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Autore: HazzandBoo    19/12/2013    1 recensioni
E poi, quella maglia la sto
indossando adesso, sembro un evidenziatore
che profuma alla menta. Però, è la sua maglia.
Apro facebook e appena vedo
quella foto una lacrima solca il mio viso su una nave. Ma dico, le mie
guance
sono il mare? Perché se quella lacrima che contiene tutti i nostri ricordi sta solcando il mio viso
su una nave, la mia pelle dev’essere l’oceano. Lui
l’ha sempre detto che adora
le mie guance.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap 1 friendzone

Friendzone- in love or not?

Capitolo 1- Ciccio passami l’olio

Siamo partiti da Liverpool tutti e 18, io, Niall - il mio migliore amico (almeno credo che sia così, visto che sono le nostre mamme migliori amiche) - , Louis - non che il ragazzo che mi piace-, Zayn – il ragazzo che all’apparenza ha una cotta per me-, Liam - ragazzo che non ha voglia di fare nulla-, Justin - ragazzo anglo-canadese che viene con noi solo perché a Washington ci sarà un esame per una prestigiosa scuola e lui non si vuole far perdere l’opportunità-, Zac - il ragazzo figo-, Margaret K. – anche chiamata Marge-, Margaret A. – chiamata Lisa da me personalmente-, Nate - il secchione, anche se sta simpatico a tutti-, Taylor W. - la ‘ragazza dai facili costumi’-, Taylor S. - la timida, neanche se le tiri un macigno sul piede non urla. È troppo dolce per i miei gusti.-, Abbie – la pettegola (‘ma lo sai che a Maggie piace Louis?’ basta solo questa frase per far capire che mi ha sputtanato davanti a Louis, appunto.)-, Andy - l’amico nonhovogliadifareniente di Liam-, Victoria - la hippy, quando avevamo deciso di fare il viaggio non lo era e ormai avevamo già prenotato i biglietti a tutti…-, Zoe – Zoe… in verità è l’unica normale del gruppo-, Natalie - fidanzata di Nate… pure lui è fidanzato, che sfigata che sono- e poi c’è Ben Haggerty, lui è il meglio. Sa cantare in rap così veloce che non fai in tempo a spegnere o accendere la luce che ha già finito una canzone.

Insomma, siamo partiti a Giugno da Liverpool tutti e 18, la prima tappa è stata in Irlanda, a Dublino, ma siamo così stupidi che c’era caldissimo e ci eravamo portati dietro solo maglioni, nonostante io avessi controllato il meteo e sapevo che faceva caldo. Così, siamo ripartiti per Liverpool e abbiamo scambiato i maglioni con le canottiere, credendo che i maglioni non ci servissero, anzi io ero l’unica a crederlo convincendo tutti. Ed è stato proprio lì che mi sono sbagliata; dopo essere stati a Parigi, Notre Dame, Ajaccio, Isola d’Elba, Verona, Firenze, Roma, Barcellona, Madrid, Lisbona, Valencia, Isole Canarie, Liverpool (Lisa si era dimenticata il passaporto), Algeri, Tunisi e alle Maldive per una settimana ognun posto, siamo andati in America, Alaska. E faceva un freddo cane. Ovviamente ci siamo comprati lì dei maglioni e indossavamo più canottiere che potevamo. “Potevi anche portarteli i maglioni, qui in Alaska fa sempre freddo.” mi aveva anche detto il commesso. E poi non ha senso il suo ragionamento, dovrebbe essere contento che non li ho portati, così l’ho anche pagato, e così gli ho dato una parte del suo stipendio, ed è soltanto grazie a me se a casa mangerà perché io e i miei 17 amici lo abbiamo pagato.

