La osservi.
La scruti minacciosa
sperando che il tuo sguardo le incuta abbastanza timore da interrompere
la sua
corsa.
Ma abbandoni ben presto
la tua arroganza alla deludente scoperta della sua inutilità.
La osservi.
Ora la paura impregna la
tua essenza, un terrore lieve e guardingo che non credevi di possedere.
Le tue compagne
condividono lo stesso malcelato stupore, che a stento riescono a
trattenere.
Percepisci il loro
desiderio di fuggire, di disperdere la loro natura in quell'universo
così
sconosciuto e disordinato dal quale solo un respiro risulta udibile.
Un respiro affannato,
forse espressione di un'inspiegabile soddisfazione.
La stessa che avverti in
quella nemica sempre più prossima.
La osservi.
I suoi occhi rivelano il
rammarico e la desolazione di un'azione incontrollata.
Perfino le tue compagne,
ottenebrate dall'inquietudine, riconoscono la pietà nel
volto di quella nemica.
Vorresti sorridere del
vostro ingenuo timore ma non ne conosci il modo.
Solo il padrone di quel
respiro profondo e appagato pare in grado di distendere i propri
lineamenti in
una posa così piacevole.
Il sorriso di
quell'individuo carezza il dorso della tua antica nemica, popolato da
quelle
sconosciute compagne, il cui prematuro terrore riesci ad avvertire.
Vorresti parlare loro e
rassicurarle riguardo l'inutilità del loro timore verso
quella che viene
erroneamente percepita come una carnefice.
Ma la parola pare dono
riservato unicamente a quell'essere dalle cui labbra sfuggono alcuni
suoni che
consideri la traduzione delle tue sconosciute compagne, di cui non vedi
altro
che il profilo attraverso la figura incorporea che si sta protendendo
verso di
te.
La stessa che ora ti
avvolge in un abbraccio irrefrenabile ed inevitabile al quale entrambe
cedete
con quella placidità che siete convinte sarebbe
rappresentabile in un sorriso.
La osservi.
Ma non distingui più
nulla di lei e del suo volto sconsolato.
Tu e le tue compagne
siete avvolte da quell'oscurità tanto temuta nella quale vi
assopite
beatamente.
Percepisci solo una lieve
pressione all'altezza della tua figura.
La tua essenza cede a
quel gesto, assaporando la piacevolezza di quella tenebra che
è stata fino a
quell’istante causa di inquietudine.
La pagina viene distesa
ulteriormente dalle mani del lettore e tu parola, tu che sei stata
scandagliata
nel tuo intimo e spogliata di ogni segreto, resti immobile.
Nell’oscurità.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti!
Innanzitutto
mi presento:
Sono
Giulia, ho sedici anni ed è la prima volta che pubblico
qualcosa in
questo fandom.
Spero
che la mia “storia” vi sia piaciuta e che vi possa
spingere a
lasciare qualche recensione che sarebbe molto gradita.
Grazie
a tutti!
Peace&Love
Giulia