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Autore: Whiteney    19/12/2013    12 recensioni
|NaLu| Prima o poi riuscirò a finire l'ultimo capitolo. Spero.
Dal quinto capitolo:
- - -
«Solo la persona di cui l’infetto del “Frutto Afrodisiaco” è innamorato può scioglierne l’effetto, a patto che la suddetta persona ricambi gli stessi sentimenti»
[...]
«E l’unico modo per far sì che questo accada, è soddisfare questo suo… desiderio…»
- - -
Una giornata iniziata nei migliori dei modi.
Una missione andata a gonfie vele.
Uno strano frutto aggiunto alla ricompensa porterà risvolti inaspettati nella caotica e rumorosa Fairy Tail.
Un risvolto che cambierà radicalmente la vita di Natsu e Lucy.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come un illusione

(Quinto Capitolo)

 

 

Il calore di un abbraccio stringeva dolcemente il corpo della ragazza mentre questa andava piano piano a svegliarsi, aprendo lentamente gli occhi color cioccolato colpiti dai raggi del sole che filtravano attraverso le tende smosse dal vento.
Avvertiva una brezza leggera fischiare annunciando il suo ingresso nella stanza, colpendo il suo volto impastato dal sonno; ma nonostante il fresco non sentiva affatto freddo. Era come se stesse dormendo vicino ad un fuoco scoppiettante... e l’abbracciava... quasi fosse stata in forma umana...
Lucy spalancò gli occhi all’istante, irrigidendosi subito dopo aver riconosciuto la figura muscolosa, calorosa e inaspettata che la stava bellamente abbracciando, addormentata.
Per i primi dieci secondi di panico totale – nei quali arrossì fino alla punta dei capelli - rimase immobile con gli occhi che andavano a spalancarsi in totale sorpresa, mentre il cuore prendeva a battere in maniera inaudita, dopodiché un urlo di sorpresa scaturì involontariamente dalle labbra sottili.
Non l’avesse mai fatto.
Natsu sussultò leggermente, aprendo pigramente gli occhi scuri che andarono ad incrociarsi con quelli imbarazzati e sconvolti di lei, che tentava di reprimere il rossore che stava pian piano prendendo posto sulle sue guance, facendole quasi credere di stare sul punto di scoppiare, il che molto probabilmente sarebbe avvenuto per davvero.
«’Giorno Lu»
La salutò lui con un sorriso ancora assonnato, stringendo la ragazza a sé quasi fosse la cosa più normale del mondo; Lucy sentì il corpo abbandonarsi a se stesso, ignorando gli impulsi che il suo maledetto cervello mandava e avvertendo solamente la pelle di Natsu scaldarla in un abbraccio così confortevole che la fece quasi sciogliere, portandola così a ricambiare – chissà con quale forza, visto che si sentiva di pasta frolla – la stretta, mentre avvertiva lo stomaco attorcigliarsi e rigirarsi dolorosamente per quanto imbarazzata fosse. Non che la cosa la infastidisse, tutt’altro, solo che… era così maledettamente imbarazzante…
Meno male che nessuno li stava guardando…
Hm, come no.
La maga sentì improvvisamente la porta della sua camera spalancarsi con un violento botto che fece cigolare disperatamente i cardini il che, senza dubbio, era un pessimo,
pessimo segno.
Con un che di teatrale ed equipaggiata con l’Armatura del Purgatorio, Titania fece il suo ingresso apocalittico nella stanza seguita a ruota da Levy, Lluvia - entrambe in posizione d’attacco - e i due anziani i quali, saggiamente, si erano equipaggiati con un coltello e una padella che brandivano con un che di solenne.
Lucy si irrigidì all'istante; non era stata proprio una genialata urlare…
Tutto tacque, mentre le espressioni dei soccorritori si facevano prima confuse e poi sconvolte.
«Ah… però…»
