Serie TV > Chuck
Segui la storia  |       
Autore: Dart of Pleasure    19/12/2013    1 recensioni
Fanfiction ambientata all'inizio della terza stagione. E se Alejandro Goya fosse stato assassinato in Italia, sotto gli occhi di un'osservatrice involontaria? E se questa ragazza, inserita nel programma protezione testimoni, scoprisse che anche il più duro dei cuori può sciogliersi al calore natalizio?
Gli amori più grandi, tuttavia, sono sempre un po' insani. Anche se nati sotto il vischio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Casey, Chuck, Nuovo personaggio, Sarah
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Ti fa male?- le chiese, indicando con gli occhi verdi l'ematoma sulla sua spalla.

-Sì..mi piace!- rispose lei sorridendo. Era il testimone della sua prima volta come poteva non piacerle?

Lui rimase in silenzio. Aveva capito che era un po' masochista, dalle notti trascorse era abbastanza evidente.

-Dovresti chiamare tua madre, è la mattina di Natale.

Vide il suo sguardo illuminarsi e diventare raggiante, più di quanto già fosse.

-Posso? Davvero?

-Certo, ormai è tutto finito..-la vide saltare giù dal letto come un razzo, infilare il suo maglione e precipitarsi giù dalle scale-..potrai tornare a casa.- continuò, senza che lei sentisse.

Ascoltò la sua voce squillante che cinguettava dal piano di sotto:

-Mamma? Buon Natale! Sì, sto bene..non sarò sola! Pranzerò da amici con..con un amico. Mamma non iniziare..smettila di prendermi in giro! Alto? Quanto l'Everest!..non è un ex-galeotto- rise fragorosamente- Mamma devo andare, basta domande! Augura un bellissimo, felicissimo, strepitosissimo Natale a tutti da parte mia! Certo che mi manchi..ti dispiace che io sia felice? Ecco, allora mandami un bacio. Ti voglio bene!- posò giù il telefono. Con gli occhi lucidi, sussurrò, consapevole che lui era alle sue spalle:

-Non puoi immaginare quanto mi è mancata la sua voce.

Lo sapevo che non avrebbe mai funzionato. Sopporta a malapena poco più di un mese di lontananza dai suoi cari.

-Presto potrai rivederla.

-E tu? Non devi chiamare nessuno?

-Nessuno si aspetta i miei auguri di Natale.

Sabrina intuì la tristezza dietro la voce monocolore del colonnello.

-D'ora in poi sappi che attenderò sempre i tuoi auguri di Natale- sorrise lei.- ma.. nel frattempo il telecomando è mio. Cartoni di Natale a tutto spiano!

-Almeno il notiziario del mattino..

-No!- lo sfidò lei.

-Dammi quel dannato telecomando.- ordinò lui, con aria truce.

Lei si avvicinò, porgendo l'oggetto di contesa.

-Mai!- esclamò, prima di iniziare a correre per tutto il soggiorno.

-Pensi di poter battermi?- domandò lui scettico, piantandosi dietro al divano per bloccarle le vie di fuga.

-Ho vissuto per vent'anni con un fratello più piccolo, credimi posso batterti.

-Non mi avevi detto di avere un fratello- si interessò lui.

-Non me l'hai chiesto! Ma tranquillo ha solo 15 anni, non ti picchierà per avermi portata a letto!- spiegò lei, saltando sul divano.

-Fino a prova contraria, sei stata tu a provocarmi.- ribatté lui, cercando di afferrarla.

-Oh, il povero colonnello John Casey sedotto ed abbandonato da una ventenne.

Riuscì ad acciuffarla e bloccarla contro il tappeto:

-Meglio che non si sappia in giro- sorrise lui, inarcando un sopracciglio.

In quel momento la porta si aprì, mostrando Sarah e Chuck scioccati ed imbarazzati.

-N-noi..-iniziò Sarah.

-Ma che diamine succede qui?- domandò il ragazzo, con aria inquisitoria.

-N-non è come può sembrare..-cercò di giustificarsi Casey, per la prima volta titubante davanti Chuck.

-Nel mio Paese le porte si chiudono a chiave!- esclamò Sabrina, con il volto spaventosamente rosso.

-Ne riparleremo più tardi, Ellie ci aspetta per pranzo.


**

Il pranzo, seppur con qualche intoppo dovuto alla tensione creatasi la mattina, andò più che bene; l'amore, in ogni sua forma, regnava sovrano riscaldando il cuore di ognuno.

Tornati nell'appartamento di Casey, tuttavia, i quattro si sentivano nervosi.

Chuck e Sarah, seduti di fronte a loro, cercavano di mascherare la curiosità con un'espressione severa.

-Perché ci avete fatto una visita a sorpresa stamattina?- cominciò Sabrina, rompendo il silenzio.

-Perché volevamo trascorrere un po' di tempo con te- rispose il ragazzo, piccato.

-Beh..ci saremmo visti da Ellie.- si addolcì lei.

-Sì, ma ci restano meno di 24 ore.

-Cosa? Che vuoi dire..?- chiese la ragazza allarmata.

-Questo è il biglietto di sola andata per l'Italia..partirai domani alle 10 del mattino.- disse Sarah, allungandole un biglietto.