Dopo aver girovagato un po’ per l’America, è arrivata la tappa di Washington, dove ci lasceremo Justin. Devo riorganizzare tutto, dopo che abbiamo passato una settimana in più a Liverpool per…
“Ehi morettina.” Interrompe i miei pensieri un riccio, spostandomi il foglio che avevo in mano e leggendolo. “Studi geografia?” gli strappo la lista di mano e inizio di nuovo a programmare. Devo riprogrammare tutto, per colpa di Lisa che aveva dimenticato il…
“Perché se vuoi ti posso dare ripetizioni. A casa mia. Sul mio lett…” lo spingo dalla sedia del bancone del bar, senza nemmeno guardarlo. Insomma, dopo che Lisa ha dimenticato il passaporto a Liverpool, siamo stati costretti a rimanere lì per una settimana, perché i biglietti…
“Aggressiva la ragazza, arrg.” pronuncia sensualmente. Sbuffo e distacco gli occhi dalla mia lista per guardarlo meglio; due occhi verdi penetranti, labbra carnose a forma di cuore senza punta, riccioli che gli contornano deliziosamente il viso, pantaloni neri aderenti, maglione grigio e stivali marroni sciupati. “Dovresti comprarti un altro paio di scarpe.” Affermo guardandogli i piedi. “Ma a me piacciono le mie scarpe.” se li guarda pure lui. La porta del bar si apre e entra Niall. “Maggie, hai organizzato un po’ il tutto?” si siede accanto a me e lo guardo disperatamente, implorandolo di aiutarmi. “No, lo sapevo che non dovevamo portare Lisa.”
“Ti chiami Maggie, morettina? Bel nome.” Il riccio ci interrompe sorridendo sghembo verso di me. “Io sono Harry.” Niall lo ignora e continua a guardare la lista. “Dovremo stare un po’ meno alle Hawaii e saltare la tappa a Rio per il carnevale…” gli strappo la penna di mano, non so nemmeno dove l’ha trovata, forse gliel’ha data il barista cinese che a me sembra un ninja. “La tappa a Rio si fa, punto e basta. Io devo vedere il carnevale, è il mio sogno.” Scatto facendo sobbalzare Niall. “Vuoi uscire con me?” io e Niall ci giriamo verso Harry che sorseggia allegramente un the caldo. Con il limone. Che schifo, non mi è mai piaciuto il the con il limone dentro. Provo più disgusto a guardare lui che si strizza il limone in bocca che quando ho visto Niall con la mia chitarra sul mio letto a Liverpool nudo a cantare Give your heart a break di Demi Lovato. “Non può deve organizzare tutto quello che…”
“Non l’ho chiesto a te, Miley Cyrus senza rossetto.” rido e soffoco nella mia stessa saliva cascando a terra. “Miley Cyrus senza rossetto, questa era buona!” Harry sorride e mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi ma io afferro la gamba di Niall, tirandolo giù e permettendo a me di alzarmi. “Allora domani a quest’ora qui. A domani Maggie!” esce dal bar salutandomi. “Pare che la versione bassa di Lucy Hale abbia un appuntamento domani.” Si ritira su. “Non farmici pensare. Prenderò qualcosa da bere e scapperò via mentre guarderà da un’altra parte.” sospiro e mi appoggio al bancone. “Potresti semplicemente non andarci.”
