LA STORIA DI MIA CUGINA
Ci eravamo abbracciati, ci eravamo amati, ma forse anche troppo perché il tuo divenne un amore malato. La tua gelosia arrivò al colmo, uccidendomi in sole quattro pugnalate, solo perché ero uscita con delle amiche! La tua era solo insicurezza, ma perché non ti fidavi di me? Io ti amavo così tanto, ma tu hai preferito farmi del male, togliendomi la voglia di vivere, di sognare e di amarti come volevo. Avevo provato a donarti il mio cuore, ma hai preferito trasformarlo in dolore; volevo essere libera come una farfalla, ma questo non mi è stato possibile perché sono volata via dritto in Paradiso. Non potevo crederci! La persona che avevo tanto amato, mi aveva tolto la vita. Si, proprio lui, ma cosa avevo fatto di tanto grave? Devo ammetterlo, sto molto meglio qui: perché sulla Terra regna l'oscurità. La cattiveria dell'uomo non ha limiti, ma io non mi sono pentita di essermi innamorata, anche se lui mi ha impedito di vivere approfittandosi di me solo perché ero una donna e non ero abbastanza forte per difendermi. Ogni mia mossa era inutile, perché non potevo competere con la sua forza; ma io lo perdono lo stesso, perché ho un animo buono e lo amerò ancora, anche se è diventato una bestia senza cuore! Lui prima non era così: era dolce, sensibile e non violento come quell'animale. Ora sono qui, che lo osservo attentamente mentre sta dietro le sbarre: lui può ancora vivere, sognare, amare, ma io no, perché non me l'ha permesso; ha preferito vendere la sua anima al diavolo, lasciandomi lì per terra a soffrire lentamente non avendo nessuna pietà di me. Lo guardo, ma non è pentito! La persona che amavo, mi ha mangiato il cuore e lo ha divorato in un istante. Mi sono sentita un rifiuto umano: un oggetto che prima veniva usato e poi gettato via come immondizia! Quell'essere non faceva uso solo del mio corpo, ma mi costringeva anche a fare uso di droghe; se non le prendevo, erano guai per me, tanto che minacciava di uccidermi, cosa che poi fece per davvero dandomi ben quattro pugnalate dritte al petto: non era più lui, perché si era trasformato in un mostro! Ora sto bene, anche se nessuno può vedermi perché non ci sono più. La bestia mi ha lasciata morire lentamente, facendomi soffrire come un cane. La mia vita è stata breve: avevo soltanto diciotto anni, ma meglio così. Almeno adesso vivo in questo Paradiso dai mille colori, mentre sulla Terra regna la malvagità; ormai nessuno più prova pietà per l'altro, le persone si ammazzano a vicenda. Vorrei dare un consiglio a tutte le donne del mondo: -Non siate ingenue, aprite bene gli occhi perché delle volte, l'apparenza inganna!-. Io non l'ho capito, sono stata una povera ingenua perché credevo che fosse la cosa giusta, ma purtroppo, quello che è successo è successo, e ormai non si può più tornare indietro! Io sono un ragazzo e vi ho raccontato una storia vera, perché questo è tutto ciò che subì mia cugina ben dieci anni fa e le ho voluto dedicare questo in sua memoria.Con questo mio scritto, avevo partecipato ad un concorso, e classificandomi al secondo posto e ne rimasi davvero fiero. Grazie per avermi letto, comunque avevo partecipato ad un concorso sulla violenza delle donne!