Disse all'improvviso il marito abbassando la mano che reggeva il coltello, non aspettandosi una simile scena in casa sua; la fama di Fairy Tail non era per niente esagerata.
«Oh cielo!»
Esclamò la moglie sconvolta, facendo cadere al suolo la padella – che rimbalzò allegramente un paio di volte producendo un gran fracasso -, osservando con espressione a dir poco inebetita i due. Lucy non ebbe il coraggio di voltarsi: non sapeva più se era per l’imbarazzo o per il senso di pericolo che avvertiva alle spalle, e che poteva appartenere solo ad una persona in quel momento, e che, se i suoi conti erano giusti, mirava all'ospite inatteso che non si rendeva conto di nulla. Infatti, in tutto ciò, Natsu osservò le ragazze e la coppia con leggera sorpresa, quasi non capendo il motivo della loro presenza lì.
«Natsu»
Il suono del suo nome fece paralizzare all'istante Salamander il quale, avvertendo solo allora il pericolo, si irrigidì come la bionda che si ostinava a rimanere di spalle, sepolta nelle coperte. Il rosato strinse a sé – in un gesto indotto perlopiù dal panico del momento – Lucy, che squittì piano di sorpresa, piagnucolando dentro di sé il motivo per cui tutto quello dovesse capitare proprio a lei. Erza intanto si avvicinava sempre di più al letto con uno sguardo pressoché terrificante, mentre brandiva con una certa solennità la sua fedele spada. Natsu sbiancò, nel panico totale.
«E-Erza…!»
Balbettò il ragazzo osservando con terrore l’avanzata demoniaca della rossa, che sembrava del tutto decisa a farlo fuori senza pietà.
«Natsu… - Ripeté lei, tetra – Cos’hai fatto a Lucy?!»
Domandò con voce demoniaca puntando la spada contro Natsu, che sussultò, fissando la ragazza confuso.
«Che le ho fat-!?»
Natsu si fermò all’improvviso, spalancando gli occhi, capendo – stranamente - l’allusione di Erza.
«Ehi! – Sbottò offeso, dimenticandosi per un momento della spada puntata alla giugulare – Io
non sono un maniaco!»
Esclamò lui fissando male i presenti, senza accennare a voler lasciare andare Lucy, che lo guardò con il cuore che batteva a mille all'ora, non potendo fare a meno di essere anche un po’ sorpresa dal fatto che Natsu avesse colto al volo l’allusione di Erza… senza dubbio era a causa del frutto… anche le tre maghe parevano alquanto sorprese.
«Davvero?»
Domandò sbigottita Lluvia fissando sconvolta il rosato, così come Levy.
«Ma… è strano, il Frutto Afrodisiaco dovrebbe sortire l’effetto di… ehm… insomma… aumentare la... s-sete… oh, insomma quella!»
Gridò imbarazzata Levy rifiutandosi di ripetere per una seconda volta una cosa del genere, con somma gratitudine di una Lucy profondamente sconvolta e ancora accoccolata dolcemente tra le calda braccia di Salamander che, diavolo, anche se non era il momento per pensare certe cose, erano così tremendamente calde e confortevoli che la facevano sentire in pace con il mondo… più o meno… date le circostanze.
Natsu distolse lo sguardo, poggiando – forse inconsapevolmente – il mento sul capo di Lucy, facendola sussultare; la ragazza alzò gli occhi su di lei, notando con una certa sorpresa un lieve rossore sulle sue guance.
«Sì insomma – Borbottò lui – Non ho intenzione di fare qualcosa che Lucy non vuole… non sono un maniaco… lei… non è mica un oggetto…»
Terminò lui con un po’ di goffaggine ma con una certa sicurezza, stringendo ancora di più Lucy, che sentì il cuore fermarsi definitivamente, mentre un moto di dolcezza l’attraversava inevitabilmente, facendole attorcigliare lo stomaco in balia dei sentimenti che la stavano attraversando al sol sentire quelle parole estremamente… dolci ed inaspettate…