“Scherzi? Lui è di queste parti, potrei guadagnare una guida turistica gratis.” Sorride e cerca di avvicinarsi a me, scoprendo poi che la sedia con le gambe lunghe davanti al bancone dove è seduto lui, non si stacca e quindi cade per terra un’altra volta. “Ciao, io sono Mario Bross e lui è Luigi…” il cameriere davanti a me cerca di finire il suo discorso fino a quando non lo fermo. “Fammi indovinare, lui è tuo fratello Luigi Bross ed entrambi siete qui per salvare la principessa Peach, però per salvarla dovete battere Bowser e vendere più cose di lui ad un bar. Ho indovinato?” Niall ride accanto a me e il cameriere fa una smorfia. “Veramente lui è Luigi Chonfull*, gioca a poker e non siamo qui per salvare alcuna principessa, tantomeno per battere qualcuno nelle vendite. Vorresti ordinare qualcosa…?” mi chiede il nome. “Margaret, ma chiamami Maggie. Vorrei un frullato alla fragola e mela.”
No esistele flullato flagola e mele! Tu sciegliele, o flagola o mele!” urla il barista cinese dalla cucina e tremo. Ho paura che esca con un coltello da ninja e che mi affetti il culo e le tette. “Allora scelgo fragola.” Mario davanti a me sorride cortesemente, come uno stupido. Forse è stupido. “…e mela” aggiunge Niall ridendo. Il barista cinese esce fuori con una sciabola facendo mosse di karate fino ad arrivare con la lunga spada fino al cavallo dei pantaloni di Niall. “Tu lagazzino no schelzale con me pelché io tagliale tuo pene!” Niall deglutisce a fatica e si protegge le sue parti basse. Quando Chonfull torna in cucina io ridacchio. “Zitta anche tu o io tagliale tette e poi tu non avele più lagazzo!” mi copro il seno spalancando la bocca, subito dopo Mario mi da il mio frullato. “Chiudi la bocca, o ti entreranno le mosche.” ammicca. “Ma scusami, il tuo amico come si chiama mi ha minacciato di tagliarmi le tette e tu mi dici di chiudere la bocca? Ti rendi conto di cosa mi ha detto?”
“Ha ragione, non si prende in giro la gente, è brutto.” mi risponde semplicemente. Bevo il mio frullato appoggiando la testa sulle mani. Sapevo che non dovevo entrare qui, già dal nome del posto: bar/ristorante/pub Ciccio passami l’olio. È un nome abbastanza generico, perché è ovvio che ogni bar/pizzeria/pub si chiama Ciccio passami l’olio. Chi è che non conosce un posto che non si chiama così? Tutti, appunto. Finisco il mio frullato e trascino via Niall da quel posto. “Ma non hai pagato!” mi dice Niall cercando di rimanere seduto. “Va bene. Tieni il resto, Mario.” Penso che ormai dopo domani non ritornerò in questo bar, forse se proprio ho bisogno di un posto per pensare verrò qui. Ma proprio mentre penso che ritornerò qui qualche volta Mario ha un’espressione stupita in viso e inizia a urlare. “Ha dato la mancia! Luigi metti la musica!” sto per scappare, quando Starships di Nicky Minaj mi invade le orecchie e un gruppo di ragazzi si mettono a ballare tutti le stesse mosse sulla musica davanti alla porta, bloccandomi il passaggio. “Ehm… Permesso… Posso passare?... vorrei uscire…” cerco di farmi spazio fra la gente e, trovando a volte dei buchi fra una persona e l’altra, passo ed esco lasciando lì Niall. Ok, non tornerò mai più in quel locale per mangiare o bere. Ma Harry ti ha invitato a uscire in quel bar… mi dice la mia coscienza. Lo so, domani dovrò andarci e Harry sicuramente mi offrirà il pranzo e poi io fingerò che alle sue spalle ci sia Chuck Norris che cavalca un unicorno che vomita arcobaleni e scapperò appena si girerà. Piano geniale. Tanto è stupido, quindi si girerà subito.