-Domani?- tuonò Casey.

-Non c'è motivo per cui dovrebbe rimanere un giorno di più..non per il generale.- spiegò la bionda.- Tu sapevi che questo giorno sarebbe arrivato.

Un gemito di frustrazione fuoriuscì dalle sue labbra:

-Non così presto.

-Ma non potrei restare qui come una persona qualunque?- chiese la ragazza.

-Dovresti dimostrare che hai un lavoro regolare e superare un test e un interrogatorio e..dire perché vuoi restare.

-La CIA e l' FBI non vedrebbero di buon occhio questa situazione perché conosci le nostre vere identità. -intervenne Chuck.

-Sembra quasi che non mi vogliate..-disse Sabrina, con espressione tradita.

Il ragazzo restò interdetto.

-Non è questo, non fraintendere..ma tu odi questa vita..

Casey, che fino a quel momento non aveva parlato, affermò:

-Dovresti andare.

Lo guardò con le lacrime agli occhi.

-Non potresti tollerare tutte le rinunce che una scelta simile comporta. Un mese lontana da tua madre ti è sembrata un'infinità? Ci saranno periodi anche più lunghi di 4 mesi in cui non potrai avere contatti con le persone che ami. Dovrai essere assente a compleanni, festività, matrimoni. Dovrai mentire. Molte volte io dovrò mentirti. Non potrò mai essere totalmente sicuro quando ti dirò: tornerò presto. Tra me e te, poi, ci sono quasi 20 anni di differenza. Come pensi reagirebbe tua madre? Ed i tuoi amici? Se non te ne vai adesso non potrai più fare stronzate da adolescente ed è un tuo diritto farle.

Io non posso darti niente.

Chuck e Sarah, ammutoliti, lo osservavano sconvolti.

Non lo avevano mai visto così frustrato, combattuto. E si vergognavano perché non avevano capito fino a che punto fosse affezionato alla ragazza.

Il silenzio, nella stanza, era carico di tensione.

Sabrina non sapeva cosa rispondere, o meglio, avrebbe voluto dire che sì rinuncerebbe a tutto per lui, ed era vero.

Ma la prospettiva di una vita in gabbia, le sbarre costituite da menzogne, era terribile.

Eppure, nonostante mi si spezzi il cuore, voglio restare.

Vent'anni di vita son niente, ma mi conosco per la miseria.

Non ho mai perso la testa per nessuno e ho sempre messo il dovere prima dei miei interessi. So essere razionale e responsabile, quando voglio. Non sono mai stata così me stessa come da quando sono qui. Sono disposta a tutto. Avrò una vita un po'..innaturale ma sarà sempre un pezzo di vita con lui ed è tutto ciò che desidero.

Non aspirava al per sempre, non ci credeva, ma aveva imparato che la vita può essere più breve di quanto si pensi e deve essere goduta.

-Io resto, John.- disse decisa.

-No! Sbagli! E' una decisioni immatura, stupida, dettata da..

-Io voglio sapere solo se a tu saresti felice trovandomi a casa ogni volta che torni. Se riusciresti a dire a mia madre che, sì hai vent'anni in più, ma che questi anni fanno solo del bene alla mia stupidità, alla mia ingenuità.

Se un domani, incontrando un'affascinante spia, tornerai lo stesso a casa. Non mi serve altro. Se puoi rispondere sì a queste tre domande, io resto. Perché io sono sicura. E tu?

Gli occhi verdi, solitamente glaciali, la fissavano muti.

Si sentì cedere le gambe:

-Rinunceresti a tutto per qualche piccolo ostacolo? A John Casey non manca il coraggio..forse non t'importa abbastanza. Forse mi sono solo illusa..già.

Scusate, v-vado a prepararmi.- concluse, con voce rauca, salendo al piano di sopra. Quando sparì dalla vista dei tre, Chuck scattò:

-Casey, parla! Cosa provi? Perché se provi qualcosa dovresti dirglielo!

-Sei stato il primo a dire che è una cattiva idea!- ruggì John.

-Perché io tengo a lei, e tutti sappiamo che una vita normale è una vita felice! Ma nonostante le apparenze è un'adulta e sa ciò che è meglio per sé! Non sarebbe disposta a restare se non fosse sicura delle proprie scelte. Io la conosco. Il punto è: la ricambi? Se la ami la metà di quanto lei ami te, corri Casey. Te lo dico da amico.

-Non mi conosce! Non sa quasi niente del mio passato, le cose terribili che ho fatto..

-Parlale! Se entro domani mattina non avrà cambiato idea allora..dovrai tenertela stretta. Tu, spia privilegiata, avrai trovato finalmente una casa.- le parole di Sarah risuonarono colme di speranza ed invidia.

Se non fosse stato John Casey li avrebbe abbracciati. Ma lui era il colonnello e, dopo un breve sorriso riconoscente, si limitò a volare su per le scale.

-Speriamo bene..- sospirò Sarah.

Chuck la guardò intensamente:

-Vorrei che il futuro di tutti fosse come te, splendido!




  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Chuck / Vai alla pagina dell'autore: Dart of Pleasure