Natsu… tu…
Pensò socchiudendo leggermente gli occhi, osservandolo ed arrossendo leggermente, mentre la conversazione avuta la sera precedente con l’anziana signora le si ripresentava prepotentemente nella mente, facendola arrossire tre volte tanto di quello che già era.
Non aveva mai avuto una conversazione così imbarazzante…

 

Lucy si era nuovamente accomodata su una delle poltrone presenti nella stanza, prendendo con delicatezza una tazza di thè che la signora le aveva nuovamente preparato, porgendoglielo con un sorriso confortevole che riuscì a calmare un poco la mente turbolenta della giovane Heartphilia, che iniziò a bere lentamente il liquido scuro.
«Allora… - Ruppe il silenzio la bionda - …cosa voleva dirmi?»
Domandò educatamente lei soffiando dentro la tazzina, smuovendo appena lo strato sottile di thè che vibrò leggermente. Non sapeva esattamente perché, ma aveva uno strano presentimento… era un sentore di… disagio proprio sulla bocca dello stomaco che la metteva in allerta da nemmeno lei sapeva cosa. L’anziana signora prese tempo, sedendosi lentamente sulla poltrona davanti a quella della bionda, fissandola per qualche istante, sorridendo.
«Volevo dirti, cara, che ho mentito»
Disse lei tanto all'improvviso da sorprendendo Lucy, che arrestò per un istante i suoi movimenti osservando la donna visibilmente confusa, mentre un moto di panico l’attraversava, non sapendo esattamente perché.
«Ha mentito? – Ripeté lei – Su… su che cosa?»
Riuscì a domandare con lo sguardo completamente focalizzato sulla signora, non riuscendo ad imporre al suo cuore di rallentare. L’anziana sorrise, prendendo altro tempo, inducendo involontariamente Lucy a prendere un altro sorso di thè.
«Sul modo di far guarire il vostro compagno - Iniziò – In realtà… ricordo benissimo come fare, anzi, non l’ho mai scordato»
Spiegò piegando le labbra verso l’alto, distendendo così le rughe che solcavano il suo volto. Lucy sussultò spalancando gli occhi e sentendo il cuore arrestarsi.
«E-E cosa dobbiamo fare?!»
Domandò nervosa, non chiedendosi nemmeno per un istante il motivo per il quale la signora non lo avesse detto subito e avesse finto di non ricordare.
«Non cosa
dobbiamo – La corresse lei – Cosa devi»
«Eh…?»
Fece la bionda, persa. La donna bevve un sorso di thè.
«Intanto cara, devi sapere che se il ragazzo non guarirà dall’effetto del frutto entro la prossima notte di luna piena… i suoi effetti saranno permanenti… e questo non comporterebbe solo il suo essere per sempre geloso di te, questo… comporterebbe uno
sconvolgimento totale del suo carattere…»
Spiegò lentamente e con serietà la vecchia, fissando gli occhi marroni di Lucy spalancarsi in preda allo choc, mentre una morsa dura e dolorosa le chiudeva lo stomaco.
«S-Sconvolgimento… totale del suo carattere…?»
Ripeté con un filo di voce, fissando con occhi sbarrati un punto fisso davanti a sé, non volendoci credere.
«Proprio così… e solo la persona di cui l’infetto del “Frutto Afrodisiaco” è innamorato può scioglierne l’effetto, a patto che la suddetta persona ricambi gli stessi sentimenti»
Spiegò la donna sotto lo sguardo inebetito di Lucy, che bevve un sorso del liquido in trance, pendendo dalle sue labbra, in attesa; di qualunque cosa si trattasse… non poteva certo essere più imbarazzante di quanto già non fosse!
«E l’unico modo per far sì che questo accada – Continuò lei pacata – È soddisfare questo suo…
desiderio…»


