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Autore: DonnyBoy91    18/12/2013    2 recensioni
Louis Tomlinson ed Harry Styles: due ragazzi imprigionati dalla droga. Il loro incontro in comunità, voluto dal destino, dal fato, da ciò che regola le vite umane o semplicemente voluto dal caso, sarà un incontro fine a se stesso o farà unire i loro cammini una volta per tutte?
[Louis+Harry]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Questo scritto non è a scopo di lucro, i personaggi non mi appartengono e non voglio in alcun modo offenderli o rappresentare la realtà veritiera dei fatti.

Ps. Sono consapevole che nella realtà Lottie è più piccola di Louis ma mi serviva ai fini della storia renderla la sorella maggiore.





 

1. Prologo





Era un vortice di cui pensavi di poterne avere il controllo, da cui pensavi di uscirne da un giorno all'altro, così, intatto, sano, salvo.
Pensi che sia un qualcosa che ti faccia stare bene ma non ti crei dipendenza. Qualcosa che non nuoccia alla salute, che in qualche modo, psicologicamente e fisicamente, ti faccia rimanere così come sei.
E non credevi alle prediche altrui, le ramanzine, i soliti "Non entrarne, non ne esci più" perché è vero che fin quando non provi una cosa sulla tua stessa pelle non ti rendi conto di quanto sia importante o pericolosa.

Solo che pensi di sentirti felice, diventi socievole, spari minchiate a non finire, chiacchieri e sei anche simpatico.
Ti crei una personalità fittizia di cui poi ti accorgi di non poter fare a meno. Pensi di essere tu, ne sei convinto, ma in realtà è quello che sei diventato. E che, in qualche modo, non riconosci più.
Ti cambia, ti rende una persona diversa. Nel mentre ti costruisci una realtà circostante che non è vera, non è reale, anche se ti sembra che lo sia.
La ragione va a puttane, i sensi altrettanto, e giorno dopo giorno la situazione peggiora anche se non te ne rendi conto.
E' tutto amplificato, per un certo lasso di tempo la realtà ingannevole, che ti crei, è piacevole, diversa, magari quella che vorresti fosse realmente.
Ma poi dopo. Dopo ti senti scivolare la vita tra le dita e non te ne accorgi neanche.
"E' divertente", si, un divertimento che costa caro. Troppo caro. Allora te ne rendi conto troppo tardi di non poterne fare a meno, ti rendi conto troppo tardi che la droga è una realtà circostante e quando ne entri a contatto, in un modo o nell'altro, cambi.
La droga ti rende prigioniero.

 

E ciò che Harry si sentì dire sull'uscio della porta quando due uomini lo afferrarono per le braccia e lo strattonarono verso quell'auto fu "Lo faccio per il tuo bene".
E Harry, da quel momento, pensò di non solo aver perso un padre all'età di 17 anni, ma all'età di 20, anche una madre.

"Devi smettere" era ciò che continuava a rimbombare nelle orecchie di Harry.
Ma un semplice 'devi smettere' non avrebbe cambiato nulla, non avrebbe cambiato la realtà, non avrebbe cancellato il suo passato, non avrebbe cancellato nulla e probabilmente avrebbe solo riportato a galla quegli incubi che erano i ricordi, le colpe che si era attribuito e continuava ad attribuirsi nonostante il tempo passato e trapassato.

 

 

Ciò che la vita riservò per Louis fu ben diverso. Il suo non fu un gioco. Era un ragazzo normale, all'inizio. Svegliava le sue nipoti, andava all'università a seguire i suoi corsi, eseguiva ciò che sua mamma gli raccomandava, prendeva le due gemelle* dall'asilo, le preparava il pranzo, non sapendo che dopo poco la sua vita sarebbe cambiata.
Ciò che era sarebbe stato sostituito da ciò che aveva sempre giurato di non voler essere.
Quando un avvenimento ti cambia la vita, quando non riesci a poggiare la testa sul cuscino e a chiudere gli occhi senza che effluvi di quell'accaduto ti trapassino la vista è difficile andare avanti.
Quando non riesci a metterti in gioco per cambiarti la vita, per salvarti la vita, quando non vuoi farlo, entra in gioco chi desidera farlo per te. Ma di una cosa Louis era sicuro. Se lo avesse desiderato veramente, avrebbe smesso.
Se è qualcun'altro a spingerti, a farlo per te, è difficile. Diventa complicato. Più di quanto non lo sia già.

 

E il destino, il fato, ciò che regola le vite umane o semplicemente la presenza di casualità fece si che le vite dei due si incrociarono.
Due cammini così diversi eppure così simili tra loro, il non usare la vita e il tempo a proprio favore ma contro, il non voler essere consapevoli di ciò che si vive perché sfoghi su te stesso, dimentichi, cerchi e provi a dimenticare.
Ma fallisci.

Un edificio in muratura, anticipato da un cancello grigio, era quello che avrebbe rappresentato il futuro di Louis e di Harry. All'interno un lungo corridoio con pareti bianche quasi simile ad un ospedale con qualche crepa qua e là. Buchi nei muri e un odore nauseante che si faceva spazio nelle narici rendevano il tutto più orribile ed angosciante.

E quando su quel manifesto sulla parete sinistra Louis scorse quella scritta in rosso "Tutti ne escono. Passerà" in contrasto con il bianco dello sfondo, pensò che tutto passa, è ovvio che passa.
Ma dipende se passa, ti sorpassa o ti trapassa.

 

I due cammini saranno destinati ad incontrarsi, unirsi e diventarne uno?

 




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*Le gemelle sono le figlie di Lottie. Come già ho reso nota sopra so che Lottie è più piccola di Louis ma ai fini della storia avevo bisogno che fosse la sua sorella maggiore.

 

Note:

Non so neanche io come mi è uscito questo sgorbio cortissimo ma è solo il prologo e non so neanche se lo continuerò ma ho un mezzo abbozzo nella mia piccola testa che qualche volta da frutti. Ho scritto talmente di quelle cose sul mio pc che non riuscirei a contarle e questa è la prima volta che pubblico qualcosa. Abbiate pietà di me, se non vi è chiaro qualcosa basta dirlo (potete contattarmi in privato/recensire, come preferite) e cercherò di chiarire i vostri dubbi ma penso che comunque sia troppo presto per trarre delle conclusioni. So che è corto e che fa anche schifo e che probabilmente tra qualche giorno mi pentirò di aver pubblicato questa schifezza ma se non l'avessi fatto me ne sarei pentita ugualmente quindi ci provo dai ahhahaa

 

A presto e se siete arrivati fin qui, vvb <3
-Alessia

 

  
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