Fanfic su attori > Coppia Downey.Jr/Law
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Autore: Stephenie    19/12/2013    0 recensioni
"Così mi alzo a fatica, bestemmiando come uno scaricatore di porto, ma per fortuna, trovo un appiglio, solo dopo, capisco di essermi aggrappata ai pantaloni di Jude Law."
Questa storia parla di Rachel McAdams e Jude Law e Robert Downey JR.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Our Love Tastes Like Whiskey


Pov. Rachel

Siamo sul set. Dopo essere tornati ognuno a casa sua, abbiamo fatto finta di niente, comportandoci da colleghi professionisti, soprattutto davanti a Guy, che per tutto il giorno non ha fatto altro che lanciarmi occhiate minacciose. Quando finisco di girare la mia ultima scena, mi fermo a parlare con Susan, che mi sembra al quanto imbarazzata. Sto per andarmene, quando Guy si avvicina, vedo alle sue spalle Jude, che mi lancia uno sguardo di avvertimento, mentre Guy si avvicina sempre di più, fino a prendermi per il braccio, ed inchiodarmi al muro.
<< Adesso mi dite quello che sta succedendo tra di voi! O dovrei dire, quello che non succede, Mr. Sonosolounamico. >> dice Guy, indicando Jude, mentre io penso tra me e me, che siamo letteralmente FOTTUTI.
<< Non so di che stai parlando, comunque devo andare, sono in ritardo per al... >>
<< Non me ne frega niente.  Avevi promesso che avresti detto alla stampa di essere solo amici, e adesso ve ne andate in giro a sbaciucchiarvi? >>
<< E com caz...cavolo fai a saperlo? Ci hai spiati? >> commento, mentre l'intera troup assiste alla discussione, come se fosse un talk show.
<< Quindi lo stai ammettendo? >> mi chiede Rob.
<< Stai zitto tu! Ma che cavolo, Rob! Da che parte stai? >> dice Jude.
<< BASTA! Allora, state insieme si o no? >>  urla Guy.
<< Si... >> rispondo.
<< No...>> dice Jude.
Lo fulmino con lo sguardo, e lui per difendersi dice:
<< Pensavo dovessimo continuare a mentire... >>
<< Quindi questa è stata tutta una recita? >> sbraita Guy.
<< Beh, siamo in un set... >> Susan cerca sempre di sdramattizzare, ed essere comprensiva, ma non sta funzionando così tanto...
<< Fuori dal mio set! ORA! >> Guy ci caccia fuori.
<< E adesso che facciamo? >> chiedo a Jude una volta fuori da quell'inferno.
<< Non ne ho idea... tu che vorresti fare? >>
<< Andare a sbronzarmi. >>
<< Non è la soluzione migliore... Ed è un miracolo che io lo stia dicendo. >>
<< Non m'interessa... E' chiaro che Guy odia più me che te. >>
<< E quindi che dovrei fare? >>
<< Non lo so. Ma io so quello che voglio fare io. >>
<< E sarebbe?!? >>
<< Non lo saprai mai. >>  e così dicendo, giro i tacchi e me ne vado. Lui non prova nemmeno a seguirmi, alza semplicemente gli occhi al cielo, facendo gesti strani con le mani, come se stesse invocando Dio onnipotente.
3 ore dopo...
<< Dammi un altro Gin Martini. >> dico al barista, mentre rovescio tutte le olive che ho tenuto da parte dai miei 20 cocktail precedenti.
<< Non crede di aver bevuto abbastanza, signorina? >>
<< E a te che importa? Ti pagano per servirmi, no?!? E allora dammi un'altra bottiglia e ti farò diventare milionario! >> dico mentre mi alzo sulla sedia e ballo.
<< Ma c'è qualcuno che può venirla a prendere? >>
<< Juuudeee... Il mio Judeee >>
<< E questo Jude ha anche un numero di telefono? >>
<< Si, lui è il telefono più beellooo del moondooo.>> non so come, ma mi ritrovo sul pavimento del bar.
<< RIFACCIAMOOOOLOOOO!!! >>
<< Ora basta, o chiamo la polizia. Mi dia il numero di questo suo amico. >>
<< E tu dammi un'altra bottiglia! >>
<< Te la darò solo quando avrai composto il numero. >>
Di malavoglia lo faccio, ed è già un miracolo che riesca a ricordarmelo. Dopo il barista se ne va, ed io mi alzo dal pavimento, giro il bancone, e nel tentativo di prendere una bottiglia dal ripiano più alto, rompo tutti i bicchieri, ma riesco a prendere la mia bottiglia. Il barista ritorna subito e io gli chiedo:
<< Potresti aprirmela? >>
Guardando il pavimento, urla:
<< Hey! Ma che cavolo hai combinato? Spero che il tuo amico sia ricco, perchè qualcuno dovrà ripagare tutti questi bicchieri. >>
<< Stai calmo, bel ragazzone sexy! Non ripago proprio un bel niente, è tutta colpa tua! Non volevi darmi la bottiglia, e io l'ho presa lo stesso. >>
<< Ok. Ora basta. Chiamo la polizia. >>
<< Ok. Ora basta. - dico imintandolo - Ti rovino la macchina! >> esco fuori come una fionda, e riconoscendo il nome del barista, scritto su una portiera, mi guardo intorno e fortunatamente, riesco a trovare un bastone molto grande. Dopo un po' di fatiche, lo trascino verso la macchina, e inizio a colpirla. Senza volerlo, li riduco a pezzi il parabrezza, lascio il bastone e mi lancio in una corsa sfrenata verso il bosco. Mentre rischio di inciampare nelle radici, mi giro, sentendo la sirena della polizia, e un cretino, che passava di lì con una macchina di merda, sta per prendermi in pieno, ma fortunatamente riesce a frenare in tempo, ed io cado a terra.
<< Ma che cazzo?!? Dove ce li hai gli occhi?!? Aspetta un attimo... RACHEL?!? >>  corre verso di me, e io ormai, quasi sobria dopo la botta, gli urlo contro.
<< Ma che cavolo! Tu dove ce li hai gli occhi? Dietro la testa?!?! Non hai visto che stavo attraversando? E cosa ci fai qui?!? >> inizio a colpirlo, ma lui mi ferma e dice:
<< Sono stato chiamato, perchè tu eri troppo sbronza per tornare a casa da sola. Era questo il tuo piano?!? E che cavolo sta succedendo lì?! Ehm.. Rachel..?! >> mi volto appena in tempo, per notare un poliziotto, che mi tocca la spalla, mi spinge contro un albero, e con una torcia m'illumina la faccia.
<< E' lei la ragazza che ha distrutto la macchina del barista, dopo aver danneggiato il suo bar?!?>>
<< Probabilmente, sì. Sono colpevole. Ora posso andare a casa?!? >>
<< Ora può andare in cella, bella mia. >>
<< Cosa?!? Non ho ammazzato nessuno, io! >>
<< Ma c'è mancato poco, però. Lei è un pericolo pubblico. >>
<< Aspetti, aspetti... C'è una cauzione? >>
<< Sì, ma è di 50.000 sterline. Compresi i danni... le conviene passare la notte in cella. >>
<< Quante notti? >>
<< Dipende, forse anche 1 settimana. >>
<< Scherziamo?!? Hey, Jude! Paga la cauzione e andiamo! >>
<< Stai scherzando, vero?!? Sei un'attrice anche tu! >>
<< Ma non ho i soldi, adesso, genio! >>
<< E io cosa dovrei farci? Forse dovresti davvero passare la notte in cella. >>
<< Te lo scordi, bello mio! >>
<< Allora, cosa fate? >> dice il poliziotto.
<< Passa la notte in cella. >> risponde Jude.
Così il poliziotto mi ammanetta, e mi trascina verso la macchina. Non ho idea di cosa mi succederà, ma Jude è stato proprio uno stronzo. Quando arriviamo alla stazione di polizia, mi rinchiudono in una cella da sola, piccola, e celeste. Mi sdraio sulla branda, e decido di lasciare la parte di Irene. Ne accetterò un'altra e ritornerò negli Stati Uniti. Sto quasi per addormentarmi, quando una poliziotta, grassa e antipatica, mi risveglia, urlando:
<< C'è qualcuno per lei! Si svegli!! >> un po' stordita, mi alzo, ed esco fuori dalla cella. Mi accompagna fino ad un tavolo, e vedo Jude ad aspettarmi. Mi siedo e inizio ad ascoltarlo.
<< Pagherò la cauzione... Mi dispiace per averti lasciata da sola...>>
<< Ti ringrazio... Ma non è più necessario. Non dovrai più preoccuparti di niente. Nè di restare a confortarmi, nè di mentire sul set, nè di me. Ritorno negli Stati Uniti, e accetterò un altro ruolo. >>
<< Cosa?!? Ed io cosa dovrei fare?! Mi lasci così, proprio adesso? >>
<< Non siamo mai stati insieme, e non avrebbe funzionato... Mi diaspiace, ma è andata così. >> mi alzo, e ritorno in cella, mentre Jude, continua a urlare il mio nome.

To be continued……

  
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