…Eh…?
Lucy sputò con malagrazia il thè che aveva appena bevuto.
Che cosa avrebbe dovuto fare?!
La ragazza tossì rumorosamente, arrossendo ed annaspando come una matta, fissando con occhi spalancanti la sua interlocutrice non potendo credere a ciò che aveva appena sentito, mentre il cuore prendeva a battere così in fretta che rischiò quasi di esploderle.
Ultimamente le accadeva un po’ troppo spesso…
«Ora capisci – Continuò l’anziana – Perché ho preferito dirtelo a parte?»
Lucy la guardò sconvolta.
«Q-Questo significa – Annaspò con voce rotta – che io dovrei…»
«Proprio così… dovrai fare
l’amore con quel ragazzo… - Spiegò, per poi piegarsi in un sorriso – Infondo… tu ami Natsu Dragneel, non è così?»

 

"Uno sconvolgimento totale del suo carattere."                                     "Tu ami Natsu Dragneel, non è così?"

 

E fu allora, ricordando le parole della signora, e ricordandosi solo allora di essere in un letto insieme al suddetto Natsu, che Lucy rischiò la tachicardia che la indusse – con una forza dettata dal panico – a scagliare con tutte le sue forze Natsu fuori dal letto, arrossendo furiosamente ed iniziando a balbettare frasi sconnesse, con il povero rosa che andava a schiantarsi rovinosamente contro il pavimento, tramortito.
«Q-Q-Quante v-volte ti ho detto d-di non entrare nella mai camera senza permesso!?»
Sbraitò furiosa, assumendo un colorito rosso pomodoro che andava oltre ogni immaginazione, mentre osservava con il cuore che batteva all’impazzata il ragazzo alzarsi in piedi, moribondo e stordito, con una mano sul capo, dolorante.
«Ma questa non è la tua stanza!»
Obbiettò subito Natsu mettendosi seduto a gambe incrociate sul pavimento, fissando intensamente Lucy; lui non riusciva a capirla certe volte… perché l’aveva sbattuto a terra così all’improvviso? Si sarebbe certamente dovuto aspettare una reazione del genere ma, insomma, fino a qualche istante fa non gli sembrava che le dispiacesse! Mentre per lui… beh… abbracciare Lucy era qualcosa di indescrivibile!
«Ma perché dormi sempre insieme a me!?»
Sbottò nuovamente lei raggiungendo la soglia massima dell’imbarazzo, estraniando del tutto le tre maghe e i proprietari che assistevano alla scena sbigottiti.
Alla sua richiesta il rosato le fece un grande sorriso.
«Perché sei morbidissima! E mi piace stare insieme a te!»
Spiegò lui allargando le braccia, quasi quella fosse stata una cosa ovvia.
Lucy si bloccò, spalancando gli occhi e fissando intensamente Natsu. Il suo cuore smise di battere mentre le sue parole le vorticavano tutt'attorno, rimbombandole dentro in un eco infinito che pareva non spegnersi mai, solleticandole il cuore che troppe emozioni aveva provato in quei giorni.
Ultimamente i suoi sentimenti erano stati messi allo scoperto troppe volte… la presenza di Natsu stava diventando sempre di più qualcosa di insostenibile per lei che, proprio ora che credeva di essere riuscita a mettere sotto chiave le sue emozioni, erano usciti fuori tutti in una volta come un fiume in piena non appena quello stupido… stupidissimo di Dragon Slayer aveva avuto la brillante idea di ingerire quel frutto maledetto…
Stava diventando difficile per lei dover sopprimere ciò che provava per lui… e se tutto non fosse tornato alla normalità sarebbe di sicuro scoppiata… in un modo o nell’altro… perché tutto era precipitato da quando aveva iniziato a provare qualcosa di più, che andava oltre l’amicizia, per Natsu… tutto si era complicato… tutto era diventato difficile da gestire… tutto ciò che la collegava con lui era diventato imbarazzante e doloroso… perché lei non voleva perderlo, in nessun caso.
E, alle volte, quando se lo ritrovava in mezzo i piedi si chiedeva come poteva essersi innamorata di lui… perché le faceva male… sapere che per Natsu, Lucy era soltanto una sua cara Nakama.
E allora… desiderava con tutta se stessa di non essersi
mai innamorata di lui.
...
Però poi… quando lo vedeva… quando le sorrideva… quando la chiamava… quando stavano insieme… in ogni circostanza… la sua presenza era qualcosa di così rassicurante, confortevole ed indispensabile… che si ritrovava… come ad innamorarsene sempre di più… in un circolo vizioso di cui non riusciva a trovare quella maledetta fine.
Perché, disgraziatamente, Lucy Heartphilia era inevitabilmente innamorata di Natsu di Dragneel e più cercava di negarlo, e più quel sentimento cresceva…
E quella situazione non l’aiutava per niente… perché… per quanto tutti dicessero che lui era innamorato di lei… lei… lei… aveva paura.
Paura che tutto quello non fosse altro che un effetto strano di quella diavoleria… e che i sentimenti del ragazzo non fossero veri, ma solo… un
illusione.
E lei non voleva soffrire inutilmente… non avrebbe… resistito.
Perché lei non era solo innamorata di lui, no... Lucy lo amava sul serio Natsu… ma lui?
Lui, così rissoso, tonto, insaziabile, testa calda, scemo… adorabile, dolce, premuroso quando voleva… come poteva uno come lui provare un sentimento del genere?
«E non solo – Proclamò Natsu interrompendo all’improvviso i suoi pensieri –
Tu mi piaci tanto, Lu!»
Qualcosa dentro di lei si fermò per una frazione di secondo, mentre sentiva il letto sotto di lei sparire nel nulla, lasciandola cadere nel vuoto.
«… E-E-E-ESCI SUBITO DA QUII!»
Gridò surriscaldata e con la voce incrinata, buttando un Natsu preso in contropiede fuori dalla finestra, facendolo urlare per la sorpresa.
Il suo volto divenne così rosso che una nuvoletta di fumo iniziò ad uscirle dalla orecchie.
Amore o meno… certe cose non sarebbero mai cambiate…

