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Autore: Bab1974    19/12/2013    0 recensioni
Draco, diventato il nuovo professore di Pozioni, spera di dimenticarsi di Harry, che l'ha lasciato per non dividerlo con Astoria, la donna che i suoi genitori l'hanno costretto a sposare.
Le cose, purtroppo per lui, non saranno facili.
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Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Minerva McGranitt, Neville Paciock | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Quel dolore che mi hai lasciato dentro Titolo: Le sue mani
Autore: Monnalisa1974/Bab1974
Pacchetto: 3
Prompts utilizzati:   Genere: Malinconico   Titolo: Le sue mani   Avvertimento: Longfic   Luogo: Sotterranei   Colore: Verde scuro   Oggetto: Specchio    Prompt vario: Nostalgia
Fandom:  Harry Potter
Introduzione: Draco Malfoy arriva a Hogwarts per insegnare Pozioni. Durante le due settimane prima che comincino le lezioni, mentre prende le consegne da Lumacorno e si ambienta, ripensa alla sua relazione con Harry Potter, interrotta a causa delle sue nozze con Astoria Greengrass, spinto dai genitori.
Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Minerva McGrannit, Neville Paciock
Rating: Giallo
Generi: Malinconico, Introspettivo
Avvertimenti: Longfic, Slash.
Note (opzionali): Nei prompt non ho messo la canzone e la citazione perché ritengo di non averli usati. Spero che come long possa andare. Il luogo l'ho nominato solo una volta, ma è dove è l'aula di Pozioni, quindi credo che possa andare. Il verde scuro invece è solo un accenno. Per il resto dovrebbe andare. Non mi soddisfa molto ma la spedisco lo stesso.



Quel dolore che mi hai lasciato dentro


Draco Malfoy era appena diventato il nuovo insegnante di Pozioni. Il Sotterraneo del Castello di Hogwarts, che per sette anni era stata la sua casa, escludendo l'anno della guerra e aggiungendo quello in cui aveva preso i M.A.G.O., tornava a vederlo protagonista.
Il Professor Lumacorno, che aveva retto fino a quel momento la cattedra, nonostante avesse voluto essere in pensione da decenni, gli diede, con piacere, tutte le chiavi in suo possesso e tutte le parole d'ordine che poteva cambiare a suo piacimento. Mancavano ancora un paio di settimane all'inizio delle lezioni, aveva ancora tempo per preparasi e rotolarsi nel fango della sua tristezza. La colpa di tutto ciò era imputabile solo a se stesso. Non aveva avuto il coraggio di scegliere l'amore e aveva preferito accontentare i suoi genitori per un matrimonio di convenienza e ora ne pagava le conseguenze.
L'unico pregio che gli dava essere a Hogwarts nove mesi l'anno, era di vedere il meno possibile la moglie, Astoria Greengrass, ora in Malfoy, e sperare che il suo chiodo fisso, l'uomo che era stato per quasi otto anni il suo amante, divenisse nella sua mente un ricordo sbiadito.
Al momento Harry Potter era sempre al centro dei suoi pensieri, e l'idea che qualcun altro fosse al suo fianco in quel momento, lo faceva stare male.

In una stanza del castello aveva trovato lo Specchio della Brame. Ne aveva sentito parlare ma non l'aveva mai visto e non sapeva quanto fosse potente. L'immagine che vide, appena tolto il telo che lo ricopriva, fu lui stesso con Harry al suo fianco. Era sorridente, con i suoi occhiali di cattivo gusto e quel morbidissimo nido per passeri che aveva al posto della capigliatura.
Vedeva le sue mani, piccole per essere quelle di un uomo, stringerlo da tergo. Ebbe davvero le sensazione che lo stesse facendo. Vedeva i suoi occhi, verde scuro (che gli ricordava molto il colore delle insegne Serpeverde, come se non avesse già cose a sufficienza che glielo portavano alla mente) posarsi sulla sua persona e accarezzarlo con lo sguardo. Sapeva che era un'illusione, ma era tanto il desiderio che fosse vero, che gli sembrava reale. Aveva appena compiuto ventotto anni, l'età minima per essere assunti come professore, ma ragionava come uno studente alla prima cotta.




  
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