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Autore: Fliv    19/12/2013    2 recensioni
Tutti i giorni un vecchietto veniva al parco e si sedeva sull'unica panchina blu che c'era. Stava lì fino al tramonto e poi andava via. Nessuno capiva il motivo del suo comportamento, nessuno voleva parlare con lui, avevano tutti paura. Un giorno però decisi di parlarci e quello che mi disse mi spezzò il cuore.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta un vecchietto che tutti i giorni andava al parco con una lettera ingiallita dal tempo e si sedeva sull'unica panchina blu di tutto il parco. I ragazzi avevano paura di parlare con lui, anche se non era muto non diceva mai una parola.

C'era una volta un vecchietto che tutti i giorni andava al parco con una lettera ingiallita dal tempo, e si sedeva sull'unica panchina blu di tutto il parco. Tutti i ragazzi avevano paura di parlare con lui, io ero curiosa ma non avevo il coraggio di andare lì.

C'era una volta un vecchietto che tutti i giorni andava al parco con una lettera ingiallita dal tempo e si sedeva sull'unica panchina blu di tutto il parco. Un giorno decisi di andare con lui, raccolsi tutto il coraggio che avevo e mi sedetti insieme a lui sulla panchina blu. Gli chiesi come mai venisse tutti i giorni al parco, lui mi guardò e mi diede una lettera ingiallita, consumata dal tempo. Sulla lettera c'era scritto: "Forse non ti ricordi di me. Sono la ragazza impacciata che ha sempre i capelli raccolti, che si nasconde dietro degli occhiali enormi. Sono qui che ti scrivo quello che non ho il coraggio di dirti : Ti amo, ti ho sempre amato e sempre ti amerò. Se anche tu provi questo per me, vieni al parco, ti aspetterò sulla panchina blu, é l'unica di tutto il parco, non ti puoi sbagliare. Ti aspetterò fino a quando il sole non lascia il posto alla luna, ogni giorno sarò lì, se dopo un mese non ti sarai presentato raccoglierò i cocci del mio cuore e andrò via.

Poi alla fine lessi la data della lettera '18 Marzo 1954'."

Il vecchietto mi sorrise e disse :"bella vero? É della donna della mia vita. Per un problema alle poste la lettera é arrivata solo ora, dopo 60 anni. Io l'amavo e pensavo che lei non mi avrebbe mai notato, invece anche lei mi amava, ed io non lo sapevo. Non le ho mai potuto dire cosa provassi per lei. Mi disse di tenere la lettera dicendomi che lui non parlava perché la prima parola che avrebbe voluto dire dopo aver letto quella lettera era "ti amo" alla donna che lui amava, ma ormai aveva perso ogni speranza di rivedere quegli enormi occhi azzurri che nascondevano un cuore in tempesta come il mare d'inverno." Mi sorrise e andò via.

C'era una volta un vecchietto che tutti i giorni veniva al parco con una lettera ingiallita dal tempo, poi un giorno si ammalò. Io restavo lì ad aspettare quel dolce vecchietto di cui tutti avevano paura.

C'era una volta un vecchietto che veniva al parco con una lettera ingiallita, un giorno morì. Al suo funerale c'erano poche persone. Io presi la lettera e la misi sulla tua tomba, quell'amore che lo aveva accompagnato per tutta la vita lo avrebbe cullato con le sue parole per l'eternità.

 

 

  
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