 

 

Angolo Autrice
Salve Minna!
Non ci posso credere, ce l’ho DAVVERO FATTA! ç^ç
Mi sembra impossibile, invece eccomi qui, con il quinto capitolo di questa long che si sta un pochino dilungando ma che presto troverà fine! *Riprende fiato*
Mi dispiace, ma non riuscivo a scriverlo questo maledetto capitolo… però poi, ascoltando una canzone mai sentita prima, mi è partita la vena creativa e l’ho finito alle tre! (E non l’ho pubblicato allora perché dovevo andare a ripetizione ^w^)
Spero vi piaccia… e vi abbia sorpreso!
Comunque, parlando della trama, come avete potuto capire… l’unico modo per far tornare Natsu normale – ed evitare così che si trasformi in chissà chi – è… farlo con Lucy ó_ò (sono strana forte, eh? -.-")
(Possiamo pensare che la vecchia signora lo sappia da quello che le ha raccontato questa fantomatica amica)
*Silenzio generale*
Ecco perché quando ho scritto i primi capitoli ridevo, perché quest’idea mi pareva assurda O.o ora non so, ditemi voi XD
Comunque… non so… ditemi voi!
Spero piaccia e spero commentiate! Mi farebbe mooolto piacere! *w*
Ringrazio di cuore chi ha recensito lo scorso capitolo e chi ha messo la storia tra le preferite! *w* E ovviamente anche tra le ricordate e seguite! =)
Grazie davvero, spero di non avervi deluso =(
Fatemi sapere, please! *w*
Ciao e
A preeesto
Whiteney

 

 

 

 

   
 
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