“Brava stronza, mi hai lasciato a ballare al bar!” Niall entra nella casa che abbiamo preso in affitto per 18 persone e si butta sul divano accanto a me. “Sì, tanto ero sicura che avresti ballato anche te.” gli faccio la linguaccia e mi sorride, andando su per le scale. Dopo un po’ vedo Niall tornare con la playstation e con Liam ed Andy dietro con i joystick. “Non la potete tirare fuori ad ogni tappa che facciamo, però.” dico. Liam fa spallucce e attacca la playstation alla TV, mentre gli altri due mi ignorano.

Il tavolo lungo 183859427 metri mi fa venire il mal di testa, e mi metto accanto a Niall. Se svengo, voglio che sia lui a rianimarmi. Anzi, preferirei che arrivi Louis senza maglia su un cavallo bianco a farmi la respirazione bocca a bocca. “Niall, se osi dire dell’appuntamento ti strozzo.” Sussurro. Sono in mezzo a Liam chissenefregadeglialtritantononhovogliadifareniente e al mio migliore amico, entrambi mangiano come maiali. “Maggie ha un…” inizia a urlare Niall prima che lo spintoni dalla sedia e che caschi per terra. Il silenzio cade nella sala. “Che palle.” Sbuffa Payne prima che butti dalla sedia anche lui. “…APPUNTAMENTO!” urla Niall appena si rialza. Mi butto addosso a lui e lo picchio. “Lisa, perché non hai portato il passaporto? Ora non riusciremo a stare una settimana in più alle Hawaii!” cerco di cambiare discorso senza risultato. Zayn esce infuriato dalla stanza e Louis mi fa un sorrisetto. “Quindi usciamo, Maggie? E con chi?” mi chiede prendendomi la mano da sopra il tavolo. Perché mi ero messa davanti a lui? “No, vedi Louis, non usciamo noi due e un altro ragazzo, esco solo io.” Dico ritirando la mano. Liam va via, probabilmente andrà a dormire e non si sveglierà finché non gli tireremo l’acqua addosso. Louis si siede accanto a me. “Era un modo di dire, Maggie. Con chi esci?” arrossisco quando mi appoggia una mano sulla coscia. “C-con un ragazzo.” Alza gli occhi al cielo. “Grazie al cazzo, Maggie! Con capisci nulla, me ne vado.” Si alza e fa per andarsene quando “Si chiama Harry” dico. Si gira e mi sorride.

È da due ore che sto riflettendo con Zac su come si chiamano le persone provenienti da Washington. “Americani.” Grazie Zac, non l’avevo capito. Pensavo fossero asiatici, pft. “No, io credo Washingtonesi. Sarebbe figo come nome.” Alza gli occhi al cielo. Cosa avrà di tanto interessante il soffitto? Prima Louis e poi Zac… menomale che sono fighi. “Oppure Washingtoniani.” Sorride e si gratta la testa. Secondo me ha la forfora. “Ci ragioneremo domani sul pullman, ora vado a dormire. ‘Notte, Zà” lo saluto alzandomi. “Buonanotte Mà.” Lo guardo. Mamma mia, quanto è figo. Cioè, occhi azzurri, capelli castani spettinati, muscoli muscolosi e che altro? Ah, è figo.
“Maggie, stai dormendo?” Niall mi sveglia scuotendomi e mi giro dall’altra parte. “Sì…” affondo la testa nel cuscino e mi accorgo che quello non era il mio profumo. “Maggie, sei nella mia camera. Vai nella tua.” Sorride e mi butta giù dal letto. “Grazie Niall, sei così comprensivo! La prossima volta buttami dal terrazzo!” prendo i miei vestiti e incomincio a camminare verso la porta. “Volentieri.” Scherza e alzo il dito medio. Torno nella mia camera e la guardo. Non è poi così male, se non per il fatto che le pareti sono rosa antico e io preferisco il fucsia. Ma… dettagli. Ora devo dormire e pensare all’appuntamento di domani. Wow, sono riuscita a non pensarci per qualche ora di seguito. Di solito per gli appuntamenti sono nervosissima.

tunz tunz

non mi voglio arrendere sulle storie comiche. Questa sinceramente mi fa un po’ ridere e non mi frega se a voi non lo fa. Coooomunque, la protagonista è Selena Gomez, il nome per intero è Joe Margaret Walker e ha tre fratelli, di cui poi scoprirete l’identità. L’idea della storia mi è venuta in mente quando io e dei miei amici abbiamo fantasticato di fare un viaggio intorno al mondo come questo. Beh, l’idea è stata mia e io quel viaggio lo vorrei fare per davvero. Oddio, lo spazio autrice sta diventando più lungo del capitolo, mi dileguo, ciauz.

-HazzandBoo J

  
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