una pistola alla testa, non mi aveva costretto. Chiamai Federica per raccontarle quello che era successo.
<<  E vi ha visti tua madre? Oh mio Dio  >> gridò dall’altro capo del telefono
<<  E’ quello che ha detto anche lei. Rimarrà traumatizzata a vita!  >>
<<  Non ci credo che stavi per fare sesso. Davide ti ha proprio preso allora  >>
<<  Mi sono fatta prendere dalla situazione, non ho riflettuto su quello che stavo facendo  >>
<<  Pensi ancora al messaggio di Roberto vero?  >> intuì la mia amica
<<  Fede, con te posso essere sincera. Non so nemmeno io che cosa voglio  >>
<<  Sai, ultimamente Roberto è cambiato. E’ meno stronzo  >>
<<  Perché mi stai dicendo queste cose?  >>
<<  Perché so che di lui ti importa, al contrario di quello che vuoi far credere  >>

Tutti i miei amici erano convinti che io provassi qualcosa per Roberto, solo io non ne ero sicura. Non capivo il suo comportamento, non capivo se gli piacevo davvero o se la sua era solo una sfida con Davide. Ma la domanda che mi tartassava la mente era: perché continuavo a pensare a Roberto e non a Davide? Quando incontrai quest’ultimo a scuola il giorno dopo, scoppiai a ridere ricordando la scenetta del pomeriggio prima. Si scusò ancora una volta e poi mi baciò.
<<  Avrei tanto voluto che tua madre non ci avesse interrotto  >>
<<  Anche io  >> mentii
Si, mi ero pentita di essermi spinta troppo oltre. Mia mamma mi aveva fatto capire che non potevo prendere un passo così importante alla leggera. Dovevo rifletterci bene e soprattutto dovevo capire quale ragazzo era in grado di guarire il mio cuore ferito. Una parte di me non voleva affezionarsi troppo ad un ragazzo perché se poi l’avessi perso, non avrei retto un’altra batosta del genere. Un’altra parte di me voleva innamorarsi e vivere la storia d’amore che tutti sogniamo. Lo so, le favole non esistono e l’amore è complicato. Ma cosa sarebbe un essere umano senza amore? Non sarebbe niente.
<<  Ci vediamo dopo  >> mi salutò dirigendosi in classe

Lo guardai svoltare l’angolo e mi diressi nella mia aula. Ad un tratto vidi un Roberto furioso venirmi incontro. Con chi ce l’aveva? Fui sorpresa quando mi prese per il polso e mi trascinò all’interno del ripostiglio. Okay, ero io ad averlo fatto arrabbiare ma non capivo cosa gli avevo fatto.
<<  Ma che vuoi da me? Lasciami subito andare  >>
<<  Non puoi fare sesso con Davide  >> mi ordinò
<<  E chi me lo vieta? Tu?  >> chiesi inarcando un sopracciglio
<<  Elena, tu non puoi farlo e basta  >> rispose allontanandosi e aggiustandosi il ciuffo
<<  Roberto, tu mi hai rotto le scatole. Prima mi baci, poi vai a letto con Ilenia. In seguito mi mandi un messaggio romantico ma poi mi dici che eri ubriaco e non te lo ricordi  >>
<<  Elena..  >> cercò di fermarmi ma non ci riuscì
<<  E adesso vieni qui a dirmi che non posso fare sesso con Davide, tu hai dei prob..  >>
<<  TU. SEI. MIA  >> gridò guardandomi negli occhi
Spalancai la bocca incredula. Che cosa aveva detto? Che io ero sua? Ma da quando? Cominciavo a pensare che Roberto avesse davvero dei problemi psicologici gravi..
<<  Tu stai delirando  >> lo spinsi via
<<  Ti ho mentito. Ho scritto io quel messaggio ma tu non mi hai risposto e quindi ho pensato che non ricambiassi i miei sentimenti. Io ti voglio Elena. Voglio che tu sia la mia ragazza  >> mi bloccò
<<  Tu sei pazzo! Io sto con Davide. Ti ricordi che è tuo amico vero?  >> gli sbraitai contro
<<  Non mi importa. L’amore non segue delle regole, l’amore si vive e basta  >>
<<  E questa dove l’hai letta?  >> domandai sbigottita
<<  Ammettilo che provi qualcosa per me. Ti prego, Elena  >>

Averlo così vicino mi mandò nel pallone. Mi sentivo messa alle strette, dovevo prendere una decisione immediata. O lui o Davide. Il cuore cominciò a battere sempre più forte e in quel momento capii cosa volevo davvero. Mi avvicinai a lui, gli misi le braccia intorno al collo e lo guardai intensamente negli occhi.
<<  Voglio te  >> gli sussurrai
La sua bocca si aprì in un largo sorriso e io azzerai le distanze tra di noi. Appoggiai le mie labbra sulle sue delicatamente. Ma lui non si accontentò e mi baciò appassionatamente sbattendomi contro il muro.  Posò le sue mani sui miei fianchi mentre le nostre lingue si incontravano vogliose. Non sapevo se stavo facendo la cosa giusta, ma sapevo che non mi ero mai sentita così viva in tutta la mia vita.  
 
 




Ciao ragazzi!
Mi sono diverita a scrivere questo capitolo XD All'inizio vediamo Roberto che non ricorda di aver inviato un messaggio ad Elena. Lei ci resta male e poi si butta tra le braccia di Davide, letteralmente. Ho adorato la scena in cui entra la madre di Elena ad interromperli ahahahah che figura! Federica comincia a capire quali siano i veri sentimenti di Elena, che saltano a galla alla fine del capitolo. Roberto che le dice: tu sei mia *_* e lei che lo bacia! Una scena da favola, devo ammetterlo. Spero che vi sia piaciuto. Come al solito ringrazio le persone che mi seguono, chi ha messo la storia tra le preferite, la mia amata Lu :* che recensisce sempre. Spero di ricevere altri pareri, ve ne sarei grata. Grazie di cuore. Un bacio, Piccina
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
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