Clove.
La migliore.
Sempre, in ogni disciplina e in ogni prova a cui venivo sottoposta. Ottimo lavoro Clove, sei una vincente, ma in realtà ero solo un talento sprecato. Sprecato a vivere nella feccia del mio distretto, quando a pochi passi da me la vita scorreva senza aspettarmi. Ma a breve avrei ripreso il mio posto.
Offrirmi volontaria fu una piccola vittoria: vedere gli sguardi ammirati della gente che pensava quella sta andando a morire, ma meglio morire che rimanere qui, avevo pensato salendo sul palco. Ma c’era qualcosa a cui la mia mente calcolatrice non era preparata.
Cato.
Perché così tardi, Cato? Perché uccidere una persona con cui si sta bene, forse per la prima volta al mondo? Perché uccidere?
-Cato!- urlo, ma so già che undici non avrà pietà di me. Perché io lo ucciderei senza pensarci.
Scappa, ragazza di fuoco, corri dal tuo innamorato! Corri Caro, vendicami!
O forse no? Forse la rabbia non serve a niente, forse è tutto sbagliato..
Sento qualcuno che canta, lontano.
E il cannone spara.